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Dall´incanto alla vergogna, lo scempio durante la notte.

Freebacoli: Dall´incanto alla vergogna, lo scempio durante la notte.

mercoledì 19 agosto 2009

Dall´incanto alla vergogna, lo scempio durante la notte.


RASSEGNA STAMPA. Liquami in mare da un camion: due arresti.

Un lungo e pesante tudo di gomma nera. Immobile e devastante. Attaccato a un'autobotte che aveva svuotato alcuni pozzi fognari, vomitava direttamente nel golfo le sue acque nere. E non in un pezzo di costa qualunque: ma a ridosso della Grotta Azzurra, comune di Anacapri, perla per eccellenza dell'iconografia caprese.
Sorpresi dai carabinieri nella notte inoltrata, due dipendenti di una "stimanata" ditta di autoespurgo della terraferma sono stati arrestati. Per l'isola azzurra si tratta dell'ultima vergogna di un'estate minore. Che procede a colpi di cattive sorprese. Dopo la cattura dei due presunti "inquinatori", ieri intervengono ambientalisti e amministratori. L'amministrazione comunale di Anacapri annuncia che si costituirà parte civile nel processo che si aprirà, il 25 agosto, contro gli autori dello scempio.
E Legambiente grida contro l'atto di barbarie. "Abbiamo toccato il fondo - osserva il presidente regionale, Michele Buonomo - questo è un atto criminale, preoccupante ed inaudito. In Campania ormai l'illegalità ambientale ed il rispetto del territorio è all'anno zero. Non si fermano davanti neanche ad una bellezza come la Grotta Azzurra, invidiata in tutto il mondo".
I militari dell'isola sono stati messi sull'avviso dalla strana presenza di un camion fermo, alle quattro del mattino, nel buoi della stradina verde che sovrasta il costone di roccia, sopra la celebre Grotta, visitata da centinaia di turisti al giorno. A finire in quel tratto di mare, secondo gli investigatori, erano proprio i liquami che erano stati prelevati, durante la serata, da alcuni ristoranti, piccoli esercenti e strutture ricettive della zona.
Cinquemila litri, la capienza di quell'autobotte. E nessuno dei clienti di quella ditta di autoespurgo poteva immaginare quanto fosse breve la strada che avrebbero compiuto i rifiuti. Dai dirupi a strapiombo direttamente giù.
In manette sono finiti Salvatore G., di 28 anni e Salvatore C. di 52 anni. Risultano lavoratori della "Ecology srl", sede a Castellammare di Stabia, azienda vecchia di dieci anni, con trenta dipendenti, appalti (anche con affidamento diretto) ottenuti in numerosi enti locali, e un fatturato di oltre 2 milioni l'anno. Accusati di "deturpamento di bellezze naturali ed illecito smaltimento di rifiuti fognari", in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, i due indagati sono stati sottoposti a rito direttissimo e hanno ottenuto gli arresti domiciliari, col rinvio a processo.
L'inchiesta punta ora a individuare eventuali responsabilità di altri complici o della ditta, che - per ora - non è toccata da sospetti. Ipotesi alla quale reagiscono seccamente alla "Ecology". "Noi siamo una ditta seria" si ribella alle domande di Repubblica Enrico Giugliano. direttore tecnico della srl e figlio dell'amministratrice unica, Lina Ranieri. E spiega: "I nostri dipendenti sono scrupolosi, difatti hanno già negato tutto. Noi operiamo nel settore da anni. Gli operai stavano riposando, aspettando che si facesse ora per pendere il traghetto". Ma dagli atti risulta che c'era un tubo che dall'autobotte di liquami finiva in mare. Replica Giugliano: "Forse si stavano limitando a lavare il camion, altrimenti non ti fanno salire sulla nave". Carabinieri e giudice, per ora, non la pensano così.
Conchita Sannino da "La Repubblica" del 19 agosto 2009
Ilaria.

3 Commenti:

Alle 19 agosto 2009 alle ore 12:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

BRUCIATO LOCALE A BAIA DALLA CAMORRA,QUESTA NOTIZIA NON VI PIACE?

 
Alle 19 agosto 2009 alle ore 16:33 , Blogger Freebacoli ha detto...

Come mai a te piace tanto?

 
Alle 20 agosto 2009 alle ore 19:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono stati ripristinati i commenti.
Saranno soggetti a moderazione solo nel caso in cui siano osceni, volgari e diffamatori.

 

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