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Freebacoli

Freebacoli: settembre 2010

giovedì 30 settembre 2010

Isola Ecologica e Raccolta Differenziata: Freebacoli e Legambiente a Gente di Mare TV

La Redazione di Freebacoli ripropone per intero i video della puntata del programma di approfondimento “Focus”, sulla realizzazione di un’isola ecologica nei Fondi di Baia, andato in onda mercoledì 22 settembre alle ore 21 su Gente di Mare TV (canali 165 e 168 TV digitale).
Ospiti nello studio dell’emittente televisiva Alessandro Parisi, membro di Freebacoli e del Comitato della Tutela e della Salute Pubblica e Gennaro Illiano, presidente Legambiente Bacoli.
Assente poiché rinunciatario la sera precedente la ripresa, a causa di impegni istituzionali, l’Assessore all’Ambiente di Bacoli, Giuseppe Scotto di Vetta.
Buona visione a tutti

Clicca sui Link per Visionare i Video

Parte 1                                                                Parte 2 

focusfocus 1

Parte 3                                                          Parte 4

    focus 3focus 2 

Parte 5                                                          Parte 6

focus 5focus 4

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Finalmente: Il Castello di Baia Riapre al Pubblico il 15 Ottobre. Vince l’Indignazione dell’Associazionismo Locale

Anni di attesa, indignazione e motivata protesta: il Castello di Baia riapre al vasto pubblico di turisti spesso accorsi invano alle porte della struttura aragonese senza però poterla visitarla per intero.

Una novità di grossa importanza per l’intero territorio flegreo la quale, senza alcun’ombra di dubbio, è stata possibile anche grazie al continuo e mai sopito interessamento manifestato dalle associazioni del territorio che, attraverso manifestazioni, eventi, manifesti, articoli e dibattiti, hanno costantemente mantenuto alta l’attenzione dell’opinione pubblica in relazione a tale incredibile deficienza.

image Si riaccendono i riflettori sul museo archeologico dei Campi flegrei nel castello di Baia. Dopo tanti rinvii e attese il 15 ottobre si apriranno al pubblico le sezioni museali dedicate a Cuma, a Pozzuoli e al Rione Terra. Saranno esposti gli antichi reperti dell'area sulfurea custoditi finora prevalentemente nei depositi del Museo archeologico nazionale di Napoli, altri sono il frutto dei recenti scavi dell'università Federico II, dell'Orientale e del Centre Jean Bèrard. La costruzione del museo flegreo risale al 1993 ma è stato inaugurato solo l'anno scorso. Un scrigno di 45 sale di inestimabili tesori d'arte. Aperto solo per qualche weekend poi ha chiuso per mancanza di custodi. A metà ottobre si potrà dirsi conclusa l'ultima battaglia del soprintendente uscente Giuseppe Proietti.

IL PERCORSO MUSEALE - Nella fortezza aragonese, nelle ex camerate dei soldati, la visita comincia con la sezione di Cuma, al II livello, composta da 24 sale con l'illustrazione della storia del sito dal IX secolo a.C., alla città greca dall'VIII al V secolo a.C. con il racconto della sua topografia: mura, strade, santuari e necropoli. Il percorso prosegue con la città sannitica del IV secolo a.C. con l'esposizione di un rarissimo fregio di metope dipinte e triglifi di un edificio templare. Sarà ammirabile anche la città romana con l'esposizione di reperti scultorei e architettonici dagli edifici pubblici del foro fino all'ultima fase di occupazione nel periodo bizantino.

TESORI PUTEOLANI - La sezione Pozzuoli è costituita da 20 sale nel I livello, illustra la storia del sito: la prima espansione urbana della colonia augustea, edifici teatrali, acquedotto, la città cosmopolita con la ricostruzione nella sala 37 della Grotta del Wady Minahy nel deserto egiziano, poi la colonia neroniana e il nuovo assetto urbano voluto dagli imperatori, la ripresa tardo-antica, le ville suburbane e le necropoli.

LA SEZIONE RIONE TERRA - Sulla piazza d'arme è poi visitabile l'ultima sezione, con la mostra dei reperti provenienti dai recenti scavi della Soprintendenza e riguardanti la decorazione architettonica del Capitolium e quella scultorea di altri edifici pubblici del foro augusteo, costituita da statue ideali, tra cui la testa di Athena Lemnia e da una serie di ritratti di età giulio-claudia e dai frammenti di statue, di cariatidi e clipei, che ricordano l'attico del foro di Augusto a Roma, di cui si propone all'esterno un'ipotesi di ricostruzione. Contemporaneamente sarà sperimentata a cura degli addetti al restauro una nuova azione di monitoraggio e manutenzione delle opere esposte.

Corriere del Mezzogiorno

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mercoledì 29 settembre 2010

Ermanno Schiano e Giuseppe Scotto di Luzio Discutono su “Siti Archeologici”, “Centro Socio-Culturale per i Giovani”, “Piano Colore”: Ecco le Novità per il Centro Storico di Bacoli - VIDEO

Al setaccio le criticità del quartiere Cento Camerelle durante il dibattito - previsto dal programma dell’iniziativa storico-culturale “E’ Festa al borgo” – che ha coinvolto il Sindaco, Ermanno Schiano, e l’ex onorevole Giuseppe Scotto Di Luzio, moderato dal giornalista Ciro Biondi.

“E’ stata una discussione molto interessante – dichiara il primo cittadino Schiano – sono state elencate le difficoltà del borgo, ribadita la necessità di un rilancio dell’area e dei suoi beni monumentali. In tale direzione si inserisce il progetto di rendere nuovamente fruibile l’ex Caffè Letterario per un uso socio-culturale, da affidare in gestione ad associazioni e all’Ufficio Turismo del Comune coinvolgendo i giovani.

Da Giuseppe Scotto Di Luzio è giunta la domanda all’amministrazione municipale “di una maggiore attenzione al borgo medievale per il reale sviluppo della zona e assicurata la massima vigilanza affinché siano rispettati a riguardo i propositi”.

Emersa, inoltre, la necessità di rendere fruibili, tra gli altri, anche i siti archeologici di Centum Cellae, Piscina Mirabilis e Tomba di Agrippina creando un unico percorso turistico: di questo il Sindaco discuterà con i rappresentanti della Sovrintendenza speciale ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei. “Il Comune è disposto ad impegnare nella gestione dei siti, al fine di garantirne ai turisti una fruizione quotidiana, rappresentanze professionali dell’ente stesso”, conclude il Sindaco Schiano.

Altro punto affrontato, tra gli altri, la necessità per il borgo seicentesco di Centum Cellae di un “Piano colore”, che sarà elaborato con il coinvolgimento degli esperti della Federico II.

Un progetto di rilancio condiviso in tutti i suoi aspetti anche dall'assessore Giuseppe Scotto Di Vetta, intervenuto durante il dibattito, e da Ciro Amoroso, guida turistica e promotore della riqualificazione del borgo.

Comunicato Stampa Comune di Bacoli

Di seguito si ripropongono i video degli interventi effettuati durante la giornata del 25 settembre

Clicca sulle Immagini per Visionare i Video

  Intervento di Giuseppe Scotto di Luzio

borgo - scotto di luzio A borgo - scotto di luzio B

Intervento di Ermanno Schiano

borgo - schiano

Intervento di Ciro Amoroso

borgo - amoroso

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Scabec: 118 Milioni di Euro in Dieci Anni e Nessuna Ricaduta in Termini Ocupazionali

image Sempre a proposito della gestione dei Beni Culturali di cui, con il suo immenso patrimonio di reperti archeologici , sono ricchi i Campi Flegrei, volevo riproporre alcune domande che Annamaria Varriale Salemme ed io ponemmo ad Enzo Amendola, divenuto poi Segretario Regionale dei Ds, nel corso della Festa di Sinistra Democratica del luglio 2009, che riproponemmo poi via e-mail, e che, malgrado le numerose assicurazioni, anche di autorevoli membri locali del PD, sono rimaste sempre senza risposta.

Di seguito quindi riporto copia dell’e-mail inviato oltre un anno fa, i cui punti centrali risultano attuali anche oggi:

- Quale contributo, economico e tecnico debbano apportare i privati che partecipano alla gestione di Beni Culturali

- Quale ricaduta, in termini di sviluppo, ed in particolare in termini di occupazione, in un territorio che può vantare molti giovani e ben preparati laureati in discipline umanistiche e archeologiche, abbiano avuto i massicci investimenti effettuati.
Non è infatti accettabile che si siano spesi circa 250 milioni di euro per progetti non completati o, come è il caso del Castello di Baia, quasi totalmente completati ma non visitabili da ben due anni e che non danno occupazione, se non in maniera saltuaria ed estremamente marginale.

Alessandro Parisi

E-mail inviato in data 8 settembre 2009

“Buongiorno Enzo,

Mi scuso per il ritardo ma prima delle ferie estive sono stato molto occupato.

Invio questo messaggio in copia anche ad Annamaria Varriale, Anna Illiano, Antonio Illiano, Francesco Escalona e Giuseppe Paladino, che sono tutte persone con cui abbiamo discusso questo tema in occasione della Festa di Sinistra Democratica.

Come ti dicevo, a Bacoli ci sono molte "perplessità" riguardo il ruolo di Scabec.

Dalle allegate visure camerali (tutti i dati si riferiscono alle chiusure di esercizio del 2007) di Scabec e di Campania Arte Scarl, sembra, come ti accennavo in tale occasione che questa ultima, benchè conti in Scabec ben il 49%,  sia praticamente una scatola vuota.

