Miliscola è una Discarica: Torna la Crisi Rifiuti e la Spiaggia Pubblica Diventa un Porcile – FOTO

Spiaggetta libera in Via Miliscola (ex lido Aurora): orfana di un’Amministrazione sciatta, vittima dello sciacallaggio

Sullo sfondo il mare, alle spalle la rue coi baretti, al lato un incantevole lido privato e al centro una discarica a cielo aperto. La “terra di nessuno” è lì, in quel breve tratto di spiaggia libera in via Miliscola, dove è impossibile trovare una porzione di sabbia su cui posare l’asciugamano e trascorrere la stagione estiva all’insegna del relax e del divertimento.

Un odore putrido e sgradevole si dipana lungo la litoranea, è l’immondizia che sotto i caldi raggi del sole si fa giorno dopo giorno sempre più insolente.

Quasi interamente ricoperti da sacchetti, rifiuti speciali e cartoni si intravedono dei cassonetti stracolmi, alcuni bivaccati sulla spiaggia, altri stentano ancora a reggersi. Non vengono svuotati da oltre dieci giorni nonostante vi siano soggetti preposti allo svolgimento di raccolta del materiale. Ma al calar del sole, sebbene tutto resti uguale, c’è da fare i conti con l’ “alta marea”.

Quello stesso misero appezzamento di spiaggia (ex Lido Aurora) in stato di degrado ed abbandono si trasforma in area adibita a rave da ultima sera a Memphis o, nella migliore delle ipotesi, in un angolino lontano da occhi indiscreti sul quale attendere che passino gli effetti della sbornia del sabato sera. E ai primi albori il silenzio regna sovrano e il dolce e ipnotico ritmo delle onde che si infrangono sulla battigia portano con sé la consapevolezza che inciviltà, incuria e menefreghismo da parte di Istituzioni e fruitori della litoranea, mai riusciranno a risollevare le sorti di questo paese.

Accanto a questo scempio è ubicata un’attività turistico-balneare il cui gestore Giovanni Nola, stufo di un biglietto da visita dal panorama vomitevole ha più volte sollecitato l’Amministrazione del Comune di Bacoli affinché si faccia qualcosa per ripristinare quantomeno la normalità.

<<Mi sono rivolto dapprima all’assessore al Demanio, Gennaro Carannante – dichiara il signor Nola – implorandolo non di ripulire la spiaggia, a quello ci penso io da numerosi anni or sono ma di svotare i cassonetti saturi e maleodoranti. Alle mie richieste l’assessore ha asserito che non rientra tra le sue competenze ripulire la spiaggia dai cumuli di immondizia e che avrei dovuto rivolgermi alla Flegrea Lavoro>>.

Come un cane che si morde la coda, anche la Flegrea Lavoro, per le chiari inefficienze innanzitutto provinciali, paradossalmente risponde negativamente al cittadino che profumatamente paga la Tarsu: <<Provvederemo appena sarà possibile. Ci hanno messo sotto sequestro un autocompattatore. Non abbiamo i mezzi sufficienti per recuperare quella zona>>.

Il camion a cui la ditta fa riferimento sarebbe stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza nella notte tra sabato e domenica scorsa, nei giorni precedenti il servizio di raccolta differenziata avrebbe dovuto svolgersi come da regolare consuetudine ma ciò non è avvenuto”.

Intanto, dal Municipio, arriva la sollecitazione al gestore dell’attività in questione di smantellare la staccionata in legno da lui infissa nel terreno e di delimitare lo spazio con corde idonee agli standard previsti dalla legge.

<<Quella staccionata, per quanto possa sembrare banale – spiega Giovanni – tutela i miei clienti dagli atti di vandalismo che con maestria non pochi malviventi mettono a segno. Qui non c’è mai una pattuglia di controllo, né di giorno né di notte. Il settore è in crisi ed io non posso permettermi di perdere clienti a causa delle inadempienze altrui. Dove sono le forze dell’ordine quando tra falò e musica ad alto volume tanti incivili imbrattano la spiaggia? Qualche tempo fa incendiarono la staccionata, rischiando che lingue di fuoco investissero anche il locale, ancor prima ferirono con violente coltellate il guardiano del sito. E così vorrebbero tutelarci?>>.

Domande che non trovano risposta, temi scottanti ai quali vi si aggiunge ancora un lungo elenco di “sorprendenti atti fuori dal comune”.

Due settimane fa il Comune ha disposto la creazione di strisce bianche per la sosta lungo la litoranea a tempo determinato, sessanta minuti, previa sanzione e/o rimozione del veicolo. Fin qui, nonostante il broncio del cittadino, non ci sarebbe nulla di anomalo.

I posti auto sono stati designati in corrispondenza della fermata dei mezzi dell’ Eavbus, indi con le auto parcheggiate le porte del servizio pubblico resterebbero sbarrate e i pendolari costretti, per forza di cosa a scendere alla fermata precedente o quella successiva. Un atto immorale ed illegale messo in atto da Ufficiali Pubblici.

Incompetenza o disattenzione? Quel che è certo è che questa situazione va risolta il prima possibile, in termini non più procrastinabili.

Melania Scotto d’Aniello
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

- Nonostante le inefficienze di raccolta determinate dal Comune di Bacoli e dalla Provincia di Napoli, si invitano i cittadini a continuare a dividere i rifiuti effettuando una quanto più ottimale raccolta differenziata del rifiuto prodotto -

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