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Scarichi Illeciti, Continuano le Indagini: Guardia Forestale al Lago Fusaro - MOSTRA FOTOGRAFICA

Freebacoli: Scarichi Illeciti, Continuano le Indagini: Guardia Forestale al Lago Fusaro - MOSTRA FOTOGRAFICA

domenica 22 maggio 2011

Scarichi Illeciti, Continuano le Indagini: Guardia Forestale al Lago Fusaro - MOSTRA FOTOGRAFICA

Foto3874 Ore 15:30, 21 Maggio 2011, lago Fusaro.

Tra mostre culturali ed imponenti presentazioni intervallate dalla presenza di centinaia di persone, si palesa nuovamente un dato da brividi: l’acqua, quella del bacino lacustre più ampio dell’area flegrea, è attraversata da un fluido verdastro e ricoperta da una schiuma color rosa.

Proprio lì, al di sotto del ponticello di legno che congiunge il parco del Fusaro con la celeberrima casina Vanvitelliana, l’acqua assume una torbida colorazione emanando, tra l’altro, un tanfo insopportabile.

Sempre lì un ammasso di schiuma, tra il rosa ed il marroncino, si fa spazio tra qualche alga morta ed una grossa quantità di assorbenti.

Un lago verde, attraverso da un fluido verde, macchiato da schiuma ed altro ancora. Ma la gente, assuefatta da un’emergenza tramutata in inconcepibile normalità, resta impassibile. Forse, disillusa, non ha neanche più la forza di gridare allo scandalo.

Altri invece, nel mentre riscaldano le panchine del parco nell’attesa della sera, stanchi finanche di alzarsi, alimentano teorie disparate.

“E’ sempre stato così. Questo è il periodo del verde. Il caldo contribuisce all’inquinamento. E’ un fenomeno marino. E’ un fenomeno termale”, bisbigliano a bassa voce i più ardimentosi.

Altri ancora invece semplicemente tacciono gettando lo sguardo nel vuoto e tenendo ben aizzate le orecchie.

Intanto la chiazza verde chiaro circonda la “Casina di Pinocchio” e lambisce ogni pilastro del ponticello incurvato.

Sullo sfondo, come monito della vergogna, centinaia e centinaia di boe colorate. Sopra la plastica, sotto le cozze.

Sul posto, dietro solleciti, accorrevano dalle 17:30 e sino alle 20:00, prima i vigili urbani del Comune di Bacoli, poi i carabinieri della stazione di via Lungolago in compagnia della Guardia Forestale e infine due rappresentanti dell’Arpa Campania che, boccette e secchiello alla mano, hanno prelevato dei campioni dell’acqua per accertarne il possibile grado d’inquinamento.

Foto3902 Al di sopra del ponticello, calpestato dal pomeriggio alla sera da centinaia di cittadini intenzionati ad ammirare un’interessante mostra fotografica presente all’interno della “Casina Vanvitelliana”, giungevano anche i rappresentanti del Centro Ittico Campano tra cui il presidente Daniele Perna.

La mostra, quella culturale, era denominata “La Napoli Sopravvissuta” e presentava, tra i tanti, anche opere scultoree dell’ex sindaco di Bacoli, nonché ex presidente del Centro Ittico, Ferdinando Ambrosino. Noto conoscitore del disastro dello specchio lacuale, dei fondali, senza dimenticar le foci, del morente “Fusaro” e della florida mitilicoltura praticata all’interno.

L’obiettivo, tra gli altri, era quello di comprendere quali potrebbero essere gli scarichi abusivi presenti all’interno di un bacino lacustre in cui, vietata la balneazione e la pesca, si permette ancora la mitilicoltura.

La ricerca però non appare per nulla difficile e complessa: l’abusivo, in questo lago, è proprio il Comune di Bacoli.

Lo stesso che da anni permette che il “troppo pieno” del sistema fognario municipale scarichi all’interno del “Fusaro”. Un Comune che autorizza l’immissione nel lago di acque nere e di melma. La stessa che dai bagni delle abitazioni cittadine giunge o al poco funzionante depuratore regionale di Cuma-Licola o, spesso e con modalità repentine, dentro la cloaca a cielo aperto del bacino lacustre flegreo.

Tema scottante, ma innegabilmente vero, che è al centro di uno specifico procedimento penale circa l’inquinamento del lago Fusaro, il cui fascicolo si è ieri ingrossato con la presenza di nuove foto, nuovi rilievi e nuovi interventi.