Infatti, nella sede secondaria “operativa” di Napoli non appare alcuna attività. In quella di Roma al 31/12/2007 si registrano in capo a Campania Arte Scarl ricavi per vendite e prestazioni per soli 60.617 euro, praticamente un nulla.

Non solo, ma avendo la Campania Arte un capitale di soli 100.000 euro e non avendo praticamente avuto fino al 31.12.2007 attività significative, i image 607.600 euro spesi per le quote azionarie in Scabec sono stati finanziati con la formula del prestito infruttifero dai soci. Ciò significa che i soci dovranno essere ovviamente rimborsati e che quindi avranno partecipazione del 49% in Scabec pur avendo versato come capitale di rischio soltanto pochi spiccioli (tenendo presente che i soci di Campania Arte risultano essere 9, Pierreci, Mondadori Electa, Le Nuvole, Gamba, Ing . Sergio Fiore, La Nuova Lince, Cosmopol, Lavoro e Giustizia, La Vittoria).

Le domande che ci eravamo ripromessi di fare, in sede di festa di Sinistra Democratica, come Comitato Tutela Salute Pubblica, e che siamo riusciti a porgere, peraltro in maniera parziale soltanto a te, sono:

1. Quale è il senso di avere soci privati nelle partecipate in generale ed in SCABEC in particolare? Quale è il contributo tecnico che porta in Scabec la Campania Arte Scarl?

2. Quali sono i metodi di reclutamento del personale nelle partecipate? Questo punto è molto importante per l’area flegrea, in particolare per Bacoli, che da un lato ha molti giovani specializzati nel settore archeologico, mentre dall’altro vede che opere, costate decine di milioni di euro, come quelle realizzate al Castello di Baia, che è diventato museo di rilevanza nazionale e forse sovranazionale, non hanno ricadute occupazionali sul territorio. In particolare il museo del Castello non è visibile per mancanza di personale

3. Come si conciliano gli affidamenti diretti “in house”, specialmente per le partecipate miste pubblico-privato, con la disciplina italiana ed europea della concorrenza?

Il tutto tanto più che la Scabec dovrebbe godere di finanziamenti da parte della Regione Campania per 118 milioni di euro in 10 anni e che in particolare, come si legge su “Il Denaro” del 4/4/2009, il solo progetto “Itinerari Baia di Napoli”, affidato alla Scabec, gode di finanziamenti per 2,3 milioni di euro.

Ritornando all’esame dei bilanci 2007, si nota che le spese per personale rappresentano soltanto il 2% dei costi mentre quello dei servizi rappresenta il 94,8%.

Questo è un dato molto significativo perché dà idea dell’impatto occupazionale.

Sarebbe inoltre estremamente importante, per la dovuta trasparenza trattandosi di soldi in larga parte pubblici, conoscere quanto dei 6.660.521 euro di ricavi sia dovuto a bigliettazione e quanto a fatturazione a enti pubblici.

Così come pure, mentre la nota integrativa, dall’esame dei debiti, ci permette di intuire che i maggiori fornitori sono Pierreci, Mondadori Electa, Nuova Lince, Gamba, Arteria, Edil Atellana, non si ha invece alcuna idea di chi siano i maggiori clienti, dato estremamente importante per quanto sopra detto.

Sicuri di ricevere a breve risposte puntuali ed esaurienti, colgo l’occasione per porgerti i miei migliori saluti.

Per il Comitato Tutela Salute Pubblica di Bacoli

Alessandro Parisi”

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martedì 28 settembre 2010

Bacoli, Cento Alunni della Paolo di Tarso per “Puliamo il Mondo” – Ecco i VIDEO

Successo per l’iniziativa “Puliamo il mondo”, l’edizione italiana di “Clean up the world”.
La tre giorni è stata promossa da Legambiente con il patrocinio del Comune di Bacoli e la partecipazione dell’Istituto comprensivo Paolo di Tarso, sponsor il Complesso Foglie d’Argento. Un centinaio di alunni, con l’aiuto di docenti, operatori del Servizio Giardini del Comune e volontari di Legambiente, hanno sistemato le aiuole di Villa Cerillo e adottato spazi verdi della residenza curandone la manutenzione per l’anno in corso.
Se i primi due giorni della manifestazione sono stati dedicati a Villa Cerillo, oggi domenica 26 settembre, i volontari di Legambiente - rappresentati dal Circolo di Bacoli coordinato da Gennaro Illiano - si sono dedicati a ripulire dalle erbacce il colombario del Fusaro.
Soddisfatto il Sindaco, Ermanno Schiano: “Ringrazio studenti e insegnanti - dice il primo cittadino - per aver partecipato all’ iniziativa promossa da Legambiente e tutti i volontari che hanno prestato attenzione ad una parte del nostro patrimonio storico-naturalistico”.

Entusiasmo anche dal presidente della Commissione Mare e laghi, Josi Gerardo Della Ragione: “E’ stata una bella iniziativa che ha visto la collaborazione tra pubblico e privato – dichiara Della Ragione - è un esempio da seguire. Importante il coinvolgimento degli studenti, che hanno dimostrato di apprezzare questo evento all’insegna della tutela ambientale e storica”.

Comunicato Stampa Comune di Bacoli
Clicca sulle immagini per visionare i video
puliamo il mondo

puliamo il mondo2

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Convocato il Consiglio Comunale di Bacoli per Venerdì 8 Ottobre: Ordine del Giorno dal Bilancio ai Beni Archeologici

Si terrà venerdì 8 Ottobre dalle ore 18:30 presso la Sala Ostrichina sita presso il Parco Vanvitelliano del Fusaro, una nuova seduta del Consiglio Comunale di Bacoli.

La decisione è stata presa nel primo pomeriggio di oggi dalla Conferenza dei Capigruppo, tenutasi presso il Municipio di via Lungolago, alla presenza di Aniello Savoia, presidente del Consiglio Comunale, Simone Scotto di Carlo, capogruppo del Popolo della Libertà, Carlo Giampaolo, capogruppo del Partito Democratico, Porfirio Schiano, capogruppo del Faro delle Libertà in assenza di Gino Illiano, e Josi Gerardo Della Ragione, gruppo indipendente.

Durante la riunione, andata avanti dalle ore 13:20 alle ore 14:30 e verbalizzata da Lucia Basciano, responsabile del II Settore, si è anche evinto l'Ordine del Giorno che sarà dibattuto nel corso dell'assise pubblica e che si riporta di seguito:

1) Approvazione Verbali Precedenti;

2) Art. 151 comma 7 ed art. 227 del D.lgs. 18.8.2000, n. 267. Approvazione della gestione esercizio 2009;
3) Art. 193 D.lgs. 18.8.2000, n. 267 . Ricognizione sullo stato di attuazione del programma e verifica di salvaguardia degli equilibri di Bilancio. Esercizio di Bilancio 2010 ( argomento all’esame della II Commissione Consiliare );
4) Rettifica ed integrazione del “ Regolamento dei servizi cimiteriali e di polizia mortuaria;

5) Costituzione Commissione "Toponomastica" per quanto concerne gli spazi o le aree da intitolare
6) Interrogazione a firma del cons. GIAMPAOLO + 5, iscritta al n. 22414 in data 15.9.2010 del protocollo comunale, sul tema “ Attività di repressione abusivismo edilizio;

7) Interpellanza a firma del cons. MACILLO + 5, iscritta al n. 22420 del protocollo comunale in data 15.9.2010 sul tema “Programma di recupero urbano in località Cappella finanziato dalla Regione Campania”;
8) Interpellanza sul tema “Ampliamento, sistemazione e miglioramento di Via Torre di Cappella a firma del cons. GIAMPAOLO + 5 , iscritta in data 15.9.2010 al n. 22418 del protocollo comunale.

9) Mozione “ Sistema viabilità, sicurezza stradale e decoro urbano” iscritta in data 07.6.2010 al n. 14505 del protocollo comunale a firma del consigliere Vincenzo MAROTTA;

10) Mozione del Popolo della Libertà e del Faro della Libertà circa la gestione dei Beni Archeologici;

11) Interpellanza del Partito Democratico circa la gestione dei Beni Archeologici;


Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Inquinamento Marino: Un’Enorme Chiazza Marrone Raggiunge la Costa di Monte di Procida

La Redazione di Freebacoli ritiene opportuno pubblicare una segnalazione, con relative foto, di un cittadino montese del 26 settembre 2010 circa un’enorme chiazza color giallo-marrone che da Torregaveta raggiungeva Acquamorta.

 

Cara Redazione di Freebacoli,

vi scrivo per denunciare quanto avviene oggi domenica 26 settembre 2010 alle ore 10.40. Ho appena finito di chiamare Guardia Costiera e Noe, il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, senza riuscire a parlare con un reperibile.

Scrivo da Monte di Procida,stamattina affacciandomi al balcone, ho visto che qualcuno ha approfittato del maltempo per “aprire” il depuratore di Cuma: un’ enorme chiazza giallo-marrone, mostruosa, gigantesca, di proporzioni spaventose si avvicina all'isolotto di San Martino.

La vedo da casa col binocolo, la chiazza proviene da Torregaveta, per cui presumo arrivi da Cuma. Ho fatto delle foto (al lato). E’ un disastro ecologico peggiore della marea nera, chiunque può andare in un qualsiasi punto panoramico di Monte di Procida e vedere con i propri occhi. E’ IMPRESSIONANTE,la chiazza è enorme indescrivibile, e nessuno fa niente.

