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Inquinamento Marino: Un’Enorme Chiazza Marrone Raggiunge la Costa di Monte di Procida

Freebacoli: Inquinamento Marino: Un’Enorme Chiazza Marrone Raggiunge la Costa di Monte di Procida

martedì 28 settembre 2010

Inquinamento Marino: Un’Enorme Chiazza Marrone Raggiunge la Costa di Monte di Procida

La Redazione di Freebacoli ritiene opportuno pubblicare una segnalazione, con relative foto, di un cittadino montese del 26 settembre 2010 circa un’enorme chiazza color giallo-marrone che da Torregaveta raggiungeva Acquamorta.

 

Cara Redazione di Freebacoli,

vi scrivo per denunciare quanto avviene oggi domenica 26 settembre 2010 alle ore 10.40. Ho appena finito di chiamare Guardia Costiera e Noe, il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, senza riuscire a parlare con un reperibile.

Scrivo da Monte di Procida,stamattina affacciandomi al balcone, ho visto che qualcuno ha approfittato del maltempo per “aprire” il depuratore di Cuma: un’ enorme chiazza giallo-marrone, mostruosa, gigantesca, di proporzioni spaventose si avvicina all'isolotto di San Martino.

La vedo da casa col binocolo, la chiazza proviene da Torregaveta, per cui presumo arrivi da Cuma. Ho fatto delle foto (al lato). E’ un disastro ecologico peggiore della marea nera, chiunque può andare in un qualsiasi punto panoramico di Monte di Procida e vedere con i propri occhi. E’ IMPRESSIONANTE,la chiazza è enorme indescrivibile, e nessuno fa niente.

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7 Commenti:

Alle 28 settembre 2010 alle ore 16:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere quando le persone, le famiglie
alzeranno la testa dalla TV e dal loro piccolo piccolo mondo che le circonda, per capire che non c'e' futuro per i loro figli..............

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 19:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non ti preoccupare amico, l'anno prossimo Franco Iannuzzi e il Dr. Iorio, stando a quello che stanno promettendo, ti farnno fare il bagno in un acqua da bandiera blù! La macchina fotografica la puoi pure buttare, non ti servirà più.
Tranquillo!

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 19:19 , Blogger Vincenzo ha detto...

Mi piacerebbe sapere come intendono muoversi le autorità che ignorano largamente il problema del depuratore super inquinante da troppi anni.
Tanto che se ne fottono che pure il mare (l'unica risorsa che genera turismo) diventa una fogna

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 19:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

un grazie a freebacoli,per aver pubblicato la mia mail con foto.
spero che possiate farla arrivare a testate locali e magari nazionali,se necessario vi invierò altre foto di quel giorno.
questo è quanto accade ogni volta che c'è maltempo,e mi piacerebbe sapere in quelle zone squallide da licola,fino a varcaturo cosa succede,sto iniziando a pensare che oltre al depuratore,quando c'è maltempo gli autospurgo di quarto,bacoli,pozzuoli e napoli,ecc,ditte industriali criminali di vernici,oli esausti ecc..scaricano direttamente nella foce del depuratore,perchè quello che ho visto io e come si denota chiaramente dalle foto,è allucinante.
rispondendo al commento di sopra,è vero x la nostra e la futura generazione non c'è più futuro,io sto sistemando molte cose,per portare la mia famiglia lontano da qua,e spero di non doverci più tornare,perchè sarà sempre peggio.cordiali saluti.

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 20:00 , Anonymous Emilio Savino ha detto...

Sere fa ho visto un servizio in TV che mostrava il degrado della costa flegrea-domitia,con la segreta speranza che le cose potessero cambiare.
Purtroppo dopo quello che ho visto, devo dare ragione a quelli che dicono andremo via, perchè ormai hanno vinto i barbari e quelli che distruggono ogni cosa bella che appare ai loro occhi.Tanti auguri ai loro figli.Emilio SAVINO

 
Alle 28 settembre 2010 alle ore 23:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Per i pseudo politici: Depuratore= Vergognatevi.

 
Alle 29 settembre 2010 alle ore 08:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

é veramente una cosa indecente, spero che le autorità possano intervenire su questa nostra risosrsa di vita che è il mare. Purtroppo ci sono tante altre forme di inquinamento perpetrate dalle stesse persone che vivono il mare. Dai coltivatori di mitili che dopo aver lavorato le cozze gettano in mare le "calze" in plastica utilizzate per farle crescere, dai pescatori sportivi che pescano le orate con il piombo delle vecchie tubature, perdendo per ogni innesco un pezzo di piombo sul fondo, andando avanti così le orate diventeranno color piombo per il troppo inquinamento. Per non parlare della pesca a strascico fatta sotto costa che distrugge ogni cosa dal fondale a gli elementi che lo popolano.

 

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