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Gasdotti a Torregaveta: "Un danno incalcolabile"

Freebacoli: Gasdotti a Torregaveta: "Un danno incalcolabile"

giovedì 7 gennaio 2010

Gasdotti a Torregaveta: "Un danno incalcolabile"


Un danno inestimabile ripagato con una cifra irrisoria pari a 50mila euro. E’ tale la portata dell’ennesima beffa perpetuata anni fa nei confronti della “città” di Bacoli da parte di una macchina amministrativa sin troppo silente ed accondiscendente. Un disastro d’immane portata rappresentato dai metanodotti, siti tra la spiaggia romana e i fondali delle acque a essa adiacenti, atti a trasportare gas sin all’isola d’Ischia. Condotti, risaliti alla ribalta in seguito a delle evidenti e devastanti perdite verificatesi nel mare di Torregaveta (da alcuni siti locali inizialmente considerate fautrici della nascita di una nuova isola…), la cui storia comincia nel lontano 2003. Anno in cui la giunta comunale del Comune d’Ischia , esattamente riunitasi in un afoso 20 agosto (alla presenza di 4 assessori su 7) e presieduta dal sindaco Brandi Giuseppe, approva il progetto di metanizzazione previsto dalla legge 266 del 1997, recante “interventi urgenti per l’economia”, la quale autorizza la spesa di 1000 miliardi di lire per il completamento del programma generale di metanizzazione del Sud Italia già previsto da una normativa del 1980, supportata da successive delibere del CIPE, che prevede “la concessione ai comuni e loro consorzi di agevolazioni finanziarie per la realizzazione di reti urbane di distribuzione del gas metano nel Mezzogiorno”. Un’opportunità a cui l’amministrazione ischitana aveva già ampiamente pensato nel febbraio del 2003 quando, ancor prima dell’inizio dei lavori, la gestione del pubblico servizio di distribuzione del gas metano nel territorio di propria pertinenza, veniva esclusivamente delegato alla gestione dello stesso Comune. Un’opera mastodontica ammontante ad una spesa di circa 18 milioni di euro, finanziati per la metà dal CIPE e per il resto da un mutuo ordinario, tra i quali spiccano ben 6 milioni di euro da destinare alla messa in essere della condotta esterna (compresa quella sottomarina passante per Torregaveta). Convinzioni a cui s’aggiunge il fatto che, così come evidenziato dalla stessa giunta isolana, “i terreni interessati alla realizzazione delle opere previste in progetto non sono soggetti a vincoli storici, archeologici, e paesaggistici” mentre “per quelli soggetti a questi vincoli ( ad esempio il comune di Bacoli) le relative autorizzazioni saranno ottenute comunque prima della realizzazione dell’opera”. Una sicurezza, relativa alle licenze in territori sottoposti a vincoli, proferita addirittura quattro anni prima l’effetivo lasciapassare concesso dalla giunta bacolese. Difatti soltanto nel 7 giugno del 2007 la giunta comunale flegrea, presieduta dal sindaco Antonio Coppola ed alla presenza degli assessori (sempre meglio ricordarli per tenerli ben a mente ora e nel futuro prossimo) Farro, Gambardella, Laringe, Sciaudone, Sorbino, Tosi e Vitale e del segretario comunale Schiano di Colella Lavina, decide di convocare un’assise ad oggettoApprovazione progetto per trasporto gas metano Isola d’Ischia. Dichiarazione pubblica utilità limitatamente alle aree interessate dalle opere comprese nel territorio di questo Comune”. Assemblea in cui, tenute presenti le deliberazioni ischitane del 2005 ove si dichiara la pubblica utilità e l’esecutività del progetto di metanizzazione del territorio isolano, promossa dal Ministero delle Attività Produttive e coofinanziato dal Ministero del Tesoro, si ha l’obiettivo di discutere sull’istanza avanzata dalla Ischia Gas s.r.l., ditta milanese a cui è stata affidato l’esecuzione del piano di lavori. Richiesta relativa “all’adozione di tutti gli atti occorrenti per la realizzazione del progetto, per la limitata parte da realizzare nel territorio di Bacoli, costituita da condotte sottomarine utili per l’adduzione di gas verso l’Isola d’Ischia, attraverso condotte marine”. In particolare, nella proposta di deliberazione controfirmata dall’assessore Sorbino e dal coordinatore degli uffici tecnici, Michele Balsamo, s’indica che le opere da realizzare su aree comprese nel territorio del Comune di Bacoli si “limitano” a:

