This page has moved to a new address.

C'è chi guadagna, chi sogna e chi dorme sogni tranquilli

Freebacoli: C'è chi guadagna, chi sogna e chi dorme sogni tranquilli

sabato 5 settembre 2009

C'è chi guadagna, chi sogna e chi dorme sogni tranquilli



Al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica verso un maggior utilizzo delle moderne "energie rinnovabili", si ritiene opportuno pubblicare una serie di articoli riguardanti tale questione:
Il primo è stato redatto dal quotidiano "Il Mattino" del 5 Settembre 2009.
Mentre il secondo, prontamente segnalatoci da un caro compagno, è stato rinvenuto dal sito "eco-news".
Inoltre, per chi volesse approfondire questa tematica, si consiglia di visitare il seguente link http://www.youtube.com/watch?v=x_x33V5HLmw&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Eyoutube%2Ecom%2Fuser%2Ffreebacoli&feature=player_profilepage

Energia, il Comune di Napoli guadagna 8 mila euro

Svolta ecologista al Comune di Napoli che per la prima volta incassa soldi per la produzione di energia elettrica. Ne dà notizia l’assessore competente Gennaro Nasti. «Il gestore dei servizi elettrici - spiega Nasti - ci ha comunicato che 8625,90 euro è l’importo derivante dalla produzione di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico alla Canzanella a Fuorigrotta». L’assessore è soddisfatto: «È la prima volta - sottolinea - che il Comune incamera fondi da energie rinnovabili. È un segnale che incoraggia la politica energetica del Comune che oltre al risparmio punta alla qualità delle fonti».

Fotovoltaico Domestico nel Comune di Melpignano (Lecce): un esempio da imitare

Un piccolo Comune del Salento ha avuto un’ ottima idea: i Proprietari mettono a disposizione tetti e terrazze , il Comune coordina i progetti e garantisce loro Energia Elettrica gratis tutto l’ anno. La soluzione é geniale: é economica (tetti e terrazzi sono ottimi supporti, già pronti), é ecologica (rende gli edifici “termoisolati” ad alta efficienza energetica), é didattica (i cittadini partecipano direttamente), inoltre non “consuma” ulteriore suolo agricolo, incrementa il lavoro di artigiani ed operai locali. Ma, sopratutto, ha il grande pregio della realizzabilità immediata. Difatti: Come mai finora, In Italia, il democratico Fotovoltaico Domestico (piccoli impianti familiari sui tetti esistenti) stenta a decollare (si é fermato al 10 %), mentre i Grandi Impianti Fotovoltaici (quelli a terra, che “erodono” altro suolo agricolo) volano alto (90 %) ?

  • certamente perché il cittadino medio non é informato (grazie alla disinformazione di giornali e tv, i 3/4 degli italiani ignorano il fotovoltaico, inchiesta ICIM)
  • ma sopratutto perché quei pochi che hanno tentato il fotovoltaico domestico, si sono trovati subito contro un esercito di burocrati (scrupolosissimi quanto a leggi e regolamenti, ma poco consci del baratro energetico in cui l’ Italia sta precipitando): funzionari di Comuni, Regioni, Soprintendenze, Gestore dei Servizi Elettrici, Banche, ecc, ecc.

Quindi, ai pochi eroi che superano la defatigante ed impari battaglia, viene estorta una cifra, per spese amministrative e tecniche, assolutamente spropositata (non giustificata, né proporzionale alla dimensione dell’ impianto). Se, invece, é proprio il Comune che promuove, organizza e coordina, in un unico progetto, alcune centinaia (o migliaia) di Fotovoltaici Domestici su tetti esistenti, sicuramente la cosa diventa fattibile e realizzabile subito: é il Comune che, più giustamente, dovrà vedersela con i burocrati di Regione, Soprintendenza, Banche e Gestore dei Servizi Elettrici. Auguri.

A noi, sempre più attoniti e perplessi, non ci resta che chiedere:

Come mai i Comuni di Bacoli e Monte di Procida, non hanno ancora compreso l'importanza, ambientale ed economica, delle ENERGIE RINNOVABILI?


