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Occupato il Liceo di Torregaveta: La Protesta Spacca il Fronte degli Studenti – FOTO -

Freebacoli: Occupato il Liceo di Torregaveta: La Protesta Spacca il Fronte degli Studenti – FOTO -

domenica 19 dicembre 2010

Occupato il Liceo di Torregaveta: La Protesta Spacca il Fronte degli Studenti – FOTO -

okk1 Dalla Gelmini alla mancata autogestione, sino a giungere agli elevati costi del viaggio a Barcellona ed alle inefficienze strutturali degli edifici secondari: gli studenti occupano il liceo “Lucio Anneo Seneca” di Torregaveta.

E’ partita, tra momenti di tensione, indecisione e frange di dissenso, la protesta degli alunni iscritti ai licei scientifico, linguistico e socio-pedagogico disseminati presso la sede centrale di Torregaveta e le periferiche del Fusaro e di Monte di Procida, che, nella mattinata di venerdì, hanno deciso di occupare il plesso di Torregaveta garantendo però l’apertura della struttura del Fusaro e degli uffici di segreteria.

Tra le motivazioni che muovono i manifestanti, così come si chiarirà in seguito ascoltando proprio i fautori dell’occupazione, si annoverano sia temi nazionali (quali appunto la visione del decreto legge promosso dal Ministro alla Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini) che note dolenti di matrice locale ( come la mancata concessione della “settimana pre-natalizia autogestita”, le inefficienze strutturali dei plessi di Monte di Procida e del Fusaro), che, infine, criticità palesate dagli studenti del V anno i quali non hanno gradito le modalità con le quali si è svolto il viaggio d’istruzione tenutosi ad inizio dicembre presso la città di Barcellona.

Una decisa forma di dissenso la quale, ancor prima del proprio manifestarsi, ha suscitato diverse e contrastanti opinioni tra gli stessi studenti del “Seneca” i quali, tra i circa mille iscritti, si distinguono in tre aree di pensiero:

  • il fronte del “SI”
  • il fronte del “NO”
  • il fronte dell’ “IGNAVIA”

Il Fronte del “SI”

Tra coloro che hanno illustrato le motivazioni dell’occupazione della scuola, elencati ed esplicitati attraverso un grosso striscione affisso alle pareti esterne dell’edificio di Torregaveta, e che aderiscono alla forma di protesta, si è avuto modo di ascoltare uno dei quattro rappresentanti studenteschi d’Istituto del “Seneca”.

“Tornati dalla gita del V anno, e nel mentre restavamo fuori scuola per un pacifico “sit-in” di protesta,  abbiamo richiesto alla preside di sospendere le attività didattiche accettando un piano alternativo di studio da noi strutturato. Lo stesso prevedeva la suddivisione della giornata scolastica in due fasi: le prime tre ore, prive di interrogazioni, sarebbero state dedicate alla ripetizione, fatta dai docenti, di argomenti già spiegati nei primi mesi di scuola; mentre da dopo l’intervallo sarebbero cominciate le attività alternative rappresentate da tornei sportivi, cineforum, corsi di teatro e di lingua straniera. Purtroppo il Collegio Docenti ha bocciato la nostra proposta che, tra le altre cose, era anche motivata dalla necessità, manifestata dalla stragrande maggioranza degli studenti, di alleggerire, a pochi giorni dalle vacanze natalizie, il carico di lavoro dopo che i primi mesi di lezione hanno richiesto uno studio intenso e faticoso.

okk2Ma gli studenti del V anno, oltre al diniego netto dei docenti, non hanno gradito neanche il modo in cui si è gestita la preparazione e lo svolgimento del viaggio d’istruzione.

