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Protocollata la Mozione sui Rifiuti Tossici: Ecco Cosa Facevano nella “Cava Lubrano” di Baia

Freebacoli: Protocollata la Mozione sui Rifiuti Tossici: Ecco Cosa Facevano nella “Cava Lubrano” di Baia

giovedì 6 gennaio 2011

Protocollata la Mozione sui Rifiuti Tossici: Ecco Cosa Facevano nella “Cava Lubrano” di Baia

Si pubblica di seguito la mozione consiliare protocollata nella giornata di ieri e concernete la problematica “rifiuti tossici” che sarà dibattuta durante il prossimo Consiglio Comunale di Bacoli

 

Al Presidente del Consiglio Comunale
Aniello Savoia

E p.c.

Al Sindaco di Bacoli
Ermanno Schiano


image Oggetto: Mozione consiliare circa rifiuti tossici presenti in Bacoli

I sottoscritti consiglieri comunali

VISTO

L’articolo 86 del Regolamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari del Comune di Bacoli

PROPONGONO

Di deliberare quanto segue:

Il Consiglio Comunale

PREMESSO

Che purtroppo, da qualche anno, Bacoli è diventata nota anche per il forte inquinamento ambientale, prodotto dai rifiuti tossici, scaricati in una cava situata tra il centro storico ed il Castello di Baia, provenienti da industrie venete.

Che in una relazione scientifica presentata ad aprile 2007 ai medici di tutto il mondo, l’O.M.S. riferiva che il Comune di Bacoli è il secondo comune della Regione Campania, dopo quello di Acerra, per aumento di malattie tumorali, causate dalla presenza dei rifiuti tossici della società Nuova Esa s.r.l. di Marcon (VENEZIA).

Che i fatti sopracitati sono stati accertati dal tribunale di Venezia con sentenza n. 11 del 7 febbraio 2008, resa nel procedimento penale n. 6343/02 a carico di Giommi Gianni + 5.

Che questa sentenza costituisce l’amaro epilogo di un procedimento giudiziario promosso a carico di diversi soggetti, ciascuno per la propria qualità e competenza di legale rappresentante, di responsabile commerciale, di responsabile tecnico, di direttore operativo dell’attività di gestione e miscelazione dei rifiuti, di responsabile delle movimentazioni dell’impianto NUOVA ESA s.r.l. di Venezia.

