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GROTTE DELL'ACQUA: niente di nuovo...

Freebacoli: GROTTE DELL'ACQUA: niente di nuovo...

sabato 28 novembre 2009

GROTTE DELL'ACQUA: niente di nuovo...


Niente di nuovo sotto la pioggia presso le “grotte dell’acqua” (Fusaro), niente che i residenti non siano già costretti a subire, niente che non sia già stato denunciato, niente che quanti ci (mal)governano già non sappiano e consapevolmente permettano. Semplicemente un tubo di scarico per le acque piovane che invece sversa “a tutta forza” liquami fognari nel lago Fusaro. Semplicemente uno strato scuro di melma, di rifiuti, di alghe putrefatte che coprono gli argini ceduti, e che decomponendosi emanano tanfi pestilenziali. Semplicemente un immondezzaio sui resti monumentali di quello che i romani, e poi i Borboni, avevano adibito a cisterna termale per le acque calde tuttora sorgive. Comuni e familiari paesaggi di periferia, in cui i cittadini però non riescono più a vivere, e persistono a denunciarne il degrado e l’abbandono alle autorità competenti che tantomeno si degnano di una risposta, come la sovrintendenza ai beni archeologici, o il Centro Ittico Campano, per non parlare poi del comune di Bacoli, da ultimo denunciati il 31/10 alla procura di Napoli “per l’abbandono del complesso archeologico (sulle sponde del lago) delle “grotte dell’acqua” divenuto una “discarica a cielo aperto” e di cui gli oltre 700 firmatari dell’esposto esigono “chiarezza su iniziative di recupero e di valorizzazione”.


E’ palese che quanti dovrebbero tutelare il territorio a garanzia della vivibilità e della salute dei cittadini, sebbene a conoscenza di tali gravissime situazioni al limite dell’emergenza igienico-sanitaria, preferiscono “infischiarsene”. Perché sono distratti? Perché sono stupidi? Perché sono degli incapaci? In tal caso, se fosse una questione di “nomi” giusti al “posto” giusto, basterebbe tagliare qualche “vecchio” e sostituirlo con qualcun altro dei “nuovi” magari i figli dei figli, o i servi dei servi, di quelli di prima, di quelli di sempre. Ma farne una “nomenclatura” od un’operazione di “facciate” sarebbe svilire una realtà più complessa, che dimostra come questi presunti “imbecilli” (politici e tecnici) dell’amministrazione siano tutt’altro che degli inabili sprovveduti bensì individui che con la consapevolezza del proprio profitto e con il metodo di anni ed anni di raggiri e fregature ai danni dei più deboli, hanno il loro interesse a mantere il nostro territorio in tale condizione per meglio tenere “sotto scacco” i cittadini così da poterli “ricattare” al momento giusto e per la perpetuazione della propria posizione. Il “cambiamento” spacciato da liste e da “chi più ne ha, più ne metta” non è altro che il quinquennale cambio della guardia elettorale dinanzi le “stanze dei bottoni”, l’ennesima formalità che garantisca il perpetrarsi di tutto il marciume e la mucillagine che coprono il nostro paese.

C’è tuttavia chi non vuole dare più “spazio” a certi personalismi, a pratiche medievali di servaggio clientelare. Come già affermato nella conferenza-stampa del 10/11 e quindi definito nella riunione del 16/11, il Coordinamento delle Periferie farà “propaganda affinché la gente non vada a votare” perché non si dia nessuna morale, nessun pretesto, nessuna “legittimazione a quanti hanno finora avvallato o giustificato per il loro interesse” questo stato di cose e si muoverà “con tutti gli strumenti disponibili” perché chi l’ha “avuto sempre a quel posto” da questa società di “merda” “possa organizzarsi perché” una “riscossa” “parta realmente dal basso e dai problemi concreti delle classi più “mazziate” e sfruttate”. Tutto il resto (liste partitiche, civiche, indipendenti) è muffa, la stessa che cresce sulle carcasse in decomposizione di un corrotto modo di fare politica “che i fatti hanno dimostrato essere fallimentare”.


Michael Amirans

1 Commenti:

Alle 28 novembre 2009 alle ore 14:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

brav :
appicciamm tutt cos!!!!!!!!

 

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