La gita è stata preparata in maniera frettolosa ed in tempi strettissimi. innanzitutto già da settembre abbiamo contestato la scelta del Collegio Docenti di porre il viaggio d’istruzione nel mese di dicembre. Scelta irrevocabile, presa in settembre, la quale è stata motivata con la volontà di garantire, da gennaio in poi, un ritmo di studio continuo e costante, utile per preparare al meglio gli studenti dell’ultimo anno in vista dell’ Esame di Stato. Ci hanno fatto pagare i vaglia, per un totale di 325 euro, pochi giorni prima della partenza che era fissata per il giorno 9 e arrivati in Spagna con la nave, abbiamo dovuto pagare più di 100 euro  soltanto per le visite guidate. Spese gravose che, in modo inconcepibile, non erano state preventivamente comunicate alla platea in partenza. Inoltre c’è da notare che la meta di Barcellona è stata scelta poiché risultava essere economicamente più accessibile per tutti, nonostante tanti studenti avrebbero gradito di gran lunga un viaggio a Berlino (per cui ci era stata proposta una spropositata cifra pari a 528 euro)”.

Viaggio nefasto che, oltre ai danni economici, ha rallentato anche il processo della protesta.

Come tutte le scuole d’Italia era nostro intento cominciare l’autogestione o l’occupazione già dal 6 dicembre. Un’opzione da più parti supportata che però, dopo aver saputo che la data della partenza era stata fissata per il 9, è stata bocciata a maggioranza durante l’assemblea d’istituto del 7 dicembre. Assise in cui è venuto a mancare il supporto di alcuni maggiorenni. Poi, durante il tragitto che il giorno 14 ci riportava a casa, si è tenuta una votazione democratica in cui i ragazzi del V anno, a stragrande maggioranza, hanno deciso di optare per forme di protesta. Per tale motivo il giorno 15 siamo rimasti a casa, il 16 abbiamo proposto l’autogestione, manifestando con un sit-in, ed all’alba del 17 abbiamo occupato la scuola”.

Un gesto “simbolico” di cui vengono ancor meglio illustrate le modalità e le finalità.

“La protesta quindi segue l’onda di dissenso nazionale che si pone contro il decreto Gelmini. A ciò si aggiunge che al Fusaro i ragazzi sono costretti a fare lezione in condizioni di fatiscenza assoluta, mentre al plesso di Monte di Procida, occupato mediante l’apposizione di catene, addirittura non si accendono i termosifoni. Inoltre è giusto ribadire che, onde garantire il diritto allo studio di chi dissente, abbiamo lasciato aperto l’edificio del Fusaro presso il quale può dirigersi chiunque voglia fare lezione. L’occupazione terminerà ancor prima delle vacanze natalizie. Difatti, per far si che la scuola venga derattizzata in modo adeguato, abbiamo deciso di abbandonare la struttura nella giornata di martedì 21. Intanto, oltre a ripulire quotidianamente la scuola, stiamo organizzando corsi di recupero, cineforum, ballo latino-americano e tornei di ping-pong e pallavolo”.

L’ultima precisazione, infine, riguarda il possibile prolungarsi della protesta.

“Il 21 lasceremo la sede centrale e dopo le festività vedremo se qualcosa sarà cambiato. Se dovessero permanere le inefficienze alle strutture non so se occuperemo nuovamente. Di certo faremo un’assemblea d’istituto in cui, democraticamente, si sceglierà cosa fare”.

 

Il Fronte del “NO”

okk3 Dall’altro lato, in dissenso con tale forma di protesta, s’erge un buon numero di studenti appartenenti soprattutto al triennio ed al quarto anno. Ecco quanto asserito da cinque studenti, due iscritti al terzo anno, uno al quarto, uno al secondo ed un altro al primo.

L’occupazione è stata decisa solo da una ristretta area di studenti tra l’altro appartenente al V anno. Detto ciò si ritiene inappropriato occupare la scuola a soli pochi giorni dalle vacanze di Natale. Ci sono università e licei in Italia ed in Europa che sono in stato di agitazione già da fine novembre e quindi sono riusciti a riscuotere l’approvazione della gente che apprezza una protesta nata lontano dalle solite vacanze di fine anno. Se avessimo manifestato ad inizio dicembre allora sarebbe stato diverso”.

Il motivo del contendere, senza ombra di dubbio, sembra essere la gita di Barcellona.