Che in particolare tra i capi di imputazione formulati a carico di Gimmi Gianni + altri - e rilevati dalla predetta sentenza - si legge per il capo di imputazione di cui al punto C – lettera h.: avviavano a recupero presso una ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l., in località Via Castello nel Comune di Bacoli, oggetto di comunicazione di inizio attività gestione rifiuti in regime di procedure semplificate ai sensi del D.M. 5.2.1998, partite di rifiuti, identificate con CER “di comodo” 120201, derivanti in realtà da processi di metallurgia termica dell’alluminio ed inidonee ad essere utilizzate ai fini di recupero presso l’impianto”; per il capo di imputazione di cui al punto C – lettera ì.: “tra il 2002 e il 2003 avviavano a recupero presso una ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l., in località Via Castello nel Comune di Bacoli, oggetto di inizio attività di gestione rifiuti in regime di procedure semplificate ai sensi del D.M. 5.2.1998, INGENTI quantità non meglio identificate di rifiuti (formalmente contrassegnate per larga parte dai parametri 060503, 120101 e 17.0504) insuscettibili di essere ricevute dall’impianto, per la provenienza e le caratteristiche del materiale conferito…”; per il capo di imputazione di cui alla lettera N: nell’ambito della rete di collegamento e controllo instaurata dalla società sul territorio nazionale, al fine di conseguire i cospicui ingiusti profitti derivanti dall’abbattimento dei costi dovuti ordinariamente per lo smaltimento dei rifiuti presso siti all’uopo autorizzati e dall’evasione dell’ecotassa, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative, organizzavano, cedevano, ricevevano, trasportavano e, comunque, gestivano abusivamente ingentissimi quantitativi di rifiuti (in particolare terre e rocce contaminate provenienti da bonifiche di siti inquinati, e fanghi e rifiuti liquidi derivanti da processi industriali).  Ed, invero, dopo aver ricevuto dai produttori o aver acquistato in regime di gara di appalto notevoli quantitativi di rifiuti, miscelavano indiscriminatamente tra loro partite eterogenee di rifiuti, anche pericolosi, di molteplice provenienza, stato fisico e tipologia, alterando e pregiudicando le possibilità di smaltimento delle partite di rifiuti originarie; attribuivano alle miscele ottenute codici CER “di comodo” ed omettevano artatamente di evidenziare i rifiuti contenuti nelle miscele, predisponevano falsa documentazione di trasporto e allegavano ai carichi certificazioni analitiche attestanti una composizione qualitativa dei rifiuti diversa da quella effettiva; infine, in attuazione di un unitario disegno criminoso, avviavano abusivamente ingentissimi quantitativi di rifiuti di diverse tipologie (complessivamente quantificabili in decine di milioni di Kg) presso varie discariche…..tra cui l’ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. in località Via Castello nel Comune di Bacoli”; per il capo di imputazione di cui al punto imageP: “organizzavano all’interno dell’impianto …un’illecita attività di gestione dei rifiuti provenienti dai processi industriale e dalla bonifica dei siti inquinati, ricevendo ingenti quantitativi di materiale, miscelando indiscriminatamente tra loro partite eterogenee di rifiuti di molteplice provenienza, stato fisico e tipologia, predisponendo sistematicamente falsa documentazione di trasporto attestante una composizione qualitativa di rifiuti, anche pericolosi, diversa da quella effettiva con l’indicazione di codici CER “di comodo”, idonei ad avviare i rifiuti stessi presso discariche ed impianti non autorizzati a riceverli, infine reperendo in varie località del territorio nazionale siti adibiti a da adibire sistematicamente al riciclaggio abusivo dei rifiuti, tra cui…..l’ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l.”. Le circostanze di fatto a fondamento dei predetti capi di imputazione sono state accertate e provate nel corso del giudizio; ed infatti, nel corpo delle motivazioni della sentenza si legge: “risolte le questioni preliminari ed ammesse le prove, veniva svolta lunga ed accurata attività istruttoria, mediante l’acquisizione di documenti, l’escussione dei testimoni e consulenti tecnici introdotti dalle parti, l’esame dell’imputato Gottard Giuliano, …….”, nonché attraverso la consulenza tecnica del dott. Iacucci.

Che a pag. …. della sentenza il Tribunale di Venezia così recita: “Inoltre, i quantitativi di rifiuti gestiti nel modo suddetto da Nuova Esa, quantificabili nell’ordine di centinaia di milioni di chili, senza dubbio integrano la dimensione “ingente”……In proposito e per un più concreto dimensionamento del fenomeno, va citata la deposizione del teste Ardone, il quale ha quantificato in circa 200.000.000 di chilogrammi i rifiuti trattati dalla Nuova Esa nel corso di un solo anno (pag. 86 verbale stenotipico udienza 9.10.2007 “i rifiuti movimentati in un solo anno, quei famosi 200…….l’altra volta mi aveva chiesto di quantificarle un po’ visivamente…ho fatto un semplice calcolo, 200.000 tonnellate corrispondono più o meno a centocinquantamila metri cubi di rifiuti: considerando che un camion ne può portare 25…teoricamente 30…abbiamo più o meno qualcosa come 6.000 camion; considerando 6.000 camion e considerando che un camion è lungo più o meno, facciamo finta, 10 metri, abbiamo quindi 60 chilometri di camion che possiamo mettere uno di fianco all’altro. Quindi, se immaginiamo di mettere un camion attaccato all’altro, e mi sembra che il passante di Mestre siano più o meno 10 chilometri, riempiremo tutte e tre le corsie in andata e ritorno, con un camion attaccato all’altro.”)”

