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CLAMOROSO: La Procura della Repubblica indaga sul lago Fusaro (FOTO e VIDEO - foci e canale)

Freebacoli: CLAMOROSO: La Procura della Repubblica indaga sul lago Fusaro (FOTO e VIDEO - foci e canale)

venerdì 4 giugno 2010

CLAMOROSO: La Procura della Repubblica indaga sul lago Fusaro (FOTO e VIDEO - foci e canale)











Dopo le segnalazioni ed i primi monitoraggi, si mobilita anche il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri: la problematica degli sversamenti nel lago Fusaro passa sotto diretta competenza della Procura della Repubblica. Si è tenuto nella mattinata di ieri un nuovo sopralluogo presso le rive del degradato lago flegreo. L’ispezione, durata circa tre ore, è stata contraddistinta dalla presenza di Carmine Napolitano, comandante della stazione dei carabinieri di Bacoli; Giuseppe Scotto di Vetta, assessore all’ambiente dell’amministrazione Schiano; tecnici dell’Arpa Campania, vigili urbani comunali, carabinieri della stazione di Pozzuoli e un pool di responsabili del Noe i quali hanno voluto approfondire il discorso relativo allo scarico illecito di acque reflue all’interno del bacino lacustre di periferia. Una problematica evidente, segnalata nei giorni scorsi sia da un gruppo di residenti e dall'associazione Freebacoli, la quale è rappresentata dalla pessima condizione in cui da troppo tempo verte un canale per le acque pluviali, posto al di sotto dell’inconclusa pista ciclabile, atto a congiungere il bacino lacustre con il trivio del “Mazzoni” e dalla foce romana del lago Fusaro. Quest’ultima infatti, anziché rappresentare una tra le principali fonti di ricambio d’acqua per lo specchio lacustre, risulta essere da decenni in gran parte otturata da materiale ingombrante quale, ad esempio, motorini, televisioni, cartellonistica stradale e tanto altro ancora. Inoltre, al di là dei canali segnalati dal quale proveniva un tanfo insopportabile, è stata ispezionata anche un’area adiacente un noto locale della zona presso il quale è stato rinvenuto un laghetto pullulante di fanghiglia ed acque nere.
Stamattina sono stato proprio nei pressi del canale incriminato ed ho constatato con i miei occhi la situazione. Sul posto non erano presenti, al momento del mio arrivo, degli scarichi fognari. Presso l’area segnalata da cittadini ed associazioni era presente una puzza insopportabile. Sulla problematica adesso indaga la Procura della Repubblica”. Sono state queste le dichiarazioni che Scotto di Vetta, assessore all’Ambiente della città, ha proferito al termine dell’ispezione tenutasi nella giornata di ieri presso gran parte del perimetro del lago Fusaro. “Sulla zona erano presenti diverse autorità tra cui i Noe i quali faranno un rapporto di quanto visto e fotografato – continua l’assessore – presso il canale incriminato, al momento del nostro arrivo, non era presente alcuno scarico fognario ma di certo ciò che più mi ha impressionato e stata sia la presenza sul posto di un tanfo acre che l’aver visto l’enorme quantità di rifiuti che ostruisce il normale corso delle acque stanziate lungo la foce romana del lago. Ci metteremo subito in moto per risolvere quanto prima questa criticità”. Dal controllo infatti sembrerebbe che gli uomini dell’Arma dei carabinieri abbiano sollecitato le amministrazione di Bacoli, ad anche di Monte di Procida, ad effettuare un controllo specifico lungo l’intero corso del canale pluviale per verificare quali abitazione, presumibilmente abusive o munite di un condono edilizio privo di una regolare autorizzazione per gli scarichi di acque nere, immettono nello stesso, approfittando anche di uno scarso e discontinuo controllo, i propri scarichi fognari.











Clicca sulle immagini in basso per visionare i video











Articolo pubblicato anche su: Il Gazzettino locale, Il Paese in web

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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10 Commenti:

Alle 5 giugno 2010 alle ore 13:46 , Anonymous peppino tripodi ha detto...

Sono anni che si sa che la maggior parte delle case abusive sversano le acque fogniarie nel sistema di acque bianche.Nessono controlla immissioni nelle acque bianche al contrario del sistema fognario.Quindi non fatemi ridere con le sorprese e gli shock.

 
Alle 5 giugno 2010 alle ore 20:23 , Anonymous angelo nero ha detto...

speriamo solo che la giustizia faccia il suo corso fino in fondo!!!!

 
Alle 5 giugno 2010 alle ore 20:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere la Procura di Napoli sta indagando da anni anche sugli scarichi "leciti" del lago Fusaro e di cui si è occupata anche la Guardia Forestale di Pozzuoli. Mi riferisco a quel maledetto tubo posto tra l'area di servizio Q8 (Edel weiss) e bivio Cornelia dei Gracchi, che sversa liquami un giorno si e un giorno no, proveniente dalle vasche di raccolta dello Scalandrone!
I controlli del NOE e dei CC di Bacoli di questi giorni, inoltre, conferma ancora una volta la tesi secondo la quale la politica non è stata capace di preservare un bene della collettività, per cui per l'ennesima volta sono dovute intervenire la polizia giudiziaria e la Procura della Repubblica!

