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La strafottenza della servitù amministrativa

Freebacoli: La strafottenza della servitù amministrativa

lunedì 22 giugno 2009

La strafottenza della servitù amministrativa

Siamo nel lontanissimo paese di Monte di Procida e il calendario segna il 16 Giugno 2009. Una folta delegazione di cittadini inorriditi, decide di rivolgersi al primo cittadino per lamentare il pessimo stato delle proprie acque di balneazione. Dette acque, a livello macroposcopico, impattano negativamente alla vista per lo stato melmoso, maleodorante e per la presenza di rifiuti di ogni genere. L'acqua è verde e nessuno ha voglia di gettarsi in mare.
Siamo nello stesso periodo, e il Corriere del Mezzogiorno pubblica codeste righe: "I lavoratori bloccano il depuratore di Cuma, esasperati dai continui ritardi nel pagamento dello stipendio; ed è emergenza ambientale. Gravissima. Ieri il mare di Licola era una fogna a cielo aperto. Una enorme macchia marrone, alimen­tata ora dopo ora dai liquami scari­cati direttamente in acqua. In via Ripuaria, a Giugliano, e nella zona antistante la chiesa di San Massi­mo, nel borgo di Licola, comune di Pozzuoli, strade viscide per la mel­ma, sovrastate da un tanfo nausea­bondo. I liquami sgorgavano co­piosi dal sottosuolo, attraverso i tombini. Emir Kusturica non avrebbe saputo immaginare una scena più paradossale, ma a Poz­zuoli e a Giugliano nessuno ha vo­glia di ridere."
Non passano neanche 24 ore e la nostra storia continua, seguendo un filo razionale e conseguenziale. Siamo ancora in quel paesello di 13 mila anime e il primo cittadino, Francesco Paolo Iannuzzi, ritiene opportuno di dover sospendere temporaneamente la balneazione sull'intero litorale di Monte di Procida (Acquamorta, Torregaveta e Miliscola) sino a quando non si disporrà di elementi di certificazione sull' idonietà delle acque. Certificazioni che dovranno essere emanate dall'ARPAC e dall'ASL NA 2 Nord, ciascuno in ragione delle proprie competenze.
Facciamo un salto più in là e siamo a Giugliano. Anche qui il sindaco, Giovanni Pianese, non crede letteralmente ai suoi oc­chi: «Allucinante. Non è concepibi­le che una protesta, per quanto le­gittima, arrechi simili danni- continua il Pianese- all’am­biente e alla popolazione». Il suo collega puteolano, Pasquale Gia­cobbe, minaccia denunce ed espo­sti: «Esigo che siano accer­tate le responsabilità, ad ogni livel­lo. Abbiamo sollecitato ll'intervento dell' ASL e della Prefettura. Adesso bisognerà far fronte alla grave situazione igienico sanitaria che si è determinata con la fuoriu­scita in strada dei liquami e con lo sversamento in mare di materiale non depurato, con conseguenti danni per la stagione turistica ap­pena iniziata — incalza il sindaco Giacobbe — convocheremo subito ad un tavolo di discussione sia la Hidrogest ( ditta che gestisce il depuratore) che la Regione per chie­dere l’immediata bonifica dell’ in­tera area danneggiata».
Siamo sul litorale domizio e flegreo, e tutte le amministrazioni locali manifestano il proprio sdegno e la propria preoccupazione per questa catastrofe ambientale. D'altra parte sono ben coscienti di essere i tutori della salute dei propri concittadini.
Ma basta fare un piccolo passettino in avanti, per trovarci in un paesello che si vanta di essere città; per addentrarci in un Municipio ove tutti sono all' oscuro di tutto; per confrontarci con un sindaco-padrone che, per altri 15 giorni, resta ancora ben saldato alla sua poltrona sita in Villa Cerillo. Il primo cittadino si chiama Antonio Coppola, e il suo podere è chiamato Bacoli. Lui non sa nulla di ciò che sta accadendo. Non sa ancora che in un paesello limitrofo c'è un' amministrazione che ha vietato la balneazione; non è ancora a conoscenza del fatto che i suoi concittadini stanno rinfrenscandosi in acque schiumose ricche di letame verdastro. Lui non ne è cosciente, ma nessuno ancora gli ha mostrato il problema. Non vi è ancora nessun finto politicante di maggioranza o d' opposizione che si è preso la briga di evidenziare il disatro.
Forse da queste parti non arrivano i giornali, o semplicemente non si accende la TV. Forse questi rappresentanti del popolo sono troppo impegnati in opere di propaganda, oppure sono ancora abbagliati da quel possibile spiraglio di potere che le dimissioni del loro imperatore gli ha posto dinanzi agli occhi.
Il calendario segna il 19 Giugno 2009, e l' amministrazione bacolese apprende del disastro. Adesso tutti corrono al capezzale dell' avvocato Coppola per chiedere delucidazioni. Ma lui, fermo nella sua altezzosa arroganza, resta impassibile. Sa bene che l'unico ente preposto ad emanare divieti di balneazione è l'Arpac; ma ha purtroppo dimenticato che lo stesso ente, con un documento protocollato il 14-01-2009, gli ricorda che " i sindaci devono segnalare tempestivamente le eventuali nuove situazioni d' inquinamento massivo delle acque di balneazione ricadenti nel territoro di propria competenza. "
Il primo cittadino bacolese decide allora di chiamare l'Arpac. Dall' altra parte della cornetta gli risponde la dott.ssa Giovinazzi, la quale lo rassicura del fatto che gli ultimi prelievi delle acque costiere di Miseno e Miliscola attestano che codeste acque sono sicuramente balneabili. Lui allora interrompe la chiamata, sicuro di aver compiuto il proprio dovere, e non si preoccupa di verificare l'effettivo stato in cui versano le acque "cittadine". Oramai anche a Bacoli è giunta la voce del disastro causato dal Depuratore di Cuma; anche in questa antichissima città flegrea si è venuti a conoscenza delle reazioni delle altre amministrazioni. Ma lui resta fermo nelle sue convinzioni e nessun segretario o assessore dimissionario lo invita ad ascoltare con maggiore attenzione le notizie allarmanti provenienti dagli organi d'informazione.
Lui è il re e se ne strafotte.

