Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale
Mi spiace aver ritardato così tanto la trascrizione della letterina natalizia ma come di certo ben sai siamo stati presi dalle solite ed impellenti situazioni di degrado. In questi ultimi due giorni, tra impacchettamenti di regali, lavoro e visite di cortesia, abbiamo “visitato” (scusa per l’eufemismo) la Piscina Mirabilis, le Cento Camerelle, la Tomba di Agrippina, le Grotte dell’Acqua, la Grotta della Dragonara ed il Sacello degli Augustali. Una serie di sopralluoghi i quali hanno sia ritardato che inasprito la modulazione dei contenuti della mia epistola misericordiosa.
Ma adesso torniamo alle formule canoniche …
Carissimo Baffone Panciuto
Quest’anno sono stato veramente molto cattivo e, qualora non ti fosse chiaro il concetto, non me ne pento affatto. Ho bastonato politicanti inefficienti, litigato con sedicenti politici in cerca di facili guadagni e discusso con presunti giornalisti diffusori di una miriade di cazzate, ho segnalato l’incompetenza e la negligenza di funzionari, dirigenti, sindaci, assessori e consiglieri, e ho cercato di porre luce sulle realtà deturpate in cui verte il nostro territorio. Come associazione militante ho rischiato denunce e querele, oltraggiato la sfrontatezza dei ripugnanti regnanti di turno e ho gridato in qualche manifestazione pubblica. Qualcuno ci elogia ed altri ci accusano ma io, con estrema sincerità, continuo a testa alta per la mia strada prodigandomi per la salvaguardia e la rivalutazione di ciò che è di tutti.
Ciò detto, egregio scansafatiche scandinavo che per 364 giorni l’anno ti trastulli presso la tua dimora dilatando sempre di più il tuo gravido ventre, passiamo ai regalini dicembrini i quali, per via del mio insolubile altruismo, desidererei indirizzare a personaggi diversi dalla mia entità:
Innanzitutto prepara una buona mole di “calci in culo automatici” per tutti coloro che, seduti dietro le scrivanie del potere, antepongono il benessere personale a quello della collettività. Un aggeggio da azionare in maniera reiterata e massacrante. Inoltre mi hanno appena detto che vivi presso i paesi del Nord Europa: luoghi in cui, a quanto pare, si sfrutta l’energia eolica, l’energia solare, si cura l’ambiente, vi è trasparenza, funzionalità ed un forte senso di giustizia e normalità. Quindi, se proprio non ti scoccia, cerca di scegliere solo una tra queste peculiarità, e portala verso l’area flegrea. Poi, passando ai regalini al dettaglio, ti consiglio vivamente di seguire le mie utili indicazioni:

• Al Signore di Monte di Procida, Francesco Paolo Iannuzzi, non c’è molto da regalare: la splendida villa di Barbie e di Ken la sta già costruendo con fondi pubblici (villa Matarese), le macchinine “tozzi-tozzi” le ha messe in essere da circa sei mesi (nuovo sistema di sensi unici) e di certo non gli mancano pupazzi e marionette (maggioranza consiliare). Quindi, se proprio ti va, regalagli una frusta sonante in modo da tale da rendere ancor più agibile l’opera di sottomissione e d’obbedienza
  
• Per l’ex Imperator Baiae, Antonio Coppola, il discorso non muta di molto: la meravigliosa dimora già l’ha edificata su di un antica costruzione romana, e di burattini ne ha collezionati tanti nel corso delle sue uniche (e si spera ultime) due amministrazioni. Per questo ti prego di trovare una cartolina panoramica o un souvenir di Bacoli (poiché qui non se ne trovano), con tanto di monezza, fogne dissestate, strade impraticabili e siti inutilizzati, affinché possa ricordare con piacere il suo antico reame. Ovviamente ricordagli di non passare mai più da queste parti.

Poi per i restanti vassalli , prepara dei grossi scatoloni multiuso:

• In uno mettigli tanti vocabolari e dizionari voluminosi in modo tale che, qualora non dovessero mutare la favella degli oratori nostrani, possano almeno servire come oggetto contundente da scagliargli (simbolicamente) contro in casi di estrema necessità.


• In un altro posiziona delle case NON abusive, in modo tale che qualcuno possa godere, per qualche minuto, del sapore della legalità
  
• In un altro ancora poni una nutrito gruppo di schede elettorali favorevoli alle nuove e feconde liste civiche di rinnovamento, in modo tale da potergli permettere di raggiungere quantomeno una ventina di preferenze in totale.
  
• In un sacco più grande getta un po’ di coerenza e di lealtà. Doti sconosciute a molti avventurieri sparsi negli anfratti dei nostri paesi.
  
• Inoltre non dimenticare, e ti prego di ascoltarmi, di portare benessere, felicità, abitazioni, posti di lavoro ed elettrodomestici (le lavatrici non dovrebbero servire) ai cittadini di queste terre, ed in particolare di Bacoli. Difatti solo in questo modo, almeno si presume, potremmo avere delle elezioni meritocratiche e scevre da qualsiasi squallida logica del “do ut des”.
  
• In seguito prendi un centinaio di borsoni e riempili di sveglie frastornanti atti a risvegliare le coscienze di tutti i cittadini che dormono tranquillamente tra i guanciali dell’abbandono generalizzato.


• Continuando, non dimentichiamo i ben noti sedicenti giornalisti della stampa conterranea. Difatti, carissimo barbone rigonfio dal manto rossaccio, ti consiglio di porre particolare attenzione a questi amanti dei "cani randagi in piazza", "delle corna tra moglie e marito", "dei pranzi bacolesi di Vincenzo Salemme", "dell'unione di sposi in Lapponia" e di tanti altri inciuci provinciali. Per questi assetati di becere cazzate ti invito di predispore una serie di penne ed una miriade di rotoloni di carta igienica ove gli stessi possono apporre questo tipo di articoli, in modo tale da essere facilmente utilizzabili per l'unico uso per cui possono essere realmente sfruttati.
  

Infine cerca di impegnarti per far vivere un pessimo Natale ed un infelicissimo Anno Nuovo a coloro che continueremo a criticare e sbeffeggiare in questo prossimo anno ricco di promesse pre-elettorali e di speranze propagandistiche.

Per il resto della ciurma, e ne restano veramente ben pochi, consegnagli una rassicurante pacca sulla spalla e auguragli i nostri migliori buon auspici.

Redazione Freebacoli

Etichette: Satira

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