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lunedì 27 settembre 2010

Asd Forio – Virtus MdP 55-71: Serata di Grazia per Goran Bjelic

image La stagione 2010/2011 del campionato di serie C regionale si apre con una vittoria esterna per la nuova Virtus Monte di Procida contro l'ostico Forio Ischia. Partono meglio i padroni di casa che con Hann e Fioretti piazzano un parzialino di 6-0 subito recuperato dai montesi con un perentorio 11-0 che strappa gli applausi dei tanti supporters di Monte accorsi al Pala Barbuto. Squadre ancora visibilmente imballate, come logico di questi tempi dopo un mese di preparazione alle spalle, che chiudono i primi due parziali abbastanza in equilibrio, 13-15 al decimo e 34-35 all'intervallo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi la Virtus è decisamente più concreta e grazie alla maggior fisicità in area pitturata ed alla serata di grazia di Goran Bjelic (Top scorer con 28 punti a referto) mette le mani su un incontro che forse non è mai stato seriamente in discussione chiudendo con un beneaugurate 55-71.
La squadra di Di Lorenzo a tratti ha ben impressionato mostrando il volto della sua nuova identità; sicuramente ancora alla ricerca di intensità e fluidità di manovra. Buono l'esordio di Donzell Rush autore di 16 punti ed innumerevoli rimbalzi.
Complimenti al Forio, mai domo con Ferretti, Annecchino ed Hann.
Appuntamento a domenica prossima per l'esordio casalingo contro il Cercola.


Uff. Stampa
Virtus Monte di Procida

ASD FORIO – VIRTUS MONTE DI PROCIDA 55-71
ASD FORIO
PORTO, HANN 11, MBOW, FIORETTI 18, MASTROIANNI 2,
TAFUTO 6, CASTAGLIUOLO 2, ANNECCHINO 10, MANNA, PULIPATI,
ALL. ELIA
VIRTUS MDP    
RUSSELLI 4, RIGATTI NE, BJELIC 28, FEVOLA 3, SCOTTO DI PERTA 4,
TRANFA 13, ROMEO NE, LUBRANO 3, SCALETTA NE, RUSH 16               
ALL. DI LORENZO
Arbitri: PESCATORE - AMBROSINO (ARZANO)

Parziali:
1) 13-15
2) 21-20 (34-35)
3) 10-16 (44-51)
4) 11-20 (55-71)

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Il Pdl di Bacoli Perde Un Consigliere: Giuseppe Esposito Passa con il "Movimento per le Autonomie"

Il Popolo della Libertà del Comune di Bacoli perde altri pezzi per la strada: Giuseppe Esposito lascia il partito di Berlusconi per ripiegare verso il Movimento per le Autonomie.
La scelta, giunta già la scorsa settimana e che sarà ufficialmente resa pubblica durante il prossimo Consiglio Comunale d’inizio Ottobre, andrà quindi a far nuovamente diminuire il numero dei consiglieri comunali attualmente afferenti al Pdl che, dopo la cacciata estiva di Geppino Laringe e l’allontanamento volontario dello stesso Esposito, dai nove membri iniziali (dieci se si considera anche il sindaco Ermanno Schiano il quale, nel corso delle assisi pubbliche, ha anch’egli diritto al voto), scende a quota sette dopo soli sei mesi dall’inizio della nuova legislatura di centro-destra.
Una posizione forte la quale va ad assumere ancor maggior rilievo se si pensa che proprio Esposito, insieme allo stesso Simone Scotto di Carlo, attuale capo-gruppo e segretario del Popolo della Libertà bacolese, aveva costituito due anni e mezzo fa, quando si era ancora nel corso dell’ultima amministrazione Coppola, il primo gruppo consiliare “Pdl”.
D’altra parte, così come confermato dallo stesso, il nuovo rappresentante cittadino dell’Mpa non si sottrarrà all’impegno preso con l’elettorato restando ancora fedele al programma elettorale che ha permesso allo schieramento di centro-destra di essere attualmente al governo della città.
Con questa scelta Esposito va così ancor meglio a delineare il proprio percorso politico cominciato poco più di cinque anni fa quando decise di candidarsi tra le vittoriose fila delle liste civiche di Antonio Coppola, e modellatosi la scorsa primavera con la candidatura all’interno della lista del Pdl.
Una posizione vincente che gli permise, con 209 voti a proprio favore, di schierarsi tra i banchi della maggioranza la quale, d’ora in poi, sarà rappresentata non più da sole due liste (Pdl e Faro della Libertà) ma anche dal Movimento per le Autonomie di Lombardo e dall’indipendente Geppino Laringe.
Una posizione, quella di quest’ultimo, i cui sviluppi dovranno ancor meglio essere chiariti nel corso della prossima assise pubblica.
Redazione Freebacolifreebacoli@live.it

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QuartoMondo: “Solo Silenzio sulla Cava dei Casalesi in via Spinelli”

"Il Forum del QuartoMondo" portale d'informazione flegreo all'interno del quale semplici cittadini mettono in luce con costanza e con forza, attraverso l'utilizzo di foto e video, le numerose criticità presenti presso il territorio di Quarto, non smette di archiviare notizie e fatti di cronaca quotidiana, districandosi tra abusivismo, ordinanze non rispettate, sversamenti illeciti e botte da orbi tra cittadini e vigilantes.
Questa settimana la Redazione del Forum presenta le principali notizie della settimana modellate sotto forma di video-tg.

Immagine

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Inoltre, di seguito, si ritiene opportuno riportare per intero un articolo apparso su “Il Giornale di Napoli” relativo a recenti notizie su una cava sequestrata in via Spinelli, tristemente nota come “la cava dei casalesi”, sversatoio abusivo delle Asl.
La notizia, a cui è stata data pochissima risonanza, ha trovato poi spazio solo  all’interno de “Il Forum del QuartoMondo”.

L’incubo è dietro l’angolo. L’incubo di un inquinamento senza precedenti.
Pochi mesi fa, nei pressi della cosiddetta cava “dei Casalesi”, furono trovati dei cartoni con tracce di rifiuti speciali con l’indicazione del laboratorio di vaccinazione del distretto sanitario di Quarto dell’Asl Napoli 2, tra i quali termometri per la rilevazione della temperatura corporea e prodotti utilizzati dal Centro vaccinale del corso Italia.
Per questo motivo sia le autorità che i residenti sono in allarme.
Vogliono capire fino in fondo cosa ci sia sotto le tonnellate di materiale sversato nella cava finita nel miro della Procura dove adesso risultano indagate 17 persone per traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso.

Il ritrovamento dei cartoni ospedalieri era stato segnalato e immediatamente intervennero gli agenti della polizia municipale e i vertici della società Quarto Multiservizi spa, l'azienda mista che si occupa della raccolta dei rifiuti a Quarto.

L’assessore all’ambiente aveva sottolineato che avevano verificato che qualcuno, probabilmente chi si occupa della pulizia all’interno dei locali dell’Asl e di una scuola elementare di Quarto, aveva sversato in modo illecito scarti provenienti dai laboratori dell’azienda sanitaria e dalla mensa scolastica, com’è evidente dalle fotografie che sono state fatte sul posto, dove si legge in modo chiaro ed inequivocabile la provenienza di quei cartoni contenenti scarti speciali.

Adesso dovranno essere le forze dell’ordine a chiarire ogni circostanza, verificare chi siano i responsabili e sanzionare eventuali abusi. Durissimo il commento del sindaco Sauro Secone.

«Da mesi stiamo conducendo una battaglia serrata a colpi di multe da 500 euro ciascuna, controlli sul territorio e segnalazioni alla polizia municipale di chi inquina il territorio, non rispettando le regole della raccolta differenziata - sottolineò Secone - È vergognoso che qualcuno, saranno le forze dell'ordine a stabilire chi, abbia gettato sul ciglio della strada materiali speciali come termometri e scatole di medicinale».

Per approfondimenti:
Quarto, Scoperta la Discarica Abusiva delle Asl
Lo sversatoio delle Asl: rifiuti speciali a ridosso delle cave
Blitz nella discarica dei Casalesi A Quarto gestivano sito strategico

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Roberto Saviano Racconta la Nuova Crisi Rifiuti. Bacoli Deve Continuare a Lavorare per la “Raccolta Differenziata” e la “Riduzione dei Rifiuti”

Continua il nostro viaggio alla ricerca di articoli atti a chiarire le modalità, cause e vicissitudini della nuova crisi rifiuti che, da via Cuma in Bacoli a via Marina in Napoli, continua a sconvolgere l’intera Provincia di Napoli.
L’intento, attraverso la riproposizione di documenti strutturati in modo tale da presentare un quadro lapalissiano della realtà dei fatti, è quello d’invitare i lettori a comprendere che, allo stato attuale, tra i sacchetti d’immondizia posti da giorni sotto le proprie abitazioni e le proteste di Terzigno, esiste uno stretto rapporto d’interdipendenza al quale potremo mettere un primo freno risolutorio, di qui a qualche settimana, solo in seguito alla definitiva partenza sia della “Raccolta Differenziata” che di un’opera di sensibilizzazione utile a far diminuire la produzione di rifiuti.
Due elementi imprescindibili che possono e devono essere messi in moto dall’Ente Comunale, dal lavoro della macchina municipale e dallo sforzo di tutti i rappresentanti dei cittadini locali che, solo qualche mese fa, sono stati scelti per assumersi l’onere di risolvere quella che, troppo spesso, viene definita erroneamente come una “crisi” a cui non è possibile porre alcun tipo di rimedio.
Per tale motivo s’invita il cittadino, dopo aver compreso le dinamiche sovra-comunali descritte con dovizia di particolari nell’articolo redatto da Roberto Saviano, a spronare quotidianamente la propria classe dirigente, maggioranza o minoranza, affinché lavori per mettere in moto quel processo virtuoso, colpevolmente ed indecorosamente mai azionato dai passati governi della Città di Bacoli, utile per portare a compimento i due obiettivi sovra citati.
In tale ottica, per onestà intellettuale, è giusto ricordare che, mediante una stretta collaborazione tra il Sindaco, la Giunta, le Commissioni, la Flegrea Lavoro e diversi Settori Municipali, si sta intensamente lavorando per far partire già nei prossimi giorni, le prime fasi di dette operazioni.
Questa volta, al di là dei futili scontri verbali di basso profilo, non è ammesso alcun ulteriore sbaglio.
Le istituzioni municipali possono, anzi devono, tirare fuori da questa immane e reiterata vergogna un paese già troppe volte illuso prima e disilluso poi.
La “monezza” non può più restare a marcire in strada; mentre la “speranza”, quella oramai in troppi svanita o ridotta al lumicino, non dev’essere nuovamente tradita.