Ai primi di dicembre si parlava di occupazione contro la riforma Gelmini. Poi è giunta la gita e si è cambiato idea perché si preferisce partire pare la Spagna piuttosto che restare a scuola per protestare. Ciò è un atteggiamento poco serio che rende poco credibile il tutto. Qua nessuno vuole perdersi nulla. Di sicuro tra i protestanti c’è chi crede nell’occupazione ma molti hanno aderito solo perché si vuole arrivare a Natale, e ciò è confermato dal fatto che disoccupano prima delle vacanze di Natale. Inoltre ricordo che nell’assemblea d’istituto del 7 c’erano anche tanti studenti che erano a favore del decreto legge proposto dal Ministro Gelmini”.

Ultima nota dolente, a detta dei dissenzienti, è rappresentata proprio dall’apertura della scuola del Fusaro presso cui, quotidianamente, si recano un gruppo di studenti che, dopo aver saputo che la preside è intenzionata a non far partire i ragazzi del III e del IV che non vanno a scuola per fare lezione, hanno paura di non partecipare al viaggio d’istruzione.

“In passato sono stato in quell’ edificio e poco assicurare che fa veramente pena. Ma perché ce ne ricordiamo solo a Natale? E poi per quale motivo si è deciso di lasciare aperto proprio quell’edificio se, come è giusto dire, fa veramente schifo ed è anche pericoloso?”.

 

Il Fronte dell’IGNAVIA

Infine, a concludere il quadro delle giornate di manifestazione le quali, a prescindere dalla condivisione, aprono di sicuro una dialettica interessante tra il fronte del “SI e del “NO”, si palesa con chiarezza anche il solito partito dell’Ignavia che porta avanti una linea di pensiero chiara e priva di incomprensioni. Un “fronte” di certo da stigmatizzare che, a differenza dei primi due, propone la propria idea restandosene comodamente a casa

“Non so se è giusto o sbagliato occupare. Ma se manifestano e occupano la scuola è buono, così non si fa lezione. Poi a gennaio sarà dura perché i professori saranno arrabbiati”.

Readzione Freebacoli
freebacoli@live.it

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17 Commenti:

Alle 19 dicembre 2010 alle ore 13:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sembra una barzelletta, questi dovrebbero essere i nostri futuri cittadini di domani? Nemmeno uno striscione decente e scritto in italiano hanno saputo fare. Proposte ridicole e combiante e atvolino per aspettare i regali sotto l'albero, la cosa più assurda però mi pare questa

"il Collegio Docenti ha bocciato la nostra proposta che, tra le altre cose, era anche motivata dalla necessità, manifestata dalla stragrande maggioranza degli studenti, di alleggerire, a pochi giorni dalle vacanze natalizie, il carico di lavoro dopo che i primi mesi di lezione hanno richiesto uno studio intenso e faticoso"

MA STIAMO DANDO I NUMERI??? SE FOSSERO FIGLI MIEI LI PRENDEREI A CALCI NEL ******

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 14:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

poveri noi

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 14:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

da quello che leggo però la prima proposta degli studenti per l'autogestione non era male, volevano anche continuare a studiare e a fare lezione...peccato per quella motivazione di "alleggerimento del lavoro" che ha proprio buttato tutto nel cesso.

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 15:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

tenete duro bamboccioni....

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 15:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Io sono nel fronte del 'Sì' e sono una studente del quarto anno nel suddetto liceo, come s'intuisce già dalla mia prima affermazione. Malgrado non condivida alcuni atteggiamenti degli altri studenti, siano essi favorevoli, contrari o semplici ignavi, sono favorevole all'occupazione e, soprattutto, una di quelle poche persone che si identifica con quei poveri studenti a Roma. Premesso questo, premesso che per l'autogestione ci sono state anche proposte realmente ridicole.. invito Anonimo ( il primo che ha commentato ) a darsi una calmata. Innanzitutto, lo striscione nella foto mi sembra scritto in italiano (è più italiano questo o uno scritto con abbreviazioni e linguaggio sms?) . Non è dialetto, non ci sono errori di ortografia, è sintetico e VISIBILE.

