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La Terra dei F...umi

Freebacoli: La Terra dei F...umi

martedì 15 settembre 2009

La Terra dei F...umi

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

Salve a tutti. Il mio nome è Mario Marino. Il contesto dove abito, via Tito 15 ( Bacoli ), nel tempo è stato molto urbanizzato. Se si vuole tenere conto delle varie cooperative ivi esistenti, oltre alle tante piccole unità immobiliari sorte come funghi e nascoste più o meno nel verde circostante, conta ben oltre 300 famiglie.

Ecco cosa accade nel periodo estivo e in particolare nei mesi di agosto e settembre, con una frequenza quasi giornaliera, e nelle primissime ore del mattino. Sono a letto dormo con i balconi e le finestre aperte, vorrei vedere con quel caldo chi è che non lo fa, all’improvviso l’aria diventa irrespirabile, cambia odore, mi stringe la gola, mi brucia gli occhi, mi stordisce i sensi. Per questo mi sveglio e resto sveglio ad aspettare, aspettare che questa cappa che mi (C I) circonda carica di fumo acre e velenoso la porti via il vento se e quando arriverà altrimenti non ho (ABBIAMO) scampo. Devo (DOBBIAMO) sopportare in silenzio questa violenza.

PERCHE’????

Mi chiedo e vi chiedo, oltre a noi possono piccoli e anziani, magari con gravi problemi di respirazione o di allergie, sopportare e aspettare che il fumo svanisca? Ci sono dei tempi in cui è possibile respirare? Chi ha stabilito questa regola? Dov’ è scritto?

A questo punto mi alzo e mi affaccio; mi guardo intorno per cercare un colpevole, cosi scopro che a poche decine di metri in linea d’aria da me (DA NOI) qualcuno, che non rispetta le leggi e le regole del buon vicinato, ha appiccato fuochi dentro i quali solo lui e Dio sanno cosa vi stia bruciando e da cui si sprigiona tanto fumo. Mi verrebbe voglia di dirgli : "povero ignorante che sei non sai cosa stai combinando?. Stai inquinando assieme a te stesso i tuoi figli i tuoi nipoti e tanti altri ancora,smettila una volta per tutte."

Sono il promotore di una raccolta di firme che, attraverso le istituzioni, desidera mettere fine a questa pratica insensata che danneggia la salute pubblica.

Faccio un elenco di tutte le attività intraprese:

  • In data 7-10-2008 a seguito di numerose lagnanze l’amministratore del nostro condominio ha inviato al comando VVUU una RRR per segnalare degli episodi di cui si parla: Ma, per questa segnalazione, non abbiamo avuto mai nessun riscontro.

Pertanto nel 2009 mi sono mosso in questa direzione:

Il 22/7/09 alle ore17,17 mi sono rivolto all’Arpac a cui ho inviato una mail, segue testo:

Vi scrivo per avere un consiglio circa il comportamento da adottare: abitiamo
in una zona, oramai urbanizzata, del comune di Bacoli,siamo in via Tito zona
Cappella,oltre a famiglie che abitano case da uno due tre e anche quattro
nuclei inserite nel territorio,noi siamo più di duecento famiglie divise in
quattro grandi condomini. La zona intorno a noi e parcellizzata in piccoli
poderi,e qui i proprietari usano appiccare fuochi che spandono nell'aria fumi
di non meglio precisata natura,frutto di combustione di materiali forse nocivi.
Ci chiediamo quale e se esiste una legge che permette questo comportamento ed
eventualmente quali accorgimenti si possono adottare.

In attesa inviamo cordiali saluti. Marino Mario
P.S. sono il promotore di una raccolta di firme .

il 23/7/09 alle ore 09,27 , ho RICEVUTO la seguente risposta:

Gent. le sig. Marino Mario,
abbiamo acquisito e preso in considerazione la sua denuncia. Evidenziamo
che, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, Ente
strumentale della Regione Campania istituito con legge Regionale n. 10 del
29 luglio 1998, sviluppa attività di monitoraggio, prevenzione e controllo
orientate a tutelare la qualità del territorio e favorire il superamento
delle molteplici criticità ambientali della Campania. Le attività
istituzionali svolte dall’ARPAC sono connesse alle funzioni di protezione e
risanamento ambientale in sede locale: vigilanza e controllo del rispetto
delle normative vigenti, supporto tecnico-scientifico agli Enti Locali,
erogazione di prestazioni analitiche di rilievo sia ambientale che
sanitario, realizzazione di un sistema informativo ambientale, attività di
ricerca e informazione.Le segnalazioni relative a situazioni di inquinamento vanno inoltrate agli Enti locali competenti per territorio, primi fra tutti il Comune e la ASL. Sono questi ultimi a richiedere, eventualmente, il nostro intervento.
Il centro regionale di riferimento Arpac è:
C.R.I.A. - Centro Regionale Inquinamento Atmosferico
via Santa Maria La Nova, 54
80100 Napoli
Direttore: dott. Giuseppe D'Antonio
tel: 081.5520033 - 2514181 - 4202400
fax: 081 5520033
e-mail: cria@arpacampania.it
Grazie per averci contattati.
Cordiali saluti

Nella stessa giornata il 23/7/09 alle 10,07 ho GIRATO il messaggio al Comune di Bacoli nella persona del Commissario Prefettizio Dott. Cimmino , segue testo:

Non ricevendo notizie in merito il 2/8/09 alle 19,16 invio allo staff del comune una mail con foto allegate: A:staff@comune.bacoli.na.it

E ancora Il 12-8-09 alle ore 19,55 invio anche ai VV UU una mail con foto allegate: A:poliziamunicipale@comune.bacoli.na.

