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Campania, Terra di Tumori: Lettera di Antonio Marfella (Video)

Freebacoli: Campania, Terra di Tumori: Lettera di Antonio Marfella (Video)

mercoledì 27 gennaio 2010

Campania, Terra di Tumori: Lettera di Antonio Marfella (Video)

Nell’area metropolitana di Napoli i dati epidemiologici ci confermano che stiamo vivendo un periodo storico con i picchi nazionali delle seguente tipologie di tumori maligni: fegato, pancreas, polmone: sono le patologie oncologiche maligne con il più basso indice di cura oggi . (..) E' stata per me una recente scoperta ed è diventato imperativo morale, oggi, nel rispetto dei giuramenti di tanti anni fa, combattere per garantire ai miei concittadini non tanto moderne e costose medicine quanto la qualità dell’aria, dell’ acqua , del pane e del latte per oppormi con maggiore efficacia alla più terribile malattia della nostra epoca : il cancro, specie a quelle tipologie di cancro ancora poco o nulla curabili come quelle che purtroppo primeggiano oggi a Napoli e in Campania, fegato e polmone. (8.6 e 12.8% di sopravvivenza a 5 anni!) (..)E' giunta l’ora che ci rendiamo conto che le decisioni ed i comportamenti collettivi e non solo individuali hanno un peso che e’ sempre maggiore nel mantenimento dello stato di salute delle persone. Se fino a qualche anno fa l’impatto dell’ambiente sulla genesi dei tumori son superava il 3 – 5 % del totale delle cause, oggi, specie in Campania, dobbiamo ammettere che siamo arrivati a non meno del 20 – 30%.
La prevenzione primaria e la tutela dell’ambiente, in questi termini, diventa quindi ancor più unico mezzo efficace per mantenere sufficienti risorse economiche per le cure e la assistenza in un Sistema Sanitario finanziato da risorse pubbliche come il nostro. Purtroppo da troppo tempo ciò non si vede a Napoli e in Campania.
Ancora una volta in questi giorni, dopo il dramma della crisi rifiuti degli anni scorsi, il sottosegretario Bertolaso indica invece chiaramente nel “degrado delle istituzioni locali” la mancata soluzione definitiva della questione rifiuti a Napoli e in Campania.
Ad esempio, se inceneritore dentro Napoli deve essere, sulla base del principio di precauzione, non si vede alcun razionale motivo, in un sistema integrato efficiente, per cui si debba pensare a costruire due maximostri la cui portata complessiva (in un raggio di soli 10 km) sia pari a quella di tutti e 9 gli inceneritori operanti in Austria (2100 tonnellate/die) o di tutti gli inceneritori operanti oggi in Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lazio, maximostri localizzati oltretutto in prossimità delle zone più densamente abitate del Pianeta (Napoli centro, San Giovanni e Portici!) La vera e grave carenza degli impianti di compostaggio in regione non è stata affrontata come dovuto, dai politici ma anche dai Medici. E così, nel degrado delle istituzioni locali, abbiamo permesso che le tombe dei ventimila sanniti che furono massacrati dai Romani in località Suessola (Calabricito Acerra) per la conquista di quelle terre fertili, venissero profanate e riempite da fusti di diossina e metalli pesanti industriali, inquinando la piu’ bella terra della Regione Campania.
L’Italia intera dispone delle migliori leggi di tutela del lavoro in Europa ma opera i peggiori controlli di tutta Europa. Si è sempre chiuso un occhio sulle spese di smaltimento delle industrie per evitare difficoltà alla produzione.
Sostanzialmente il Meridione di Italia, tutta la ex Magna Grecia, in linea con le antichissime abitudini commerciali marinare anche illecite, soffre dei più gravi e ormai scoperti problemi di “sversamenti” e “affondamenti” tossici e nocivi. Da millenni la Magna Grecia ha con il “celtico Nord” commerci turpi e redditizi come gli schiavi. Da alcuni decenni sono commerci di rifiuti industriali nocivi e tossici. Solo ora si comincia a capire che è un commercio illecito e turpe molto conveniente (manca una valida legge penale) ma è molto pericoloso per la salute delle stesse popolazioni residenti, malviventi e loro famiglie incluse.
Una Legge regionale consentirebbe ai singoli Comuni di provvedere a destinare il materiale “umido” proveniente dai propri rifiuti urbani, direttamente a consorzi agricoli della Regione per ottenere un compostaggio di qualità utile a fertilizzare la Terra.
Come sarebbe bello se, dopo millenni, i Comuni oschi ed etruschi di Acerra e Casalnuovo, per non dire della greca Neapolis, anziché chiedere aiuto a Roma per combattere i Sanniti e bruciare ogni cosa, chiedesse aiuto ai Sanniti, affinche’ si facessero carico dei rifiuti “umidi” selezionati con cura per rigenerare la dura ma indomita Terra del Sannio e ritornare a quella meravigliosa armonia della natura cosi ben illustrata e lasciata ai posteri nei dipinti del prussiano Hackert della Reggia di Caserta: la nostra Campania Felix.

Dott. Antonio Marfella
Tossicologo-Oncologo



CLICCA sulle foto per visionare i video dell'intervista rilasciata dal
prof. Antonio Marfella presso il LICEO POLISPECIALISTICO di Bacoli
Prima Parte
Seconda parte














Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 27 gennaio 2010 alle ore 17:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Da rabbrividire! E quegli idioti di politici di centro, destra e sinistra, seduti comodamente nei talk show, ci vengono a dire che il problema dei rifiuti in Campania è risolto!

 
Alle 1 febbraio 2010 alle ore 19:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

e ricordo che un ATTUALE candidato a sindaco di 'sinistra' il medico carlo giampaolo ex consigliere comunale insieme al suo collega di seduta macillo dichiarava piu volte, procurando non poche discussioni avverbiate tra voi ragazzi di FREEBACOLI, CHE GLI STUDI FATTI DALL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITà ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA ECC.. SUL PARAMETRO TASSO DI MORTALITà E MORBILITà PER TUMORIE E DISCARICHE DI RIFIUTI TOSSICI ERANO DEL TUTTO FALSI E PRIVI DI FONDAMENTO..... RICORDIAMOCELO....... un' anziana che non dimentica facilmente, soprattutto in periodi elettorali!

 

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