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Discarica di “Cava Miseno”: Monezza in Spiaggia e Promesse Non Mantenute – FOTO -

Freebacoli: Discarica di “Cava Miseno”: Monezza in Spiaggia e Promesse Non Mantenute – FOTO -

sabato 27 novembre 2010

Discarica di “Cava Miseno”: Monezza in Spiaggia e Promesse Non Mantenute – FOTO -

Foto2475 Non è crisi rifiuti, non è calamità naturale: la mancanza di pulizia e controlli, a capo ed a valle di quello che potremmo definire il “sistema balneare” territoriale, determina la presenza di una grossa mole di rifiuti sul litorale di Miseno e Miliscola.

La potremmo ribattezzare, in modo del tutto provocatorio, con l’appellativo di “Discarica di Cava Miseno” quella che impropriamente si è soliti definire “arenile” e che si distende dal promontorio del Miseno sin verso la frastagliata costa di Miliscola.

Foto2465 Uno scenario indegno, ove all’indubbio e tanto decantato splendore della costa bacolese, si contrappongono rifiuti di ogni tipo arenati lungo tutto il perimetro litoraneo.

Squallore per cui, ad una disamina più attenta della problematica, è impossibile non ravvisare la complice presenza di svariati responsabili i quali, da monte a valle del “sistema”, restano colpevolmente inerti anche in periodo invernale quando, con l’assenza del turismo balneare e delle possibili ripercussioni che lo stesso potrebbe ricevere da un’impostazione politica troppo risoluta, sarebbe necessario prodigarsi al meglio onde evitare la riproposizione di inevitabili clamori estivi.

Foto2455 Difatti, partendo dal presupposto che la stragrande maggioranza del materiale presente in spiaggia è trascinata in loco dal mare, è utile e produttivo asserire che questa stessa spazzatura viene gettata tra le acque proprio dall’essere umano che approfitta di scarichi abusivi e versamenti illeciti di qualsivoglia tipologia.

Basti pensare, soltanto per fare un esempio utile per comprendere la reale “sistematicità”della problematica, che l’Arpa Campania ha individuato la presenza di più di 1600 scarichi illeciti (alcuni dei quali già denunciati alle autorità competenti) lungo le sponde dei “Regi Lagni” i quali, attraverso correnti e mareggiate, trasportano in più parti del litorale domitio-flegreo tonnellate e tonnellate di spazzatura.

 Foto2451 Poi, nell’allontanarci da una delle “teste” del ripetuto disastro, si ritorna al pneumatico, alle bottiglie ed al materiale ingombrante stante stamane, 27.11.2010, alla “Discarica di Cava Miseno” e si ravvede, con estrema chiarezza, quelle che sono le gravi colpe dell’autorità locale.

Difatti, nonostante le reiterate proteste e le segnalazioni poste per iscritto sia da me, in qualità di Presidente della Commissione “Mare e Laghi”, sia da comitati cittadini, l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a trovare un metodo, se non solo vacuo ed estemporaneo, per prevedere un costante e periodico (quindi giornaliero) servizio di rimozione dell’immondizia arenatasi da Miseno a Miliscola sino a giungere a Marina Grande, Torregaveta o al Poggio.

Foto2470 “In queste ore è stato protocollato un documento in cui s’informa i lidi balneari limitrofi all’area comunale riconosciuta con il nome di “Lido Aurora” che, così come previsto da apposito regolamento, sarà loro compito quello di ripulire l’intera area”.

Con queste parole l’amministrazione di Bacoli, in piena estate, annunciava la fine di tale criticità addebitando ai lidi la responsabilità di ripulire, durante tutto l’anno, la propria spiaggia ed i risicati lembi di arenile libero.

Disposizioni non rispettate e non opportunamente fatte rispettare dallo stesso ente comunale, che permettono, in maniera pressoché consapevole e soprattutto autorizzata, la presenza di ciò che sarà opportuno, ora ed in seguito, battezzare come la “Discarica di Cava Miseno”.


Presidente Commissione “Mare e Laghi”
Cons. Josi Gerardo Della Ragione

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5 Commenti:

Alle 28 novembre 2010 alle ore 10:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

come dicesti tu....ma la gente "ci piace"...l'ann vutat!!!

