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MoVimento Cinque Stelle: "Un Piano per la Raccolta Rifiuti C'è. Ma non Interessa a Nessuno"

Freebacoli: MoVimento Cinque Stelle: "Un Piano per la Raccolta Rifiuti C'è. Ma non Interessa a Nessuno"

sabato 2 ottobre 2010

MoVimento Cinque Stelle: "Un Piano per la Raccolta Rifiuti C'è. Ma non Interessa a Nessuno"

Un piano rifiuti, credibile ed attuabile, esiste. Il MoVimento Cinque Stelle lo ha portato in ogni dove, comuni, regioni etc etc, ma non interessa a nessuno perchè nessuno ha davvero interesse a cambiare le cose, a bloccare questa macchina perversa che ha avvelenato la nostra aria, la nostra acqua e la nostra terra.
La stessa Terzigno, dove ora avvengono scontri che ricordano l'epoca di Pianura, lotta perchè è impensabile aprire lì una seconda discarica, CONTRO IL PARERE DELLA COMUNITA' EUROPEA, venuta mesi fa a constatare direttamente cosa si stava facendo.
Anche un bambino capisce che seppellire con l'unica ambizione di bruciare non può cambiare le cose ed è così che restiamo nella melma dove vogliono che restiamo.
Di seguito si riporta il documento sul piano rifiuti (che verrà pubblicato in due parti) i cui numerosi punti e pricincipi sono stati posti all'attenzione degli assessorati preposti alla raccolta differenziata cittadina ed ai dirigenti della Flegrea Lavoro.
Nostro compito sia attraverso l'opera di informazione effettuata tramite questo blog, sia grazie al lavoro consiliare sarà quello di continuare a spronare chi di dovere a mettere in essere quanto fin'ora proposto

PIANO RIFIUTI SOLIDI URBANI:


OBIETTIVI:

1)   Rapidi tempi di attuazione verso una soluzione definitiva del problema rifiuti.
2)   Contenimento dei costi. (abbattimento dei costi discariche, impiantistica anacronistica, trasporto fuori regione dell’umido)
3)   Recupero totale della materia (Riduzione a monte e Riciclo totale)
4)   Esclusione della combustione e dell’ impiantistica ad alto impatto ambientale
5)   Chiusura delle discariche.
6)   Recupero del compost contro la desertificazione del territorio.
7)   Razionalizzazione e controllo del trasporto dello stoccaggio dei rifiuti, obiettivo KM zero, (per evitare la copertura del traffico illecito dei rifiuti pericolosi e tossici)


STRUMENTI:

Recupero della frazione umida
Recupero della frazione secca
Recupero dell’ Impiantistica a servizio di rifiuti zero


Il Piano Rifiuti Solidi Urbani (R.U.) che presentiamo si basa esclusivamente sul concetto della Filiera dei Materiali e non più sul ciclo integrato dei rifiuti .Quest’ultimo prevede il recupero dell’energia dai rifiuti, sistema drogato dai CIP6 e dai certificati verdi, fondi sottratti alle energie rinnovabili, con impianti a grosso impatto ambientale e assolutamente incongruenti con l’accordo di Kioto, come inceneritori e cementifici.

Recupero della frazione umida.
La prima risposta al problema smaltimento rifiuti deve essere l’imposizione su tutto il territorio regionale della separazione SECCO-UMIDO, applicando in tal modo la direttiva europea 91/156 recepita dall’Italia dal decreto Legge 22/97 che individua, tra l’altro, come prioritaria la separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità, dai restanti rifiuti.
Allo stato attuale, i comuni che attuano la R.D. della frazione umida sono costretti a smaltirla fuori Regione a costi elevatissimi, anche 200 euro a tonnellata, e così questa pratica virtuosa risulta assolutamente antieconomica per l’amministrazione che la attua.
La Regione deve, quindi:
a) immediatamente liberare gli 11 impianti di compostaggio GIA’ESISTENTI sul territorio Campano e usati impropriamente come deposito di ecoballe.
b) incentivare, tramite la distribuzione di compostiere domestiche, in tutte le unità abitative che lo consentano, il compostaggio domestico
c) incentivare nelle realtà agricole e rurali il compostaggio presso i coltivatori diretti:  modello progetto Bacoli  
d) La Regione impegna, inoltre, le amministrazioni Comunali affinché, nella gestione del verde pubblico cittadino vengano impiegati ammendanti organici derivanti da raccolta differenziata.

Si è, in questo modo, eliminata la frazione umida dai rifiuti (35% circa del totale), parte putrescibile e percolante, responsabile dell’inquinamento dei terreni adibiti a discariche o a siti di stoccaggio.