L’alternativa, per chi non l’avesse ancora capito, sarebbe il fallimento.

 

Josi Gerardo Della Ragione
Consigliere Comunale del Comune di Bacoli
Presidente Commissione “Mare e Laghi”


image "Perché gli abbiamo creduto a Berlusconi, e mo' come se ne uscirà?". "Lo sapevo che tornava la monnezza e che Berluscone non aveva risolto niente. Questa è la politica". Sono le prime due frasi che ascolto da una radio locale che lascia sfogare i napoletani, che qui chiamano il primo ministro rendendo al singolare il suo nome: Berluscone, che avevano considerato il risolutore dell'emergenza rifiuti.
Oggi tutto è tornato come prima, ad appena un anno dal decreto legge del 31 dicembre del 2009 che sanciva la fine dello stato di emergenza e del commissariamento straordinario.

In realtà da mesi stava lentamente tornando la spazzatura ovunque ma parlare di nuova emergenza rifiuti sembrava impossibile, era vietato come la peggiore delle bestemmie. Ma il centro di Napoli è tornato a puzzare come una discarica, la provincia di Caserta ha nuovamente le strade foderate di spazzatura, la popolazione è tornata a ribellarsi per l'apertura di nuove discariche, terrorizzata che queste raccolgano non solo i rifiuti leciti ma anche quelli illeciti, come sempre accaduto nelle discariche campane.
Non si era risolto nulla. Solo tamponato. Il più delle volte nascosto. In certi territori lontani dai riflettori, lontani dall'attenzione dei media, la spazzatura non è mai scomparsa dalle strade. Ora il grande bluff si è compiuto e mostra la sua essenza. Ed a pagarne il prezzo, come era prevedibile, è il territorio, la salute delle persone, l'immagine di Napoli nuovamente carica di spazzatura. Chi diffama Napoli, verrebbe da chiedere al primo ministro? Le foto, chi racconta lo scempio? O le strade sommerse di rifiuti? La città torna a sopportare la monnezza con i fazzoletti sui nasi quando l'odore è troppo acre perché il caldo fa marcire i sacchetti. I mercati rionali costruiscono le proprie bancarelle sulla spazzatura non raccolta del giorno prima, e le persone fanno la spesa camminando tra rifiuti. Per lo più le persone ormai fanno finta di niente. Sperano solo che le montagne non arrivino ai primi piani come successo l'ultima volta.

L'alba sul nascente governo Berlusconi si era levata liberando Napoli e la Campania dalle tonnellate di spazzatura; ora il tramonto cala su un governo meno coeso e che molti vedrebbero allo sbando, dietro le piramidi di spazzatura che tornano, identiche. L'emergenza rifiuti si fondava su un problema che sembrava insormontabile. Le discariche campane erano satolle e la magistratura, valutandole illegali, le chiudeva impedendo ulteriori conferimenti. Non c'era più spazio per i rifiuti, e le strade divenivano nuove discariche, che non avevano bisogno di approvazione e che non si poteva per decreto chiudere o riaprire. Le strade, tutte, dai quartieri più popolari del centro storico e delle periferie, a quelli collinari, costituivano le naturali valvole di sfogo. Si bruciava in campagna spazzatura per ridurla in cenere, cenere meno voluminosa e più comoda da smaltire, e così facendo si è avvelenata la terra. L'intervento del governo ha reso territorio militare le discariche: alla magistratura quindi è stato impedito di chiuderle e ai cittadini di avvicinarsi per controllare cosa accadesse a pochi metri dalle loro case. Questo provvedimento, accettato come un male inevitabile, doveva servire a dare ossigeno alle amministrazioni per costruire alternative che però non sono mai partite.

image La raccolta differenziata è la vera vergogna della Campania e di Napoli. Non si riesce ad organizzarla al meglio nemmeno nei piccoli centri. Si pensi ai tanti comuni dell'Avellinese e del Beneventano che hanno le campagne invase dalla spazzatura, ma sono troppo periferici per fare notizia. Ad oggi Napoli ha solo poche aree in cui viene svolta la raccolta porta a porta, l'unica davvero efficace perché implica un controllo dal basso del cittadino sul cittadino. Raccolta che per legge avrebbe dovuto raggiungere già il 40% dei rifiuti conferiti mettendo in moto un circolo virtuoso che la città aspetta ormai che arrivi dal cielo, come fosse un miracolo. La stessa Asìa, in un volantino da poco distribuito nell'unico quartiere dove la differenziata porta a porta è attiva da due anni  -  i Colli Aminei  - , si è detta preoccupata perché il quantitativo di rifiuti indifferenziati negli ultimi mesi è aumentato, come se quel quartiere che doveva essere la testa d'ariete, la punta di diamante di un'area devastata, si fosse reso conto che i suoi sforzi e il suo virtuosismo valgono quanto una goccia in un mare di disservizi. E a quel punto a che serve differenziare.

Meglio buttare tutto nella solita montagna di monnezza. Si sa che i termovalorizzatori non sono mai realmente partiti. Non quello di Napoli, non quello di Salerno, non quello di Santa Maria la Fossa e quello di Acerra è partito solo in parte. Anche su questo piano quindi le cose non sono andate come il governo aveva promesso e il risultato è stato il totale fallimento di un processo che non poteva contare solo sul senso civico dei cittadini. Avevano promesso di non aprire più discariche ed invece ne stanno aprendo un'altra nel parco del Vesuvio, in un'area di interesse naturalistico rarissima. L'emergenza rifiuti è stata manna per la politica campana ed è stata utilizzata per costruire un meccanismo di consulenze e appalti emergenziali. Se hai intere provincie sommerse, devi necessariamente stanziare danaro straordinario. E quindi consulenti e imprese sui quali non può esserci controllo serrato.

image L'equilibrio su cui si regge il ciclo dei rifiuti in Campania è estremamente fragile. Per mandare in tilt una macchina che è tutt'altro che oleata, basta bloccare il flusso di danaro che arriva nelle casse delle provincie e dei comuni. Basta far finire i soldi in un groviglio di appalti e subappalti. A Napoli l'Asìa, l'azienda che fornisce i servizi di igiene ambientale alla città, ha circa 3000 dipendenti e affida parte dei sevizi a Enerambiente, società veneta dedicata ai servizi ecologico-ambientali e alla gestione integrata dei rifiuti, che di dipendenti ne ha 470. A sua volta Enerambiente attinge per la gestione dei rifiuti alla cooperativa Davideco che ha 120 dipendenti e agli interinali che forniscono almeno altri 150 dipendenti. In questa catena infinita di appalti e subappalti lievitano i costi e le clientele e quest'anno trascorso dal decreto di fine emergenza non è servito a mettere in moto il circolo virtuoso di cui la città aveva bisogno, ma a oliare nuovamente la macchina dello spreco e del ricatto.

Dopo l'inchiesta che ha visto Nicola Cosentino accusato dall'Antimafia di Napoli di essere stato un riferimento politico della camorra attraverso il settore rifiuti, in queste ore, sembrerebbe realizzarsi di nuovo ciò di cui si è scritto: la centralità della monnezza in Campania che arriverebbe persino, attraverso Nicola Cosentino, a configurarsi come una pistola puntata alla tempia del governo. Ovvero, come tramite di ogni rapporto tra Berlusconi e il politico casalese ci sarebbe la gestione del ciclo dei rifiuti. Nel dibattito politico di questi ultimi mesi si è fatto riferimento a come Cosentino, leader indiscusso del Pdl in Campania, avesse dalla sua molti sindaci, i consorzi, la vicinanza di imprenditori e quindi potesse formalmente, se solo lo decidesse, bloccare il meccanismo di raccolta rifiuti. Il voto alla Camera, se si crede all'ipotesi di un Cosentino imperatore nel settore dei rifiuti, con il no all'utilizzo delle intercettazioni sembrerebbe essere un dono fattogli per cercare di riportare la nuova emergenza a una "normalità" di gestione consolidata. Ma questo può saperlo solo Cosentino stesso.

image Quanto ai bassoliniani, che nel settore rifiuti hanno fatto incetta di voti e clientele, certamente non risulteranno in questa fase concilianti verso la situazione e anche dal loro versante ci sarà ostruzionismo e voglia di tornare ad avere prebende e potere attraverso la crisi. O si tratta con loro o tutto si ferma. Serve ricordare che l'emergenza rifiuti in Campania è costata 780 milioni di euro l'anno. Questa è la cifra quantificata dalla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti nella scorsa legislatura che, moltiplicata per tre lustri (tanto è durata la crisi), equivale a un paio di leggi finanziarie. In tutto questo la camorra naturalmente continua il suo guadagno che cresce ad ogni passaggio. Nei camion che serviranno alla nuova emergenza, nel silenzio caduto sul ciclo rifiuti perché i roghi nelle campagne continuano a gestirli i clan, bruciando rifiuti, sino al business dei terreni dove chissà per quanti decenni verranno depositate le eco-balle ormai mummificate il cui fitto viene pagato direttamente nelle loro mani.