Napoli, così come decantava l’evento artistico, sarà anche sopravvissuta. Il lago Fusaro, no.

Mostra Fotografica
“Il Lago Fusaro è Morto”

 

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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8 Commenti:

Alle 22 maggio 2011 alle ore 19:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antonino Gnolfo
Siamo una terra di corruttori, perciò ci piace scegliere i corrotti.

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 19:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Festevole Michele
Ormai sono piu` i disonesti che le persone oneste.

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 19:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Amalia Fevola
hai detto bene!!!!

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 23:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

certe volte credo che ci siano molte persone frustrate dalla loro vita e sfogano tale stato d'animo qua, insultando tutto e tutti. Io credo che la propria opinione possa esprimersi pacatamente senza usare parole offensive.

Rispettoso...

 
Alle 23 maggio 2011 alle ore 01:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Peppe Iovino
gran bel lavoro di documentazione e denuncia dello schifo che viene fatto alla nostra terra e di cui molti se n e fregano e continuano imperterriti a permettere tuto ciò, josi complimenti per il gran lavoro che fate voi

 
Alle 23 maggio 2011 alle ore 16:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

sinceramente non capisco quale sia il nesso tra la mostra fotografica e le condizioni in cui versa, ormai da tempo, il lago fusaro. Personalmente ho partecipato all'evento e non ho sentito né un "tanfo insopportabile" né persone che si lamentavano di odori sgradevoli: tutti sembravano (giustamente) più interessati all'evento cui prendevano parte. Credo che la mostra abbia avuto il merito di rendere vivibile, purtroppo per soli due giorni, una struttura bellissima e inutilizzata. Giocare con le parole e legare il titolo dell'evento all'idea della morte del lago (napoli sopravvissuta/ lago morto) mi sembra intellettualmente scorretto e rischia di mettere in ombra tutta la bellezza che quei fotografi sono riusciti a regalarci. La denuncia può essere utile, ma non deve essere cieca e, soprattutto, non deve "uccidere" (si, rispondo a mia volta con un gioco di parole)le rare aperture culturali che, tra tante difficoltà, mostrano che non solo è possibile "sopravvivere", ma anche dare "nuova vita".

 
Alle 22 giugno 2011 alle ore 17:34 , Blogger Freebacoli ha detto...

Salve Anonimo,
In alcun modo si vuole togliere del merito a chi quel lago cerca di valorizzarlo attraverso attività culturali. Nè, con questo articolo, si è voluto denifrare la mostra che, senza ombra di dubbio, sarà stata interessante.
La critica è alle istituzioni.
Il dato è la morte di un lago che le istituzioni hanno dimenticato. Da quelle parti si celebrano mostre, eventi e "quant'altro" senza tenere in considerazione la drammaticità di una situazione che, in alcuni giorni sopratutto in estate, rende invivibile quel bacino lacustre.
L'accusa, forte, è alle istituzioni che quel lago non lo pensano.
Permettono la coltivazione dei mitili, scaricano rifiuti all'interno, gli riversano melma.
E si fa sempre e continuamente finta di niente facendo passareil concetto de "E' Normal".
Qui non solo vuol uccidere nessuno. L'obiettivo è risvegliare le coscienze di un paese assopito.
L'amministrazione (passate e presente) cominci ad avere la dignità di prendere atto della situazione facendo sopralluoghi istituzionali sul posto. Da un anno e mezzo chiediamo al sindaco di visionare lo stato in cui versa Grotte dell'Acqua ed i cittadini che gli abitano accanto.
Sulla veridicità delle foto e dello stato di cose, acclarata anche dai responsabili del CIC, dalla Forestale, della Polizia Municipale e dall'Arpac, non penso che debba esprimermi più di tanto.
La situazione incresciosa era presente in particolar modo sabato pomeriggio intorno alle 15:00.

 
Alle 4 ottobre 2011 alle ore 20:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

non pensavo che la risposta potesse arrivare anche dopo più di mese. Mi scuso, dunque, per il mio ritardo. Va bene la denuncia alle istituzioni, ma il punto è un altro, il vostro articolo annuncia nel titolo che si parlerà della mostra fotografica. Perché utilizzate l'evento nel titolo se, probabilmente, neppure avete avuto la curiosità di vedere di cosa si trattava("sarà stata interessante")?
Avreste potuto parlare dei problemi dell'inquinamento in maniera propositiva, cioè sottolineando il fatto che gli eventi e le mostre sarebbero molto più efficaci in un contesto più pulito, più sano. Si tratta di valorizzare il bello, non solo di criticare tutto.

 

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