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Napoli, illegittima l'Iva sulla Tarsu scatta la corsa alle richieste di rimborso.

Freebacoli: Napoli, illegittima l'Iva sulla Tarsu scatta la corsa alle richieste di rimborso.

martedì 25 agosto 2009

Napoli, illegittima l'Iva sulla Tarsu scatta la corsa alle richieste di rimborso.


RASSEGNA STAMPA
NAPOLI (24 agosto) - Milleduecento cittadini di Napoli e provincia hanno già dato mandato all’avvocato per chiedere la restituzione dell’Iva sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti che il Comune ha chiesto negli ultimi dieci anni.
La corsa alle richieste di recupero dei tributi, è scattata all’indomani della storica sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto chiarezza su una vicenda che si trascina da anni. La Corte ha definitivamente stabilito che i denari chiesti ai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti, rappresentano già una tassa, sulla quale non può essere chiesta l’Iva. Per cui l’imposta sul valore aggiunto chiesta a tutti i cittadini, dovrà essere restituita.
Le associazioni di consumatori hanno auspicato, all’indomani della sentenza, la creazione di un meccanismo automatico in base al quale il denaro prelevato fino ad ora venga, restituito ai cittadini tramite una riduzione delle quote richieste per il futuro. Ma non c’è nessun segnale ufficiale in tal senso, per cui i cittadini, almeno quelli più attenti, già si sono rivolti ai legali.
L’avvocato Giuseppe Ursini, fiduciario cittadino del Codacons ha già sul tavolo cinquecento mandati. A chiedere la restituzione dell’Iva sono le stesse persone che avevano deciso di intraprendere una class action contro il Comune, dopo i giorni dell’emergenza sulla raccolta dei rifiuti: «Innanzitutto metteremo in mora il Comune chiedendo la restituzione. Se non arriverà risposta ci rivolgeremo alla Commissione Tributaria per far partire la causa di rimborso».
Anche l’avvocato Angelo Pisani di «NoiConsumatori» ha raccolto settecento richieste di persone che chiedono la restituzione dell’Iva: «Noi ci siamo mossi in anticipo, quando arrivò la sentenza della Cassazione che considerava iniqua la richiesta di Iva - spiega il legale - per cui abbiamo già in corso procedimenti di richiesta di recupero del denaro non dovuto». All’associazione NoiConsumatori si sono rivolti anche cittadini dei comuni dell’hinterland dove il problema dell’Iva è più sentito: «A Napoli - spiega l’avvocato Pisani - dal 2006 le cose sono cambiate. Con l’avvento della nuova tassa, la Tia, l’Iva non è stata più richiesta, per cui le richieste di rimborso possono riguardare solo gli anni precedenti. Discorso differente per i comuni limitrofi dove la Tarsu è ancora in vigore».
L’ampia eco che ha avuto la notizia della sentenza della Corte Costituzionale, ha mandato in tilt i centralini delle associazioni di tutela dei consumatori per cui si prevede una pioggia di richieste: «Sono tanti i cittadini che si rivolgono al Codacons chiedendo consulenza per sapere in che modo rientrare in possesso del denaro che hanno versato - dice l’avvocato Ursini -. È plausibile ipotizzare che, con l’inizio di settembre, quando le ferie saranno terminate, saranno migliaia le richieste alla Commissione tributaria per la restituzione dei soldi».
Secondo una stima realizzata a livello nazionale ogni famiglia italiana potrebbe avere diritto alla restituzione di 350 euro in media.
P.B.
da "Il Mattino"

3 Commenti:

Alle 25 agosto 2009 alle ore 23:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

E a Bacoli ???? Grazie alla famiglia Laringe (che amministra da oltre 30 anni il Comune con zio Geppino e Nipoti !) la tassa sui rifiuti è asumentata del 150% ..... MANDIAMOLI A CASA !!!!! LARGO AI GIOVANI !!!! Sara Lucci

 
Alle 26 agosto 2009 alle ore 06:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

e a Monte di Procida che nonostante la differenziata sia iniziata dal 2002 e da quell'anno è aumentata del 75 per cento.

 
Alle 26 agosto 2009 alle ore 14:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma non doveva diminuire con la differenziata?

 

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