Recupero della frazione secca
Riduzione a monte dei rifiuti
Al fine di dare attuazione ad indirizzi ed obiettivi stabiliti dalla Comunità Europea relativamente alla prevenzione e alla minimizzazione dei rifiuti, occorre  impegnarsi ad attuare tutte le possibili politiche e normative atte alla riduzione a monte dei rifiuti:
a) Ordinanze di divieto a tutti gli esercizi commerciali di distribuire materiale non biodegradabile predisponendo, in violazione delle disposizioni, sanzioni amministrative pecuniarie. Divieto assoluto per l’usa e getta. ( laddove non strettamente necessario a fini sanitari)
b) Attivazione di specifici progetti di riduzione della produzione di rifiuti di imballaggio ( 40% circa dei rifiuti totali) con supporto tecnico- scientifico e divulgativo tramite campagne di comunicazione informatiche a costo e a km zero, da parte della Regione:
 - vendita di prodotto alla spina ( detersivi, latte, pasta, legumi, biscotti…)
- attivare studi di settore merceologico per categorie atti a definire la riduzione dei materiali di consumo di ogni specifica attività
 - incentivazione, attivazione e divulgazione di laboratori di riparazione.
 - promuovere mercati del riuso, del riciclo e dello scambio.
 - progetti informativi di sensibilizzazione della popolazione ad un uso responsabile delle risorse.
c) mense scolastiche non usa e getta ma ripristino del cestino da casa.
d) ripristino del vuoto a rendere
e) garantire un’ottima qualità dell’acqua del rubinetto disincentivando l’acquisto dell’acqua in bottiglia
Ricerca
Nel programma occorre promuove la ricerca e l’innovazione tecnologica nei settori dell’eco-efficienza dei processi produttivi e nei cicli di vita dei prodotti.
La Regione, quindi, si impegna a vigilare sulle aziende produttrici affinché producano sempre meno rifiuti e più prodotti che rientrino nel ciclo della filiera dei materiali, e affinché garantiscano un corretto recupero e smaltimento a fine vita. Lo scopo di tale impegno è garantire una produzione sempre meno impattante.

Raccolta Differenziata
a) Obbligo dell’estensione della raccolta Porta A Porta (P.A.P) a tutti i comuni della Regione, con l’individuazione di un unico modello di riferimento per la raccolta, e il conferimento dei materiali.
b) Individuazione di una rete di aziende che lavorino i materiali recuperati dalla Raccolta Differenziatiata (R.D.), cercando di attivare una filiera corta che riduca l’impatto economico e ambientale legato ai trasporti. Si darebbe, in questo modo, valore ad un’economia locale.
c) Obbligo, per tutti gli esercizi commerciali, ad avere numero adeguato di bidoni per la R.D., umido compreso, con sanzioni ai gestori che non solo non si adeguino alla normativa, ma che producano una R.D. inadeguata e malfatta.
d) Incentivare la grande distribuzione a munirsi di” macchinette per vuoti a rendere”: Il sistema del vuoto a rendere c'e' anche in Danimarca e funziona benissimo. Quando si acquista una bottiglia si paga un piccolo sovrapprezzo e i soldi verranno restituiti dal supermercato, basta inserire la bottiglia nell'apposita macchina (che divide e schiaccia i vari contenitori) e ritirare lo scontrino da consegnare alla cassa dove si puo' ricevere il denaro oppure avere uno "sconto" sulla spesa. (video dalla Germania)
e) Ritiro domiciliare ingombranti.
f) Controllo e garanzia dello smaltimento a fine vita del prodotto.
Questo aspetto riguarda soprattutto l’obbligo, da parte di venditori di elettrodomestici, computer, elettronica in genere, di riprendersi il prodotto a fine vita.
Applicando così la normativa gia’ vigente, Legge n. 151/2005 che necessita però di un decreto di attuazione per consentire ai distributori di poter offrire il servizio di ritiro e smaltimento che gli utenti pagano già il cosidetto eco contributo sugli elettrodomestici che prevede il ritiro dell’usato da parte del venditore. Difatti nel prodotto il consumatore finale paga già un contributo Raee sull’acquisto fatto.
Questo aspetto oltre a promuovere il recupero della componentistica dei prodotti, a disincentivare l’abbandono in ogni dove, aiuterebbe anche far emergere il non fatturato.

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2 Commenti:

Alle 2 ottobre 2010 alle ore 09:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

Aha ecco è come risvegliarsi e scoprire l'acqua calda!
Possibile che un piano d'attuazione sia cosi difficile?
Penso proprio di No se fossimo in una società ove legalità senso civico fossero presenti!

purtroppo quando vige la culture dell'arruffare, del magna cavallo che poi l'erba va a finire...!
Bhe Insomma siamo sempre alle solite, chi ci amministra viene accerchiato dagli interessi economici della Camorra, delle grandi aziende del malaffare e soprattutto degli interessi privati!

Noi cittadini possiamo essere i soli e gli unici a poter cambiare le cose, insieme a chi come questi ragazzi di Freebacoli ci mettono la faccia!
Basta poco, basta la voglia e l'impegno di autodifendere i propri diritti.
Come fare ? Bhe basterebbe per iniziare molto poco: In principio scendendo in piazza e alzando la voce, facendosi sentire e obbligando la propia amministrazione ad ottemperare alle promesse elettorali, alla messa in opera di una raccolta differenziate sempre più spinta!

Solo con la forza delle idee, dell'unione di cittadini che in gran numero spaventano qualsiasi partito o associazione politica:

Il consenso si ottiene con i numeri e se Noi ci presentiamo tutti insieme a protestare a gridare ad alta VOCE il Nostro dissenso forse potremmo incominciare a farci sentire!

Ragazzi di Freebacoli organizziamo una manifestazione, un corteo, creiamo un evento su Facebook e iniziamo a farci sentire!
Non importa se per le prime volte saremo pochi o addirittura soli, l'importante è incominciare a seminare in una terra che oramai sta diventando sempre più arida sotto tutti i punti di vista.
Concittadini non lasciamo che i CAMPI FLEGREI E LA CAMPANIA TUTTA diventi il DESERTO dell'ITALIA.

 
Alle 3 ottobre 2010 alle ore 12:10 , Anonymous nicola ha detto...

peccato che la camorra cn i rifiuti ci mangia , quindi tutto ciò è fantascienza

 

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