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Bacoli Perde 1,5 Milioni di Euro per la Raccolta Differenziata: Scappano i Finanziamenti, Restano i Politici Incapaci

Freebacoli: Bacoli Perde 1,5 Milioni di Euro per la Raccolta Differenziata: Scappano i Finanziamenti, Restano i Politici Incapaci

lunedì 7 marzo 2011

Bacoli Perde 1,5 Milioni di Euro per la Raccolta Differenziata: Scappano i Finanziamenti, Restano i Politici Incapaci

image Anche quando la Provincia bussa alle porte della città di Bacoli, l’amministrazione, figlia di padri a dir poco scellerati, è impossibilitata a rispondere: l’incapacità dei politicanti locali impedisce al paese flegreo di partecipare ad una bando “per l'incremento e lo sviluppo della raccolta differenziata dei comuni napoletani” dal valore di 1,5 milioni di euro.

E’ del 31 dicembre scorso, l’ultima dimostrazione dell’assoluta nocività garantita nel passato, nel presente e, purtroppo, ancora in futuro da classi dirigenti del tutto inadeguate a trasportare la cittadinanza bacolese verso scenari più limpidi e radiosi, di quelli cupi e oscuri che continuano ad adombrarla.

Con un’apposita delibera di giunta, la Provincia di Napoli (quella di Cesaro “Tic Tac” e di Ermanno Schiano) ha promosso un bando, che assegna lauti fondi ai comuni della provincia di Napoli, con l’esclusione del capoluogo partenopeo, per l'incremento e lo sviluppo  della raccolta differenziata, per cui si possono presentare domande entro il prossimo 31 marzo.

Con lo stesso s’intende procedere al trasferimento per l’acquisto di attrezzature, macchinari ed automezzi specifici, utili all’attuazione delle politiche di sviluppo/incremento della raccolta differenziata (R.D.) dei rifiuti solidi urbani (R.S.U.).

Ma l’imbarazzo, dopo l’acquolina in bocca sopraggiunta in concomitanza con la possibilità di far cassa con denaro provinciale (quindi pubblico), si manifesta con evidenza quando si elencano i limiti previsti per i comuni che abbiano intenzione di “presentare manifestazione d’interesse”.

I paletti (peraltro previsti da apposite normative) sono solamente due:

  • aver conseguito, entro la fine del 2009, una percentuale di raccolta differenziata pari “almeno” al 25%, in coerenza con il disposto della legge n.123/2008
  • esser dotati del Piano comunale per la raccolta differenziata, previsto dall' art. 3 dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11/01/2008

Il Comune di Bacoli riesce nell’ardua impresa di non superare neanche uno di questi limiti: inadeguatezza più che totale e per la quale, anziché ricevere finanziamenti, i cittadini hanno anche l’onere di vedersi aumentare, di anno in anno, la quota Tarsu.

Una lievitazione quasi fisiologica, determinata dall’incremento delle multe patite da realtà municipali che, come Bacoli, non rispettano la legge in materia di “raccolta differenziata”.

imageAssurdità inconcepibili che, qualora approfondite, palesano un baratro ancor più profondo: difatti, se è vero come è vero che Bacoli, al dicembre del 2009, raggiungeva con difficoltà un ridicolo 6% di raccolta differenziata (venendo per questo ultra-multata), adesso la situazione non solo non è sostanzialmente migliorata ma, all’anno 2011, ancora non rispetta i parametri minimi del 2009.

 Al febbraio del 2011 il Comune di Bacoli, secondo dati ufficiali rilasciati dalla Flegrea Lavoro, e nonostante sia amministrata da quasi un anno da un’amministrazione e non da un commissario prefettizio, sfiora soltanto il 18% di R.D.

Inoltre, cosa ancor più grave, l’attuale esecutivo (il cui assessore alla Visibilità Michele Massa, ha dichiarato di dimettersi per manifesta incapacità qualora, entro giugno, non dovesse raggiungere idonee percentuali di R.D., che si aggirerebbero intorno al 55%), non ha ancora portato in Consiglio Comunale, al marzo del 2011, un reale Piano comunale per la raccolta differenziata che proprio il loro “dictator” Silvio Berlusconi, aveva imposto “per legge”, con l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11/01/2008.

Uno sfacelo collettivo, fatto di disonore e vergogna, che di certo ha padri in parte ancora presenti sulla scena politica del territorio: si parte dagli ultimi periodi della seconda dell’amministrazione Antonio Illiano (caduta nel gennaio 2001 proprio in relazione alla possibile partenza della raccolta differenziata), passando poi per il primo governo Coppola (sostenuto dalla stragrande maggioranza degli attuali consiglieri comunali di maggioranza, tra cui proprio da un silente Ermanno Schiano), per il commissariamento di Maria Elena Stasi (attuale parlamentare Pdl), e giungendo alla seconda amministrazione Coppola (di cui dopo si ricorderà il “pool” di maggioranza), ed al primo anno dell’esecutivo Schiano.

