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L’importanza del Quorum,Domenica e Lunedì SI Vota: Ecco i Rischi di una Catastrofe Italiana

Freebacoli: L’importanza del Quorum,Domenica e Lunedì SI Vota: Ecco i Rischi di una Catastrofe Italiana

venerdì 10 giugno 2011

L’importanza del Quorum,Domenica e Lunedì SI Vota: Ecco i Rischi di una Catastrofe Italiana

image Dopo aver visto nei precedenti articoli che il nucleare è estremamente rischioso, che non costa di meno e che anzi ha dei costi occulti, quelli dello smantellamento delle centrali e del confinamento delle scorie radioattive, la domanda che sorge spontanea è: Perché allora il nostro Governo, come quello di alcuni altri Paesi, punta al nucleare?”

La risposta ovvia è: Perché una centrale nucleare è un enorme centro di potere. Solo le grosse aziende possono investire capitali e gestire una tecnologia così complessa e rischiosa.”

Abbiamo anche visto che l’Italia avrebbe dovuto acquistare tecnologia dalla Francia. Ricordiamo che la Francia voleva imporsi anche come Grande Potenza Nucleare a Fini Bellici e che, tra il 1966 al 1996, realizzò nei suoi territori polinesiani ben 179 esperimenti nucleari e che quindi il discorso del Nucleare per la Produzione di Energia Elettrica in Francia si interseca con quello militare.

Fortunatamente l’Italia non ha potuto avere e non ha avuto la stessa evoluzione.

Inoltre, come faceva notare Padre Alex Zanotelli in un recente convegno, il discorso nucleare e quello della privatizzazione dell’acqua si intersecano. Sono le grosse multinazionali dell’acqua francesi, Veolia e Suez, quelle più interessate alla privatizzazione dell’acqua in Italia. Questo proprio quando città come Parigi hanno deciso invece di tornare al Servizio Pubblico dell’acqua.

E, guarda caso, come si può facilmente controllare nella “Governance” delle due Società, il Presidente della EDF, Electricitè de France, Henri Proglio, (http://about-us.edf.com/governance/board-of-directors-43708.html ) è anche amministratore di Veolia (http://www.veolia.com/fr/groupe/gouvernance/conseil-administration/ ). Strane coincidenze della vita!!!

Le energie alternative ed il risparmio energetico, pur se più convenienti in termini economici, e pur se assicurano maggior lavoro, sono invece energie diffuse sul territorio e non danno a chi le detiene lo stesso potere.

Esistono inoltre rischi che sono specifici italiani ed in particolare campani. Tutti abbiamo purtroppo dovuto constatare, con il crollo della Casa dello Studente a L’Aquila, che la corruzione che dilaga nel nostro Paese aveva consentito che si costruisse con cemento depotenziato e forse con sabbia di mare. Questo è un problema tipicamente italiano, di cui non si ha riscontro in altri Paesi. In Campania, e lo verifichiamo tutti i giorni, abbiamo l’enorme problema, finora irrisolto del ciclo dei rifiuti urbani e ancora di più di quelli industriali. Questo non è sicuramente dovuto a carenze di tipo tecnico ma, come sappiamo tutti, all’interesse di forze criminali, frequentemente colluse con la politica, che agiscono sul nostro territorio.

Non è un caso che la SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari per Azioni), con Azionista Unico il Ministero dell’ Economia e Finanza, abbia sottoscritto con le Prefetture di Alessandria, Caserta, Latina, Matera, Piacenza, Roma e Vercelli, dove ci sono impianti o scorie nucleari, un “Protocollo di Legalità in Materia di Appalti”.

Con questo non si vuole assolutamente dire che il rischio infiltrazioni criminali debba fungere da deterrente per iniziative industriali in Italia, ma soltanto che questo è un ulteriore rischio che deve essere tenuto in debito conto, specialmente quando si parla di impianti così pericolosi.

Non vorremmo che nascesse una nuova “Cricca” anche sul nucleare.

Dal sito Wikipedia vediamo come era la situazione delle centrali elettronucleari in Italia prima del referendum del 1987.

Centrali elettronucleari in Italia

Nome del reattore

Località

Tipo

Potenza elettrica netta (MW)

Inizio costruzione

Prima accensione del reattore

Connessione alla rete elettrica

Effettiva operatività commerciale

Arresto definitivo

Costruttore

Latina

Latina (frazione Borgo Sabotino)

GCR magnox

153

01/11/1958

27/12/1962

12/05/1963

01/01/1964

01/12/1987

Società Italiana Meridionale per l'Energia Atomica

Garigliano*

Sessa Aurunca (CE)

BWR

150

01/11/1959

05/01/1963

01/01/1964

01/06/1964

01/03/1982

Società Elettronucleare Nazionale

Enrico Fermi**

Trino (VC)

PWR

260

01/07/1961

21/06/1964

22/10/1964

01/01/1965

01/07/1990

Società Elettronucleare Italiana

Caorso

Caorso (PC)

BWR

860

01/01/1970

31/01/1977

23/05/1978

01/12/1981

01/07/1990

Ansaldo Meccanico Nucleare

*Non ha prodotto elettricità dal 1979 a causa di problemi sul primario; **Non ha prodotto elettricità tra la fine del 1979 ed il 1983 a causa di lavori di revamping.

