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GROTTE DELL'ACQUA: il degrado... da spazzar via !

Freebacoli: GROTTE DELL'ACQUA: il degrado... da spazzar via !

sabato 12 dicembre 2009

GROTTE DELL'ACQUA: il degrado... da spazzar via !


Dal dimenticatoio nel quale erano finite per i rifiuti accumulatesi in tanti anni d’inaccettabile abbandono, le “grotte dell’acqua” tornano all’attualità come l’ “immagine” che meglio racchiude in sé “il degrado in cui siamo costretti a vivere noi cittadini”: situate sulla sponda nord-est del lago Fusaro, quelle che erano cisterne romane per incanalare le acque termali nelle ville patrizie, e che poi furono utilizzate dalla gente del posto come luogo ideale per bagni caldi, oggi si presentano come putrescenti ruderi di un territorio inquinato ed invivibile, come “una discarica a cielo aperto” hanno reclamato i residenti “con erbacce, spazzatura, ed una patina di liquami fognari” che fuoriescono da un’adiacente scarico di acque bianche sversante però “merda” a tutta forza (miracoli dell’ingegneria balsamica) e “di alghe in decomposizione” le stesse che si arenano periodicamente sulla spiaggia Romana e che, attraverso l’unica foce funzionante, una volta entrate nel lago (già di suo in non-ottima salute) si ammassano sulle sponde ove restano a marcire ed a puzzare.

Come denunciano i cittadini del Fusaro che sull’argomento hanno firmato il 31/11 un esposto alla procura di Napoli, tali scempi “rappresentano quell’incancrenito e fallimentare modo di gestire il territorio” per intenderci il pachiderma paesano delle clientele e delle posizioni di potere “col quale i soliti pescecani sfruttano ogni risorsa per il proprio interesse” perpetuandosi così d’amministrazione in amministrazione, di figlio in figlio, di servo in servo: le pietose condizioni in cui versa il nostro territorio (ed in cui siamo costretti a campare) sono la prova delle enormi possibilità di questa terra così come “dell’incapacità di questa casta politico-imprenditoriale” incancrenita e bloccata a schemi oramai superati “ad utilizzarle a pieno” cioè “a progettare nuove risorse che il territorio e la natura offrono in abbondanza” e qual migliore esempio delle potenzialità geo-termali delle “grotte dell’acqua” per mostrare il limite e la pochezza anche di quanti si autocelebrano quotidianamente come il “nuovo” sulla piazza, nient’altro che “sciacalli” che s’appagano di “arraffare” il bieco loro personale. Del resto, quella degli impegni di risanamento e d’investimento sui laghi, è storia quanto mai piena di “prese per i fondelli” e di amene storielle per cantastorie da quattro soldi, di frottole raccontante ad arte per deviare l’attenzione, di sogni fantasticati per sopire il dissenso della gente: niente hanno fatto i tanti salvatori della Patria venuti (e che verranno) a “vendere fumo” quali, da ultimi, il parco Campi flegrei che più volte aveva giurato sulla protetta testa dei gabbiani che, infatti, hanno ben pensato di tenersi alla larga dalle nostre zone.

Gli esseri umani non avendo ali con cui fuggire, sono costretti però a fare i conti con le realtà più cupe, e si organizzano per affrontare tali situazioni, per tutelare alfine la propria salute. Ed ecco come, a seguito della conferenza stampa dell’11/11 nella quale fu evidenziata come “la priorità sono le fogne” e solo successivamente le bonifiche “poiché sarebbe assurdo bonificare il lago per poi sversarvi liquami dalle condotte fognarie”, con un manifesto dell’11/12 il Coordinamento delle Periferie ha posto nuovamente l’attenzione sulle condizioni di vita e di salute dei cittadini e quindi sul luogo-simbolo “dell’umiliazione inflittaci alla possibilità di campare in maniera dignitosa” annunciando, come atto di provocazione e di protesta, l’ “intenzione di pulire l’area antistante le grotte dell’acqua” per domenica 20/12.

Nessun “politicante” a barattare voti, nessun imprenditore a smerciare profitti, nessun folle patito di interminabili comunicati, ma semplici cittadini che con questa ultima manifestazione non vogliono sostituirsi all’inefficienza del comune, allo stipendio dei cui dirigenti lautamente contribuiamo con le nostre tasse, bensì vogliono tenere un’azione dimostrativa “per denunciare provocatoriamente, da questo luogo-simbolo del degrado in cui versa il nostro paese, i tanti disagi (e sprechi) che si consumano sulla pelle della povera gente”. Schifati da ogni sciccheria intellettuale, animati da persone che i problemi non li conoscono per sentito dire o li scoprono “al microscopio”, ma li vivono quotidianamente ed in prima persona, i comitati di quartiere delle periferie hanno quindi annunciato che “domenica 20/12 le grotte dell’acqua saranno nuovamente accessibili” ed invitano “tutti i concittadini ad accorrervi per fare di tale giornata un momento di partecipazione diretta al proprio territorio” quella mobilitazione dalla “base” e dalle reali esigenze delle classi sfruttate e “mazziate” che sola può realmente cambiare questo stato di cose.

Appuntamento domenica 20/12 alle ore 11 sulle “grotte dell’acqua” (incrocio tra v. Fusaro e v. Scalandrone): “vi aspettiamo!”.


Ps: grande fermento all’ente parco: a p. Epitaffio avvistata una balena! Cosa ci farà tal animale nelle nostre torbide acque? Ci “sguazza” anch’essa?!


Michael Amirans.

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1 Commenti:

Alle 15 dicembre 2009 alle ore 00:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

PULIAMO LE GROTTEEEEE!!!

 

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