FINALMENTE qualcosa si muove??????????????

Alcuni giorni dopo si presenta l’Agente SOSIO CELLA, al quale,in qualità di accertatore,consegno l’esposto e due foto a testimonianza dell’accaduto,al fine di avviare le indagini del caso. Avrei potuto fare di meglio con la raccolta di firme ma la mancanza di tempo me lo ha impedito, segue testo:

Il 5/9/09 alle ore 10,35 ho inviato all’Assessorato all’ambiente della Provincia di Napoli una mail con foto allegate:

A:ambiente@provincia.napoli.it

Attendo risposta.

Il 7/9/09 ho inoltrato all’URP del comune richiesta protocollo n°169 quale oggetto: ISTANZA D I ACCESSO FORMALE ALLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA.

I’8/09/09 ho consegnato direttamente al dott. Russo Ciro responsabile igiene e sanità pubblica distretto 55 di Bacoli, la relativa documentazione il quale mi ha garantito ulteriori accertamenti.

Abbiamo chiamato spesso sia i VU che i CC e limitatamente alle disponibilità e ad altri impegni istituzionali si sono prodigati per scovare i colpevoli.

I fuochi nel frattempo stanno continuando ma noi non ci fermeremo nell’acquisizione di prove e non ci fermeremo neppure con le denunce.

Sono in possesso di una notevole quantità di documenti fotografici che riguardano anche il Monte di Procida versante Cappella dove viene praticata con assiduità questa ignobile pratica.

Nel ringraziare FREEBACOLI per lo spazio concesso, saluto cordialmente.

Mario Marino

3 Commenti:

Alle 15 settembre 2009 alle ore 18:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

fai bene xkè siamo nel 2009 e ancora accendono ilsi fa x dire fuoco x eliminare " erba secca"..........si fa x dire..........incivili e caproni!ILARIA RUSSO

 
Alle 15 settembre 2009 alle ore 21:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carissimo Mario, secondo me sei stato eccessivamente zelante e civile nel segnalare agli Enti preposti questo vigliacco atto di incivilità. Non abito da quelle parti, ma se mi trovassi nella tua situazione, mi procurerei un bella catena e la stamperei sulla dentatura del bastardo che accende i fuochi.
Poi voglio vedere se non ci pensano due volte ad accendere i fuochi!
Angelo

 
Alle 16 settembre 2009 alle ore 11:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

caro mario marino, comprendo il tuo disappunto e mi complimento per la civiltà e caparbietà con cui ti sei rivolto ad apparati che, il più delle volte, esistono solo per autoalimentarsi e giustificare la distribuzione mensile della mangianza (il 27).
abitando da una ventina di anni nella zona delle cooperative di cuma, anche a me è capitato di dovermi sorbire i fumi da te descritti ; dopo aver chiamato i vigili un paio di volte, essendo preso per il culo (o venivano un paio di ore dopo, a brace abbondantemente spenta, o guardavano dall'altra parte), ho contattato direttamente gli autori dei falò.
ed ho avuto modo di capire. è consuetudine, in campagna, bruciare i residui vegetali secchi, quando non se ne può fare a meno, e gli orari più adatti sono proprio le primissime ore del giorno, per dare il minore fastidio possibile ; va detto che nell'economia contadina si butta via solo lo stretto necessario, cioè quasi niente, e lo stesso prodotto del falò, la cenere, viene a sua volta riutilizzata ; d'altra parte chi contadino non è, e possiede un piccolo giardino con magari qualche alberello, sa bene come sia difficile smaltire, se non bruciandoli, rami e foglie secchi
ma ormai la civiltà contadina a bacoli si sta estinguendo, e non mi sembra che i pochi contadini tuttora attivi diano un grande fastidio...quando cuma, la torre di cappella, loscalandrone erano abitate da contadini, il territorio aveva certamente una miglior manutenzione di oggi...i fossati, i canali di scolo delle acque piovane, le stade vicinali non erano asfaltate, ed il terreno era capace di assorbire piogge anche consistenti...stamattina, come sempre, le strade e stradine che scendono dalle colline sono fiumi in piena e cuma ed il fusaro sono canali navigabili, composti più di liquami fognari che da acqua piovana.
insomma, se anche tu avessi modo di conoscere i contadini che danno fuoco all'erba secca, in modo assolutamente naturale e rispettoso dell'ambiente, conosceresti persone splendide, ma fai presto, perchè sono sempre più pochi...e sono molto più nocive baracche e baracchelle in cui esercitano (abusivamente) la loro attività i più disparati artigiani (carrozzieri, falegnami, meccanici etc.), sicuramente sprovvisti della saggezza dei loro avi contadini...quelli sì, che rovinano noi (e loro stessi, questa è la cazzata) smaltendo fumi e prodotti di scarto in modo delinquente...
saluti
gennaro ceronte (in arte rino)

 

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