  • l’espropriazione definitiva di un’area di circa mq. 450, occorrente alla costruzione di un manufatto per la misurazione del gas metano;
  • l’imposizione di una servitù su di una striscia di suolo di circa mq. 1.523 per il passaggio di tubazioni di trasporto gas totalmente interrate, che - partendo dalla cabina SNAM in Bacoli - giungano alla nuova cabina di prelievo e misurazione gas, per proseguire successivamente con condotte sottomarine;
  • la disponibilità in occupazione temporanea di un’ampia area di cantiere di mq 10.065 per l’esecuzione dei lavori in questione, oltre che della striscia di suolo su cui dovrà imporsi la servitù, di cui al precedente punto b);

D'altra parte si ritiene "che l’intervento è compatibile con le esigenze di tutela e conservazione dei valori paesaggistici e non è in contrasto con le norme del P.T.P. dei Campi Flegrei e del P.R.G. vigente, trattandosi di un impianto per infrastrutture lineari energetiche di pubblica utilità, consentito dalle Norme di attuazione dei Piani stessi, relative a opere pubbliche e di interesse pubblico"
“Limitate” disponibilità concesse dal comune di Bacoli, “non in contrasto con le norme del P.T.P. dei Campi Flegrei”e “compatibile con le esigenze di tutela e conservazione dei valori paesaggistici”, per le quali stranamente la Ischia Gas s.r.l., così come si legge dal verbale di giunta, dovrà “realizzare opere di “compensazione”, per un importo non superiore a 50mila euro, secondo le indicazioni che saranno impartite dal Ministero per l’Ambiente.
Infine, alla conclusione della stessa assise tra assessori, è possibile mirare l’ultima nota stonata di questa oscura storiella di provincia. Infatti la giunta dopo aver approvato, con voti unanimi favorevolmente espressi per alzata di mano, il progetto per il trasporto di gas metano verso Ischia, dà atto, così come leggibile attraverso una minuscola inserzione finale, che quest’opera incide negativamente su di un’area d’eccezionale valenza paesaggistica e naturalistica, compromettendone inevitabilmente le plurime possibilità di utilizzo alterandone anche sul piano imprenditoriale del territorio, in gran parte di proprietà pubblica, per cui il danno è conseguentemente incalcolabile.
Ed allora è giusto ripetersi:
Un danno inestimabile valore (il quale solo pochi giorni fa ha già manifestato le prime evidenti falle) ripagato con un cifra irrisoria pari a 50mila euro.
Delusioni, Perplessità, Titubanze o Domande?
Non abbiate alcun timore, non vi è nulla di anormale.
Siamo a Bacoli.

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

Quest'articolo è stato pubblicato anche presso la testata giornalistica de "Il Levante"

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7 Commenti:

Alle 7 gennaio 2010 alle ore 16:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

"Da Stamattina (domenica 3 gennaio) tutti a Torregaveta fissano il mare nella speranza di capire che cosa e’ quello strano ribollire del mare,a principio si era pensato a una Balena in difficolta’,poi addirittura qualcuno aveva ipotizzato il sorgere di una nuova isola (che poi tanto strano non sarebbe,visto che e’ successo secoli fa’),ma forse e’ una perdita di Gas o di acqua dalle condotte che collegano Ischia ,forse, tutte queste sono solo ipotesi,per il momento non ci resta che guardare il mare."
cit. montediprocida.com

 
Alle 7 gennaio 2010 alle ore 16:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

ahahahahahah

 
Alle 7 gennaio 2010 alle ore 17:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

MERDA TOTALE

 
Alle 7 gennaio 2010 alle ore 19:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Pacosmart può fare solo il "fareniello" per le vie di Napoli con il suo amico che gli fa da spalla. Il giornalismo è tutt'altra cosa. Bravi voi di freebacoli

 
Alle 7 gennaio 2010 alle ore 20:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ragazzi,non guardate e non fate più riferimento al sito mdp.com ed ai suoi addetti. Ormai è chiara la direzione politica della redazione e tutte le possibili distorsioni dei fatti raccontati.

 
Alle 8 gennaio 2010 alle ore 13:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

alquanto sconvolgente!!!!ma dove ca**o viviamo????? mah...

 
Alle 9 gennaio 2010 alle ore 12:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma mica non sapete chi è stato in precedenza l'assesssore Tosi, e allora di cosa vi preoccupate? l'opera è compatibile con l'ambiente anzi con la protezione dell'ambiente. quindi tutto regolare

 

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