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IL COORDINAMENTO: “ DUE LE PRIORITA’: LE FOGNE PER BACOLI, LA FOSSA PER I SUOI EX AMMINISTRATORI ! ”

Freebacoli: IL COORDINAMENTO: “ DUE LE PRIORITA’: LE FOGNE PER BACOLI, LA FOSSA PER I SUOI EX AMMINISTRATORI ! ”

sabato 14 novembre 2009

IL COORDINAMENTO: “ DUE LE PRIORITA’: LE FOGNE PER BACOLI, LA FOSSA PER I SUOI EX AMMINISTRATORI ! ”



Acqua che scorre dal soffitto, acqua che inumidisce le pareti, acqua che bagna il pavimento: anche la sala parrocchiale, l’unico luogo di ritrovo rimasto al Fusaro, era allagata come, del resto, tutto il paese. Martedì 10/11 per incontrare la stampa, il Coordinamento delle Periferie avrebbe potuto scegliere qualche accogliente sala dai bendisposti locali (elettoralmente impegnati) della Bacoli perbene, ma volutamente è stato scelto un posto del genere, anch’esso abbandonato come i suoi cittadini stanchi di vivere nella “merda”. Per illustrare i vari temi, nondimeno si sarebbero potuti invitare i soliti intellettualoidi che il salotto borghese suole chiamare per le beneducate chiacchiere da protesta cortigiana: a questi professoroni si sono preferiti semplici cittadini, che vivono in prima persona il loro territorio e ne subiscono sulla propria pelle i “malanni”. Nondimeno si sarebbe potuto discutere di scartoffie programmatiche, di alchimie partitiche, e di ogn’altra corbelleria pre-elettorale, sulla scia corrente di altre sigle e gruppi: invece di sognare una città che non c’è, si è voluto discutere di questo nostro paese come è oggi, nel suo concreto squallore cui è abbandonato, nella quotidiana rassegnazione dei suoi abitanti che, scambiando i loro diritti come “piaceri” beneficamente elargiti dal magnate di turno, si sono abituati a prostrarsi ai compromessi del ricatto clientelare.
Per segnare la differenza, ad aprire i lavori della conferenza-stampa è stato un ex operaio che, riassumendo la relazione consegnata il 31/10 alla magistratura e al corpo forestale, dopo aver ricordato “la mancata realizzazione della linea delle acque chiare sebbene prevista nel progetto del 1977” e l’assenza di un gruppo elettrogeno (anch’esso originariamente previsto) “per permettere alle pompe di funzionare anche quando manca la luce” ha evidenziato che “secondo i tecnici del comune la condotta delle acque miste” arrivata al Fusaro dovrebbe incanalarsi in quelle delle acque nere” ma “ciò è impossibile dal momento che le volumetrie e le capacità dei due tubi sono completamente differenti” da cui l’inevitabile e costante fuoriuscita di liquami fognari. “Merda” che, direttamente (“troppo pieno”) o indirettamente (“allagando” prima le strade e defluendo poi negli scoli pluviali) finisce nel lago Fusaro, contribuendone non poco all’inquinamento, condizione cronica e gravissima, affrontata dalla seconda relatrice che sottolinea come “dal 1967 vi è il sospetto che rifiuti tossici altamente inquinanti come “cromo esavalente” siano stati scaricati liberamente per decenni nel lago” in quanto “l’ultima relazione dell’ARPAC (2008) rileva la presenza di PCB e IPA superiori ai limiti previsti dal D.Lgs 152/06” tra le cui conseguenze, seguendo lo “studio della OMS del 2002 che analizzata le percentuali di mortalità, la frequenza di neoplasie e l’incidenza di malformazioni congenite” il nostro comune risulta essere tra “gli 8 comuni con il più alto tasso d’incidenza per determinate patologie”. Ultima relazione, infine, una descrizione di quella che è stata definita “l’ennesima immagine dell’incapacità di un’intera classe politica”: le cosiddette “grotte dell’acqua” (“sul versante nord-est del lago”) che, è stato spiegato, “sono un manufatto a forma di cupola allungata eretto dai Borboni sui resti di una villa romana” sul cui lato destro “vi è tuttora una sorgente costante di acqua calda a 38 gradi di natura omeotermale definite acque salso-cloruro-sodiche” (classificazione prof. Marotta e Sica, 1933) tant’è, conclude il relatore, “un luogo di siffatte caratteristiche sarebbe divenuto polo di attrazione e fonte di lavoro” e non una “discarica a cielo aperto” in presenza di una “dimensione civile e sociale evoluta”. Con questa vivida (e triste) immagine degli sprechi e dell’abbandono delle nostre zone, e ricordando che tutti gli interventi letti “come gli allagamenti delle strade, l’inquinamento del lago, e ciò che si trova sulle sue sponde, sono collegati tra loro da un unico problema fondamentale: l’insufficienza del sistema fognario per cui “le condotte vanno rifatte daccapo”, i giornalisti sono stati invitati ad intervenire, chiedendo spiegazioni non tanto sui problemi in sé, spudoratamente risaputi da tutti (anche da chi dovrebbe intervenire per risolverli) bensì sulle modalità con cui affrontarli, permettendo così al Coordinamento di esprimersi su alcuni punti d’estrema attualità paesana:
1) la generale “apatia” dei cittadini è causa, s’è ragionato evitando stupide o retoriche scappatoie, è conseguenza dei tanti “filacci e filacciuoli che legano una parte delle persone a questa logora classe dirigente che proprio su parentele e clientele, basa la sua perpetuazione ;
2) sulla reticente richiesta di unire i vari comitati, di “fare rete” dell’universo scibile esistente, è stato evidenziato dai componenti del comitato, come “anche in passato ci siamo relazionati con altre associazioni e comitati” e “ci siamo resi conto che sono finalizzati ad avere maggiore spazio nelle istituzioni” come “l’endemica esplosione di liste civiche” da queste associazioni conferma ;
3) alla fatidica domanda “anche voi farete una lista civica? ” la risposta è giunta senza reticenze o formalismi, tipici del giocatore esperto a tenere l’ “asso nella manica” : “non faremo da carro trainante a chicchessia: proponiamo un nuovo modo di fare politica e chiediamo facce nuove che risolvano i problemi di Bacoli”.
Fuori la pioggia riprende a battere, e prima che sia impossibile tornare alle proprie abitazioni, il Coordinamento trae le sue conclusioni:
1) “è necessario un intervento prioritario, urgente e straordinario per “rifare le fogne” in quanto è inconcepibile per noi cittadini continuare a vivere nella “merda” ;
2) “tutti questi “sedicenti” politici hanno costituito, o avvallato, o legittimato una gestione che i fatti hanno dimostrato del tutto fallimentare. Invitiamo tutti i cittadini a non votare questi “sedicenti” politici, di maggioranza o di minoranza, che da trent’anni hanno (mal)amministrato questo paese, poiché è impensabile che questa stessa “gente” oggi, una volta eletti, non ripercorrano le loro stesse vie del passato, perpetuando questo incancrenito sistema di “merda.”.
C’è ben poco da commentare… Non rimane che chiamare prete e becchino, e scavare la fossa per questi cadaveri in decomposizione, prima che appestino tutto il paese!
Michael Amirans.
Ps: sebbene assente alla conferenza, l’ente Parco ha fatto comunque sapere di stare ancora osservando il ritorno dell’ichthyaetus melanocephalus sulle sponde del lago Fusaro… All’amico laridae un consiglio da parte di chi realmente vive sul lago. Non tornare: potrebbe esserti fatale!

