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Divieto di CHIAREZZA

Freebacoli: Divieto di CHIAREZZA

venerdì 7 agosto 2009

Divieto di CHIAREZZA


E' stato avvistato un cartello che vieta la Balneazione in località via Poggio.

Sono da poco passate le prime ore di un mattino veramente rovente. Il sole picchia forte e la gente non può fare altro che preparsi in fretta e furia, per catapultarsi nelle "chiari, fresche e dolci acque" paesane. C'è chi mette il pantaloncino e chi ha da poco posto una bottiglia d'acqua nella borsa frigo, rispolverata o acquistata per occasioni come questa. Un bambino dormiente chiama il cugino dal balconcino di casa propria, mentre dalla sommità della strada già si vede arrivare un manipolo di bagnanti pronti a sistemare il proprio ombrellone in riva al mare. Siamo in via Poggio e tutto procede secondo un copione, mai scritto su carta, ma recitato e reinterpretato, con una naturalezza disarmante, da numerosi decenni a questa parte.
Però, anche l'apparente calma di questo vicolo, può essere scossa da una notizia carica di una longeva quotidianetà. Ricca di quel venticello fomentatore di un focolaio di inciuci, rigonfiamenti ed incomprensioni.
Sono le 10:00, e la notizia del giorno ha già completato il suo iter abituale. Da una casa all'altra, si è fatta largo la voce secondo cui il Comune di Bacoli, ha predisposto il DIVIETO DI BALNEAZIONE per l'intera spiaggetta locale.
Il popolo mugugna e non riesce a capire le motivazioni di tale interdizione. Qualcuno torna indietro ad informare i parenti, altri hanno finalmente trovato qualcosa di cui parlare, altri ancora si rivolgono alle autorità competenti per conoscere il misterioso arcano. Si contattano i vigili urbani, i carabinieri e i dipendenti comunali; ma le risposte risultano essere prive di una qualsiasi chiarezza e cariche di un'assurda contraddizione.
Si pensa all'Arpac, ricordando le notizie relative al depuratore, ai coliformi e alle acque sporche. Si crede ad alcuni "ben informati" che giurano di aver visto dei chimici, muniti di materiale specializzato, scendere i giorni addietro, in spiaggia per effettuare dei prelievi da analizzare al più presto. Si discute sulle possibili conseguenze biologiche generate dal riversamento in mare, presso la località di Marina Grande, di una considerevole quantità di melma nostrana. Una rottura, "generata e non creata" dalla stessa incompetenza BALSAMiana, che ha addirittura allarmato le forze dell'ordine e la stampa regionale.
Si fantastica; si congettura. Ma la verità tarda ad arrivare.
Fin quando non si decide di contattare l'Ufficio Demanio. Dall'altra parte della cornetta risponde un informatissimo Rag. Umberto Pini, responsabile del VI Settore del Comune di Bacoli. Lui sa, e può illustrarci il problema. Conosce la soluzione dell'enigma giornaliero, solo per il fatto che è stato lui stesso ad ordinare di appore il cartello visibale dalla foto allegata con quest'articolo.
" Abbiamo dovuto affiggere tale DIVIETO, poichè ce lo impone l'ordinanza n 32 del 5 Febbraio 2009 ( http://www.comune.bacoli.na.it/pdf/ord0032-09.pdf ). In passato dei vandali hanno rubato i cartelli posti in via Poggio, e per questo abbiamo dovuto investire un'ulteriore somma di danaro per riacquistare tali segnali utili per la salvaguardia del cittadino. Inoltre- continua Pini- se non avessimo ottemperato a tale obbligo sia noi che l'amministazione comunale potevamo incorrere in una denuncia di non poco conto. Nel particolare tale DIVIETO non si riferisce alla salubrità delle acque, ma alla pericolosità del costone ( franato nell'Agosto del 2008 ndr)".
Insomma, al di là di qualsiasi balla paesana, la sovracitata interdizione è legata all'Ordinanza 47/96 emessa dall'Ufficio Marittimo Circondariale di Pozzuoli nel lontanissimo 26 Novembre 1996! Da 13 anni questa spiaggia è normalmente visitata da centinaia e centinaia di bagnanti in cerca di refrigerio. Un angolo di paradiso, deturpato dalla presenza di un costone cadente. Di un pendio sopra il quale sorge una casa prossima a scivolare verso la battigia "non balneabile".
Un ammasso di rocce di proprietà provinciale; di competenza dell'unico rappresentante bacolese presso la corte di Luigi Cesaro. Il nome del risolutore di tale pericolo corrisponde a quello del dott. Ermanno Schiano (PDL). Un catalizzatore di preferenze il quale, durante un'intervista rilasciataci negli ultimi giorni di campagna elettorale (http://www.youtube.com/watch?v=VKkmb2YBzjg&feature=channel_page), promise che avrebbe risolto tale problematica in appena due mesi dalla sua elezione a consigliere della Provincia di Napoli.
Una vecchia volpe, dal pelo indomito ma curato che, nell'ultimo fine settimana, ha già inserito la più classica delle retro-marcie, asserendo: "C’è l’impegno politico di cinquecentoventi mila euro per una manovra di bilancio previsto per ottobre durante il quale sarà messo per iscritto il progetto. Nell’arco di sei mesi avranno inizio i lavori. Questa del Poggio è una problematica alla quale darò la priorità nel mio collegio".
Da 2 mesi si passa ad 8 ( difatti ai 6 mesi pronosticati, vanno ad aggiungersi 2 mesi già passati dalla festa post-elettorale).
Dalle parole ricche di volontà e celerità si passa ai fatti lenti e meticolosi.
Ma, forse, meglio attendere ancora qualche mese, in vista delle prossime elezioni comunali. Il risultato di oggi potrebbe non fruttare alcun voto dai prossimi scrutini dell'Aprile 2010.
Meglio un imbarazzo e un divieto oggi, che una poltrona mancata domani.

Josi Gerardo Della Ragione

7 Commenti:

Alle 7 agosto 2009 alle ore 20:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Che squallore immane.

 
Alle 7 agosto 2009 alle ore 22:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma i risultati delle analisi quando ce li faranno conoscere? visto che si parla di tempi? l'arpac ha dichiarato cose false o no?
speriamo che non ce lo facciano sapere con la stessa celerità del Rag. Pini, ciao a tutti, io me ne vò in vacanza, speriamo che al ritorno ne sapremo qcosa

 
Alle 7 agosto 2009 alle ore 23:57 , Blogger Freebacoli ha detto...

Anche noi siamo ancora in attesa di risposte da parte del prof. Banedetto De Vivo.

 
Alle 8 agosto 2009 alle ore 02:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

comunali buffoni...mangerebbero anke la merda tanto che non ne conoscono la differenza

 
Alle 8 agosto 2009 alle ore 06:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

Quella casa di cui si parla nel vostro eccellente articolo è abusiva?Sorge su delle importanti rovine romane.

 
Alle 10 agosto 2009 alle ore 15:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Molto interessante... Una sola domanda: ma il bambino dormiente come faceva a chiamare il cugino? Era forse sonnambulo?

 
Alle 15 agosto 2009 alle ore 10:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

Redazione aspetto ancora un vostra risposta per le case li in fondo sono abusive o no?

 

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