In secundis, NON è affatto ridicolo che cerchino di alleggerire gli ultimi giorni di scuola, dal momento che alcuni docenti si permettono di mettersi a fare compiti in classe ora che gli studenti sono provati dall'inizio della scuola (me compresa), come se fossero dei veri e propri schiavisti. Devo forse ricordare che qui c'è un quadrimestre e non un trimestre? Questi giorni potrebbero benissimo essere impiegati per fare ripetizione, per cercare di colmare delle LACUNE. Non è detto che si scoccino e basta. Se non sono i professori a concedere del tempo per colmare le proprie lacune, ce lo prendiamo noi. Non mi sembra il caso di puntare il dito come la gente è abituata a fare. Un commento simile, mi sembra tanto come quelli dei Vomeresi che presero a schiaffi gli studenti manifestanti perché DOVEVANO FARE SHOPPING E LE STRADE ERANO OCCUPATE: ipocrita e menefreghista.

Riguardo alla protesta contro la Riforma Gelmini, sono perfettamente d'accordo con la protesta, dal momento che siamo di fronte ad un tentativo di rendere impresa più ardua l'istruirsi, a quei pochi che davvero vogliono fare qualcosa. Se c'è qualcuno che ci crede, perché additarlo?

Prendere 'a calci nel fondoschiena' i figli, di certo non è un metodo educativo, quanto più un tentativo di mostrare alla massa IPOCRITA che il genitore non ha colpa, che cerca d'intervenire ma la colpa è dei figli. Un genitore dovrebbe incoraggiare i figli a prendere posizione e non soffocarlo. Prendere posizione è il PRIMO PASSO per crescere e per diventare dei CITTADINI, anziché delle pecore.

Rifletta bene, signore/signora, prima di puntare il dito. Rifletta. E non dica 'come si permette questa mocciosa di parlare così ad una persona più anziana?', perché l'anzianità, se non si ha cervello, non significa nulla.

Detto questo, concludo con un'incitazione a chi crede nella protesta a farsi valere, un invito agli ignavi a prendere posizione e un invito a farsi un esame di coscienza ai contrari che non hanno riflettuto (quelli che hanno riflettuto, nulla da dire: hanno un'opinione propria e sono da rispettare ugualmente)

Y. D., 4° anno del liceo Seneca ( lascio l'iniziale del cognome perché minorenne )

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 18:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

Le motivazioni sono giuste ... ma loro purtroppo occupano solo perchè non hanno voglia di studiare e di sacrificarsi! Andate a lavorare e non fate spendere soldi inutili ai vostri genitori!
Non sanno neanche chi è la Gelmini e cosa c'è scrit...to nella sua riforma! Povera Italia!!!

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 18:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ci sono alcuni, si troppo pochi, che conoscono la riforma e molti che semplicemente non vogliono andare a scuola, ma dire "Povera Italia" per cose del genere è eccessivo, se molte delle loro menti sono "assenti" o "vuote" lo devono proprio all'Italia che, tra l'altro, con queste ultime riforme mira a svuotarle ancor di più.

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 18:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

Povera Italia è semplicemente un modo di dire rivolto alla situazione generale che tutti stiamo vivendo! Cmq condivido il tuo pensiero nella maniera più assoluta. Purtroppo è tutto il contesto sociale che è malato nell'anima! Però questi ragazzi devono imparare ad utilizzare la propria testa senza farsi condizionare!!!! Io e tanti altri ragazzi come me lottiamo duramente ogni giorno per ampliare la nostra cultura proprio per non farci manipolare da nessuno!

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 18:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il problema è che non v'è nessuno ad insegnar' loro come utilizzare la propria testa e, se si operano tagli alla cultura, saremo sempre più pochi a cercare di ampliare la nostra mente.

In poche parole, le menti vuote aumentano e sono sempre... più facili da pilotare, vedi quanti voti prendono i due partiti maggiori e vedi quante sono poche e persone che scendono in piazza nonostante la grave situazione.

