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Gestione Beni Archeologici, Escalona Attacca il Ministero dei Beni Culturali: “La Colpa è di Sandro Bondi”

Freebacoli: Gestione Beni Archeologici, Escalona Attacca il Ministero dei Beni Culturali: “La Colpa è di Sandro Bondi”

giovedì 23 dicembre 2010

Gestione Beni Archeologici, Escalona Attacca il Ministero dei Beni Culturali: “La Colpa è di Sandro Bondi”

La Redazione di Freebacoli ritiene opportuno, onde incentivare e sviluppare con ancor più determinazione la discussione relativa alla “gestione dei beni archeologici dell’area flegrea”, pubblicare una lettera aperta inviataci da Francesco Escalona, ex Presidente dell’Ente Parco Campi Flegrei.

image Cari amici,

Premetto che, come forse molti sanno, ritengo assolutamente importante il vostro lavoro finalizzato a mantenere la partecipazione attiva e la pressione civica sulla necessità di restaurare e soprattutto di gestire al meglio lo straordinario patrimonio dei beni culturali dei campi flegrei.

Ritengo altrettanto doveroso intervenire nel dibattito quando si è a conoscenza diretta dei fatti, al fine di una migliore informazione dei nostri cittadini, ed in questo caso, per evidenziare alcuni gravi errori del servizio del Tg1 dell’altra sera, che proverò qui ad elencare sinteticamente:

1) Il Parco dei Campi Flegrei citato più volte nel servizio, non c’entra niente con la gestione dei monumenti archeologici flegrei.

Come del resto non c’entrava niente nella gestione di Marina di Torrefumo, (area notoriamente di proprietà e competenza del comune di Monte di Procida) affrontata nel servizio, sempre del Tg1, di qualche mese fa.

I monumenti di cui si parla nel servizio del Tg1 (Piscina Mirabilis, Cento Camerelle, Punta Epitaffio), non sono infatti compresi nel perimetro dell’area protetta e quindi non sono in alcun modo di competenza del Parco.

Sono invece, e va detto, di proprietà, responsabilità e competenza del ministero dei Beni Culturali.

Del resto come potrebbe gestirli il Parco con un bilancio ordinario annuale ridotto ormai al lumicino, ovvero a soli 65.000 euro (rapportabile al bilancio di un piccolo condomino) e con soli 4 dipendenti?

Che c’entra dunque il parco?

Perché viene tirato in ballo dal servizio del Tg1?

2) I monumenti di cui parla il servizio televisivo non sono stati oggetto del PIT perché il loro restauro all’epoca della programmazione nel 2001, non risultava a giudizio delle soprintendenze, tra le priorità e le urgenze.

imageFatto salvo il Sepolcro degli Augustali che infatti fu finanziato le cui pompe idrovore e la cui gestione sono anch’essi a tutt’oggi di competenza del ministero dei Beni Culturali.

 Quindi, il servizio televisivo dell’altro giorno andava chiaramente indirizzato al soggetto responsabile della manutenzione e della gestione dei beni culturali flegrei ovvero il ministero dei Beni Culturali, che ancora non procede ad avviare a distanza di 2 anni dalla conclusione dei lavori la gestione adeguata dei siti restaurati.

Credo, inoltre, che la preziosa azione civica dovrebbe a questo punto essere concentrata e finalizzata all’urgente entrata in funzione dei monumenti restaurati e dell’itinerario Retour ed alla individuazione di un soggetto pubblico in grado di effettuare il coordinamento della Governance di Sistema, ovvero il coordinamento della gestione, della promozione,dell’organizzazione dell’offerta turistica integrata se non del distretto turistico culturale.

Forse se fossimo dotati di una cultura “leghista” avremmo preteso con più orgoglio il completamento di un PIT ritenuto da eminenti osservatori nazionali la più grande infrastruttura del POR Campania 2000/2006!

