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Acqua Verde e Schiuma Rosa: Torna l’Incubo Inquinamento ad Acquamorta – FOTO -

Freebacoli: Acqua Verde e Schiuma Rosa: Torna l’Incubo Inquinamento ad Acquamorta – FOTO -

sabato 21 maggio 2011

Acqua Verde e Schiuma Rosa: Torna l’Incubo Inquinamento ad Acquamorta – FOTO -

Acquamorta e il karma di un nome

image Sono trascorsi due anni dall’incubo dell’estate 2009 ed ecco l’incubo materializzarsi di nuovo e con forza. Così come due anni fa, il mare di Acquamorta a Monte di Procida è di nuovo plumbeo.

A tratti una specie di melma color grigio-marroncino lo ricopre come un panno, rotto in alcuni punti da un inquietante schiumeggiare.

Fotogrammi veloci attraversano la mente di chi due anni fa di questi tempi era accorso incredulo al capezzale di quell’ammalato, ansimante e tremolante nel suo oscuro colorito, ricoperto di bolle e di materia nauseabonda, chiedendosi incredulo da quale sconosciuta patologia fosse così duramente afflitto.

Ieri l’ammalato ha di nuovo lanciato il suo straziante grido di dolore.

Due anni fa, il 17 giugno 2009, a Monte di Procida il Sindaco Iannuzzi con un’ordinanza sospendeva la balneazione sul territorio comunale, poiché per “il perdurante stato di agitazione del personale dell’impianto di depurazione di Cuma, che senza alcun trattamento” venivano “smaltiti nelle acque del Golfo di Napoli (Costa Flegrea) i liquami aggravando, anche ad un puro e semplice esame macroscopico, lo stato di inquinamento delle acque prospicienti le nostre spiagge (Acquamorta, Miliscola e Torregaveta), che si presentano melmose, maleodoranti ed invase da rifiuti di ogni tipo”.

Il 18 giugno l’Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Campania) effettuava dei prelievi su quelle stesse acque e dopo qualche giorno, dati alla mano, mandava tutti – anziani e bambini compresi - a fare tranquillamente il bagno.

Nessun problema per l’Arpac: l’acqua a giorni alterni era plumbea e schiumosa, ma balneabile!

Iannuzzi si cosparge il capo di cenere, ritira l’ordinanza e, da primo cittadino, decide di dare il buon esempio a tutti facendo un bel bagno ad Acquamorta. E quel giorno la sua buona stella lo assiste, perchè le correnti portano al largo almeno la melma di superficie, che almeno non darà disturbo alla vista.

image  Riepilogando. Siamo a fine giugno 2009 e secondo l’Arpac il fatto non sussiste: l’acqua è balneabile. Ma il mare ad Acquamorta a giorni alterni continua ad essere marrone e ricoperto di schiuma. E in quei giorni di melma nessuno – Sindaco o Assessore o semplice cittadino che sia – si sogna di tuffarsi.

Che fare? Di fronte a quella che anche ai non addetti ai lavori appare subito come una catastrofe ambientale, molti cittadini iniziano ad interrogarsi: restare immobili ad osservare che qualcuno si decidesse ad intervenire? o agire, in qualche in modo?

Così la mattina dell’11 luglio 2009, dopo un tam tam partito da Facebook, un gruppo di cittadini si ritrova all’esterno del depuratore di Cuma per verificarne il funzionamento, per attirare l’attenzione dei media e per protestare contro chi si era reso responsabile dello scempio.

E’ solo l’inizio della battaglia. Associazioni e cittadini dei comuni costieri flegrei decidono di rimboccarsi le maniche e attivare una vera e propria azione di difesa del territorio.

Con pochi mezzi, molta buona volontà e altrettanta caparbietà si cercano soluzioni e tra queste una in particolare viene perseguita: effettuare delle analisi commissionandole ad una terza parte, finanziandole attraverso una pubblica raccolta di fondi.

La Redazione di Freebacoli svolge in tutto il percorso una funzione importante di informazione attraverso il blog e di promozione dell’iniziativa attraverso banchetti per la raccolta dei fondi.

Così il 17 agosto 2009 vengono resi pubblici i risultati delle controanalisi del prof. De Vivo: la concentrazione di metalli e metalloidi in tutti e cinque i siti analizzati è superiore ai limiti tabellari. Quale ne sia l'origine - antropica (depuratore) o naturale (sorgenti termali) – resta una questione che a detta del Professore va verificata attentamente e monitorata nel tempo, soprattutto ai fini del relativo impatto sulla salute.