Se noi non riteniamo di essere suoi sudditi, allora sarebbe più che giusto dirgerci stasera al CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO sulla questione delle acque inquinate, convocato presso Acquamorta dalle ore 19, dal sindaco di quel piccolo paesello chiamato Monte di Procida. Sarebbe veramente opportuno allontanarci da questo paradossale anacronismo per confrontarci con un qualcosa che più si avvicina alla normalità...
Josi Gerardo Della Ragione

19 Commenti:

Alle 22 giugno 2009 alle ore 16:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma in che schifo di mondo viviamo .... creare un tale disastro proprio in estate.. rovinare le acque del nostro paese ... impedire di lavorare a tutti coloro che posseggono un stazionamento balneare per un mancato pagamento dello stipendio ... ci sono modi e modi di riagire e questo penso sia il peggior dei modi. Spero che la situazione migliori .. ma soprattutto spero che coloro i quali hanno commesso questo disastro prendano coscienza che il paese va difeso e non distrutto

 
Alle 22 giugno 2009 alle ore 19:28 , Anonymous Anna De Simone ha detto...

Non sono state rovinate solo le acque.
Le cozze di nuovo non si vendono. I lidi non lavorano. I parcheggiatori, i ristoratori.... e così via!!!

Mi chiedo con che coraggio lo scorso fine settimana a bacoli era attivo il ticket ...

 
Alle 22 giugno 2009 alle ore 19:32 , Anonymous danilo de mattia ha detto...

il sindaco di Bacoli ha paura di perdere i suoi 5 € di pedaggio probabilmente. Non deve preoccuparsi, ormai i napoletani sono stati abituati a sguazzare nella merda.Che schifo. Ragazzi qualsiasi cosa avete il mio appoggio. già sapete. A presto

 
Alle 22 giugno 2009 alle ore 20:11 , Blogger Ettore Scamarcia ha detto...