Avremmo seguito con più interesse e tenacia il processo di sviluppo; avremmo preteso l’entrata in funzione ed in gestione del sistema dei monumenti restaurati; avremmo preteso il coinvolgimento dei privati nelle attività di valorizzazione dei monumenti.

Parlo, a scanso di equivoci, di soggetti di qualità, di affidamento con i criteri di trasparenza previsti dalla legge e di assoluta priorità nei confronti delle piccole e medie imprese ed associazioni flegree, prime destinatarie degli investimenti comunitari.

Ma si può ancora fare.

Anzi, perché non lo facciamo?

Pensiamo, ad esempio, al Castello Aragonese di Baia.

Ha vinto un premio come miglior museo italiano 2009. Una vera infrastruttura culturale

La sperimentazione avviata è stata una cosa buona.

Ma mancano ancora 30 custodi e l’affidamento dei servizi programmati per farlo diventare il vero “progetto portante” del sistema turistico flegreo, così come si era programmato nel 2002.

Perché il ministro Bondi non li fa arrivare questi benedetti custodi necessari, atteso che il museo archeologico nazionale dei campi flegrei è di sua competenza?

image Del resto è stato il ministero a progettare e realizzare il nuovo museo e non era sicuramente disinformato sulla necessità del personale!

Il ministero inoltre ha partecipato (tramite la direzione regionale BAC), con la Provincia, i comuni flegrei e con il Parco (dal 2006), ai lavori di programmazione ed attuazione del PIT, condotto in ogni fase sempre con voto unanime, con amministrazioni di volta in volta di centro destra e centro sinistra.

Quindi, se il PIT è stata una programmazione super-partes, voluta da tutti in otto anni, perché a questo punto non si porta a termine?

Perché non si accelera l’entrata in gestione dei monumenti e del sistema?

Perché nel servizio televisivo la conduttrice getta, subdolamente, la croce addosso all’ultima ruota del carro, ovvero il Parco, che non c’entra niente, e non affronta la questione centrale?

A mio parere, per essere chiari, l’indirizzo giusto a cui indirizzare il servizio del Tg1 doveva essere più precisamente:

Ministro Bondi, presso il ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Roma).


Arch. Francesco Escalona

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10 Commenti:

Alle 24 dicembre 2010 alle ore 00:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

..laviamo le maaniì!!
Qualcuno sa per quanti anni Escalona è stato Presidente del Parco, i soldi gestiti ed i risultati ottenuti? Inoltre, quando era presidente a parte i fedelissimi, qualcuno l'ha visto per Bacoli? E durante l'emergenza rifiuti cosa ha fatto? Grazie

 
Alle 24 dicembre 2010 alle ore 10:48 , Blogger Maria ha detto...

Caro anonimo,

Io ho fatto parte del progetto Retour quando è stato lanciato, quindi nel 2005 e alla seconda edizione, nel 2007, l'associazione di cui facevo parte ha deciso di uscirne fuori.
Questo perché, l'architetto e i promotori del PIT cercavano di sovraffare chi, tra cui la nostra associazione, cercava di promuovere il territorio anche a proprie spese, prendendosene l'esclusivo merito. In altri termini, non conosco le cifre che giravano, ma di sicuro, data l'affluenza ai due retour a cui ho partecipato, erano abbastanza per alimentare il solito magna magna.

In ogni caso, la lettera dell'architetto mi semrba del tutto fuori luogo, dato che, indipendentemente da di chi fosse la responsabilità dei siti di Baia e Miseno, e mi sembra strano, MOLTO STRANO, che non sia dell'Ente parco regionale dei Campi Flegrei, ci si poteva comunque mobilitare, in qualità di ente preposto alla tutela dei territori limitrofi, per sollecitare chi di competenza. La lettera mi sembra un sottile attacco verso chi finalmente denuncia questo scempio. Ma su questo spero di sbagliarmi.

Maria.

