This page has moved to a new address.

Bacoli invasa dai Rifiuti: E' rientrato lo Sciopero degli "Lsu" della Flegrea Lavoro

Freebacoli: Bacoli invasa dai Rifiuti: E' rientrato lo Sciopero degli "Lsu" della Flegrea Lavoro

giovedì 8 luglio 2010

Bacoli invasa dai Rifiuti: E' rientrato lo Sciopero degli "Lsu" della Flegrea Lavoro


Cumuli di spazzatura ancora presenti in più punti della città, ed emergenza rientrata prima dell’ennesima “crisi rifiuti”.
E’ terminato già in prima mattinata lo sciopera indetto dai lavoratori socialmente utili (Lsu) i quali nella nottata e sino poche ore dopo l’alba, hanno deciso di bloccare i camion grazie ai quali quotidianamente la “Flegrea lavoro” provvede alla rimozione ed al trasporto in discarica dell’immondizia presente sui cigli stradali del Comune di Bacoli.
Un atto di forza, che ha letteralmente mandato in tilt il sistema di raccolta, determinato e causato dallo stato di precarietà in cui si ritrovano da diverso tempo, gli stessi lavoratori della società partecipata.
“Stamattina, non appena sono venuto a conoscenza dello stato d’agitazione – ha asserito il sindaco Ermanno Schiano – mi sono recato dagli Lsu cercando di riportare quanto prima la situazione alla normalità. Per questo, dopo un incontro con i manifestanti, siamo riusciti a trovare una prima intesa che ha permesso ai funzionari di far rientrare lo sciopero, liberando gli automezzi. Purtroppo nonostante ciò, la raccolta dei rifiuti si è attivata in ritardo e per tale motivo numerose arterie cittadine (tra cui via Torregaveta immortalata nella foto a sinistra) risultano essere ancora ricche di rifiuti. La situazione, per ciò che concerne la presenza d’immondizia in strada, ritornerà alla normalità già entro la fine della settimana.
Differente è invece la questione relativa alla “Flegrea lavoro” che stiamo affrontando già da diverse settimane. Difatti – ha concluso il primo cittadino – soltanto con la definitiva risoluzione di tale criticità potrà attivarsi una seria e vantaggiosa raccolta differenziata”. 

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Etichette:

1 Commenti:

Alle 8 luglio 2010 alle ore 23:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

art 40 l'esercizio del diritto di sciopero, qualora l'astensione coinvolga i lavoratori addetti ai servizi pubblici essenziali, può pregiudicare il godimento di altri diritti (tassativamente elencati dal comma 1) ritenuti ad esso sovraordinati. Di conseguenza, si impone la necessità non tanto di negare, quanto piuttosto di limitare il diritto di sciopero, ossia di consentirne l'esercizio nel rispetto di modalità poste a garanzia degli utenti. Si tratta cioè di trovare un punto di equilibrio tra le ragioni di chi, legittimamente, intende esercitare il diritto di sciopero - tutelato dall'articolo 40 cost. - e le ragioni di chi, altrettanto legittimamente, chiede di non subire, per effetto dello sciopero medesimo, un pregiudizio in ordine al godimento di diritti, anch'essi costituzionalmente protetti, ritenuti di rango superiore. In ciò consiste il “contemperamento” cui la legge n. 146/90 fa riferimento.


4. Le modalità di esercizio del diritto di sciopero.



L'estrema delicatezza degli interessi in gioco implica che l’esercizio del diritto di sciopero nell’ambito dei servizi pubblici essenziali debba svolgersi secondo un certo iter, del quale si occupa l'articolo 2.

In linea generale è stabilito che “il diritto di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili per garantire le finalità di cui al comma 2 dell'articolo 1 [ossia il contemperamento tra l'esercizio del diritto di sciopero, da un lato, e i diritti della persona di cui all'articolo 1, comma 1, dall'altro] con un preavviso minimo non inferiore a quello previsto dal comma 5 del presente articolo [10 gg]”.

In particolare, in capo ai soggetti che proclamano lo sciopero è posto l’obbligo di comunicare per iscritto nel termine di preavviso durata, modalità di attuazione e motivazioni dello sciopero, il che consente di rendere pubbliche le ragioni dello scontro.

Speculare all’obbligo di preavviso è quello, posto a carico delle amministrazioni o delle imprese erogatrici dei servizi pubblici essenziali, di “dare comunicazione agli utenti, nelle forme adeguate, almeno cinque giorni prima dell'inizio dello sciopero, dei modi e dei tempi di erogazione dei servizi nel corso dello sciopero e delle misure per la riattivazione degli stessi; debbono inoltre garantire e rendere nota la pronta riattivazione del servizio, quando l'astensione dal lavoro sia terminata” (articolo 2, comma 6). Le medesime informazioni agli utenti debbono essere altresì fornite dai mass-media. In ogni caso, “le amministrazioni e le imprese erogatrici dei servizi hanno l’obbligo di fornire tempestivamente alla Commissione di garanzia che ne faccia richiesta le informazioni riguardanti gli scioperi proclamati ed effettuati, le revoche, le sospensioni ed i rinvii degli scioperi proclamati, e le relative motivazioni, nonché le cause di insorgenza dei conflitti”.

Come si evince dalla lettura del comma 5, l'istituto del preavviso risponde ad una duplice esigenza: a) consentire all'amministrazione o all'impresa erogatrice del servizio di predisporre le misure dirette all'erogazione delle prestazioni indispensabili; b) favorire lo svolgimento di eventuali tentativi di composizione del conflitto.


PREAVVVVVVVVVISO ALMENO 5 GIORNI PRIMA PER CERCARE DI MEDIARE SENZA PROVOCARE UN DANNNO AGLI UTENTI, CON UN ADEGUATO COMTEMPERAMENTO DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE........

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page