Redazione Freebacoli

5 Commenti:

Alle 5 settembre 2009 alle ore 19:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

un mondo diverso è possibile...

 
Alle 5 settembre 2009 alle ore 23:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

noi come C.L.R. impianti snc di monte di procida siamo la prima ditta locale ad aver partecipato a corsi di formazione nel fotovoltaico...............proponemmo pure al comune di richiederci un preventivo per illuminare una scuola del nostro paese.....ma il messaggio non è stato recepito da nessuno. ciro esposito

 
Alle 6 settembre 2009 alle ore 14:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

prendiamo esempio dal comune di napoli, che con le sue politiche ambientaliste è diventa la città meno inquinata e più pulita al mondo..........

 
Alle 8 settembre 2009 alle ore 09:49 , Blogger Antonio Gerardo Mancino ha detto...

vere e non avere. Lavoriamo più degli schiavi ai tempi dei Faraoni. Per trent'anni. Quarant'anni, cinquant'anni. L'età della pensione si allontana fino a coincidere con quella della morte. Il lavoro ha, sempre più spesso, come unico obiettivo uno stipendio. Non è importante che il lavoro sia utile, necessario per la società o per l'individuo che lo svolge. Lo scopo di un'attività è, di solito, il denaro che se ne può ricavare. Denaro che serve per comprare beni inutili, prodotti da altre persone che fanno altrettanti lavori inutili. Per rendere utili beni inutili, aumentare la salivazione dei consumatori, abbiamo inventato l'industria della pubblicità. Un inganno colossale, un'autoipnosi a fini di lucro.
C'è una perdita di senso, di scopo complessivo. Siamo panni lavati e rilavati in una lavatrice con il programma impazzito. L'informazione e la pubblicità, una volta separate, si sono unite, compenetrate in una forma oscena che è ovunque, che giustifica tutto. La distruzione del pianeta, la cancellazione del tempo (nessuno ha più tempo..), la perdita di significato, la mancanza di valori al di fuori di quelli economici. Abbiamo allungato la vita per non poterla vivere, siamo troppo occupati a produrre. Avere, siamo drogati dall'avere, lavoriamo per avere. Abbiamo trasformato il mondo e noi stessi in un PIL, in prodotti a scadenza. Abbiamo tutto, ma non abbiamo più nulla.
In una società basata sulla produzione in quanto tale, a qualunque prezzo, chi perde il lavoro è una zavorra. E' fuori dai giochi. Per sopravvivere è necessario lavorare, fare qualunque lavoro. Il progresso è lavoro, il futuro è lavoro. Il progresso, invece, dovrebbe essere la diminuzione del lavoro. L'eliminazione del lavoro inutile. Lavoro per tutti, solo se utile e in modica quantità.
La dannazione del lavoro ha il suo "altro", il suo specchio, nei parassiti sociali. Quelli che, grazie al lavoro inutile degli altri, non lavorano. Sono dei divoratori di risorse umane e ambientali. Non hanno un lavoro vero e proprio, ma manipolano e posseggono il denaro, quantità spesso enormi di denaro. Sono gli addetti alla leva della ruota in cui girano, inconsapevoli, i lavoratori. La diseguaglianza sociale rende obbligatorio il lavoro inutile. La solidarietà sociale e una equa distribuzione dei beni cancellerebbe ogni produzione fine a sé stessa e i parassiti economici.. Che senso ha avere, nello stesso Paese, l'Italia ad esempio, milioni di persone sotto la soglia di povertà, milioni di disoccupati e centinaia di migliaia di persone ricche a dismisura? Cosa vuol dire "vivere" nello stesso Paese per gli evasori e per i precari? La povertà è la materia prima del consenso dei regimi. Vanno stabilite una soglia di ricchezza e una soglia di povertà, entrambe da non superare. Avere e non avere.
dal sito www.beppegrillo.it

 
Alle 8 settembre 2009 alle ore 15:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Infatti peppe grillo è un precario da 5 milioni all'anno di euro dichiarati!!!!!!!!!!!! ma mi faccia il piacere come diceva in grande Antonio...............

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page