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Ticket Ultra Bocciato, Perso Anche l’Appello: i Bacolesi Dovranno Sborsare Rimborsi Milionari

Freebacoli: Ticket Ultra Bocciato, Perso Anche l’Appello: i Bacolesi Dovranno Sborsare Rimborsi Milionari

lunedì 19 settembre 2011

Ticket Ultra Bocciato, Perso Anche l’Appello: i Bacolesi Dovranno Sborsare Rimborsi Milionari

  imageIl comune di Bacoli perde l’appello davanti alla sede distaccata di Pozzuoli del Tribunale civile di Napoli.

Il dottor Antonio Lepre, giudice unico del tribunale puteolano, con sentenza 611, rilasciata in data 14 settembre 2011, e che conta ben dieci pagine di motivazione, ha quindi confermato in toto la sentenza emessa nel 2010 dal Giudice di Pace di Pozzuoli dott. Galluccio sulla condanna inflitta al comune alla restituzione di quanto pagato da una automobilista per il ticket per raggiungere il mare di Miseno nell’estate del 2003.

Questa ulteriore decisione interviene sulla scia delle sentenze romane della Corte di Cassazione a sezioni unite del primo semestre del 2011 che hanno già visto soccombente il comune di Bacoli e che hanno sancito il potere del giudice “ordinario”, giudice di pace e tribunale civile, e non di quello amministrativo di decidere sulla richiesta di restituzione del ticket pagato dagli automobilisti per accedere alla zona a traffico limitato di Miseno e di Miliscola.

Dunque viene ancora aggiunta una ulteriore vittoria a favore di chi ha pagato il ticket. Infatti, una volta chiariti gli aspetti organizzativi statali del riparto di giurisdizione, si chiarisce che anche chi non ha partecipato al ricorso al TAR o al ricorso al Presidente della Repubblica, volti ad ottenere l’annullamento dei provvedimenti amministrativi, può sempre domandare al giudice di pace la restituzione di quanto pagato se è intervenuto l’annullamento.

Il Comune sosteneva invece la tesi opposta, secondo cui la sentenza di annullamento fa stato solo tra le parti in causa e non estende i suoi effetti anche agli automobilisti che non presero parte al primo ricorso di annullamento.

  • Le Tesi dell’Avv. Mazzucchiello

E’ stata quindi accolta e confermata la tesi sostenuta dall’avvocato Massimo Mazzucchiello, difensore dell’automobilista appellata, secondo cui i provvedimenti di regolamentazione del traffico costituiscono l’ “eccezione alla regola” in quanto sono di natura generale ed a carattere regolamentare con una pluralità di destinatari. Una volta annullati è come se non fossero mai esistiti nell’ordinamento giuridico.

image Sono provvedimenti collettivi a contenuto indivisibile. Di tale inesistenza tutti possono avvantaggiarsene: anche chi non ha chiesto in sede giudiziaria l’annullamento.

“Principio, quest’ultimo, del resto, che discende in tutta evidenza dal principio di eguaglianza e di razionalità ex art. 3 Costituzione, per cui non può ammettersi che certe situazioni siano regolate in un certo modo per pressoché totale collettività e in modo parzialmente difforme per i soggetti che non hanno partecipato al giudizio di annullamento”, ha sentenziato il giudice d’appello dottor Lepre.

Dunque chi ha pagato senza che ve ne fosse una giustificazione, per intervenuto annullamento del provvedimento che imponeva il ticket, può chiedere la restituzione. Interessante è inoltre la parte della sentenza di appello che ha inoltre rafforzato ulteriormente i profili di illegittimità dei provvedimenti amministrativi di limitazione del traffico e che hanno istituito il ticket, soprattutto per i veicoli a due ruote.

  • Le ragioni giuridiche che Condannano il Ticket

imageSecondo il giudice d’appello, “Ma v’è di più. A ben vedere i predetti provvedimenti amministrativi devono considerarsi del tutto inefficaci, in quanto emanati in stato d’evidente carenza di attribuzione di funzioni, di modo che gli atti in esame hanno l’apparenza, ma non la sostanza di provvedimento amministrativo. Ed, infatti, per quanto attiene al divieto di transito per i veicoli a due ruote dal combinato disposto dall’art. 3, L. 413/1997, art. 7, comma 1, lett. a) e b) d. lgs. N. 285/1992, come integrati dal regolamento emanato in decreto interministeriale n. 163/1999 come modificato dal successivo decreto 602002, emerge che tale divieto poteva essere disposto dagli enti locali rientranti nelle categorie individuate dal predetto regolamento: ebbene, come emerge dalla prefata sentenza del giudice amministrativo campano, il Comune di Bacoli non rientra in tale categoria. In relazione all’imposizione del pagamento di un ticket, dall’ordito normativo emerge che tale potere non spetta in quanto tale, ma solo in presenza di specifici e dettagliati presupposti di fatto e di diritto: in particolare l’adozione di un PUT e la necessarietà dell’imposizione del pagamento al fine del raggiungimento degli obiettivi di razionalizzazione urbanistica”.