 
Alle 6 giugno 2010 alle ore 11:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

case abusive-inciviltà-anarchia=tubo,scarico fogna=il problema secondo voi qual'è ,voi di freebacoli,il tubo o la casa abusiva o il lago ?
che si deve fare?aprire il canale a torregaveta per fare andare la merda a mare,così il mare già fogna diventa fognissima.
il problema è alla fonte.
poi quell'impresuccia che coltiva cozze la in mezzo è uno scandalo....e la gente che si ferma a prendere le cozze a cuma ,è scandalossissima...cioè ma quella gente non ci arriva al fatto che quelle cozze fanno schifo,o so talmente incivili,barbari,ignoranti che si mangiano pure la merda.e non è questione di sfamarsi,xkè la cozza è uno sfizio,non è un alimento base.

 
Alle 7 giugno 2010 alle ore 00:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

quella che tu chiami impresuccia e capeggiata dal sign. gennaro illiano cioe'ex consigliere comunale, ex canditato consigliere comunale, massimo esponente dell'UDC BACOLESE,e uno dei GRUOSSSSSSSSSSSSSS SOCI DELL'IRVEM A BAIA, E CON QUESTO HO DETTO TUTTO.

 
Alle 7 giugno 2010 alle ore 14:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

mi chiedo come fa l'irsvem a vendere le cozze del lago fusaro, oppure come fanno gli addetti a dire che l'acqua del lago non e inquinata? ma questi hanno davvero un santo in paradiso o cosa? aspetto risposta da qualcuno che puo' farmi capire qualcosa.

 
Alle 8 giugno 2010 alle ore 20:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'inquinamento è provocato dal canale "Mazzone" che porta acque fognarie puzzolenti dal comune di Monte di Procida e le scarica nel Lago Fusaro in località Parco Quarantennale.
Tutte le Amministrazioni Pubbliche hanno fatto prelievi ed analisi che hanno dimostrato inquinamento fecale e presenza di salmonella,germe patogeno nel canale Mazzone, nel Lago Fusaro e nei mitili, ma non sembra che sono state prese le misure adeguate di prevenzione: allontanare il canale Mazzone dal Lago Fusaro. E' rimasto il pericolo di diffusione di malattie infettive(salmonellosi).
Per dimostare il danneggiamento di acque pubbliche bastano fotografie a colori e riprese fotografiche che dimostrano chiaramente l'inquinamento ed invocare l'art. 635/II° comma n. 3 Codice Penale, Si deve provare il danno sostanziale delle acque
Il reato è sostanziale e non formale (è "inquinante" in modo illecito lo scarico che provoca un danno reale concreto sulle acque pubbliche)
Prova libera secondo i principi generali del sistema penale
Importanti i rilievi fotografici (che documentano il danno reale)
In questo caso non sono necessari neanche prelievi ed analisi, perché il danneggiamento si nota "ictu oculi", acque di scarico di colore marrone, torbide e puzzolenti per putrefazioni in atto. Che cosa vuoi di più?
E' sufficiente.
Se sono stati eseguiti anche i prelievi, le analisi rappresentano altra prova utile (non strettamente necessaria)
E' necessario provare, anche in via logico-induttiva, il nesso causale tra scarico e danno ed il dolo eventuale del soggetto responsabile
Ci può essere anche la violazione art. 163 Testo Unico sui vincoli paesaggistici del D.L.vo n. 490/99
Si deve provare l'alterazione paesaggistica estetica e/o biologico-ambientale delle acque
Il sistema di prova è identico a quello sopra esposto per il danneggiamento
Sono state fatte analisi sulle acque del canale Mazzone, sulle acque del Lago Fusaro e sui mitili. In tutti i campioni è uscita la salmonella.
C'è una responsabilità di diffusione di malattie infettive( salmonellosi)
Sono state fatte analisi sulle acque del canale Mazzone, sulle acque del Lago Fusaro e sui mitili. In tutti i campioni è uscita la salmonella.

Maurizio Santoloci Magistrato - Vice presidente nazionale del WWF Italia - Autore del sito internet "Diritto all'Ambiente"
Importante e significativa sentenza della Cassazione in materia di scarichi illeciti: in caso di grave inquinamento idrico, vigente il d.l.vo n. 152/99 è comunque possibile applicare anche il reato (delitto) di danneggiamento di acque pubbliche previsto dal codice penale (art. 635/II° comma n. 3 C.P.).
Vediamo la massima: "Lo scarico di sostanze inquinanti o deturpanti in acque pubbliche, quali sono quelle del mare, dei fiumi o dei torrenti, integra certamente gli estremi del delitto di danneggiamento, comportando, anche nell'ipotesi di fatto occasionale e transitorio, il deterioramento di cosa mobile esposta per necessità alla pubblica fede e destinata ad utilità pubblica. Ai fini della ravvisabilità del dolo, nel reato di che trattasi, non è necessaria la rappresentazione del fine di nuocere, essendo sufficiente la coscienza e volontà di distruggere, deteriorare o rendere inservibili cose mobili o immobili altrui. " (Cassazione Penale - Sezione III - Sentenza del 15 novembre 2000 n. 11710).

