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Rischio Sismico a Monte di Procida: La DENUNCIA di Pugliese

Freebacoli: Rischio Sismico a Monte di Procida: La DENUNCIA di Pugliese

mercoledì 14 aprile 2010

Rischio Sismico a Monte di Procida: La DENUNCIA di Pugliese

Elusa la richiesta di Bertolaso e tutto rinviato a data da destinarsi: fallito il Consiglio Comunale voluto per commemorare le vittime dell’Abruzzo e discutere dell’eventuale rischio sismico che attanaglia, tra gli altri, anche il paese di Monte di Procida. Una mancata discussione ed approfondimento che ha mandato su tutte le furie il consigliere comunale d’opposizione Giuseppe Pugliese: “Cosa dire, un’altra occasione persa per Monte di Procida. Difatti il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, aveva inviato una nota (CLICCA sulla foto alla sinistra per ingrandire l'immagine) chiara e precisa ai comuni nelle zone a rischio sismico 1 e 2, chiedendo oltre ad una vuota commemorazione della strage, una seria e scrupolosa analisi delle criticità e delle situazioni che determinano maggiore rischio. Documento nel quale si richiede inoltre una verifica e un’informativa circa le misure di sicurezza adottate dal Comune per prevenire il rischio sismico, informando d'altra parte, dell'esistenza di ingenti fondi per l'adeguamento sismico degli edifici pubblici e privati e chiede altresì una ricognizione degli edifici a rischio, anche di quelli abusivi, chiedendo la redazione e l'aggiornamento del piano di sicurezza comunale. Bertolaso però – continua l'inviperito capogruppo consiliare di Svolta Popolare - commette un errore imperdonabile: crede che si stia rivolgendo ad un Comune "normale". Non sa che il nostro ente ha un piano d'emergenza vecchissimo, che non si è mai parlato di aggiornarlo, che del rischio sismico delle case abusive costruite frettolosamente non se ne parla mai (fatta eccezione per gli espliciti inviti che ho fatto nei consigli comunali e nelle commissioni consiliari), che i nostri uffici per fornire risposte del genere avrebbero bisogno di mesi vista la loro patologica lentezza. Non sa, infine, che i politici di maggioranza sono stati impegnati in un' estenuante campagna elettorale che ha ben altra priorità rispetto al rischio sismico, e che le 120 scosse alla solfatara di alcune settimane fa non sono bastate a scuoterli dalla loro frenesia elettorale". Una serie di considerazioni a cui è seguito il manifestarsi di un vero e proprio "Consiglio-Farsa" che ha rinviato la discussione a data da definirsi. "Ecco quindi che il Consiglio Comunale si è trasformato in una farsa dove la maggioranza in evidente imbarazzo ha cercato delle risibili scuse alla inadeguatezza della risposta amministrativa fornita in un’occasione tanto importante e delicata. Addirittura - conlude lo stesso Pugliese - si è rimandato tutto tra sei mesi, quando verosimilmente saremo alle porte di una nuova campagna elettorale. Noi intanto abbiamo proposto, tra le altre cose, di evidenziare la criticità delle vie di fuga inadeguate e di chiedere con forza l'adeguamento del gavitello in tempi brevi e certi. Solo così si potrà garantire un'adeguata una via di fuga alla cittadianza montese. Inoltre vanno altresì verificati, come richiesto da Bertolaso, quegli abusi edilizi non rispondenti alle normative antisismiche. A Monte di Procida ci sono delle vere e proprie palafitte in lamiera battuta pronte a cadere alla minima scossa ed è per questo che preferisco evidenziare queste criticità esponendomi ad una probabile emoraggia di voti in un periodo di strategici silenzi pre-elettorali, piuttosto che chiudere tutti e due gli occhi esponendo le vite dei cittadini a gravissimi rischi".