Non mi stancherò mai di dirlo: se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati, diverrebbero una montagna di 15.600 metri di altezza, con una base di tre ettari, quasi il doppio dell'Everest, alto 8850 metri, quindi questo business ha ancora una lunga vita. Da Napoli parte un nuovo corso, quello che dimostra che per quanto si possa cercare di non mostrare, di negare, di nascondersi dietro proclami, la realtà che abbiamo sotto gli occhi questa volta è talmente schiacciante che nessuna forma di delegittimazione può renderla meno evidente. La spazzatura tornata nelle strade di Napoli sigla definitivamente il fallimento di un progetto, di un percorso, di una politica. Speriamo che queste verità, in grado di svelare definitivamente le tante menzogne spacciate come successi, possano innescare un percorso di cambiamento che se partisse dal Sud potrebbe davvero mutare il destino del paese.

Roberto Saviano

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domenica 26 settembre 2010

La Sibilla Batte il Fidene e si Porta in Testa alla Classifica

image La Sibilla conquista in extremis tre punti importanti sul campo del Fidene. Mister Carannante deve fare a meno degli squalificati Rainone e Di Domenico e manda in campo una difesa inedita composta da Andreozzi, Grillo, Di Vicino e Ciro Poziello.

I padroni di casa prendono da subito in mano le redini del gioco e si portano in vantaggio al 25' grazie ad un colpo di testa di Zirilli che corregge in rete un calcio di punizione di Mancini. Passato in vantaggio il Fidene continua a rendersi pericoloso con Polverino e Zirilli ma è molto bravo l'estremo difensore dei flegrei D'Auria a negare ad entrambi la rete.

Tutto cambia nella ripresa. Mister Carannante inserisce Cafaro e Di Luccio al posto di Piccolo e Carannate e subito la manovra acquista maggiore vivacità. La svolta dell'incontro accade al 13' quando il portiere romano Santi mette giù Manzo lanciato a rete. Per l'arbitro è rigore ed espulsione.

Sul dischetto si porta lo stesso Manzo che spiazza il neo-entrato Lauri e mette a segno la rete dell'1 a 1. In superiorità numerica la Sibilla prende in mano l'iniziativa del gioco ma al 20' perde il suo uomo più pericoloso, Tommaso Manzo, costretto ad uscire dal campo per infortunio. Al suo posto un vivacissimo Pirone. E' proprio il neo entrato sulla sinistra, assieme a Cafaro sulla destra, a mettere ripetutamente in crisi la retroguardia avversaria.

Il gol della vittoria arriva in pieno recupero quando il difensore locale Esposito per fermare l'incontenibile Pirone è costretto ad atterrarlo in piena area di rigore. L'arbitro assegna ai flegrei un altro penalty che, in assenza dello specialista Manzo, viene battuto con grande freddezza da Raffaele Poziello.

E' il gol che vale la vittoria ed il primato solitario in classifica.

FIDENE: Santi, Esposito, Corazzini, Pollini, De Vizzi (13' st Lauri), Serino, Di Pietro (14' st Rapicano), Mancini, Zirilli (36' st Bez), Polverino, Ventre. A disp.: Iozzino, Dezi, Casavecchia, Roversi. All. Carboni.

BACOLI SIBILLA FLEGREA: D'Auria, Andreozzi, C. Poziello, Risi, Di vicino, Grillo, Piccolo (1' st Cafaro), Carannante (1' st Di Luccio), Mendil, Manzo (20' st Pirone), R. Poziello. A disp.: Salemme, Costagliola, Maiuri, Di Luca. All. Carannante

ARBITRO: Bottari di Messina

RETI: 25' pt Zirilli, 15' st Manzo (rig.), 49' st R. Poziello (rig.)

NOTE: spettatori 300 circa. Espulso al 13' st Santi per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: De Vizzi e Di Pietro (F), Grillo e Carannante (BSF)

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La “Zampata” sul Centro Ittico Campano: Ecco il Documento Letto da Geppino Laringe in Consiglio Comunale

Laringe in maggioranza, Laringe espulso dal Popolo della Libertà per volontà dello stesso sindaco Ermanno Schiano.

Dopo settimane e settimane di dichiarazioni al vetriolo, minacce di querele e diatribe contraddistinte da applausi scroscianti, urla scomposte, letture malferme e denunce segnate dal solito e generico “A ladro, A ladro”, è stata ufficialmente pubblicato nei giorni scorsi presso il sito internet del Comune di Bacoli (grazie al solerte lavoro di Maria Di Roberto e di tutto lo staff del II Settore municipale) il verbale della delibera di Consiglio comunale relativa alla discussione sul “Centro Ittico Campano”.

In tale documento infatti, oltre all’intero dibattito che ha coinvolto tutti i gruppi consiliari dell’assise pubblica, è presente la nota letta in Consiglio Comunale dal “dissidente” Geppino Laringe in cui lo stesso pone la specifica azione politica del Pdl alla pari di una “zampata di fine estate e di vecchissimo stampo”.

Per tale motivazioni, ed in vista del prossimo Consiglio comunale che si terrà ad inizio Ottobre, si riporta la vostra attenzione ai documenti sottostanti:

Documento sul “Centro Ittico” letto in Consiglio dal Consigliere anziano Geppino Laringe

 

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Clicca qui per leggere l’intero Verbale della Discussione Consiliare concernente il Centro Ittico Campano

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Chiuse al Traffico via Risorgimento e via Guardascione: Quattro Giorni di Caos per il Centro di Bacoli in Attesa di Lavori al Manto Stradale

image Quattro giorni di paralisi veicolare in vista di un manto stradale più idoneo e consono alla circolazione: chiuse al traffico dal 27 Settembre al 1 Ottobre le trafficate arterie di via Risorgimento e via Guardascione. E’ con un’ordinanza diffusa a mezzo web, firmata dalla comandante dei vigili urbani Marialba Leone, che il Comune di Bacoli ha comunicato l’interdizione al traffico delle due strade poste proprio al centro della città flegrea e che di sicuro determinerà palesi congestionamenti veicolari.
Di seguito, onde capire al meglio le modalità, i tempi e le motivazione di tale iniziativa, si propone l’intero corpo dell’ordinanza:

OGGETTO: Lavori di pavimentazione di Via Risorgimento – Via Guardascione- Divieto di transito veicolare dal 27/09/2010 ore 09:00 al 01/10/2010 ORE 17:00

IL RESPONSABILE SETTORE IX
POLIZIA MUNICIPALE

Sentito Il Comando della Polizia Municipale in ordine ai problemi di viabilità e traffico;

Letta La nota dell'UTC nr.prot.1200/LLPP del 23/09/2010 nella quale, per l'esecuzione dei lavori di pavimentazione della sede stradale di Via Risorgimento e Via Guardascione, viene richiesta, per motivi di pubblica incolumità e celerità nella esecuzione dei lavori, la chiusura al transito veicolare di Via Risorgimento ( e precisamente il tratto che parte dall'incrocio con Via Cerillo fino all'incrocio Via Lungolago) oltre che la chiusura dell'intero tratto di Via Guardascione per i giorni che vanno dal 27 c.m dalle ore 09:00 fino al giorno 01/10/2010 ore 17:00;

Che L'impresa esecutrice dei lavori è la Tecno Road srl, la quale provvederà, a proprie spese, al transennamento ed alla messa in sicurezza del tratto di strada interessato dai lavori ed all'istallazione della segnaletica stradale necessaria;

Ritenuto Di dover provvedere in merito;

ORDINA
Per quanto in premessa:

image 1) La chiusura al transito veicolare di Via Risorgimento nel tratto ricompreso tra l'incrocio di Via Cerillo e l'incrocio di Via Lungolago, oltre che la chiusura dell'intero tratto di Via Guardascione dai giorni 27/09/2010 ore 09:00 al 01/10/2010 ore 17:00;

2) Il divieto di circolazione per i veicoli con massa a pieno carico superiore a 25 q.li lungo tutta l'arteria di Via Risorgimento, con l'impiego quali arterie viarie alternative di: Via Ottaviano Augusto, Via Giulio Cesare, Via Mercato di Sabato e Viale Olimpico.

3) Il divieto di transito per i veicoli di trasporto pubblico che all'uopo utilizzeranno, per i giorni indicati, le stesse arterie viarie alternative indicate al punto 2) della presente ordinanza;

E' demandata alla ditta esecutrice dei lavori il compito di apporre idonea segnaletica;

Gli organi di Polizia sono incaricati di osservare e fare osservare la presente ordinanza procedendo a carico dei trasgressori ai sensi delle vigenti e richiamate in premessa disposizioni di legge.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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sabato 25 settembre 2010

Le Giunte di Bacoli e Monte di Procida Ascoltano le Associazioni: “Cappella Futura” Racconta la Drammatica Realtà della Perifera

In seguito all’ultima riunione di “Giunta Congiunta” che i Comuni di Bacoli e Monte di Procida hanno tenuto alla presenza di numerosi comitati ed associazioni di frontiera quali il Coordinamento delle Periferie, Cappella Futura e Rinascita di Cappella, la Redazione di Freebacoli ritiene opportuno pubblicare per intero la relazione, circa le criticità di confine, formulata da “Cappella Futura” attraverso un verbale protocollato presso i Municipi di entrambi le realtà flegree. Tale documento difatti ben riassume il degrado e le fatiscenze presentate durante l’assise, dai cittadini presenti.

