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Il Governo Fa le Leggi, Bacoli le Ignora: “Vuoi Scrivere ai Consiglieri? Pagati le Fotocopie!”

Freebacoli: Il Governo Fa le Leggi, Bacoli le Ignora: “Vuoi Scrivere ai Consiglieri? Pagati le Fotocopie!”

venerdì 20 maggio 2011

Il Governo Fa le Leggi, Bacoli le Ignora: “Vuoi Scrivere ai Consiglieri? Pagati le Fotocopie!”

image Tra illegittimità e assurdità quotidiane di vario genere, continua senza sosta l’atteggiamento anti-partecipativo della classe politica e dirigenziale del Comune di Bacoli.

Da tempo alcuni consiglieri comunali lamentano l'incompletezza della corrispondenza da parte degli organi addetti, e cosi, dopo una lunga serie di richiami, seguite da alcune diffide protocollate dal Consigliere Josi Della Ragione all'ente, il segretario generale Dott.re Giovanni Schiano di Colella Lavina, responsabile di questo disservizio, l' 11 maggio scorso rispondeva con una comunicazione da brividi.

Con la stessa si avvisano i cittadini che intendono indirizzare lettere o semplici richieste e/o comunicazioni a consiglieri ed assessori che dovranno far pervenire un SUFFICIENTE numero di copie per tutti i destinatari, specificando che il Comune non DEVE e non PUò assumersi l' onere di produrre copie di missive trasmesse dai cittadini. (Clicca Qui)

Un’informativa avvilente che si concludeva con una specificazione: “ sarà cura dei consiglieri comunali provvedere al ritiro della corrispondenza”.

A tal punto la domanda sorge spontanea: ma i nostri dipendenti per cosa sono pagati?

Precisiamo che questo provvedimento è del tutto illegittimo ed i nostri dipendenti sono poco aggiornati in quanto in primis la ''legge madre'' del diritto amministrativo n. 241/1990 LPA detta vari principi cardini tra i quali: il principio di pubblicità e trasparenza che implica la conoscibilità dell'azione amministrativa; ed il principio di economicità ed efficienza.

Il primo implica che la pubblica amministrazione faccia un uso razionale delle proprie risorse finanziarie ed il secondo nel migliore rapporto tra i risultati ottenuti e quelli programmati.

Nel particolare l'art. 6 LPA precisa che tra i compiti del responsabile del procedimento è compresa la trasmissione degli atti all'organo competente; desumendo che sia fatto in termini ragionevoli e con la limitazione a carico dei cittadini dei soli adempimenti indispensabili e con ogni possibile misura di semplificazione.

Attualmente è di estrema importanza l'informatizzazione delle attività burocratiche.

Da poco il Ministro Brunetta ha obbligato le Pubbliche Amministrazioni a creare servizi di posta elettronica certificata in modo tale da semplificare le attività di comunicazione tra i vari uffici enti pubblici e cittadini dato che si procede verso la nuova era della firma digitale.

image I consiglieri e gli assessori godono del beneficio della posta elettronica certificata PEC d. lgs. n. 235/2010; nello specifico la L. n. 2/2009 ed una serie di direttive ministeriali hanno stimolato le P.A. (Pubblica Amministrazione) stabilendo che le comunicazioni/adempimenti obbligatori (come la comunicazione dell'ordine del giorno del consiglio comunale) tra P.A. ed amministratori (assessori e consiglieri) possono avvenire tramite PEC senza che il soggetto  destinatario dia una preventiva disponibilità ad accettare l'utilizzo.

Invece per quanto attiene il rapporto tra cittadini e P.A. - amministratori è nata la CEC-PAC , cioè una PEC dedicata solo alle loro comunicazioni.

In poche parole è imposto un obbligo alla P.A. di sviluppare l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nel rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione, affinché i servizi burocratici possano essere realizzati in maniera efficiente dal momento che è la soluzione migliore per assicurare rapidità delle informazioni ed ottenere un buon funzionamento del back office.

Questo mancato utilizzo della PEC da parte della P.A. costituisce ''una fattispecie di improprio uso di danaro pubblico” per lo spreco derivante dal costo evitabile del dipendente addetto. Difatti ad oggi, in maniera non troppo dissimile da quanto avveniva in età medievale, ad occuparsi della consegna delle note ai consiglieri è un dipendente che funge da messo comunale.

Con l’introduzione fattiva ed efficace della PEC, non solo si risparmierebbe l’utilizzo del dipendente ma si risparmierebbero i mezzi per il trasporto del messo, nonché la stessa corrispondenza cartacea; il tutto senza aggiunta di oneri per il cittadino e con un abbassamento dell'inquinamento.

Purtroppo a non mutare, come al solito, è il rapporto tra classe politico/dirigente e cittadino: il primo, tra illegittimità e disposizioni medioevali,  sbaglia, il secondo, privato anche dei propri basilari diritti, paga.

P.S. la mancata attuazione delle norme sul PEC è utile anche ai fini della misurazione e valutazione della performance organizzativa/individuale!

Dario Perreca
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 21 maggio 2011 alle ore 21:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questo paese è da medioevo! E basta anche co sti dirigenti da quattro soldi in tasca..andate a casa voi ed i vostri capiiiii!!!

 
Alle 22 maggio 2011 alle ore 09:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

ooooo serio basta...sono stufo diquesta amministrazione da 4 soldi...via tutti...... cittadini secondo me l'unika kosa da fare e quella di scendere in strada !!!!!!!!!!!!!!!!!!! nn lasciamo il nostro paesa in mano a dei vekki! ke mangiano solo soldi invece di investirli !

 

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