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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7 Commenti:

Alle 14 aprile 2010 alle ore 08:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

Esiste un filo rosso a questa e ad altre vicende: cancellare dalla coscienza collettiva la 'memoria' del rischio sismico e vulcanico. Se no, come si fa a portare altri rifiuti radioattivi sul Garigliano? Come si fanno progetti sulle coste flegree facendo finta che non galleggiamo sul magma e che in 30anni il livello del mare è variato di diversi metri? che non esiste il Bradisisma? ne' che è esistito il terremoto dell'80? ne' che la Campania fu scartata per il nucleare per l'alto rischio sismico? sono bravi, devo dirlo, ci hanno perfino fatto scordare che il Vesuvio è un vulcano tra i più pericolosi al mondo e che stiamo morendo avvelenati come mosche. Fuggire.. ha ha.. Ma dove? In caso di scossa verso il Garigliano o verso il Vesuvio? Poi lo so, i rischio e l'emergenza possono servire a fare qualche soldo ... magari a mettere a norma qualche costruzione (e questo è giusto) ma questa è un'altra cosa!
Non bisogna perdere l'orizzonte. Specie per le genti di mare. Se no ci si smarrisce!
G. Lombardi
G.

 
Alle 14 aprile 2010 alle ore 11:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

ok Lombardi , ma mi chiedo: che facciamo nel frattempo: ci FERMIAMO, la zona flegrea resta CONGELATA nell attesa che scoppi il finimondo o si va avanti con la vita ( c è poco da fà noi qua stiamo!)Si devono costruire i parcheggi, si devono abbellire le zone panoramiche di monte di procida, si deve sostenere la campagna elettorale del comune di Bacoli (!), si fanno gli incontri preparatori alle attività sociali sul ns territorio...etc etc etc. Ovvio che compito del Politico di maggioranza è quello di "proteggerci" ma è compito dell'opposizione di "scatenare l inferno" su una questione drammaticamente attuale ...scatenare l inferno il comunicato stampa non basta..e stiamo sempre là, purtroppo.

 
Alle 14 aprile 2010 alle ore 18:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

condivido con l'anonimo sopra IN PIENO!ILARIA RUSSO

 
Alle 14 aprile 2010 alle ore 19:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

anke io condivido...allora fermiamoci tutti e attendiamo la morte lombardi?risp grazie

 
Alle 14 aprile 2010 alle ore 21:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

Un giorno mi sono svegliato ed ho aperto gli ochhi:
ho visto , ho sentito, ho capito....!
... cosa sta accadendo al nostro territorio, a tutti Noi...
insomma ho iniziato a prendere coscienza e conoscenza di tutto quanto ci circonda nel quotidiano vivere.
Come e cosa posso fare di preciso non so esattamente, ma ho imparato che se le cose che ho visto, sentito e capito le riesco a far comprendere anche ad altri, allora non sarò più solo!
Un singolo non può nulla ma tanti possono cambiare le cose, anche semplicemente scendendo in piazza!
Se molti Bacolesi e Montesi si fermassero, scendessero in strada a far sentire la propria voce , la propria indignazione.... porterebbe per forza di cosa chi ci governa a riflettere, a preoccuparsi dell'elettorato e a prendere dei provvedimenti.

capisco che il mio lavoro, il Vostro lavoro, il lavoro di chi vuole far risvegliare le coscienze sia arduo, ma non dobbiamo e non possiamo fermarci!

Il Bidello

 
Alle 15 aprile 2010 alle ore 01:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi io vivo a milano ma sono di napoli e come voi, amo la nostra terra e purtroppo anche io mi sono confrontato con i paradossi delle politiche sociali territoriali (sottolineo inesistenti, almeno nella zona di napoli in cui viveo) nelle vesti di semplice cittadino che non chiedeva altro che crescere e realizzarsi tra la sua gente semplicemente nella sua città, ed invece non è andata così, e allora noi dobbiamo trovarle delle risposte a tutto questo, ed i due, commenti iniziali, quello di Lombardi è l'altro di anonimo,sono emblematici,contrapposti ma nello stesso tempo assimilabili ed esaustivi. Io credo che la verità sta in mezzo a quello che hanno detto,ma con qualche piccola precisazione, se è vero che c'è il tentativo in atto di cancellare la memoria collettiva sul pericolo sismico vulcanico nel nostro territorio, e bene questo è un modo che dovrebbe creare economia e turismo culturale come in tante altre zone sismiche del mondo vedi la california con le sue spiaggie,il parco di Yellostoon area vulcanica molto simile ai campi flegrei per non parlare delle isole e gli atolli delle hawuai nel pacifico e dello stretto del bengala con la thailandhia e le isole Maldive colpite da quel devastante tusnami e pure lì hanno creato economia come mai?e pure è saputo che sono aree ad alto rischio sismico da sempre.Perchè, invece veniamo al commento di anonimo,ha ragione dire che non ci possiamo paralizzare dinnanzi al fato della natura,e dobbiamo andare avanti e costruire perchè si può anche nel nostro territorio, ecco il problema, e adesso ci riconduciamo con Lombardi ma con quale classe politica?quella che permette ancora di farci arrivare rifiuti tossici nella nostra regione? o scorie radiattive sul garigliano?
non è che forse non è cambiato niente dall'unità d'italia?non è che c'è, lo stesso intento, e disegno oscuro, tendente alla svalorizzazzione del sud italia, magari legato alla massoneria, che strumentalizza senza accorggercene, attraverso l'immobilismo,il malaffare e lo scarica barile politico la nostra coscenza collettiva, al fine di cancellare e farci concentrare sulla memoria storico culturale meridionale? impedendoci ancora oggi di sfruttare le nostre risorse,ed economicamente proggredire,insinuando in noi spauracchi come il rischio sismico in maniera capziosa rimanendolo irrisolto? Marco L.S.