Nel frattempo l’estate 2009 volge al termine, il pericolo dello sciopero sembra debellato da ulteriori stanziamenti di fondi della Regione per la Hydrogest che gestisce il depuratore.

L’estate successiva ad Acquamorta si riapre la stagione balneare, senza nessuna bonifica della spiaggia e dei fondali.

E così l’estate trascorre, apparentemente tranquilla, ma con giornate nelle quali di certo non si può parlare di “chiare, fresche e dolci acque”.

imageLa situazione alla foce del depuratore di Cuma, documentata ampiamente da reportage giornalistici, continua a mostrare tutta la sua gravità, riportata materialmente in evidenza dalle correnti che in alcuni giorni trasportano materiale vario e acque torbide fino ad Acquamorta.

L’inverno cala di nuovo il sipario su spiagge e inquinamento delle acque, fino all’inizio di quest’anno, quando sui giornali si grida allo scandalo.

Il 28 gennaio 2011 l’inchiesta della Procura di Napoli compie il suo corso e, improvvisamente, la realtà appare nuda e cruda per quello che è: una tragedia.

I liquami che erano stati riversati in mare non erano liquami, ma qualcosa di peggio: si trattava del percolato, il rifiuto liquido prodotto dalle discariche dei rifiuti solidi urbani. Quattordici arresti e trentotto indagati per un accordo illecito tra funzionari pubblici e gestori di impianti di depurazione che ha consentito per anni lo sversamento in mare del percolato.

Il 28 gennaio 2011 sembrava essere stata scritta una pagina nuova nella storia tragica della nostra terra. E nelle fredde giornate invernali lo stato di salute del mare ad Acquamorta appariva migliorare, forse per l’influsso di una visione più ottimistica, generata da una speranza di vicina riscossa che l’intervento istituzionale aveva prodotto.

Ma l’esperienza ci insegna che la strada verso il cambiamento è lunga e faticosa. Che la lotta tra bene e male è incessante.

Puntuale è tornata in questi mesi per le strade l’”emergenza” rifiuti. Colline di immondizia si formano nauseabonde nei comuni napoletani, e rompono paesaggi da sogno anche lungo le strade di Baia, Monterusciello, Lucrino, sfacciate e senza rispetto per niente e nessuno. Si ergono davanti a scuole, luoghi di ristoro, antiche vestigia romane, supermercati, come tanti monumenti all’impotenza e alla rassegnazione verso un sistema che sta cannibalizzando se stesso.

In questi stessi giorni Acquamorta, la marina di Monte di Procida dove intere generazioni sono cresciute, appare malata, molto malata. Ha iniziato ad ammalarsi anni fa, anche se con il cuore i Montesi hanno voluto credere ad una verità diversa da quella che la ragione bruscamente proponeva.

image Il mostro di Cuma ha lentamente ucciso il nostro mare.

Come in un girone dantesco, Cuma, colonia della Magna Grecia e sito archeologico patrimonio dell’Unesco, vive dal 1982 il suo inferno: per una crudele legge del contrappasso, è condannata in terra a scontare l’antica gloria e i fasti, vessata da un ecomostro che le vomita ogni giorno addosso tonnellate di veleno.

Il mostro-depuratore si nasconde a ridosso della Foresta Regionale di Cuma, per la cronaca area protetta. Bacoli, Calvizzano, Marano, Monte di Procida, Napoli, Pozzuoli, Qualiano, Quarto: per 1 milione e 500 mila abitanti quella struttura sarebbe dovuta essere una grandiosa opera di ingegneria umana, un impianto moderno in grado di depurare le acque.

E’ diventato invece un luogo oscuro ed inaccessibile, dove non solo non avviene la depurazione ma - secondo quanto emerso dalle indagini della Procura - si approfitta per liberarsi di rifiuti scomodi.

Ora come due anni fa ci verrà detto che occorre aspettare che le istituzioni si attivino e ci presentino il loro parere.

Nel frattempo vorrei porvi una domanda.

Montesi, se arrivando su una spiaggia in Italia o all’estero vi trovaste di fronte a delle acque come si presentano oggi quelle di Acquamorta, cerchereste il sommo responso dell’Arpa competente o vi rimettereste in macchina e andreste altrove?