 
Alle 8 giugno 2010 alle ore 21:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'inquinamento è provocato dal canale " Mazzone" che scarica acque di fogna provenienti dal comune di Monte di Procida. Basta annnettere al verbale foto e riprese fotografiche che fanno parte integrante del verbale, (atti irripetibili) ed invocare l'art. 635/II° comma n. 3 Codice Penale per Danneggiamento di acque pubbliche
Si deve provare il danno sostanziale delle acque
• Il reato è sostanziale e non formale (è "inquinante" in modo illecito lo scarico che provoca un danno reale concreto sulle acque pubbliche)
• Prova dunque libera secondo i principi generali del sistema penale
• Importanti i rilievi fotografici (che documentano il danno reale)
• Se sono stati eseguiti anche i prelievi, le analisi rappresentano altra prova utile (non strettamente necessaria)
• Utili testimonianze e reperti di vario tipo secondo i casi
• Necessario provare, anche in via logico-induttiva, il nesso causale tra scarico e danno ed il dolo eventuale del soggetto responsabile
3) Violazione art. 163 Testo Unico sui vincoli paesaggistici del D.L.vo n. 490/99
Si deve provare l'alterazione paesaggistica estetica e/o biologico-ambientale delle acque
• Il sistema di prova è identico a quello sopra esposto per il danneggiamento

 
Alle 9 giugno 2010 alle ore 05:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ordinanza n° 137 del 4/12/09 del Commissario Straordinario del comune di Bacoli.Leggo che lo specchio d'acqua di Bacoli presenta salmonella nei mitili di allevamento e questi mitili invece di essere ditrutti vengono depurati per essere somministrati come alimento. La delibera regionale 2234 del 21/12/07 non autorizza a depurare mitili contenenti germi patogeni che sono causa di malattie infettive.
Non è pensabile che l' ufficio d'Igiene della ASL NA2 abbia autorizzato a mangiare alimenti inquinati da salmonella nella zona di produzione. La delibera regionale 2040 del 6 febbraio 2006 sulla tracciabilità degli alimenti e la delibera 342/06 così recitano: è necessario adottare tutte le misure atte a garantire la sicurezza del prodotto a partire dalle prime fasi della filiera, cioè dalle zone di produzione dei mitili. E' come se l'Ufficio d'Igiene autorizzasse a mangiare mitili conteneti il vibrione del colera, dopo una depurazione.Inperpellate in merito il prof. Francesco Faella medico epidemiologo dell'Ospedale Monaldi, che spesso si è espressnegativamente su mitili contenenti il virud dell'epatite A.

 
Alle 9 giugno 2010 alle ore 07:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a chi dice che gli addetti dichiarano che l'accqua del Lago Fusaro non è inquinata. In verità risulta che le acque del canale Mazzone,del Lago Fusaro e i mitili erano inquinati da un germe patogeno, la salmonella, che dimostra che le acque del canale Mazzone sono acque che trasportano feci, perché solo nelle feci c'è la salmonella. Quindi c'è il pericolo di diffusione di malattie infettive
( salmonellosi).L'orinanza n°137 del 4/12/09 del Commissario Straordinario del comune di Bacoli, facendo presente che i mitili di Bacoli sono invasi da salmonella, non ne ordina la distruzione, ma ne ordina l'utilizzo come alimento dopo una semplice depurazione. La delibera regionale dei mitili e la delibera regionale della tracciabilità degli alimenti dicono: è necessario adottare tutte le misure ate a garantire la sicurezza del prodotto a partire dalle prime fasi della filiera, cioè dalle zone di produzione.Non è credibile che nell'Ufficio d'Igiene della ASL 2 ci sia qualche medico che abbia autorizzato ad usare come alimenti mitili invasi da salmonelle, che è causa di malattiue infettive endemiche.(salmonellosi) anche se dopo una depurazione. Neanche un'analisi negativa di salmonella può assicurare che la salmonella è assente. La salmonella anche se c'è non può essere messa sempre in evidenza per motivi di competitività batteriche, inoltre la possibilità di mettere in evidenza una salmonella nelle acque e nei mitili è molto remota, trattandosi di germe patogeno, mentre è molto facile mettere in evidenza un batterio non patogeno come E. coli, che viene considerato indicatore d'inquinamento fecale.
Sarebbe benne prima di prendere decisioni chiedere a persone competenti come il prof. Francesco faella, medico epidemiologo dell'Ospedale Monaldi, esperto di epatite A, che cosa ne pensa di questa pratica e se la giudica legittima.

 

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