 
Alle 16 aprile 2010 alle ore 09:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

Chi ha detto che dobbiamo congelare l'economia?
Che non dobbiamo fare nulla? Che bisogna aspettare la catastrofe? Anzi!
C'è bisogno di una svolta nell'economia, che in Italia non è economia ma consumo del territorio e cemento, a danno di tutti e delle generazioni più giovani in particolare. Tutto quello che avviene nei Campi Flegrei va controsenso rispetto alle più elementari riflessioni internazionali sul turismo mondiale, alle valutazioni dei geologi, alla cultura del management del territorio, ad ogni elaborazione dell'UNESCO.
C'è tantissimo da fare. Una rivoluzione culturale implica cambiamenti radicali nella gestione di tutto, altro che asfaltare qualche nuova strada, spicchettare qualche casa, o magari fare vie di fuga in galleria (alla prima eruzione/scossa voglio vedere chi imbocca quella di Lucrino o di Quarto) o fugge dal Vesuvio sospeso su km di cavalcavia. Noi non dobbiamo inventare nulla su questi temi! C'è chi vi lavora da anni. Il problema è che come società resistiamo all'innovazione. Usiamo risposte vecchie e fallite a problemi nuovi. E parliamo su tutto. Così potete vedere Casini spiegare il nucleare al premio nobel Rubbia (cf. youtube), l'ultimo amministratore parlare di rischio ma anche di condono edilizio (evidentemente inconciliabili), ma anche di verde facendo parcheggi, per non parlare del turismo, un tema che vede riflessioni delicatissime sia sulla memoria e la cultura, sia sui processi di democratizzazione delle società, di creatività, di incontro, di benessere diffuso.. ma su ciò occorre studiare per anni, non ci si improvvisa. Vedi, ad esempio, caro Marco, la dimensione vulcanica e culturale dei Campi Flegrei è stata sempre un attrattore, ma oggi si cancella la natura e questa memoria proprio in nome dell'attrazione turistica; non è un paradosso becero? Non è becero che in campagna elettorale in zona, da tutti gli schieramenti si è affermato 'che la politica dei vincoli ha creato illegalità e abusivismo'? Come dire che una rapina esiste per colpa della norma che ha identificato il reato! Ma come si coniuga insediamento intensivo e disordinato e sicurezza? Il rischio sismico non corrisponde alla condizione sismica di un'area, ma è determinato dai comportamenti dell'uomo in quest'area, come certa urbanizzazione selvaggia, o costruire raffinerie e ospedali sotto un vulcano, o, per alzare lo sguardo, depositi di scorie nucleari su di una terra che sussulta continuamente. Atolli, Yellostoon ecc. hanno situazioni diverse, ma certo nessuno ha ritenuto che il cemento armato significasse il loro sviluppo.
Ma gli argomenti che toccate sono così ricchi che sarebbe presuntuoso pensare di liquidarli in 2 battute!
Credo ci sia del buono in tutti i post, soprattutto in quella reazione che nasce dalla voglia di agire, di combattere la rassegnazione; o, magari, di rileggere 'a distanza' i propri luoghi, come nel caso di Marco.
Io credo di aver afferrato il senso accalorato della vostra passione, spero che voi cogliate il mio: "non bisogna perdere l'orizzonte".
Cordialmente G. Lombardi

 

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