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Geppino Laringe Chiede Scusa al Sindaco Ermanno Schiano: “I Consiglieri PDL Non Sono dei Ladri”

Freebacoli: Geppino Laringe Chiede Scusa al Sindaco Ermanno Schiano: “I Consiglieri PDL Non Sono dei Ladri”

sabato 5 febbraio 2011

Geppino Laringe Chiede Scusa al Sindaco Ermanno Schiano: “I Consiglieri PDL Non Sono dei Ladri”

image E dopo mesi di disguidi, sguardi torvi, accuse e richieste troppo esigenti, Geppino Laringe prende la parola in Consiglio Comunale e chiede scusa agli amici del Popolo della Libertà: scritto un altro capitolo dell’Odissea Pidiellina locale.

Si aggiungono decisive ed inaspettate novità all’interno dello scontro tra titani cominciato lo scorso mese di agosto dai banchi del consiglio comunale allorquando il consigliere anziano Geppino Laringe, indispettito per alcune scelte assunte dalla maggioranza in merito alla gestione del Centro Ittico Campano, lesse all’assise un documento in cui asseriva che l’abbassamento dei canoni per gli affittuari dei terreni del CIC poteva essere percepito come “una zampata estiva di vecchissimo stampo politico”.

Parole forti, ma tutto sommato controllate dalla forma scritta e da un italiano sibillino, a cui seguì una veemente diatriba tra lo stesso Laringe e diversi rappresentanti dell’élite del Pdl cittadino.

Battibecco, inscenato in pubblico, che è stato anche registrato da apparecchiature ad hoc, durante il quale Geppino, indicando, tra gli altri, i consiglieri Simone Scotto di Carlo, Antonio Carannante (detto Caraone), Luigi Della Ragione e Luigi Carannante (detto Pignazella), ebbe a definirli (riportando in tal caso una traduzione in italiano delle urla del consigliere più votato tra le fila del Pdl) come dei ladri pronti a rubare tutte le cose.

Ciò detto, tra urla e caos, mister 680 voti decise anche di consegnare nelle mani dei consiglieri del Partito Democratico una sorta di documento-prova di tutte le presumibili malefatte messe in essere dai vertici della maggioranza.

Una serie di tabelle che però, una volta consegnate ai banchi della presidenza, e dopo che proprio Laringe si era allontanato dall’aula per effettuare una telefonata, furono repentinamente ritirati dallo stesso.

Perciò dinanzi a tali frenetici movimenti fu proprio il sindaco Schiano, dopo aver bacchettato l’esperto esponente consiliare, ad assicurare la città che avrebbe fatto di tutto per recuperare agli atti del consiglio i documentati mostrati da Geppino e consegnati dal Pd.

Passano mesi e, a seguito di lunghe riflessioni estive e di ancor più intensi ragionamenti natalizi, il buon Geppino, consigliato dalla propria coscienza, legge in consiglio, esattamente cinque mesi dopo il “J’Accuse”, una lettera aperta posta all’attenzione dell’intera assise:

imageChiedo scusa a tutti per ciò che ho impropriamente asserito. Tutto ciò che ho detto ad agosto è stato solo frutto di incomprensioni tra me ed i restanti membri della maggioranza. Mi sono lasciato prendere dalla foga. Chiedo perciò al sindaco di ripristinare i vecchi equilibri di governo perché è mio intento sostenere quel programma elettorale (“quasi” mai mostrato in campagna elettorale ndr) che tanti cittadini di Bacoli hanno votato. Inoltre condivido anche l’abbassamento delle tariffe per gli affittuari del Centro Ittico Campano”.

Completata la redenzione dal peccato, forse dettato dalla calura estiva, tra qualche sorriso e qualche altro muso lungo, ha quindi inizio un efferato scontro tra il canuto Laringe ed il Partito Democratico che, a mò di scena teatrale, si riporta per grandi linee di seguito;

PD: “Noi consegnammo ai banchi della presidenza i documenti di Laringe. Ci sono delle responsabilità gravi perché quelle carte sono state impropriamente consegnate ad un altro consigliere. Si sottolinea impropriamente. Bisogna fare chiarezza”

Laringe (trad.): “E’ inutile che fate i filosofi. Quelle carte, prima che ve le consegnavo io, già le avevate anche voi. Voi già le tenete. Non dite bugie”

PD: “Noi non abbiamo le carte. Si stanno dicendo un sacco di bugie”

Laringe (trad.): “Noi vi nascondente inutilmente e non scappate dinanzi alle vostre responsabilità ed all’evidenza. E’ inutile girarci attorno”

Il dibattito poi proseguiva tra illazioni e accuse relative a presunti forti legami di alcuni consiglieri comunali con aziende e fabbriche presenti sul territorio bacolese i cui piccanti contenuti, poiché registrati, saranno di sicuro trascritti nel verbale della seduta.

Nel concludere, quella che evidentemente rappresenta solo un’altra pagina dell’immensa Odissea Bacolese, è utile focalizzare l’attenzione su di un particolare di non poco conto.

imageDifatti, appreso che il buon Geppino è effettivamente rientrato a pieno regime negli ingranaggi del Popolo della Libertà di Bacoli, è impossibile dimenticare che le deleghe d’assessore (esclusa quella ai Trasporti consegnata a Salvatore Grande) un tempo possedute dal dimissionario Strato Teano (assessore nominato direttamente da Laringe nel mese di Maggio e poi allontanatosi per via del litigio estivo sopracitato) non sono ancora state consegnate a nessuno.

Non a caso la città di Bacoli da ben 5 mesi è priva, in modo assolutamente incredibile ed ingiustificabile, di un assessorato ai Beni Archeologici ed alla Pubblica Istruzione.

E’ da pazzi, da giovani o da individui con poco senso delle istituzioni, pronosticare che tali deleghe, relegate comodamente in un cassetto nell’attesa di completare l’opera di cucitura politica-governativa, verranno riconsegnate di qui a breve proprio ad un assessore nominato dal redento Laringe?

Per le risposte basterà attendere il prossimo consiglio comunale.

Seduta in cui si discuterà l’approvazione del celeberrimo verbale n.35 dell’Agosto 2010 concernente la sfuriata di Laringe.

Inoltre si avrà modo apprendere cosa il sindaco Ermanno Schiano, il segretario comunale e chi altro di dovere, avrà fatto per acquisire agli atti del Consiglio un documento probatorio che, ad oggi, la città non ha avuto ancora modo di leggere.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 5 febbraio 2011 alle ore 23:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alain Sanfratello ù

la politica attuale non conosce vergogna,sia per chi ha chiesto scusa ,sia per chi l'ha accettata,ma ancor di più a chi ascoltava ed aveva l'obbligo di interpretare quel teatrino ridicolo ma serio e preoccupante per le dichiarazioni fatte ravvisandone un approfondimento in sede investigativa.

 
Alle 6 febbraio 2011 alle ore 01:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano
GEPPINO LARINGE:IL FIGLIUOL PRODIGO!SIC!!!!posso invitare tutti quanti ad una 'piccola riflessione?'.a nemico che RIENTRA 'ponti d'oro'

 

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