PROPOSTE PROBLEMATICHE DELLE FRAZIONI DI CONFINE TRA COMUNE DI BACOLI E MONTE DI PROCIDA

image Sindaci di Bacoli e Monte di Procida, amministratori delegati, associazioni, porgo il buonasera a tutti voi.
Ringrazio le amministrazioni comunali di averci dato la possibilità di essere qui stasera per esporre le nostre proposte. Vorrei, prima di iniziare, leggere alcune righe tratte dal libro di Antonio Di Meo, “Evoluzione del Territorio Montese nei secoli e Primo Centenario dell’autonomia Comunale”.
Nella pagina 170 viene recitato quanto segue: nella visione generale della crescita del paese, l’amministrazione comunale non poteva esimersi dal mettere a fuoco anche le esigenze impellenti della martoriata borgata di Cappella, in quanto fu divisa e contesa da due comuni: ed in questa ottica veniva anche fornita la luce elettrica ai rioni rimasti isolati del Casale, Via Petrara e di Torregaveta; nonché il potestà chiedeva alla giunta nella seduta dell’8 maggio 1927 di far redigere un progetto per una strada turistica nella falda di Cappella, in modo da circumvallare il centro della borgata.
Inoltre veniva costruita anche la piazza Mercato, progettata dall’ing. Francesco Calvella nel 1925 e, nella seduta del 17 novembre 1927, essendo terminati i lavori, fu deciso di intitolarla “piazza del Littorio”.
Successivamente alla costruzione della variante alla strada Baia-Cappella, la provincia, decise che il tratto di strada attraversante tutto il centro abitato di Cappella fosse consegnato ai due comuni di Monte di Procida e Bacoli dividendo la strada in via Cappella e Via Mercato di Sabato…..

Detto questo l’associazione “CAPPELLA FUTURA” a seguito:

- della relazione circa 100 e pass anni or sono del Commissario Prefettizio Marchetti sulle condizioni drammatiche di Cappella;

- della prima seduta di consiglio comunale congiunto del 1998 ad oggetto lavoro di raddoppio ferrovia cumana;

- della seconda seduta di consiglio comunale congiunto del 18.03.2010 ad oggetto sicurezza;

- della terza seduta di consiglio comunale congiunto del 24.04.2010 ad oggetto problemi delle zone di confine;

- della seduta congiunta delle giunte di Bacoli e Monte di Procida del 17.09.2010 ad oggetto problematiche delle zone di confine dei rispettivi ambiti territoriali,

Oggi, in questa seduta di giunte congiunte con le associazioni di territorio propone:

Nell’ordinario

1. Nuovo impianto fognario delle acque bianche e nere nel centro storico di Cappella oramai fatiscenti e obsoleti (infiltrazioni d’acqua sotto fabbricati con conseguente lesioni degli stessi per cedimento terreni);

2. Presenza di agenti di P.M. lungo tutto il tratto Torregaveta-Pigne-Cappella-Miliscola;

3. Risoluzione degli allagamenti località Pigne;

4. Controlli dei canali delle acque bianche dove persistono ancora allacciamenti abusivi di acque nere;

5. Presenza di operatori ecologici;

6. Ripristino della pubblica illuminazione lungo tutte le strade di confine;

7. Incanalamento delle condotte delle acque pluviali delle abitazioni in quelle pubbliche;

8. Ronde di vigili appiedati lungo tutto il tratto Torregaveta, Cappella, Miliscola;

9. Nel borgo storico di Cappella sostituire l’illuminazione pubblica stile moderno con lanterne storiche;

10. Tutela e salvaguardia dell’ambiente sulle spiagge comprese tra Bacoli e Monte di Procida non solo durante il periodo estivo ma anche durante quello invernale;

11. Lavori ordinari e straordinari delle strade in ore notturne;

12. Circolazione dei mezzi pesanti, trasporto merci o natanti solo nelle ore notturne;

13. Qualsiasi lavoro deve essere fatto a regola d’arte, visionato e collaudato da un supervisore;

14. Rispetto del piano architettonico rurale nel Borgo Storico di Cappella;

Nello straordinario

1. Rafforzamento forze dell’ordine;

2. Esercitare in forma associativa le funzioni di P.M. tra Bacoli e Monte di Procida per garantire un certo livello di vivibilità e sicurezza, inoltre partecipare a bandi per progetti di sicurezza integrata per assegnazione contributi dalla regione;

3. Distaccamento di Polizia a confine tra i due comuni;

4. Garantire il pronto intervento 24h/24h su tutto il territorio;

5. Posto di primo soccorso sanitario almeno in estate;

6. Istituzione di un sistema di video sorveglianza;

7. Parcheggio per evitare sistematici ingorghi lungo Via Cappella altezza ufficio Postale;

8. Ricerca e soluzione per problematica della stazione ferroviaria di Torregaveta e strada Gavitello;

9. Piano di sicurezza (Protezione Civile);

10. Piano trasporto intercomunale;

11. Abbattimento delle barriere architettoniche per i disabili lungo tutte le strade di confine;

12. Riprendere il vecchio progetto della bretella di raccordo passante per Cappella.

Infine si chiude con una provocazione,
Riconsegnare la strada alla provincia in quanto ricade su linea di confine tra due comuni oppure accarezzare l’idea dell’articolo 32 del TUEL (Unione dei Comuni).

Antonio Sabatano – Domenico Colandrea
Cappella Futura

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venerdì 24 settembre 2010

Comune di Bacoli e Regione Campania Attaccano i Presidenti dell'Ente Parco: "Sono Patetici e Pensano Solo alla Poltrona"

"I Presidenti dei Parchi Regionali hanno messo in scena una patetica difesa della poltrona assegnata loro da Bassolino"


I finanziamenti per le aree protette della Regione Campania. Questo doveva essere il tema di discussione dell’incontro indetto dai presidenti dei parchi regionali presso l’Università Parthenope.
In realtà, si è trattato di un penoso attacco nei confronti della Giunta Caldoro che ha deciso di ricorrere al potere di autotutela che di fatto sospende le nomine e i poteri ordinari di tutti i vertici dei nove parchi e delle due riserve naturali della Regione Campania. Tutti nominati da Bassolino a ridosso dell’ultima tornata elettorale


Questo l’incipit di un comunicato congiunto del Presidente della III Commissione Consiliare regionale, Pietro Diodato, e del Presidente del Consiglio Comunale di Bacoli, Nello Savoia.

Il rischio concreto di perdere i 120 milioni di euro dei finanziamenti europei avrebbe dovuto suggerire ai presidenti dei parchi ben altro atteggiamento. Occorre far presto – hanno continuato i due autorevoli esponenti politici di centro destra – occorre finanziare al più presto i non pochi progetti elaborati dai Comuni campani anche sulla spinta delle emergenze ambientali.”

E’ opportuno che i presidenti dei parchi si astengano dal fare battaglie politiche per la difesa di piccoli e discutibili privilegi personali – hanno concluso Pietro Diodato e Nello Savoia – e focalizzino la loro attenzione sugli interessi più vasti delle comunità Campane collaborando fattivamente all’acquisizione dei fondi da utilizzare per la realizzazione dei progetti Pirap (Piani Integrati Rurali Aree Protette). Progetti che consentono alla Regione ed agli Enti locali di tutelare il territorio in tutte le sue valenze (archeologica, paesaggistica, ecc.) e, nel contempo, creare per le giovani generazioni nuove opportunità occupazionali” .

Comunicato Stampa

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Discarica di Terzigno Messa a Ferro e Fuoco: Bacoli Sormontata da Rifiuti dal Centro alla Periferia

Rifiuti su tutto il territorio di Bacoli e raccolta portata avanti a rilento: dal centro alla periferia l'area flegrea soffre fortemente la crisi determinata dal mancato stoccamento dei rifiuti presso la discarica di terzigno. Una problematica locale, presente lungo gran parte della Provincia di Napoli, la quale però scaturisce da una cattiva gestione provinciale che tende a collegare le centinaia di sacchetti d'immondizia dislocati da Cuma al Fusaro passando per Bellavista, con le proteste tutt'ora presenti in Terzigno.
Per tale motivo, più che approfondire le criticità bacolesi, sembra opportuno porre l'attenzione su ciò che sta avvenendo presso la discarica provinciale ove, tanto per comprendere l'interdipendenza tra il fenomeno locale e quello extra-comunale, anche i camion della "Flegrea lavoro" sono stati impossibilitati a depositare i rifiuti nostrani.
Per tale motivo si ripropone di seguito l'articolo pubblicato presso il sito Internet de "Il Mattino" all'interno del quale s'illustrano le modalità di quella che può essere considerata la nuova "Crisi Rifiuti" napoletana.

Due autocompattatori bruciati nella notte di tensioni a Terzigno dove ci sono stati scontri tra manifestanti anti discarica e polizia. Le forze dell'ordine hanno fatto largo ai mezzi che dovevano sversare dopo che era scattato un blocco stradale sulla rotonda che porta al sito: in quel momento c'è stato il contatto fisico con le persone che cercavano di opporsi al passaggio.

Cariche e lacrimogeni per disperdere la folla, un funzionario di polizia leggermente ferito, un manifestante fermato. Questo, insieme con l'incendio dei due mezzi che fa seguito a quello di altri nelle notti precedenti, il bilancio della guerriglia a Terzigno. La protesta vede riuniti da diversi giorni i residenti di diversi comuni della zona vesuviana con la presenza diretta dei sindaci contro la paventata ipotesi di realizzazione una seconda discarica nel Parco del Vesuvio dopo quella già in funzione e che ha provocato pesanti disagi ai cittadini a causa dei miasmi che in diverse del giorno arrivano nelle abitazioni.