LETTA

La nota d’Interpello inviata dall’avvocato Giacomo Perreca, cittadino del Comune di Bacoli, all’indirizzo della Regione Veneto ed avente ad oggetto la problematica “rifiuti tossici”;

VISTO

Che il Tribunale di Venezia è giunto così a dichiarare Giommi Gianni, responsabile dei reati a lui ascritti sub. A,C,F,H,N,P,S, ossia anche per i capi di imputazione formulati al predetto punto C lettera h. e i., punto N e punto P, accertando, dunque, che l’imputato, aveva svolto l’attività di gestione illecita dei rifiuti, avvalendosi, tra l’altro, qual recapito finale, della discarica costituita dall’ex cava di pozzolana, gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. di Via Castello Bacoli.

Che se da un lato il Tribunale di Venezia, con la predetta sentenza, ha acclarato che i rifiuti tossici, anche industriali, provenienti dalla Nuova Esa s.r.l., venivano sversati ed occultati nella ex cava di pozzolana, gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. di Via Castello - Bacoli, dall’altro lato, dinanzi al Tribunale penale di Napoli, VI sezione - Collegio Pres. D’Aliberti, pende, per ovvie ragioni di competenza territoriale, il procedimento penale a carico di Attanasio + Lubrano Lobianco Vincenzo, quale rapp.te legale della S.r.l. Pozzolana Flegrea, ed altri, in cui verranno accertate le responsabilità penali dei titolari della Pozzolana Flegrea s.r.l., in merito all’illegittimo impiego della discarica (ex cava di pozzolana) nella gestione ed occultamento dei rifiuti tossici, nonché in merito al loro reimpiego, anche nell’edilizia, come tra l’altro confermato dal CTU, dott. Iacucci, nell’udienza del 16.11.2007, in cui il medesimo, ha illustrato, in aula al Tribunale di Napoli, le diapositive ritraenti i rifiuti tossici rinvenuti anche nella ex cava di pozzolana di Via Castello, poi sottoposta a sequestro probatorio, nonché un camion scoperto con miscele di pozzolana e rifiuti tossici.

Che la questione è stata trattata anche dal Consiglio Comunale di Bacoli con delibera n. 18 del 18.4.2008.

DELIBERA

Di interpellare la Regione Veneto – in persona del Presidente pro tempore – dr. Luca Zaia, perché faccia conoscere all’istante, le sue intenzioni sul ritiro, a propria cura e spese, di tutti i rifiuti tossici scaricati a Bacoli in Via Castello nella ex cava di pozzolana, e provenienti dagli stabilimenti industriali di Venezia, e perché provveda a bonificare i luoghi inquinati della cava e limitrofi.


Consigliere Comunale  Adele Schiavo

Consigliere Comunale Josi Gerardo Della Ragione

Sinistra Ecologia Libertà

Federazione della Sinistra

Italia dei Valori

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19 Commenti:

Alle 6 gennaio 2011 alle ore 17:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

AZZZZ!!

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 17:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

cuiè stiamo chiedendo al consiglio comunale del pdl che in campania vuole costruire gli inceneritori e quiandi gli serve munnezza...di interpellare un presidente della regione del pdl per parlare di munnezza....GUARDATE CHE BASTEREBBE UN TELEFONO!!!

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 17:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

josi stai facendo un lavoro straordinario, senza precenti. in pochi mesi sei riuscito a mettere continuamente in subbuglio le regole certe di questi politicanti da strapazzo..GRAZIE!!

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 17:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

La consigliera SCHIAVO sta nel partito democratico o sta con se stessa e i gruppetti vari.

Le chiedo cortesemente di fare chiarezza, perchè mi aspetterei le firme degli altri cinque consiglieri del p.d. che tra l'altro sono firmatari della mozione presentata in consiglio comunale che ha fatto scaturire la famosa e conosciuta delibera 18.

GIGINO

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 17:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Se la consigliera schiavo è fatta di altra pasta e ha altre palle perchè prendersela con lei e non col il (solito) lassismo del PD (meno L)?