“Ma il Popolo della Libertà amministra la città soltanto dall’aprile del 2010. Cosa c’entra con le deficienze del 2009? E poi Ermanno ha sempre detto che vuole creare una sorta di discontinuità con il passato di Antonio Coppola!”, dirà qualche cortigiano più accanito (qualcuno aggiungerà anche, per estrema devozione, “siete solo dei comunisti!”).

Si è vero. Peccato però che l’attuale capogruppo del Pdl, Simone Scotto di Carlo, rappresenta proprio uno dei più evidenti elementi d’unione tra l’ultimo Illiano ed il primo Schiano. Faceva parte della maggioranza di centrosinistra con Antonio Illiano, fu consigliere comunale ed anche vicesindaco con Antonio Coppola, ha avuto incarichi dirigenziali in Flegrea Lavoro (società municipalizzata che aveva il compito di far partire la raccolta differenziata a Bacoli già nel 2004) e, guarda caso, è il principale esponente consiliare dell’attuale maggioranza di centrodestra.

Ma non provate ad addebitargli alcuna responsabilità politica! “Non è colpa mia”, vi risponderà il buon Simone.

image Peccato, tornando alle “presunte diversità” tra lo Schiano (versione 2011) ed il Coppola, che che tra le fila dell’attuale maggioranza spiccano personalità quali: Geppino Laringe, Giuseppe Esposito, Salvatore Grande e Luigi Carannante che anche con Coppola hanno seduto comodamente tra i banchi di maggioranza.

Senza dimenticare, dulcis in fundo, che tanti altri ex consiglieri coppoliani erano candidati nelle liste del popolo della Libertà e del Faro delle Libertà, e non siedono in Consiglio Comunalo alla destra di Schiano solo perché non hanno racimolato i voti necessari.

E allora, dati alla mano, è evidente che l’attuale sindaco, quando parlava di filiera istituzionale si riferiva a quel consolidato e decennale cordone ombelicale che, cambiando solo la “capigliatura”, continua a martoriare un paese posto sull’orlo del dissesto (economico ed ambientale su tutto), con politiche inadeguate e non efficaci (almeno per ciò che riguarda il benessere collettivo).

Svaniscono i finanziamenti, ed aumentano (ed aumenteranno ancora) le multe da pagare: a restare, ben salda, è soltanto la classe dirigente che incancrenisce tra i banchi del Municipio di via Lungolago.

Il radicale smaltimento (anche indifferenziato) di questa classe politica è una necessità indispensabile per pensare di ripartire.

Prima di costruire, bisogna spazzar via le ceneri.

Consigliere Comunale
Josi Gerardo Della Ragione

TRASFERIMENTI AI COMUNI DELLA PROVINCIA di NAPOLI PER INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO / INCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA – PROG. 50/06.

1. OGGETTO
La Provincia di Napoli, in attuazione della Deliberazione di G.P. n. 1115 del 30/12/2010, intende procedere al trasferimento di risorse ai Comuni della Provincia, con esclusione del Comune di Napoli, per l’acquisto di attrezzature, macchinari ed automezzi specifici utili all’attuazione delle politiche di sviluppo/incremento della raccolta differenziata (R.D.) dei rifiuti solidi urbani (R.S.U.). I dati di riferimento che costituiscono la fonte per le verifiche ai fini della selezione dei Comuni sono quelli relativi all’anno 2009, elaborati e validati dalla Protezione Civile – Unità Operativa ex D.L. 195/2009 – convertito nella legge 26/2010, trasmessi alla Provincia di Napoli il 14 dicembre 2010.

2. DESTINATARI
Possono presentare manifestazione d’interesse al presente Bando i Comuni che :
- abbiano conseguito nell’anno 2009 la percentuale media di almeno il 25% di R.D. sul totale dei R.S.U. prodotti, in coerenza con il disposto della legge n.123/2008;
- si siano dotati del Piano comunale per la raccolta differenziata, previsto dall' art. 3 dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11/01/2008;

3. DOTAZIONE FINANZIARIA.
Le richieste ritenute ammissibili in base al presente bando saranno finanziate fino alla concorrenza massima dell’importo di €. 1.500.000,00 (unmilionecinquecentomila/00).

4. SPESE FINANZIABILI ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO
Il finanziamento potrà coprire le spese effettivamente liquidate e documentate relative all’acquisizione di attrezzature, macchinari, automezzi specifici e/o ogni altro bene inventariabile a servizio della raccolta differenziata, congruente con i sistemi di raccolta previsti nel Piani Comunali per la Raccolta Differenziata approvati dai Comuni. Sono escluse le spese connesse alla manutenzione e gestione delle attrezzature e degli automezzi.
Sarà costituita apposita Commissione tecnico – amministrativa, i cui componenti saranno individuati con Determinazione dirigenziale, per l’assegnazione dei finanziamenti di cui trattasi.