 
Alle 26 dicembre 2010 alle ore 13:41 , Anonymous diego giuliani ha detto...

ringrazio francesco escalona per la doverosa puntualizzazione. Dico questo non per sottrarre l'Ente Parco dei campi Flegrei ad una valutazione critica del suo operato da parte di cittadini che giustamente denunciano situazioni di degrado e abbandono non più tollerabili, ma piuttosto per riportare la relatà dei fatti nelle giuste coordinate. Credo infatti che il dovere dei giornalisti (per non tirare in ballo la cosiddetta deontologia) sia certamente quello di informare, di denunciare, ma di farlo in maniera corretta. Altrimenti si alimentano spirali di disinformazione che, vi assicuro, servono solamente a chi, da questo stato dei fatti, se non ci guadagna, quantomeno ci marcia. Oppure, per preparare il terreno a scelte gestionali che richiederebbero ben altri approfondimenti e soprattutto concertazione con i cittadini. Perché indicare come responsabile del degrado un Ente che non solo non ha competenza sui luoghi indicati ma che da anni si batte per valorizzare questi siti? Non viene in mente che lasciar passare idee di questo tenore alimentano piuttosto ostilità verso un Ente che si batte quotidianamente per impedire il saccheggio e la distruzione sistematica del territorio? A voi l'ardua sentenza..

 
Alle 26 dicembre 2010 alle ore 20:46 , Anonymous Francesco Escalona ha detto...

Cari amici,
non amo le persone che scrivono in forma criptata.
Del resto non ho poteri e non minaccio nessuno,sono un normale cittadino e pertanto l'anonimato non è giustificato.
Perciò firmare le proprie posizioni è un atto di lealtà e di educazione utile anche a validare le proprie posizioni.
Per quanto riguarda le frasi dei due interlocutori anonimi che evocano un "magna magna" o affermano la competenza del Parco sui monumenti in questione, senza citare atti o documenti, lascio giudicare ai lettori.
Soprattutto quando lo si fa in forma anonima.
Io, confermo quanto ho scritto nell'articolo e torno al mio lavoro.
Questo è quanto.
Buone feste.
Francesco Escalona

 
Alle 28 dicembre 2010 alle ore 00:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Enzo Dimeo

Prepariamo una imponente giornata super partes sulla gestione dei beni culturali nei campiflegrei x spiegare quello ke e' stato fatto,la situazione odierna,e quello che stiamo attendendo (da anni) x mettere in moto quest'enorme attrattore economico x il territorio flegreo

 
Alle 29 dicembre 2010 alle ore 15:29 , Blogger Maria ha detto...

Architetto,
Le chiedo scusa se ho urtato la Sua sensibilità.
Ho solo raccontato la mia esperienza (negativa) relativamente alla partecipazione al progetto Re - Tuor. Assolutamente non era mia intenzione accusarLa di qualche reato, anche perché non avrei la possibilità di farlo.
In ogni caso, non mi sono presentata in forma anonima, piuttosto ho lasciato le mie informazioni in un account google, in cui si può sapere chi sono. Ma se preferisce lascio anche qui nome e cognome.
Cordiali saluti.
Maria Carannante.

 
Alle 1 gennaio 2011 alle ore 03:51 , Anonymous enzo di meo ha detto...

...ho partecipato a tutta la fase di sensibilizzazione del pit campiflegrei come operatore economico e come cittadino e vi assicuro che quelle attività a cui il gruppo del retour a baia e poi dell'associazione il dorso delfino erano tutte autofinanziate.l'energia che mettevamo era soltanto quella di portare avanti come attori locali un progetto organico che ci sembrava e ci sembra essere importante x i campiflegrei ( soltanto se si pensa all'imponente finanziamento pubblico speso).
Per la gestione dei beni culturali ed ambientali stiamo da tempo invocando un piano che ci renda partecipi. Restaurare un enorme complesso atcheologico monumentale e non farne un attrattore economico per le persone che ci vivono e' tradire sopratutto il progetto finanziato dall'unione europea. E' ormai oggettiva l'incapacità degli enti pubblici di fare da traino a questa esigenza..( non risparmio nessuno credetemi,anche l'ente parco dei campiflegrei è immobile, non riesce piu' a fare da attrattore con la cittadinanza e gli operatori sensibili sui temi dell'ambiente e della sensibilizzazione), non ci resta che sperare in un impulso e spingere dal basso. saluto e vi auguro un buon 2011. enzo di meo