Vice questore colpito da sasso. Il vice questore aggiunto Sergio Di Mauro, dirigente del commissariato di Acerra, è stato ferito al volto da un sasso mentre ieri sera stavano cercando di fare opera di mediazione con i manifestanti per consentire il passaggio dei camion diretti alla discarica di Terzigno. Il sasso gli ha provocato lacerazioni che hanno richiesto dieci punti di sutura. Medicato all'ospedale di Scafati (Salerno), per lui la prognosi è di dieci giorni. Al momento, inoltre, secondo quanto riferiscono fonti di polizia, nessun provvedimento è stato disposto per i manifestanti, in particolare per la persona trattenuta ieri sera per i primi accertamenti.

Napoli sommersa, mezzi sotto scorta. Cumuli di rifiuti in diverse zone della città, in particolare nel centro, e decine di roghi nel corso della notte. È ancora molto difficile la situazione a Napoli sul fronte della raccolta. A peggiorare il quadro c'è stato ieri sera l'atto criminale con il quale sono stati danneggiati i mezzi della raccolta della società Enerambiente alla quale è appaltato il servizio per il prelievo in alcune zone di Napoli. Proprio dopo quest'ultimo atto il questore di Napoli, Santi Giuffrè, ha annunciato che i mezzi usciranno scortati dai vigili urbani e dalla polizia per evitare nuovi atti vandalici e per raccogliere quanta più spazzatura possibile.

Restano in strada 700 tonnellate. Tutta l'immondizia prodotta in un giorno a Napoli, 1.300 tonnellate, è stata raccolta la scorsa notte, oltre ad altre 100 tonnellate giacenti. Ne restano ora da prelevare altre 700. È il bilancio aggiornato della situazione fornito dall'assessore all'Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli. «Dopo il raid teppistico avvenuto ieri nell'autoparco di Enerambiente, durante il quale sono stati vandalizzati 20 automezzi di piccola portata e 10 autocompattatori, il personale tutto di Enerambiente, con grande senso di responsabilità e spirito di abnegazione - evidenzia l'assessore - ha garantito il regolare svolgimento del servizio. Questo ha consentito di raccogliere interamente l'immondizia di questa notte e parte di quella giacente in strada». «Ringrazio i dipendenti di Enerambiente e di Asìa - ha dichiarato l'assessore Giacomelli - per questo scatto di orgoglio e per la dimostrata consapevolezza della propria funzione sociale che consentirà di rimediare con maggiore rapidità alle insufficienze dei giorni scorsi». «Vi sono in città ancora 700 tonnellate di rifiuti da raccogliere - conclude Giacomelli - ma confidiamo nella possibilità di conferimenti straordinari fuori orario per garantire un più rapido ritorno alla normalità utilizzando turni straordinari di prelievo».
Bertolaso: qualcuno vuole destabilizzare. A Napoli si stanno verificando tutta una serie di situazioni «sospette» finalizzate «a destabilizzare una realtà che funziona». Guido Bertolaso insiste nel ribadire che se il capoluogo partenopeo sta ripiombando nell'emergenza rifiuti, lo si deve a comportamenti specifici che nulla hanno a che vedere con gli impianti per lo smaltimento della spazzatura. E attacca il presidente della Provincia di Napoli Cesaro che si è detto contrario ad aprire la discarica di Terzigno: «Se davvero non vuole farlo, è contro la legge».

Sono due, secondo il capo della Protezione Civile che ne ha parlato anche in un'intervista a 'Radio Kiss Kiss', le situazioni che non tornano. Da un lato, spiega, è in atto «un tentativo di strumentalizzare una situazione che dovrebbe essere assolutamente sotto controllo: c'è un problema di organizzazione e di competenza delle realtà locali, delle aziende, soprattutto quella di Napoli, che hanno il compito di raccogliere la spazzatura e di portarla nelle discariche e nel termovalorizzatore».

La gestione del ciclo dei rifiuti spetta «alle autorità locali dal gennaio 2010. Noi abbiamo solo una struttura a stralcio, diretta dal generale Morelli, che assiste le autorità locali, ma se le autorità stesse se ne fregano, è ovvio che non si può imputare al generale Morelli o ad altri che hanno operato in passato alcuna responsabilità sull'inerzia di quanto sta accadendo».

C'è poi il problema che «non viene applicata la legge». Nel decreto, poi convertito in legge nel 2008 e «approvata a larga maggioranza, dunque anche con i voti dell'opposizione, c'è l'elenco delle discariche da realizzare e in quell'elenco c'è Terzigno cava Vitiello». Quindi, sottolinea Bertolaso, «chiunque dice che non si apre quella discarica sta facendo delle affermazioni che vanno contro la legge, e non contro Bertolaso o contro qualcun altro». «Oggi - prosegue il capo della Protezione Civile - quello che non funziona è che la legge non viene applicata ed è quindi giusto che la magistratura in Campania, sempre in prima linea e uno dei pochi baluardi che contrastano il malaffare, cominci a muoversi per capire perchè fino ad oggi la legge non è stata applicata». Di certo, secondo Bertolaso, c'è un lavorio «molto sospetto attorno a Terzigno, i mezzi che vengono bruciati, l'Asia che non raccoglie la spazzatura. Film che purtroppo abbiamo già visto». «Ma stiano tranquilli tutti - conclude - noi non faremo sconti a nessuno e tutto quello che non funziona lo denunceremo in modo molto chiaro».
 
Redazione Freebacolifreebacoli@live.it

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"Puliamo il Mondo" per Villa Cerillo e Colombario del Fusaro: Legambiente, Paolo di Tarso, Comune di Bacoli e "Foglie d'Argento" Organizzano l'Evento

LEGAMBIETE BACOLI CAMPI FLEGREI
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PULIAMO IL MONDO INSIEME

Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all'instancabil...e lavoro di oltre 1000 gruppi di "volontari dell'ambiente", che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati scuole e amministrazioni cittadine.

Puliamo il Mondo è un'iniziativa di cura e di pulizia, un'azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili.

Legambiente CIRCOLO di Bacoli, l'Istituto Comprensivo PAOLO DI TARSO, con il Patrocinio Morale del Comune di Bacoli e grazie alla collaborazione economica del complesso turistico "Le Foglie d'Argento"  partecipa alla manifestazione Puliamo il Mondo.

Il 24 e il 25 settembre, dalle ore 9:30 alle ore 14:00, gli alunni delle classi seconde e terze ed i docenti della Scuola puliranno le aiuole e i giardini prospicienti l'ingresso della Villa Cerillo.

La Scuola s'impegnerà, attraverso un accordo di massima già raggiunto con il Comune di Bacoli, inoltre a manutenere durante l'anno scolastico alcune aree del giardino ed a studiare la villa sotto il profilo storico e naturalistico.

IL GIORNO 26 CONCLUDEREMO
PULIAMO IL MONDO
AL COLOMBARIO DEL FUSARO
SIETE INVITATI TUTTI AL MOTTO
PENSARE GLOBALMENTE AGIRE LOCALMENTE

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giovedì 23 settembre 2010

Risorge il Centro Storico di Bacoli: E'...Festa al Borgo


              

Percorso consigliato
: Tangenziale, uscita Arco Felice, procedere attraverso il tunnel in direzione Baia-Bacoli, per circa 4 Km. Superato il Castello di Baia, continuare fino alla rotatoria e proseguire nel senso di marcia  (Via Risorgimento) per c/a 1 Km in direzione del centro di Bacoli fino ad arrivare ad un incrocio. Prendendo come punto di riferimento a destra il Supermercato Sibilla continuare a scendere in direzione del Lago (Via Guardascione) fino ad incontrare di fronte la Villa Comunale di Bacoli.
Per i visitatori che prenderanno parte alle visite guidate svoltare a sinistra e immediatamente sempre sulla sinistra si incontra un parcheggio adiacente alla Stazione dei Carabinieri. Parcheggiare e recarsi di fronte verso il lago sul quale si trova il Bar Galleggiante Roof & Sky.
Per i visitatori che volessero raggiungere la sagra, lasciare l’auto nei parcheggi nei pressi della villa Comunale e proseguire a piedi in direzione Cento Camerelle, salendo le scale di fianco al ristorante Caliendo, arrivati in cima proseguire verso sinistra fino alla Chiesa di S.Anna ed imboccare la traversa che sale  a sinistra della Chiesa, la sagra ha inizio a 200 metri.

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mercoledì 22 settembre 2010

Fusaro, Bellavista e Cuma Attendono Scuole Bonificate: L'Asl Non Provvede alla Disinfestazione ed alla Derattizzazione

Problematica scuola e necessità di incontro tra presidi ed amministrazione: Filippo Gnolfo, dirigente scolastico di tre plessi scolastici siti tra via Bellavista, via Fusaro e via Cuma, chiede un urgente disinfestazione e derattizzazione degli istituti posti sotto la sua responsabilità.