Il Codacons organizza una richiesta di risarcimento contro i Comuni che non sono stati in regola coi depuratori per 10 anni nel caso in cui si è pagata la tassa di depurazione. Leggete qui.
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=108868&id=

 
Alle 23 giugno 2009 alle ore 11:27 , Blogger Ilaria ha detto...

Per l'ennesima volta, ho sentito ieri sera, da alcuni politicanti bacolesi, e non solo, far cadere la colpa sui cittadini e sui lavoratori. Il presidente del consiglio comunale bacolese Mariano Scamardella, ha affermato che si deve insegnare l'educazione ai cittadini, e che devono fare il proprio dovere (i cittadini!!!). I cittadini pagano anche la tassa di depurazione, ma di chi è il dovere di controllare e di far funzionare un depuratore??del cittadino??? I lavoratori del depuratore, inoltre, anche se lavoravano in condizioni ai limiti del normale, in condizioni sanitarie nulle, non possono fare sciopero, perchè dopo tutto questo, non gli vengono nemmeno dati quei mille euro al mese che gli spettano! Non possono pagarne le conseguenze tutti, ma basta che muoiano solo quei pochi!!Ma lui è un politicante, ed un architetto, che sta dietro una scrivania, che se ne frega di queste cose e se la gente muore...va bene così, basta che lo tocchi lui. E' una vergogna. Mi sento sempre più nauseata, non per la cacca che c'è a mare, ma per quella che vediamo tutti i giorni su quelle belle poltrone, che gli danno il potere di governare!

 
Alle 23 giugno 2009 alle ore 22:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

faccio notare che cmq, secondo dati pubblci sullo stato delle acque del depuratore, che il depuratore in funzione pulisce solo il 20% delle acque e che la merda in mare ci va lo stesso

 
Alle 24 giugno 2009 alle ore 17:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

In questo periodo Bacoli fa veramente pena

 
Alle 24 giugno 2009 alle ore 23:04 , Anonymous Danila ha detto...

certamente è colpa di tutti coloro che si atteggiano a politicanti e che in realtà non sono credibili neanche a se stessi. Ciò non toglie che se vogliamo lamentarci di una disfunzione da parte loro, prima di tutto dobbiamo svolgere il nostro lavoro da "buoni-cittadini". Iniziamo ad essere civili come lo siamo nelle nostre case. Anche una cicca di sigaretta gettata x terra inquina. E poi, troviamo il modo di farla pagare, com'è giusto che sia, a tutti coloro che ricevono il loro stipendio senza però adempiere ai propri compiti. tutti più attivi

 
Alle 24 giugno 2009 alle ore 23:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

Danila condivido appieno il tuo discorso. Penso che inoltre il cittadino debba anche informarsi su ciò che accade sul proprio territorio. Non deve fermarsi al chiacchericcio da bar...Josi Della Ragione

 
Alle 24 giugno 2009 alle ore 23:43 , Blogger Ilaria ha detto...

si, tutti più attivi! vi aspettiamo alla prossima riunione di Freebacoli. Chi vuole aiutarci è ben accetto! Vi faremo sapere la data.

 
Alle 25 giugno 2009 alle ore 01:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

bell

 
Alle 26 giugno 2009 alle ore 00:14 , Anonymous Roxano ha detto...

cè solo sete di potere e voglia di far nulla. eppure...

 
Alle 27 giugno 2009 alle ore 19:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

sicuramente tutto quello che sta accadendo nel nostro paese è assurdo! ma è ancra + assurdo il fatto che NESSUNO protesta per questo menefreghismo del comune, che nessuno organizzi una rivolta e che nessuno voglia partecipare... è assurdo il fatto che il comune nn abbia messo questo divieto e che quelle povere persone che non sapevano di questo problema perchè lontani da questa realtà hanno dovuto pagare anche il ticket di 5 euro per andare in un mare inquinatissim e quindi pericolossissimo. Sinceramente io nn mi capacito di tutto questo, ma in che paese viviamo!!! Sicuramente io parteciperò alla riunione!

