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La biblioteca comunale di Monte di Procida

Freebacoli: La biblioteca comunale di Monte di Procida

sabato 3 ottobre 2009

La biblioteca comunale di Monte di Procida




Alle spalle dell'ingresso principale del comune di Monte di Procida, un grande cartello indica l'ingresso alla biblioteca pubblica. Scendiamo le scale ma all'interno troviamo solo desolazione, abbandono, sporco. Un divano senza cuscini accanto alla porta principale, nell'angolo opposto una serie di materiale elettrico e di arredamento dismesso ammassato, una porta lasciata aperta da libero accesso al deposito comunale, mentre le altre, quelle che dovrebbero permettere l'ingresso ai locali, sono sbarrate.
L'unico dipendente preposto è ammalato, di conseguenza, logicamente, la biblioteca resta chiusa.
Il funzionario comunale Scuotto fa spallucce. "Il bilancio è quello che è e le carenze sono un po' ovunque, si fa quel che si può. Tra le buche da riparare di una strada e l'apertura della biblioteca, ovviamente, si da la precedenza alla criticità più importante. Sapevamo - continua - che quest'anno sarebbe stato problematico. Non è stato fatto il bando per affiancare i ragazzi del servizio civile al dipendente comunale, per cui ad oggi la biblioteca è aperta tutte le mattine e il giovedì pomeriggio, giorno canonico di rientro, salvo eccezioni, come quella di questa mattina. Il consigliere delegato preposto, Nicola Lubrano Lobianco, è difficilmente in sede a causa dei suoi numerosi impegni ed io, probabilmente anche per inesperienza, non sono stata capace di sopperire, con la mia personale iniziativa, alla mancanza di direttive politiche. Ma non credo ci si debba soffermare solo sulle carenze; da novembre infatti, con l'assunzione a tempo determinato dei ragazzi del servizio civile, tutto rientrerà nella normalità."
E nell'attesa, guardandosi attorno tra polvere e sconforto, sembra essere lontano il tempo in cui ci si poteva concedere il lusso di sognarci su, e di sperare in qualcosa di diverso.
Solo tre anni fa infatti, accanto a investimenti per l'acquisto di nuovi tomi, di enciclopedie, di libri di saggistica, fu avviata un'intera sezione dedicata alle diverse correnti artistiche, si mise in piedi una piccola cineteca, si attivò una sezione cd e dvd, furono messi pc e internet a disposizione di tutti, e, non da ultimo, la biblioteca si rese promotrice di svariate iniziative culturali.
Anche se gli spazi erano angusti, tutto lasciava credere in una crescita futura. E anche quando il prezioso servizio civile veniva meno, ci si serviva di volontari che, gratuitamente, si impegnavano per continuare a mantenere attivo il servizio.
Oggi gli spazi sono triplicati. La voglia, l'entusiasmo, l'interesse, sembra invece ridotto a zero.

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli

3 Commenti:

Alle 3 ottobre 2009 alle ore 18:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

questo locale mi fa ricordare i bagni che si trovavano sotto il ponte. e adesso si chiama biblioteca

 
Alle 3 ottobre 2009 alle ore 18:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grande , grande free bacoli, avete perfettamente ragione, ora andate a guardare anche l'abbandono e il degrado della passeggiata ecologica ad acquamorta, sotto al torrione, quanti soldi puibblici spesi e che degrado....scotto vincenzo

 
Alle 16 novembre 2009 alle ore 18:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

che vergogna!! ma forse questo ci meritiamo????

 

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