5 Commenti:

Alle 14 novembre 2009 alle ore 15:35 , Anonymous angelo nero ha detto...

le motivazioni e l'entusiasmo non vi mancano!
spero che abbiate coraggio quando dovrete fare i nomi, e vedrete che otterrete l'appoggio di tanti!in bocca al lupo!

 
Alle 14 novembre 2009 alle ore 19:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

sapete perchè l'acqua non defluiscw?
a) qualcuno in modo abusivo, ha costruito sui canali di scolo delle acque.

b) qualcuno di Voi ricorda che dopo aver cementificato (case abusive) le acque lavicano portando giù ogni genere di detrito.

c) diamoci da fare TUTTI per difendere il territorio non permettiamo altre costruzione senza regole.

d) prima di sentenziare facciamo tutti il mea culpa.

Comunque vada nessuno ha il diritto di dire agli Altri cosa fare, ma raccogliamo quelle forze serie e non suddite a nessuno,

saluti e buon lavoro

o lard e tant!!!!

 
Alle 14 novembre 2009 alle ore 19:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

non fate solo populismo;

 
Alle 14 novembre 2009 alle ore 21:05 , Anonymous Michael Amirans ha detto...

Prima ancora degli scarichi privati (cui sta provvedendo la magistratura) ritengo che il primo abusivo sia lo stesso comune, il cui sistema fognario costantemente sversa nei laghi: questo è un dato di fatto, che prescinde da ogni altra causa, poiché è conseguenza di carenze strutturali e della mancata manutenzione degli impianti. Tali insufficienze non sono addebitabili ai cittadini, semmai a quanti hanno commissionato, realizzato e verificato i lavori: non ritengo sia "populismo" ma un atto di coscienza critica e sociale quello di comprendere (e denunciare) che le responsabilità ultime sono di quanti finora ci hanno (mal)governato.

 
Alle 17 novembre 2009 alle ore 08:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

l'abusivismo fatto fare a bacoli è un modo per controllare i cittadini, bastava fare un piano regolatore serio, e si costruiva nella legalità, ma così non si potevano ricattare gli illegali e non si potevano fare affari. Gli abusivi che versano nelle fogne sono pochi, è il sistema fognario costruito male e ora anche insufficiente.

 

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