SUPER BALSAMO CONTRO TUTTI: primo tempo...

Reduce (senza nostalgia) dal camaleontico regime dell’imperator Coppola, che ai cittadini richiedenti “migliori condizioni di vita” rispondeva con battibecchi da commediante in prepensionamento (immortale la performance del “siete tutti dei sarchiaponi”), il 17/07 il Coordinamento delle Periferie ha incontrato il dott. Umberto Cimmino (commissario straordinario) al quale ha rivendicato l’assenza o il malfunzionamento dei servizi minimi e della manutenzione ordinaria del territorio (fogne, strade, erbacce…) denunciando il degrado in cui sono costretti a vivere i cittadini. Nonostante sia emersa la disponibilità del commissario alla risoluzione delle questioni evidenziate, questi ha ammesso di essersi insediato da poco e di non conoscere la zona, e ha ritenuto quindi utile nominare un responsabile “del posto” come interlocutore per fornire soluzioni operative e tempi precisi in merito alle problematiche riferite: l’ “eletto” dalla provvidenza prefettizia “per risolvere i problemi sollevati” dai comitati di quartieri è stato lui… BALSAMO ! Il già consulente di sindaci e consiglieri, il già coordinatore XI e XII settore, il già ingegnere-capo, l’ “alfa e l’omega”… Super-Balsamo anche questa volta è stato il prescelto a coordinare servizi e strutture municipali per trovare rimedi agli stessi disastri di cui egli è corresponsabile: un espediente, questo, per perpetuare posizioni di potere e di favore, che i delegati del Coordinamento hanno immediatamente contestato, minacciando di abbandonare la riunione e denunciando che “colui che è stato incaricato di risolvere i problemi del paese, è proprio colui che l’ha inguaiato, questo paese”.

Non prima di avere la garanzia dal prefetto di “provvedere personalmente qualora perdurino inadempienze e ritardi”, il 30/07 il Coordinamento ha quindi incontrato super-Balsamo il quale, come s’era impegnato il 22/07, avrebbe dovuto, dopo essersi consultato con la dott. Marialba Leone (comandante polizia municipale) ed i dirigenti degli uffici tecnici (ovvero se stesso) “illustrare un crono-programma per la risoluzione delle questioni segnalate” in un documento indicante una serie di priorità, di leggi finora disattese e di ordinanze restate inapplicate. Non si lascia tempo a premesse o appunti, che l’ingegnere, ammaestrato da anni di riunioni “paraculo”, inizia il suo monologo da novello salvatore della Patria che, con spirito rassegnato al “duro lavoro” e al “servizio pubblico”, s’è caricato sulle spalle una vera e propria “rogna”. Per la retorica di cui ha dato prova, forse aspettava degli applausi, come usano fare i lecchini che gli scodinzolano intorno, ma neanche le interruzioni dei presenti, stanchi di fare da pubblico ad una sceneggiata già vista, hanno fermato il balsamico “flusso di coscienza” nel quale, annaspando da un problema all’altro, pescava da una parte ed improvvisava dall’altra, risposte (per modo di dire) che di preciso e di concreto non avevano nient’altro che l’indifferenza e l’arroganza di chi perdura tutt’oggi in una gestione personale e clientelare del territorio. Questo quanto emerso nelle oltre due ore di colloquio, e di cui riportiamo solo una prima parte, con le cosiddette “risposte” fornite “punto per punto”:

1) fogne e scoli: “il comune già dispone di due operai fissi addetti alla pulizia dei canali di scolo delle acque meteoriche” è la risposta dell’ingegnere che sottolinea come già “in tutta via Cappella sono stati puliti” invitando i cittadini a rivolgersi “in ogni momento” al X settore il quale “come sempre interverrà con tempestività e professionalità”… Per l’ingegnere tutto è in regola e perfettamente funzionante! Andiamo bene! Se Bacoli vanta una così operativa e pronta struttura (si ragiona ovviamente per assurdo) perché allora, al più lieve acquazzone, il paese letteralmente si “allaga” ? A tale domanda, ha scientificamente replicato Super-Balsamo (noto metereologo) che ha spiegato come gli “allagamenti” siano oramai inevitabili “a causa delle variazioni climatiche” che hanno reso le precipitazioni meno forti ma più frequenti: tutta colpa del buco nell’ozono?! Per inciso, testimoni oculari affermano: “Balsamo era serio quando diceva queste cose”…

2) esalazioni fognarie: iniziando qui un ragionamento tecnico il cui senso è noto (forse) solo a lui, l’ingegnere spiega che “poiché le pompe di sollevamento non pescano sul fondo, quando i liquami fognari scendono al di sotto del pescaggio, s’avverte la puzza” e che “è in studio una soluzione, immettendo acqua nelle vasche per evitare l’abbassamento al di sotto del pescaggio”… il “chi?” il “quando?” e il “come?” non è dato saperlo da questo oracolo d’avanguardia negli artifizi dell’ingegneria ;

3) erbacce: con la tracotante soddisfazione di chi ha finalmente una risposta (seria?) dopo una marea di ovvietà e “balle”, l’ingegnere annuncia che “è già partito il diserbamento in via Risorgimento e che ora proseguirà su via Castello e nelle restanti frazioni” per mezzo di due squadre che, in una sorta di percorso a “tenaglia”, s’incontreranno a conclusione dell’operazione. In attesa di questo nostrano “incontro di Teano”, anche uno “stratega della tenaglia” come super-Balsamo ha dovuto ammettere di essere al momento impossibilitato a fornire tempi precisi, assicurando però i cittadini di star sicuri che “ora i dipendenti stanno lavorando: prima non li vedevate, ora li potete vedere per le strade”. Ma, il mestiere del “nostro uomo”, per il quale è profumatamente retribuito (grazie alle nostre tasse), non consiste, oltre nel rifilare bidoni alla gente, proprio nel pianificare il lavoro della macchina comunale, definendo modalità e tempi precisi per gli interventi? La realtà è che qui si va avanti allegramente “ad capocchiam”…

4) “spazzino” stabile per frazione: l’ingegnere riferisce un fatto noto oramai anche alle pietre, ovvero che “è in atto un pesante contenzioso nei confronti di Flegrea Lavoro” cui è affidato il servizio di operatore ecologico, e che quindi “non è attualmente possibile avere altre unità oltre quelle già presenti sul territorio”… Ritorna così lo slogan giustificazionista del “non abbiamo dipendenti” un ritornello che ci è così stranoto dall’essere a tutti oramai chiaro che di nient’altro si tratta fuorché del famoso “gioco delle tre carte” in cui ci si scarica responsabilità comuni uno sull’altro, additando alla gente un “nemico” contro cui scagliarsi, per spostare la loro attenzione lontano dalla vera operazione in corso: metterglielo ancora una volta a quel servizio !

Fine primo tempo: a breve, le “balsamiche” su “sicurezza stradale”, “segnaletica”, “illuminazioni”, “autovelox”…

Michael Amirans

postato da Freebacoli @ 02:42