 
Alle 28 novembre 2010 alle ore 22:37 , Anonymous Anonimo ha detto...

purtroppo sempre più spesso a causa della crisi dei rifiuti sento nominare la società civile. La società civile che non fa nulla, la società civile che non ha fatto quanto doveva , la società civile che è carente...e bla bla bla... Ma sapete chi è la società civile? La società civile dovremmo essere Noi cittadini, Noi , persone normali che ci stupiamo e ci amareggiamo difronte a queste montagna di rifiuti, che ci scandalizziamo difronte a quanto accade in politica e in giro per il nostro bel paese. Bhe allora che facciamo Noi? che faccio Io comune mortale nel mio piccolo? Bhe Niente di niente, si resta a guardare, si continua a stupirsi ed a indignarsi ma una volta spenta la Tv sembra tutto cosi lontano e spaventosamente distante , è vero o no? Bhe se Io e Voi cari lettori e cittadini di questo paese non usciamo fuori dal nostro mondo ovattato che ci siamo costruiti dentro casa, allora sarà la fine, la fine del nostro territorio e del nostro futuro. Dobbiamo e possiamo cambiare le cose, basta poco, come Josi e ai suoi amici senza dietrologie politiche o di parte, si deve e insieme dobbiamo lottare per la sopravvivenza dei nostri figli per continuare a sperare in un futuro migliore. Ma se continuiamo ad aspettare i 15 gg promessi per la soluzione della crisi rifiuti, se continuiamo ad aspettare che gli altri possano risolvere il Ns problema, se aspettiamo che ... allora sarà troppo tardi per muoversi e fare qualcosa. per ora facciamo girare quanto ci sottolinea Josi, un piccolo granello di sabbia.... ma almeno potrebbe essere un inizio!

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 10:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

l'immondizia sulle spiagge proviene dalla zona del casertano,regi lagni,volturno,cuma-licola,il problema va risolto a monte e dunque,il problema principale sono i delinquenti-camorristi-gentaglia incivile(98%) di quella popolazione.20 ANNI FA io mi ricordo ancora i cavallucci marini ad acquamorta,poi si estinsero dopo qualche anno.quando c'è maestrale,gigantesche chiazze marroni-gialle,da cuma arrivano fino al porto di acquamorta lasciando immondizia ovunque.a parte la responsabilità del comune e sindaco,io attribuisco alla gentaglia di licola,e quelle zonacce li la maggior parte della responsabilità,sono loro,camorristi compresi ad aver danneggiato in modo irrepèarabile le nostre spiagge.Ma perchè per voi quelle di acquamorta e bacoli sono definibili Spiagge???sono ventanni orami che sono sedimenti di merda di cuma,basta andare sul posto,e notare che è fanghiglia strana e marrone,piuttosto che spiaggia,che schifo.,

 
Alle 5 dicembre 2010 alle ore 22:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

in realtà tutta la parte organica, alghe lengna foglie spugne non andrebbe rimossa. in sardegna spiagge di alcuni chilometri dopo le forti mareggiate, vengono completamente ricoperte per uno strato di alcuni metri da alghe posidonie, la capitaneria ne vieta assolutamente la rimozione, in questi casi ai lidi e altri servizzi viene data la possibiltà di trsferirsi in altra località balneare -le alghe posidonia con l'essiccazione e la decomposizione si trsformano in nuova sabbia bianca- anche le dune antistanti la spiaggia sono protette, riserva naturale di sabbia oltrpassabili solo con passerelle sopraelevate. le spiagge non sono di nessuno il mare è libero di portarsele via e formarne di nuove in altri luoghi. la sabbia delle spiagge e maggiormente composta da sabbia fluviale ed è nei fiumi che bisogna evitare che venga dragata trattenuta filtrata raccolta per essere venduta come materiale da costruzione. ritengo assurdo che vengano realizzate strutture come dighe e scogliere che cambiano il flusso delle correnti e sconvolgono l'equlibrio biologico della zona, per proteggere dall'erosione strutture anchesse abusive e costruite sulla costa

 
Alle 6 dicembre 2010 alle ore 10:48 , Anonymous mauro milone ha detto...

sempre in riferimento al commento precedente, dopo anni di sversamento fognario nel lago di bacoli ovviamente anche le parti circostanti ne hanno subbito le conseguenze ecco perchè la seconda spiaggia di bacoli è stata abbandonata e poi occupata da cantieri baracche di lamiera gigantesche, barche abbandonate, parcheggio per gli addetti ai lavori (Cozze)e discarica di materiali edili e altro. adesso che questa catastrofe si è interrotta ed il lago si sta bonificando , bisognerebbe recuperarare la spiaggia che parte da casevecchie fino alla villa della iervolino sgombrandola e trasformandola in spiaggia publica come era prima, eliminando quella miriade di pontiletti baracche cantieri e corpi morti, costruiti per servire il parcheggio di barche dei napoletani

 

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