 
Alle 4 gennaio 2011 alle ore 20:15 , Anonymous diego giuliani ha detto...

mi dispiace per le parole di enzo di meo
"immobile"? se per immobile si intende evitare la retorica dei "campi flegrei", o piuttosto partecipare a incontri in cui non si fa altro che fare discorsi tronfi e pieni di retorica, ebbene si, il parco è immobile..
poiché sono una persona seria e perbene, non scrivo di ben altri immobilismi, certamente non ascrivibili al parco ma viceversa a chi denuncia tale latitanza, nonostante l'esistenza di accordi..
volevo poi ricordare che lo strumento istituito dal parco per coinvolgere il mondo associativo e gli operatori "sensibili" è il forum della partecipazione, dove le legittime istanze e lamentele hanno la possibilità di trovare una sintesi e un progetto operativo concreto.
Anche su questo devo denunciare l'immobilismo di chi invece si fa portavoce di un non ben definito "attivismo". Potrei continuare spiegando a chi non l'ha ancora capito che il parco, a prescindere dal magro bilancio, non ha alcuna competenza sui beni archeologici, e che le legittime istanze vanno veicolate a chi di dovere.
Comunque per il prosieguo eviterò queste sterili polemiche personali, dal momento che un'istituzione come l'ente parco ha il dovere di svolgere il proprio mandato istituzionale e non quello di disperdere le energie in beghe puerili e improduttive, in cui purtroppo anche io sono cascato. Faccio ammenda.
Diego Giuliani
Presidente Parco Campi Flegrei

 
Alle 5 gennaio 2011 alle ore 01:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano

La gestione dei n/s beni arkeologici e' una cosa ke ci 'TOCCA' molto da vicino.la nS unica possibilita' occupazionale passa esclusivamente per essa .I cittadini hanno gia' da tempo 'intuito'questa grande 'sciance',ma purtroppo sono le persone ke sistematicamente MANDIAMO sul n/s comune ke non hanno capito un K:::::::vi invito a meditare

 
Alle 5 gennaio 2011 alle ore 01:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano

scusate ma io cittadino di tutti i giorni vorrei fare un innocente domanda :ke cos'e' l'ente parco dei campi flegrei,che cosa sono i beni culturali, che cos'e' la sopraintendenza ai monumenti dove finisce l'uno e dove comincia l'altro ,qual...i sono i loro effettivi compiti insomma ke k....fanno a tutela del n/s territorio quando sulle stufe di nerone (Udite udite)si gettano colate di CEMENTO tuttora ;E' sorta una citta' sotto gli occhi di questi ROBOANTI ENTI non meglio identificati ke dovrebbero essere a tutela di tutto cio' invece 'PAPPA E CICCIA'ma dv'erano questi autorevoli enti quando a miliscola in pieno traffico stradale una non meglio identificata ditta no localeSTUPRAVA i poki stukki rimasti di una villa romana;ma SOPRATUTTO dov'erano questi 'autorevoli enti?'quando DETURPAVANO due ville romane a baia (di cui una delle due sicuramente la famosa villa ACCADEMIA di CICERONE?questoi beni sono e appartengono a tutta l'umanita' e non a qualche MITOMANE locale .Ma mi efrmo senno' vi dico tutto d'un fiato e non vi voglio 'ingolfare'

 

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