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Reportage: processo a Bassolino - parte settima

Freebacoli: Reportage: processo a Bassolino - parte settima

giovedì 25 marzo 2010

Reportage: processo a Bassolino - parte settima

Spazio dedicato alla trasposizione integrale del documento relativo al processo imputato contro il governatore della Ragione Campania, Antonio Bassolino, per la questione FIBE/Impregilo.
Il reportage è stato effettuato da Vega Colonnese, MoVimento a 5 Stelle Campano.
Si ringrazia per la vignetta Nicola Masuottolo.

RESOCONTO UDIENZA 24/03/2010

Sono andata al processo con Francesco Micillo, uno dei tanti cittadini attivi, informati e onesti della nostra regione.
Arriviamo prima di tutti, pronti a sentire l'appello, oggi è il turno: di Tenerani e Rocchi della Società Ambiente di Carrara; Menna, responsabile tecnico dell'ARPAC e di Arcucci, istruttore tecnico del comune di Cardito che ha collaborato con il commissariamento dal 2000 al 2003.
Sirleo pone le domande a Tenerani che all'epoca dei fatti, nel 2003, collaborava con la Nautilus che svolgeva attività di verifica dei CDR per l'ACEA.
A seguito dei sequestri dei CDR vennero contattati per eseguire prelievi e campionamenti di verifica degli impianti e dei flussi. La verifica avveniva a seguito di una campagna di sopralluogo con una media di 2 giorni di presenza su impianto.
Dopo le verifiche si riunivano, Tenerani con i capoimpianto e i capo area (tra cui De Laurentis) e si annotavano le diverse segnalazioni su un verbale.
Sugli impianti c'era una macchina a controllo remoto di attività che riportava l'orario e la durata di funzionamento, spesso risultava un periodo di inattività del macchinario.
Sirleo batte molto su questo punto, Tenerani conferma più volte che i macchinari erano poco efficienti. In più nelle aie non erano sempre rispettati i processi di stabilizzazione.
La differenziazione del rifiuto avveniva anche attraverso una cernita manuale per eliminare i materiali pesanti, svolta da due operatori ma anche in questo caso non erano sempre presenti.
Dopo gli interventi della difesa, Sirleo pone le domande a Rocchi, che si è trovato a sostituire Tenerani su due sopralluoghi. In realtà da' una testimonianza imprecisa perchè non ricorda e non era lui uno dei responsabili.
Dopo questo breve intervento viene il momento di sentire uno degli uomini dell'ARPAC.
Agostino Menna è responasbile degli uffici di laboratorio dell'ARPAC. Vi assicuro che è stato uno strazio ascoltarlo, anche perchè nel 2003 io lavoravo come receptionist proprio nell'edificio in cui c'era l'ARPAC e mentre ero lì non sapevo che si stava "giocando" con la nostra terra.
L'ARPAC si doveva occupare dei controlli degli impianti e dei materiali in uscita, proprio nell'edificio di cui sopra si stilò un protocollo d'intesa per stabilire le analisi e i prelievi chi li dovesse fare, alla fine la decisione ricadde sulla FIBE di Genova.
Tutta la deposizione è molto confusa, in alcuni momenti, Menna dimentica perfino di aver firmato il verbale con il PM, veramente deprimente.
Durante questa deposizione confusa, si arrivano alle seguenti conclusioni: per i rifiuti locali, l'arpac non aveva strumentazioni adeguate, i laboratori della Fibe di Genova, per Menna, erano molto più utili.
C'è un momento tra il comico e drammatico, Menna racconta che si doveva analizzare un campione presso gli uffici ARPAC accanto alla provincia, insomma la puzza del campione ha mobilitato le poltrone della provincia che hanno richiesto il trasferimento presso altri laboratori.
L'arpac non è servita neanche per le analisi di laboratorio, dopo di questo il buon Francesco Micillo sta pensando seriamente di assistere al processo ARPAC che si sta tenendo in questi giorni.
Dopo la straziante deposizione di Menna (che non ha niente a che vedere con la nostra Francesca) è il turno di Arcucci.
Sirleo pone delle domande molto dettagliate e interessanti. Arcucci viene assunto dal Commissario come per il rilascio di autorizzazioni per il subappalto per la costruzione del CDR. L'istanza veniva poi confermata da Acampora per Napoli e da Pisapia per le altre province.
Per il rilascio erano richieste la cifra per l'acquisizione tecnica, la certificazione antimafia rilasciata dalla prefettura (non per tutte e se con un offerta maggiore di 150 mila euro) che era inviata via fax al vice commissario. Arcucci si occupava della concessione dei subappalti solo della parte costruttiva fino al 2003.
Sirleo poi chiede se oltre al subappalto della costruzione fosse incluso quello del servizio, Arcucci risponde che del servizo se ne occupava la Fibe, il Commissario e Fibe Campania.
Dopo queste bervi domande il geometra Arcucci lascia l'aula.

La prossima udienza sarà il 14 aprile.

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3 Commenti:

Alle 25 marzo 2010 alle ore 13:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho appena finito di leggere, beh una sintesi dell udienza di ieri perfetta :) mi initeressava dirti di aggiungere se trovi interessante una parte che a me ha colpito molto, quella dove l'ingegnere tenerani dice che nell nell aia MVS che lavorava tramite macchine operatrici, nell aia MVS il trattamento veniva fatto con pale meccaniche (ruspe).... ... Mostra tuttoquindi si puo solo immaginare alle conseguenza.... per quanto riguarda il Processo Arpac devo riuscire a scoprire solo le date

 
Alle 25 marzo 2010 alle ore 13:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ottimo Francesco!

vega

 
Alle 25 marzo 2010 alle ore 15:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie infinite Vega, e in bocca al lupo per domenica..

 

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