 
Alle 19 dicembre 2010 alle ore 21:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Io me ne sto forse anke “comodamente” a casa in questi giorni di occupazione ma non è affatto ignavia la mia. Io una posizione ce l ho ed è quella contro l occupazione come l autogestione o qualsiasi altra forma di protesta fatta ora a dicembre a poki giorni delle feste natalizie chiedente in realtà solo un prolungamento di esse..anke stare a casa a questo punto puo essere una protesta contro l occupazione stessa. La preside era stata avvisata che molto probabilmente se l autogestione fosse stata rifiutata la scuola sarebbe stata occupata. Nulla è stato fatto per evitare un occupazione. Con l autogestione sarebbe stato piu facile fare lezione. Gli alunni nelle prime ore di lezione sarebbero stati in classe e ki magari era contrario a quest’ interruzione degli studi avrebbe potuto autogestirsi facendosi perlomeno interrogare dai professori. Alla fine se la scuola è occupata ce l hanno voluto gli insegnanti per primi. Il motivo per cui la scuola è stata occupata venerdì 17 dicembre lo sappiamo tutti qual è. A partire dagli alunni fino ai professori;e se fa comodo agli alunni fa comodo anche ai professori! Ogni anno per un motivo o per l'altro guarda caso solo a dicembre ci sono pretesti per occupare. La scuola del sociale a monte di procida versa in condizioni davvero disastrose a partire dalla struttura esterna fino all’ inefficienza degli strumenti interni all’ istituto. Su questo non ci piove. Ma perkè aspettare dicembre per occupare??..A mio parere lo si doveva fare già da settembre!Per quanto riguarda la riforma gelmini (io stesso ne sono contrario) molte scuole hanno occupato per settimane intere già dal mese di novembre. Quando pero la nostra scuola era troppo occupata a pensare al viaggio di V per occupare. Viaggio d cui poi una volta finito gli alunni stessi si sono lamentati?solo al ritorno delle V dal viaggio si è pensato ad occupare autogestirsi o quant’ altro. Quindi mo non prendiamoci in giro…

 
Alle 20 dicembre 2010 alle ore 00:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

hai ragione i professori, così come tanti ragazzi, vogliono fare solo la ricotta!!!!!!

 
Alle 20 dicembre 2010 alle ore 15:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

il movimento studentesco è una cosa sera. non ridicolizzatelo così.

 
Alle 20 dicembre 2010 alle ore 17:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

"NON è affatto ridicolo che cerchino di alleggerire gli ultimi giorni di scuola, dal momento che alcuni docenti si permettono di mettersi a fare compiti in classe ora che gli studenti sono provati dall'inizio della scuola (me compresa), come se fossero dei veri e propri schiavisti"

si permettono ??? schiavismo ???? sei provata dall'inizio della scuola??

ragazzina non so cosa ti succederà quando (e se)andrai all'università e poi a lavorare. ti auguro di tutto cuore di trvarti un uomo ricco in modo da poterti permettere di non fare niente come sei evidentemente abituata a fare. mi ripeto: poveri noi

 
Alle 21 dicembre 2010 alle ore 20:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gisa ha detto...

Quello che mi lascia basita, è la poca coerenza di alcune cose.
Primo: se non si è concordi con le scelte del collegio docenti di fare a dicembre la gita a Barcellona perché parteciparvi, considerando che sono ragazzi adulti e non bambini delle elementari, bastava astenersi tutti per mandare all’aria quanto deciso.
Secondo: già agli inizi di dicembre si parlava di occupazione e autogestione, bocciata dalla maggior parte dei ragazzi, compresi quelli delle classi in partenza per Barcellona.
Questo lascia pensare a una scelta di convenienza.
Fare occupazione a cinque giorni dalle vacanze di Natale, con test e compiti in classe … lascia il tempo che trova.

 
Alle 22 dicembre 2010 alle ore 23:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Valentina Bernaudo

hanno tardato l occupazione per le gite.. non credo abbaino tanta credibilità

 
Alle 23 dicembre 2010 alle ore 10:01 , Anonymous Giuseppe Rosiello ha detto...

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile (poco più in basso dei vostri commenti)...
[...]
5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità.