 
Alle 30 giugno 2009 alle ore 11:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

non è possibile che sabato 20 luglio , il lido america abbia preteso da me 20 euro e non mi ha avvertito di questo problema , considerando che portavo 2 bambini....sono dei veri criminali....

 
Alle 30 giugno 2009 alle ore 13:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vivo all'estero ormai da 3 anni e mezzo e venire qui a Bacoli, la mia amata terra, e trovarmi di fronte a questa realta' mi fa male. Ho sempre pensato che fosse uno dei pochi posti a Napoli ancora vivibile ma mi sbagliavo. I problemi si moltiplicano sempre di piu’, lo scorso anno il problema spazzatura che ci ha dato una cattiva luce in tutto il mondo e adesso il problema del mare. Era tutto quello che avevamo. I problemi aumentano giorno dopo giorno e sembra quasi che il paese stiamo andando in decadenza. Perche’ questo scempio, perche’ la gente non apprezza quello che ha attorno e non si rende conto del vasto patrimonio storico e culturale della zona. Sono stanca e amareggiata. Tento dall’estero di stare vicino alla mia terra, di promuoverla, di far conoscere a tante persone nel mondo questo gioiello del mondo. Cos’e’ che ha portato a tutto questo!
La gente dovrebbe reagire e non solo parlare e lamentarsi ogni volta.
Questo e’ quello che ho notato. Qui la gente parla di quello che accade con rassegnazione e non fa niente per cambiare le cose. Lottiamo tutti insieme. L’unione fa la forza!

 
Alle 4 luglio 2009 alle ore 11:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il mio stipendio non mi permette di andare in vacanza, per cui, vivendo in un paese di mare, credevo di aver risolto il problema vacanze restendo a casa mia. Ma ho fatto male i conti con questi bastardi; ora le mie due bambine piccole vorrebbero andare a mare. Tutti i giorni spiego a loro che non è possibile e loro si rattristano e quando le mie figlie si rattristano divento un animale.....Maledetti possano anche i vostri figli piangere..... gente egoista che pensa solo al proprio tornaconto calpestando anche l'innocenza di bambini che non dovrebbero conoscere queste cose.Lottiamo insieme? Ma contro chi? Un sindaco cerebroleso, vecchio che non ha più niente da chiedere alla vita... ad una amministrazione di deficienti, senza cultura, che sta lì solo per avere favori e mangiarsi quei quattro soldi.... Lottare contro chi? Ora verrà il Commissario Prefettizzio, che prenderà 8/9 mila euro al mese per non fare niente ( Pozzuoli docet ) E intanto le mie figlie non capiscono perchè il papà non le porta a mare.....Maledetti.... e come diceva Totò...a voi la Mala Pasqua, ma veramente.

 
Alle 7 luglio 2009 alle ore 17:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

A quando la pena di morte per tutti i responsabili di questo disastro ambientale?.In Italia non è prevista però in cina per lo scandalo del latte adulterato ci sono state 2 esecuzioni capitali di manager.Meditate gente,meditate...

 
Alle 7 luglio 2009 alle ore 20:16 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bacoli è una città strana.....la gente non parla, sta zitta, subisce. quindi la colpa è anche nostra. Si continua a coprire gentaglia, forse per un favore, una raccomandazione o solo perchè lo si conosce da anni .... il figlio di ... il cugino di.... Questo significa essere un paese altro che città, quindi rimandiamo indietro il titolo donatoci dal Presidente della Repubblica. Ci meritiamo la Mala Pasqua, ma veramente

 
Alle 21 luglio 2009 alle ore 10:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

un popolo che non conosce la propria storia non è un popolo ma un gregge...i capmi flegrei è un paradiso terestre ma purtroppo è popolato da una apoteosi di ignoranza e disinteresse ,di gente che non ama nulla e abusa solamente di quella terra.
che vergogna ,che dolore...

 

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