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Crisi Rifiuti: Facciamo a meno di discariche e inceneritori

Freebacoli: Crisi Rifiuti: Facciamo a meno di discariche e inceneritori

martedì 6 aprile 2010

Crisi Rifiuti: Facciamo a meno di discariche e inceneritori


Il Centro Riciclo Vedelago si occupa di separazione e riciclaggio di rifiuti.
Niente di straordinario a prima vista, eccezion fatta per la percentuale di rifiuti che riesce a riciclare.

Circa il 99%
.

Ci troviamo in Italia, in provincia di Treviso, anni luce sembrerebbe dalla politica nostrana della gestione dei rifiuti.

Lontani dalle logiche volte ad incentivare una produzione di energia tutt’altro che alternativa. L’
Italia infatti, è l'unico Paese nel quale viene concesso l'incentivo (i famosi CIP 6) alla produzione di energia elettrica tramite procedimenti quale ad esempio il carbone (e l’Inter e Moratti ne sono grati) o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori (o termovalorizzatori che dir si voglia).

Lontani dalla produzione di ceneri, di polveri, di nano-particelle. Lontani dalle problematiche dell’abbattimento dei microinquinanti, dei metalli pesanti, delle diossine. Dall’incoerenza del dimensionamento dell’impianto, che cozza di fatto con l’aumento ulteriore della raccolta differenziata. (Se un inceneritore, infatti, viene dimensionato per bruciare un certo quantitativo di rifiuti, dovrà essere alimentato per forza con quel quantitativo)

Lontani dalle nostre discariche straripanti e non acessibili, dalla terra dei fuochi, dalle emissioni nere dai camini.

Per Carla Poli, titolare del Centro, il rifiuto non esiste. Si trasforma in risorsa, in business. Partendo dalla raccolta differenziata porta a porta, nel Centro, i rifiuti vengono separati in parte manualmente ed in parte meccanicamente (a freddo, senza l’utilizzo di elevate temperature), classificati e rimossi i componenti riciclabili, vengono poi pressati e venduti come "materia prima secondaria". Gli scarti infatti vengono macinati e trasformati con una lavorazione a bassa temperatura in granuli di sabbia sintetica e venduti alle aziende che realizzano prodotti in plastica riciclata od abbinati a calcestruzzi per la produzione di mattoni ed altri prodotti per l'edilizia.

Si arriva quindi ad un riciclo materiali vicino al 100%.

Dimostrazione, che un altro mondo è possibile.

Clicca sulle foto in basso per visionare un video di Paul Connett, chimico ambientale, esperto e promotore della strategia "Rifiuti Zero" e uno sul Centro Riciclo Vedelago

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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3 Commenti:

Alle 7 aprile 2010 alle ore 19:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

perke', qui una cosa del geneere e' impossibile?perche' solo e sempre mi domando perke'... 1988

 
Alle 12 aprile 2010 alle ore 11:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

la risposta è semplice, innanzitutto perchè in questo paese dove viviamo regna sovrana l'invidia, il rancore e la vogli di non fare e di non farlo fare ed inoltre perchè grazie ai paladini della giustizia e dell'ambiente esclusivamente per interessi privati esistono infiniti organi locali che comandano comune sovraintendenza ben 3 parco dei campi flegrei asl troppi galli a cant' non schiar' mai iur n'

 
Alle 14 aprile 2010 alle ore 16:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

http://www.eco-bank.it/

 

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