Posso capire cosa c'è di male nel sottoscrivere le proprie opinioni? Non si sta mica ammazzando nessuno anzi, si sta facendo capire che ci sono persone che leggono questi articoli ed hanno tale capacità critica da riuscire a mettersi in gioco e confrontarsi con gli altri.
Ma forse c'è paura?
Paura di uno scontro "alunna vs professoressa"??
Davvero non riesco a capire, resto allibito!
E non mi si può certo venire a dire che "è stata distrazione" perchè il sistema lo richiede quindi non c'è scelta più accurata nel mettere "ANONIMO" invece di "NOME".
Ma sapete, non mi meraviglio (PURTROPPO!) più di tanto, perchè questa è l'Italia ( e qui sarebbe davvero il caso di dire "POVERA ITALIA") che ci ritroviamo a dover vivere e affrontare.
Anche se una piccola se non piccolissima realtà di periferia, questo è lo specchio di un Paese che non è in grado di prendersi le proprie responsabilità, un Paese ricco di moralisti ed idealisti che sono bravi nell'oratoria, anzi bravissimi, ma che poi lasciano le proprie parole al vento...
BUON NATALE
GIUSEPPE ROSIELLO!

 
Alle 6 marzo 2011 alle ore 01:56 , Anonymous R.A. ha detto...

Povera Italia è quella che ci avete lasciato voi a noi.

Non abbiamo certo permesso noi (al massimo appena diciottenni) a tenere il Signor Bunga Bunga al governo per quindici anni, o no?

E poi se lei ha a che fare con persone ignoranti, non generalizzi: questo è il secondo anno che a scuola ci riuniamo noi studenti e leggiamo il ddl gelmini e leggendolo c'è da dire POVERA ITALIA: un italiano mostruoso, contorto, per abbindolare con parole belle e vuote.

Sono vere tutte le contraddizioni che girano intorno a quest'occupazione, ma per piacere chi non è della scuola non dovrebbe esprimere giudizi tanto forti. La mia posizione come quella di altri, tanti altri, ragazzi era favorevole all'occupazione ma oltre questi punti c'era ancora un'altra questione che qui o il giornalista ha omesso oppure non ha intervistato le persone giuste

ecco quanto: semplicemente l'atteggiamento presuntuoso e insopportabile della nostra preside. Ci sono a scuola alunni più grandi che rimpiangono la vecchia gestione del vecchio preside. noi abbiamo una preside che se cortesemente le vai a chiedere qualcosa se ti va bene ti risponde urlando "qui chi è la preside? Io, quindi comando io" questa frase non la dimenticherò più...è ASSURDO...lei non comanda nulla. Quindi l'occupazione è partita anche come una sorta di "sfida" nei suoi confronti che il giorno prima senza prof dice di darci l'autogestione e davanti ai prof, la boccia! COMPLIMENTI COERENZA...e noi da chi dovremmo prendere esempio?? Chi dovremmo rispettare? Non si legga questa "sfida" come un atteggiamento infantile: in questa scuola, come il mio prof molti sono stanchi di questa preside (per carità sarà qualificata, sarà un ottima docente di lettere, ma...)
Se i prof, la preside sapessero almeno loro il decreto Gelmini, non dico c'avrebbero appoggiato l'occupazione (perchè comunque illegale) ma avrebbero partecipato con noi nel creare una forma di dissenso che potesse essere a rilievo regionale e anche nazionale (perchè no!?).

Quindi voi che vi fate tanto belli giudicando, criticando questa nuova generazione smettetela. Non ci avete creato nulla di buono, quello che i nostri nonni o bisnonni stavano creando l'avete distrutto, avete creato una società schifosissima dove c'è gente che alla vigilia dei 150 anni d'unità d'Italia è per il secessionismo, per l'Italia divisa. Vergogna, Vergogna voi.

Noi siamo giovani, lasciateci in pace. Noi la sofferenza la sentiamo più di voi, ma siamo meno pagliacci di voi: non necessitiamo di lamentarci tutti i giorni se poi di concreto nelle mani non abbiamo nulla. Io lo so e ne sono sicuro che le cose non potranno andare sempre cosi.
io CREDO che noi, quelli che oggi schifate e criticate tanto, un giorno assicureranno ai loro figli un futuro. CIO CHE VOI CI STATE RENDENDO DIFFICILE

(non dico impossibile per rispetto di altri popoli, di cui in egual misura ignorate!)

attenti a dire poveri italia, se in quell'italia non ci si mette in prima persona!

 

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