Si noti che, considerata la durata media di tali impianti (circa 30 anni dal momento dell'accensione del reattore), alla data dei referendum italiani (1987), la centrale di Garigliano era già stata chiusa per l'antieconomicità di significative riparazioni da eseguirsi su componenti del circuito primario, mentre quelle di Latina e Trino, su cui erano appena terminati lunghi e costosi interventi di revamping, avevano ottenuto dall'Autorità di Controllo (all'epoca ENEA - DISP) il rinnovo per un ulteriore decennio della Licenza di esercizio. L'unica centrale davvero chiusa prematuramente (in quanto fermata dopo appena 6 anni di esercizio) fu quella di Caorso in provincia di Piacenza, ma è doveroso ricordare anche la chiusura del prototipo CIRENE (Latina), giunto al 99% della costruzione, e la centrale di Montalto di Castro (due reattori BWR), che si trovava al 70% delle opere civili

Ci sono poi dei siti di ricerca e quelli di deposito dei materiali radioattivi. Come già precedentemente detto un problema grave e non risolto è quello di individuare un sito definitivo idoneo per il “Confinamento delle Scorie Radioattive”

Uno dei siti provvisori in Italia è quello di Saluggia, in provincia di Vercelli, a cui si è recentemente interessato anche “Anno Zero” a causa di problemi che rischiano di inquinare le falde acquifere.

Infatti le centrali nucleari, richiedendo enormi quantitativi di acqua, sono frequentemente situate in prossimità di fiumi.

clip_image002

Leggiamo sul sito dell’ARPA Piemonte: Il comprensorio è delimitato ad est dal canale Farini, a sud dal canale Cavour, ad ovest dalla Dora Baltea….
Può essere suddiviso in due aree separate: nella prima è insediato l'impianto Eurex-SO.G.I.N. all'interno del Centro ricerche dell'ENEA, mentre nella seconda sono insediati il Complesso Sorin e il Deposito Avogadro.
Eurex-SO.G.I.N. è un impianto per il ritrattamento di elementi di combustibile irraggiato ad alto arricchimento in Uranio 235 (U-235) di tipo M.T.R. (Material Testing Reactor).
L'impianto attualmente non è più in esercizio ma nel corso della sua attività ha prodotto un grosso quantitativo di rifiuti radioattivi sia solidi che liquidi attualmente stoccati all'interno dell'area.

Chi volesse approfondire il discorso Saluggia e le scorie nucleari in Italia può trovare informazioni nella suddetta puntata di Anno Zero del 28/4/2011 in cui, a partire dal minuto: 1ora.31minuti.12secondi, si può vedere in diretta come sia estremamente rischiosa la situazione in quel sito, dopo che fu oggetto di un allagamento nel corso del 2000.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1c0b8fb0-d39e-4315-b225-33156064975b-annozero.html

sempre nel corso di tale trasmissione, Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati e nuclearista convinto, indicava in ben 138 MILIONI DI EURO la cifra per cementificare e rendere così meno pericolose le sole scorie liquide di Saluggia (al punto 1ora.45minuti.30 secondi).

 

La domanda, ovvia e spontanea è: ”ma perché mai dovremmo avventurarci per un cammino infido e pericoloso quando non sono stati neanche risolti i danni provocati dalla prima esperienza italiana di nucleare?

Riguardo all’individuazione di un sito in Italia per il confinamento delle scorie radioattive, va evidenziato che non c’è alcuna sospensiva di legge.

Il decreto, convertito poi nella legge che tentava di bloccare il referendum sul nucleare, recita infatti d testualmente così: la sospensione dell'efficacia

clip_image003

non si applica alle disposizioni individuate nel medesimo comma nelle parti in cui si riferiscono alla localizzazione,costruzione ed esercizio d

 

el Parco tecnologico e del deposito nazionale.

Come denunciato da Legambiente e dai Verdi uno dei candidati principali come sito di stoccaggio è la Centrale del Garigliano, distante soltanto circa 50 kilometri dal Nostro Territorio.

 

Ritornando al discorso della sicurezza e della faciloneria con cui purtroppo vengono a volte affrontati i discorsi in Italia, benché, ringraziando Iddio, non abbiamo subito alcun evento catastrofico, si può vedere come in data 17 marzo di questo anno la Centrale del Garigliano fosse sommersa dall’acqua dovuta alla piena del fiume.

 

È all’utilizzo massiccio delle tecnologie di fonti alternative e di risparmio energetico che dobbiamo puntare, così come ha deciso di fare recentemente la Germania.

Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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