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Fusaro, Bellezze Bruciate: Ecco come Vengono Investiti i Fondi della Comunità Europea - VIDEO

Freebacoli: Fusaro, Bellezze Bruciate: Ecco come Vengono Investiti i Fondi della Comunità Europea - VIDEO

domenica 13 marzo 2011

Fusaro, Bellezze Bruciate: Ecco come Vengono Investiti i Fondi della Comunità Europea - VIDEO

Una cloaca a cielo aperto. La foce di Torregaveta trasporta all’interno del lago Fusaro numerose chiazze di melma maleodorante: non migliorano le condizioni dei bacini lacustri bacolesi.

E’ ancora una volta devastante lo scenario visibile nei pressi della pista ciclabile di periferia. L’area, oltre ad essere contraddistinta da un dilagante e perpetuo degrado, continua ad essere bagnata da acque fetide ed inquinate che, una volta superata la foce di Torregaveta, s’immettono costantemente proprio nel più esteso ed inquinato lago flegreo.

Non meno inquietante è lo stato in cui si ritrova la stessa foce di periferia. Oramai del tutto ricoperta da sabbia, è stata oggetto di versamenti di materiale ingombrante. Oggetti del tutto arrugginiti, tra cui pali, lavatrici ed altro ancora, in gran parte arenati e spesso sporgenti sin sopra il livello delle acque. Tra questi si denota anche la presenza di pneumatici.

Ma a determinare il vero e proprio inquinamento ambientale è di certo lo stato delle acque lacuali. Oltre alla melma, ben visibile a galla, è palese la presenza di alghe putrefatte e di chiazze molto scure. Di riflesso, poco distante, il colorito dell’acqua si trasforma in bianco. Difficile, in entrambi i casi, comprendere le ragioni di tali fenomeni ed i danni che gli stessi possono arrecare al lago Fusaro ed all’intera periferia.

Nello specchio acqueo inoltre, a poche decine di metri di distanza dallo sbocco della foce, si dirama un’intensa attività di mitilicoltura che, senza ombra di dubbio, non può che essere danneggiata da una foce otturata e ricca di inquinati.

Eppure per il primo verdetto pronunciato dal giudice del Tribunale di Napoli, che ha accolto l’istanza avanzata dall’Ittica Lago Fusaro e dall’Irsvem, rispettivamente società di mitilicoltura presente nel bacino lacustre imperiale, e centro di depurazione degli stessi molluschi, è impossibile far traslocare i mitilicoltori.

Infatti, si legge, “la presenza delle cozze nel lago ha comportato un miglioramento dello stato delle acque”. Questo quanto sancito dal giudice di Napoli dando così il via alla serie di ricorsi che vedranno ancora una volta fronteggiarsi il Comune di Bacoli e l’Ittica Lago Fusaro.

Proprio sull’inquinamento del lago bacolese, non si fermano le indagini della magistratura. Un inchiesta che sta coinvolgendo anche diversi rappresentanti della macchina comunale e che potrebbe avere risvolti decisivi per la salubrità del territorio flegreo.

Infine, nonostante siano state fatte segnalazioni e denunce durante lo scorso mese di novembre e durante un consiglio comunale tenutosi in febbraio, non si sono ancora presi provvedimenti per impedire che la pista venga ulteriormente depredata da atti di vandalismo e di inciviltà. Tra questi non ultimo, così come visibile anche dal filmato, è il furto dei cavi elettrici posti un tempo in loco per permettere l’accensione delle centinaia di faretti ai due margini della ciclabile del Fusaro.

Aprire finalmente alla cittadinanza il percorso pedonale potrebbe rappresentare l’unica soluzione per attenuare tale evidente forma di incuria ed abbandono in modo da porre gli stessi cittadini come i primi controllori del tratto realizzato attraverso lauti finanziamenti provenienti direttamente della comunità europea.

Solo in tal modo la stessa popolazione sentirebbe come proprio uno spazio realizzato nell’ottica di aumentare le possibilità di socializzazione e di incontro tra i cittadini.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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3 Commenti:

Alle 13 marzo 2011 alle ore 18:17 , Anonymous lina maione ha detto...

Noi che potremmo vivere di solo turismo, lavorare per soli 6 mesi l'anno. Noi che potremmo non conoscere disoccupazione con il solo patrimonio naturale, che potremmo non avere timore per il futuro dei nostri figli. Non dovremmo MAI sentire il desiderio di scappare dal nostro paese... che scempio!!

 
Alle 13 marzo 2011 alle ore 19:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'ALTRA FACCIA,BRUTTA, DEI CAMPI FLEGREI, IN QUESTO CASO DI BACOLI -CAMPI FLEGREI- (NA)

 
Alle 14 marzo 2011 alle ore 15:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

a chi è stata affidata la pista ciclabile dalla soprintendenza? questi sono i veri responsabili e bisogna denunziarli alla Corte dei Conti, ma la realtà è che siamo noi che valiamo poco anzi pochissimo, un bene del genere in nessuna parte del mondo sarebbe stato ridotto così......VERGOGNIAMOCI

 

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