Dina Stella

VIDEO-INCHIESTA
realizzata dal TG1 On-Line

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22 Commenti:

Alle 21 maggio 2011 alle ore 18:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesca Paciulli
Maria Vergine, come si può????

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 19:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Arianna Di Colandrea
ke skifooooooooooooooooo

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 19:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mimma Esposito
bene bene......comincia l'estate.....

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 19:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giuseppe Di Meo
Si invita il "neo" sindaco a tuffarsi di nuovo nelle splendide acque montesi...

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 19:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Di sicuro nessuno farà il bagno in quell'acqua... ci va bene la barca per le isole e le piscine!
Non sto parlando di un complotto... no perchè sicuro tanti inizieranno a fantasticare...

Qua per inquinare non è necessario alcun complotto, è normale amministrazione.

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 19:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

che c'è da sperare quando le "istituzioni" tradiscono i propri cittadini (Luglio 2009-il Sindaco tra mille peripezie manda tutti nella merda).

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 20:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

Aldo Festevole
speriamo che non ci dicano che con l'aggiunta del giallo puo' divenire arcobaleno...!!!!!!!!

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 20:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Comitato Politica Montese
Cara Redazione Freebacoli,
in una banda musicale possono cambiare le persone ma la musica è sempre la stessa,quante parole al vento... consiglio comunale di quà, consiglio comunale di la, presenze politiche importanti...! ma quando ci rendiamo conto che del popolino non si interessa nessuno!? cerchiamo voti per i nostri conoscenti in liste e... in conclusione? non ci possiamo nemmeno lamentare!

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 20:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Domenico Massa
sepre peggio

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 21:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antonino Gnolfo
Evidentemente per i fatti di due anni fa non sono stati arrestati tutti quelli che doevvano essere arrestati.

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 21:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giacomo Pirozzi
questo sempre perché qui le cose funzionano!!!

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 22:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesco Scotto Di Santolo
Ma non è possibile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 22:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giacomo Pirozzi
questo sempre perché qui le cose funzionano!!!

 
Alle 21 maggio 2011 alle ore 22:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

MicheleMichele Michele

MA SE I DEPURATORI DELLE PROV. DI CASERTA E NAPOLI NN FUNZIONANO (E QUALCUNO DOVREBBE VERIFICARLI), DI COSA TI MERAVIGLI !

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 09:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

.....per quest'anno,non cambiare......stessa spiaggia....stesso mare....ve la ricordate la famosa canzone?TANTI AUGURI........!!!!!!!!!!!!ILARIA RUSSO

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 11:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mai come questa volta. invito fu più appropiato e conso all'occasione:
FRANCO VOTT A MAR!

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 14:04 , Anonymous salvatore scotto ha detto...

il problema abbraccia non solo acquamorta ,ma anche tutto il golfo di napoli e il garigliano!!
perchè l'arpac utilizza x per le sue analisi "sempre tranquillizzanti" laboratori privati e non universitari e statali ???
classiche storture della politica.
dobbiamo staccarci dalla politica classica dei partiti che scendono come farfalle fra di noi durante le elezioni e scappano come canaglie lontano da noi negli anni!!!

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 15:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Lunedi sera lo avevo pensato... ora ne ho la conferma... stiamo nella MERDA!

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 20:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Pugliese
è inutile negarlo. ci sono dei giorni in cui il mare a Monte è una latrina a cielo aperto. Il depuratore di licola è ancora malfunzionante si sa, non si vogliono cacciare i soldi per aggiustarlo e quando pure i soldi ci sono se li mettono nella sacca pochi disonesti che pensano a tutt'altro fuorchè porre rimedio all'inquinamento

 
Alle 23 maggio 2011 alle ore 11:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bisogna insistere per la chiusura dell'impianto di Cuma.o la messa in funzione integrale dell'impianto, come la verifica di tutte le entrate e le uscite fognarie.Vincent

 
Alle 23 maggio 2011 alle ore 11:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

acqua verde+schiuma rosa=sindaco marrone
cappellesi, torresi, arricriatevi, in alto i cuori, sono i colori della vostra bandiera!

 
Alle 23 maggio 2011 alle ore 11:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

l'arpac è ancora popolata da nostalgici cumparielli di mastella...come pretendete che ora, all'improvviso, si mettano a fare gli scienziati ?!?

 

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