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 18:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il Pd ancora non firma?!? e che verognaccia!! forse ci sono degli interessi sotto...

Claudio, cittadino di Quarto pemtito per aver votato Sauro Secone

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 19:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

il pd è ancora più vergognoso del pdl

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 19:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma gli altri consiglieri del PD sapevano di questa mozione per poterla firmare ?

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 20:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Basta inutili sciocchezze. Vergnatevi e basta, Qui c e puzza di colluzione! Lo sapeva la Schiavo, che è Pd, figuriamoci gli altri del partito. Abbiate la bontà di tacere.

Claudio Scamardella

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 20:47 , Anonymous angelo nero ha detto...

complimenti!!!!

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 21:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Maria Giovanna Costagliola

Quanto tempo dovremo ancora aspettare prima che queste sostanze vengano rimosse e la zona bonificata? C'è la speranza che almeno i nostri figli negli anni a venire vivano senza pericolo?
Maledetti criminali!!!!!!!!

 
Alle 6 gennaio 2011 alle ore 23:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Nestore Antonio Sabatano

Penso che a parte l'amministrazione dell'epoca dovrebbero essere espulsi dal paese di Bacoli i proprietari della cava e pagare con carcere loro insieme agli amministratori dell'epoca. Una dura condanna a questi criminali per aver avvelenato un paese trà i più belli d'Italia. Tutti in galera....senza pietà...

 
Alle 7 gennaio 2011 alle ore 16:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

Luigi Guardascione

CHE SCHIFOOOOOOOOOOOOOO

 
Alle 7 gennaio 2011 alle ore 16:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

E la gente ancora dorme...........

Domenico

 
Alle 7 gennaio 2011 alle ore 16:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antonio Viola

E' l'ennesima conferma, che ci sarà pure un motivo per cui nel territorio del Comune di Bacoli, vi è una così alta mortalità per tumori. Chissà quante persone, a propria insaputa, vivono in alloggi realizzati con pozzolana "Trattata".

 
Alle 8 gennaio 2011 alle ore 14:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Adele Schiavo

Caro anonimo,giusto per chiarezza,sono un consigliere del Partito Democratico e se non c'è la sigla,peraltro presente nel primo documento riguardante la stessa vicenda,penso sia per una semplice distrazione di chi ha pubblicato l'articolo.Non penso assolutamente di avere un comportamento ambiguo ma semplicemente di svolgere nel migliore dei modi il mandato che molti cittadini di Bacoli hanno voluto concedermi.Si aspettano da me che io vigili su tutto ciò che l'amministrazione compie denunciando se ci siano irregolarità e poca trasparenza.Se altri partiti o gruppi dell'opposizione mi chiedono di condividere dei documenti politici a sostegno della Città e dei cittadini,non mi soffermo certo a sottilizzare se questi siano stati partoriti o meno dal mio partito ma che appunto siano rispettosi degli ideali e valori di esso e soprattutto che siano in linea col mio mandato.Poi ognuno agisce secondo la propria coscienza.Adele Schiavo

 
Alle 8 gennaio 2011 alle ore 18:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

bacoli come la campania nn risorgera' Mai!

uanagana

 
Alle 13 gennaio 2011 alle ore 00:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Lucia de Cicco
ottimo ...questa è la legge del "federalismo"da attuarsi tu mi hai dato e te lo riprendi... mi paghi i danni e poi potrai fare il "Gallo ncoppe'a' munnezza toie'!"la nostra puzzerà ..ma è verace..la vostra no..!"si dovrebbe fare tt kosì..dove è acclamato e riconosciuto lo sversamento illecito di rifiuti tossici del Nord...Basta fare i "buffoni"ognuno si prenda le proprie responsabilità eppoi venga il "federalismo"...

 
Alle 15 gennaio 2011 alle ore 12:23 , Blogger ariannalabi ha detto...

Trovo che sia una splendida iniziativa.Ogni Comune dovrebbe farlo per trasformare la CAmpania in un isola di vivibilità, cultura, pulizia e turismo.
Maria Raffaella Faggiano NApoli

 

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