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Paura al Lago Miseno: L'Ufficio Tecnico non rassicura la cittadinanza

Freebacoli: Paura al Lago Miseno: L'Ufficio Tecnico non rassicura la cittadinanza

venerdì 16 aprile 2010

Paura al Lago Miseno: L'Ufficio Tecnico non rassicura la cittadinanza

Allarme ambientale presso il lago Miseno: la Protezione civile chiede spiegazione all’Ufficio Tecnico del Comune di Bacoli. E’ arrivata nei giorni scorsi, dopo una lunga serie di chiamate e di proteste messe in essere da diversi cittadini ed associazioni paesane, il primo resoconto informativo rilasciato dagli uffici della Protezione civile regionale: “Il Comune di Bacoli ci ha confermato che è da tempo a conoscenza del degrado e dell’inquinamento in cui verte il lago Miseno. Una situazione anormale – ha continuato un responsabile dell’ente – per la quale l’Ufficio Tecnico di via Lungolago ha fatto sapere di aver già attivato, attraverso gli uffici preposti, una serie di indagini per accertare le cause di questo stato di cose. Analisi le quali avrebbero individuato nell’emissione di zolfo l’unica causa che ha prodotto la presenza della schiuma giallastra e delle alghe putrefatte e maleodoranti che da tempo stanziano sulla superficie lacustre. Di contro però noi continueremo a vigilare senza sosta in attesa di un comunicato stampa ufficiale che possa fare chiarezza su quanto accaduto”. Delucidazioni a dir poco imabarazzanti, che non hanno convinto i numerosi cittadini da tempo impegnati per porre luce su di una problematica tanto rilevante per l’intero circondario flegreo. “Numerosi studi hanno accertato che il lago Maremorto verte oramai in una condizione deficitaria. E’ inutile nascondersi dietro un dito senza affrontare una criticità che a breve si trasformerà in una situazione catastrofica. Noi – continuano i residenti del posto inviperiti per le risposte vaghe e non rassicuranti – resteremo qui a manifestare il nostro dissenso interpellando altri organi in grado di accertare la mancata salubrità del bacino lacustre cittadino. Se continuiamo a nascondere il problema ci ritroveremo dinanzi ad una situazione simile a quella in cui verte in martoriato e discusso lago Fusaro”.
Rabbia e perplessità che, dopo la sottoscrizione di una petizione popolare atta a mobilitare la stessa Protezione civile "a seguito dei gravi danni che stanno interessando la città di Bacoli" e a richiedere "l’istallazione nello specchio d’acqua del lago Maremorto di una sonda multiparametrica in sondaggio continuo”, che trova vigore anche in seguito ad una relazione tecnico-scientifica sottoscritta dall'Osservatorio Vesuvuano. Documento, datato 9 Ottobre 2009 e successivo alla moria dei pesci verificatesi nello stesso lago Miseno il 23 Settembre 2009, in cui si evince che "in seguito ad un sopralluogo tenuto dai Dott. Giovanni Chiodini, Rosario Avino, Stefano Caliro e Carmine Minopoli afferenti all’Unità di Geochimica dei Fluidi dell’ Osservatorio Vesuviano sede di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al fine di verificare un’eventuale presenza anomala fluidi vulcanici si è effettuato un campionamento delle acque lacustri a fondo lago (con profondità fra 1.5 e 2 metri) in ben 4 punti. Analisi i cui risultati - continua uno stralcio della relazione dell'Osservatorio in netto contrasto con le dichiarazione dell'Ufficio Tecnico bacolese - non hanno evidenziato la presenza di quantità rilevabili di fluidi idrotermali vulcanici nelle acque del lago di Miseno.
Delle testimonianze tecniche a cui non si può far altro che aggiungere delle foto (scattatate oggi Venerdì 16 Aprile 2010) raffiguaranti lo stato in cui tutt'ora verte il lago Miseno il quale rischia seriamente di degradare sempre di più verso una condizione d'inquinamento non troppo dissimile di quella presente circa un decennio fa.
Alghe morte e schiume giallastre le quali, senza un'attenta politica di prevenzione, di controllo di possibili scarichi abusivi e di manutenzione ordinaria delle foci atte a garantire il ricambio d'acqua e delle pompe di sollevamento stanti in Miliscola ed affaccianti sul "Mare Morto", aumenteranno sempre di più la propria portata, il proprio olezzo, ed il terrore di un nuovo allarme ambientale.


Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli
feebacoli@live.it

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6 Commenti:

Alle 16 aprile 2010 alle ore 19:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

wa no non sapevano che era inquinato?!? antonio.car

 
Alle 17 aprile 2010 alle ore 08:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Dove arriveremo....questo non si sa!!!Fatto sta che il lago sadda' draga'!!!

 
Alle 17 aprile 2010 alle ore 09:16 , Anonymous Anonimo ha detto...

già la spiegazione dello zolfo risulta essere poco plausibile per quanto riguarda la schiuma e le alghe putrefatte....ma come la spiega l'Ufficio Tecnico la presenza di pneumatici, bottiglie, palloni, assorbenti,ecc ecc?? Non ci prendiamo in giro, quel lago è diventato una discarica a cielo aperto, o meglio a questo si vuole arrivare...

 
Alle 19 aprile 2010 alle ore 11:33 , Blogger Vincenzo ha detto...

che il lago Miseno è inquinato di ogni sorta di liquame e rifiuti solidi è solo l'ennesimo segreto di Pulcinella...
Ma come al solito nessuno dei numerosi enti, forze dell'ordine, uffici tecnici, consiglieri e assessori ambientali non alzano mai un dito...

 
Alle 27 aprile 2010 alle ore 14:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

STAI SPARANDO SULLA CROCE ROSSA?!?
TOMMY

 
Alle 11 marzo 2011 alle ore 20:38 , Blogger Unknown ha detto...

Addì 11 Marzo 2011, passeggiando intorno al Lago di Miseno sono rimasto incredulo per la vastità dei reperti casalinghi e le varie vettovaglie presenti. La mia è stata una lunga passeggiata, ma non ho trovato un solo angolo pulito. Lo stesso cammino ricordo di averlo fatto accanto al lago di Posta Fibreno (Lazio) rimanendo incantato per il suo patrimonio faunistico. Perché queste differenze?????

 

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