“Con l’approssimarsi dell’inizio delle lezioni del corrente anno scolastico ci suggerisce di rappresentare la necessità igienico-sanitaria di una radicale bonifica ambientale presso le seguenti sedi: scuola sec. di I grado e uffici: via Fusaro 150; scuola primaria sita presso via Cuma 330; scuola dell’infanzia posta presso via Cupa della Torretta.
L’intera comunità scolastica del nostro Istituto – continua Gnolfo attraverso una nota ufficiale inviata all’Asl ed al Comune di Bacoli - è alquanto preoccupata per il contenuto della nota della ASL NA2 NORD con la quale comunicava a tutte le scuole nonché al Comune di Bacoli che non avrebbe più provveduto ad effettuare interventi di sanificazione ambientale.
Si reiterano altresì le precedenti richieste di interventi ritenuti prioritari e indifferibili presso le predette sedi scolastiche del nostro Istituto a salvaguardia della salute dei nostri alunni e di tutti gli operatori scolastici.
Pertanto urge una derattizzazione e disinfestazione per i numerosi insetti (zanzare e numerosi nidi di vespe in siti non accessibili da parte del nostro personale ausiliario); ed una disinfezione di tutti gli ambienti interniun’azione di pulizia delle aree esterne dalle erbacce e delle canne in parte già tagliate ma mai rimosse; ”.

Necessità le quali, così come asserito dallo stesso Gnolfo, saranno poste all’attenzione del primo cittadino di Bacoli durante una riunione che si terrà nella mattinata di domani presso il municipio di via Lungolago. Argomentazioni che saranno accolte dal sindaco Ermanno Schiano anche in quanto delegato alla “Pubblica Istruzione” poichè, dopo le dimissione "politiche" dell’assessore Strato Teano, non si è ancora provveduto a nominare un  nuovo responsabile al sovracitato assessorato.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Giancarlo Siani: Cronista Libero, Martire per la Verità. Lettera di Saviano a 25 Anni dalla Sua Morte

La Redazione di Freebacoli, nel fermo intento di voler ricordare i 25 anni trascorsi dall'omicidio del giornalista Giancarlo Siani, cronista del quotidiano «IL MATTINO», corrispondente da Torre Annunziata, atrocemente ucciso alle ore 21:00 del 23 Settembre del 1985, ritiene opportuno pubblicare la lettera di ricordo e cordoglio redatta dal giornlista Roberto Saviano e pubblicata nella mattinata di oggi in uno speciale del quotidiano "Il Mattino", dedicato proprio alla memoria del cronista napoletano:

Giancarlo Siani ucciso dai Clan per il suo Talento

"Caro direttore, ricordare Giancarlo Siani a 25 anni dalla sua morte è per me ricordare un uomo che è stato ammazzato perché aveva talento. Perché capiva e analizzava meglio di altri. Perché faceva bene ciò che aveva deciso di fare. È il solo modo per commemorare il suo sacrificio e ricordare la sua vita. È l’occasione per comprendere il suo modo di concepire il giornalismo e su quanto chi è venuto dopo, debba essergli grato. Il primo premio della mia vita portava il nome di Giancarlo Siani.

Era un premio in sua memoria e mi fu dato proprio nella redazione del Mattino. Erano presenti il fratello Paolo, Geppino Fiorenza di Libera Campania e le firme del Mattino impegnate sul fronte della cronaca giudiziaria. Non dimenticherò quel giorno. Per me rappresentò un onore raro. Forse fu proprio in quell'occasione, pensando a Siani e alla sua vita, che ragionai per la prima volta su quanto fosse importante riscattare la parola "onore" e sottrarla al monopolio delle cosche, che l'hanno fatta diventare sinonimo del loro odioso codice criminale.

L'onore, quello vero, è ciò che ti fa andare avanti a prescindere dalle conseguenze, in virtù di un fortissimo senso di giustizia. Esiste indipendentemente da cosa sei costretto a fare, da cosa ti dicono. Onore è il sentire violata la propria dignità umana dinanzi a un'ingiustizia grave, è il seguire dei comportamenti indipendentemente dai vantaggi e dagli svantaggi, è agire per difendere ciò che merita di essere difeso. E io l'onore l'ho imparato qui a Sud anche grazie a Giancarlo Siani.

Molto si è raccontato negli anni in cui in pochi fortemente ricordavano la sua memoria. Il primo bel lavoro cinematografico su Siani è «E io ti seguo» di Maurizio Fiume, che nel 2003 ripercorreva il suo percorso umano e la sua professione innescata dalla passione del vero. Ma prima che la sua memoria divenisse patrimonio nazionale, per anni si sono dette e ascoltate le più losche insinuazioni. In ogni ambiente sociale e professionale napoletano. I dubbi, il solito vociare delegittimante.

Ma il dolore di chi conosceva e amava Giancarlo Siani, dinanzi ai sospetti, dinanzi al «com'è possibile che ’nu guaglione mette paura ai clan, chissà che schifezze aveva fatto», al «chissà cosa c'è dietro», non è mai rimasto muto, ha sempre urlato la sua indignazione e difeso la memoria. E se Giancarlo Siani oggi viene ricordato come merita è soprattutto grazie a questo dolore, alla sua famiglia, agli amici, ai colleghi che più di tutti ne hanno difeso il ricordo e il lavoro, in un Paese dove si è sempre colpevoli fino a prova contraria anche quando non si siede al banco degli imputati.

E poi le indagini, che dieci anni dopo la sua esecuzione hanno confermato le ipotesi iniziali, non sono riuscite a porre un argine alla solita bile, quella degli addetti ai lavori le cui parole d'ordine, che come ricorda benissimo il libro «L'abusivo» - vero gioiello letterario su Giancarlo Siani - erano: «Io ho scritto cose ben più pericolose, a me non è mai successo niente».

Come se persino la morte facesse invidia. È terribile, ma ahimè è così. La sua morte era avvertita come un merito. E si apre, com'è naturale che sia, la caccia al movente: bisognava trovare per forza qualcosa oltre i suoi articoli, oltre il suo lavoro, oltre le sue inchieste. Qualcosa che è sempre stata a portata di mano. L'abbiamo da 25 anni sotto gli occhi ma in molti hanno preferito non vederla.

Quel che ha portato Siani alla morte è il talento. Fu ucciso per quello che scriveva, una conclusione atroce, nella sua atroce semplicità. Questo giovane corrispondete riusciva nei ristretti spazi che gli venivano concessi a ricostruire gli scenari di camorra, gli equilibri di potere, evitando di arenarsi sul mero dato di cronaca.

Giancarlo Siani formulava nuove ipotesi attraverso elementi che scovava sul campo. Il suo era un giornalismo fondato sull'analisi della camorra come fenomenologia di potere e non come fenomeno criminale. Fare congetture, formulare ipotesi, divenivano nei suoi articoli strumenti per comprendere le articolazioni tra camorra, imprenditoria e politica. Non basta occuparsi di un argomento per riuscire ad arrivare al cuore delle questioni o mettere in crisi i poteri criminali.

Tanti ne scrivono, pochi riescono. Siani era uno dei pochi. A condannarlo a morte furono quelle 4000 battute pubblicate sul Mattino il 10 giugno del 1985, in cui avanzava l'ipotesi che l'arresto di Valentino Gionta fosse il prezzo pagato dai Nuvoletta per evitare una guerra con il clan di Bardellino. A condannarlo a morte furono le ricerche che stava facendo sulla ricostruzione del dopo terremoto, il grande business degli appalti che aveva rimpinguato le tasche di dirigenti politici, imprenditori e soprattutto camorristi.

Già questo basta a individuare il movente e a capire il perché di tanto livore, in una terra in cui o sei da questa o dall'altra parte della barricata. Ed ecco perché ogni qual volta si ricorda un caduto - questa è la parola da usare per gli assassinati dalle organizzazioni criminali - c'è anche il solito fastidioso coro di persone che non riesce a trattenere il proprio risentimento, che diffama i caduti o li strumentalizza per infangare i vivi.

Meccanismo semplice, è un modo per non sentirsi in difetto e colpevoli, come dire: queste persone non sono migliori, sono schifosi mascherati. E così vai a dormire più sereno. Mi piace pensare che Giancarlo Siani non sia solo ricordato perché ucciso. Ma ucciso perché molto, troppo vivo. E ricordare Giancarlo Siani oggi, significa ricordare la vittoria della memoria sulla diffamazione e l'insulto, sull'inciucio e la calunnia generata dalla pancia della città che ama considerare tutto sempre distante da sé.

Ricordare Siani significa comprendere come un uomo, soltanto facendo bene il proprio mestiere, abbia potuto spaventare e mettere in crisi un'organizzazione potentissima. E comprende anche come la solitudine possa condannare due volte, prima a morte, poi alla diffamazione. Ma il ricordo, caro direttore, di Giancarlo Siani è il ricordo della parte migliore del nostro Sud e non perché è caduto ma perché ha creduto nel fare, nell'agire.

Giancarlo è andato avanti, a prescindere dalle conseguenze e non si è arreso. E come lui non si sono arrese le persone che gli erano vicine. Oggi ricordarlo non significa solo fare memoria ma avere dentro di sé speranza e motivo che il coraggio e la forza del suo talento possano ancora illuminare e trasformare il nostro Sud che mai come in questo momento sembra attraversare una lunghissima e buia notte".

Roberto Saviano

La Camera dei Deputati ricorda Giancarlo Siani,
Salvando Nicola Cosentino

Infine, nel concludere questo doveroso omaggio a chi aveva semplicemente deciso di prodigarsi per la ricerca della verità, è di sicuro altrettanto doverso annunziare che nella giornata di oggi, a venticinque anni dall'atto criminale, anche la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana ha deciso di ricordare, alla propria maniera, Giancarlo Siani.
Omaggio le cui modalità sono state sinteticamente riassunte dal quotidiano "La Repubblica":

"Con voto a scrutinio segreto l'aula di Montecitorio ha respinto la richiesta del Gip di Napoli di poter utilizzare le intercettazioni riguardanti l'ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino, accusato di contiguità con ambienti camorristici: 308 voti favorevoli alla relazione della giunta per le autorizzazioni, 285 i contrari, 36 gli assenti".

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it