5. ARTICOLAZIONE FINANZIARIA DEL BANDO
Al fine di attribuire un finanziamento minimo ad ogni Comune interessato, in possesso dei requisiti di cui al punto 2 e che superi la selezione, l’ammontare complessivo del finanziamento sarà suddiviso in due quote:
A) pari ad € 500.000,00 (cinquecentomila/00) da suddividere in parti uguali fra tutti i Comuni ammessi al Bando;
B) pari ad € 1.000.000,00 (unmilione/00) da ripartire fra i medesimi Comuni proporzionalmente all’incidenza percentuale della raccolta differenziata prodotta da ciascun Comune sul totale della raccolta differenziata dei Comuni ammessi al Bando, considerando le quantità espresse in tonnellate di rifiuti.


6. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA.
La richiesta di partecipazione al Bando, sottoscritta esclusivamente dal Sindaco dovrà contenere, a pena di inammissibilità:
1. dichiarazione del Sindaco che attesti:
• che il Comune si è dotato del Piano comunale per la raccolta differenziata, previsto dall' art. 3 dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11/01/2008;
• che il Comune utilizza e aggiorna il software messo a disposizione dal CONAI e dalla Provincia di Napoli per la tracciabilità dei rifiuti prodotti, raccolti e avviati a riciclo e recupero, sul territorio di propria competenza (SIR);
2
• che il Comune si impegna ad impiegare le risorse eventualmente assegnate esclusivamente per acquisto di attrezzature, macchinari, automezzi specifici e/o ogni altro bene inventariabile a servizio della raccolta differenziata, congruente con i sistemi di raccolta previsti nel Piani Comunali per la Raccolta Differenziata approvati dai Comuni;
• che il Comune accetta le condizioni del presente Bando.

7. MODALITA’ E TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE.
La richiesta di finanziamento, corredata della documentazione di cui al punto 6.1, deve essere presentata in busta chiusa riportante all’esterno l’indicazione del Comune, la denominazione del progetto e la dicitura “ TRASFERIMENTI AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI PER INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO/INCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA – PROG. 50/06 ” e può essere presentata esclusivamente: a mano all’Ufficio del Protocollo Generale della Provincia di Napoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, la data di presentazione dell’istanza è stabilita dal timbro apposto dall’Ufficio del Protocollo Generale della Provincia, oppure inoltrata a mezzo del servizio postale mediante raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: Provincia di Napoli - Direzione Area Ambiente – Piazza Matteotti, 1 –
80133 Napoli, entro e non oltre il 31 marzo 2011; in tal caso per la data di presentazione farà fede il timbro postale e la data dell’ufficio accettante. L’Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione delle istanze, né per eventuali disguidi postali non imputabili all’Amministrazione
stessa o, comunque, imputabili a fatti di terzi, o caso fortuito o forza maggiore, né per mancata restituzione dell’avviso di ricevimento.

8. EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Successivamente all’espletamento della selezione di cui al presente Bando ed alla attribuzione ai Comuni delle rispettive quote di finanziamento, ciascun Comune dovrà stipulare con la Provincia apposita convenzione nella quale saranno, fra l’altro, individuati il tipo di attrezzatura, macchinario e/o automezzo specifico e/o i beni inventariabili che si intende acquistare ed il relativo costo (IVA inclusa).
L’erogazione del finanziamento avverrà, su espressa richiesta del Comune, subordinatamente alle disponibilità di cassa della Provincia, previa rendicontazione delle spese, effettivamente liquidate, documentate nei modi di legge.

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4 Commenti:

Alle 7 marzo 2011 alle ore 19:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

Maria Giovanna Costagliola
con questi presupposti nn si farà mai una raccolta differenziata seria a Bacoli..

 
Alle 7 marzo 2011 alle ore 22:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

Lucci Giuseppe Antonio

avete rotto le scatole iat a faticà invec i criticà solo mettetevi voi a potere poi ridiamo tutti branco di incapaci

 
Alle 7 marzo 2011 alle ore 22:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Loredana Scamardella

A me sembra che l'incapacità manifesta valga più di quella supposta.
È proprio ridicolo prendersela con chi da anni LAVORA per farcela conoscere.

 
Alle 7 marzo 2011 alle ore 22:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Michele Amirante

Permettemi Giuseppe, ma il tuo "iat a faticà" (cosa, ti sembrerà strano, già facciamo ovviamente senza vanto alcuno) mi sà tanto di sfogo di chi innazi la palese oggettività di certi grossolani errori, non può diversamente argomentare che col paesano "branco di incapaci".

 

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