Di ulteriore novità è stata la “sonora” condanna del comune di Bacoli alle spese processuali dell’appello, pari a 2230 euro oltre rimborsi vari e iva da pagarsi direttamente all’avvocato Mazzucchiello, oltre alla condanna già inflitta in primo grado.

Infatti, anche se il valore della controversia è di appena cinque euro, per l’impegno profuso dai difensori delle parti, per le ragioni della decisione e soprattutto in relazione ai punti principali costituenti le lamentele dell’appello, nonché della già intervenuta sentenza di Cassazione n. 4614 del 25 febbraio 2011 “ innanzi riportata, pronunzia, ancorché non richiamata, nota all’appellante in quanto in quella sede ricorrente e vertente su caso sostanzialmente identico a quello qui deciso”.

  • Una Class Action Contro la Sepsa

Nell’esultare per tale ulteriore risultato, l’avvocato Massimo Mazzucchiello, appena reduce dal lavoro estivo di impugnativa innanzi al TAR Campania con ricorso contro i recenti aumenti tariffari della TARSU di Bacoli e che si approssima all’avviamento di una class action contro la Regione Campania per la soppressione delle corse della ferrovia cumana, annuncia l’invio degli atti alla Corte dei Conti affinché a pagare siano personalmente i funzionari comunali responsabili e non la cittadinanza bacolese.

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http://freebacoli.blogspot.com/2011/03/bacoli-respinto-il-ricorso-ticket.html

Melania Scotto d’Aniello

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9 Commenti:

Alle 20 settembre 2011 alle ore 00:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gennaro Massa
portate il conto a coppola..

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 09:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma sarebbe legittimamente possibile (spero di sì, sai la goduria!!!) per il comune di bacoli, rivalersi sullo squinternato arruffone vanaglorioso e confusionario ex-sindaco coppola ?
almeno, in questo modo, non sopporteremmo ulteriori danni finanziari, visto che quelli derivanti dagli anni persi, ormai non ce li rimborserà nessuno...

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 10:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Portate il conto a Coppola e quel i..... dell'assessore alla viabilita'.

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 10:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

La strategia avviata da Coppola/Aragona era complessa.
Attraverso il tiket si è mortificata la redditività degli esercizi commerciali localizzati sui suoli del CIC, in modo da indurre, anche grazie all'azione avviata sui canoni, gli esercenti più deboli e quelli che ancora fanno un'uso prevalentemente agricolo dei suoli, a liberare le aree.
Ciò a tutto vantaggio di quelli più forti, di quelli che già in passato abusivamente hanno trasformato i suoli agricoli in strutture ricettive solide e fruttuose, dei proprietari dei lidi che hanno dei margini notevoli e di potentati economici occulti che dovevano subentrare ai piccoli imprenditori locali che con i parcheggi stagionali e con le prevalenti attività agricole ancora riescono ad esercitare una tutela attiva del territorio.
Il giustificativo dei provvedimenti apparsi illeggittimi erano le necessità di bilancio, ma il fine ultimo appare la speculazione a vantaggio della camorra, degli amici e di quelli che garantivano a Coppola, Aragona ed amici ritorni in termine di potere ed affari.
Purtroppo in questo Coppola ed i suoi hanno avuto manforte dalla popolazione Bacolese tutta, che non arriva a capire macchinazioni più grandi della sua mediocre capacità critica.
L'attuale amministrazione persegue gli stessi obbiettivi, il piano è ancora in corso di realizzazione e gli attuali amministratori sono i nuovi "musici" di una sinfonia ormai consolidata.
Guardiamo più in la del nostro naso, le amministrazioni passate e correnti sono nelle mani di potentati economici occulti alla disperata ricerca di un vantaggio personale per i servigi che stanno ancora offrendo ai fini della speculazione sui suoli del CIC.
Chiediamoci per quale motivo non si sostiene e si incentiva l'uso agricolo dei suoli vincolati del CIC.
Chiediamoci per quale motivo si vogliono trasformare tutti i contratti agricoli, anche quelli relativi a suoli a tale uso adibito, in contratti ad uso commerciale.
Chiediamoci se azioni di questo tipo hanno il solo scopo di fare cassa o se sollecitano iniziative speculative che la passata e l'attuale amministazione garantiscono.
Chiediamoci quali reali azioni sono state avviate per la tutela del territorio.

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 12:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

peccato, personalmente ritengo che il ticket era un ottimo modo per evitare che i "civili" napoletani arrivassero a Bacoli.
questo vuol dire che non c'è nessun modo per evitare l'invasione di bacoli in estate e nei fine settimana. Continueranno ad esserci, nei fine settimana, cumuli di immondizia ai lati delle strade a Miseno, lasciati dai "turisti" napoletani; continueranno a sciamare i motorini, invadendo in modo disordinato, arrogante e minaccioso le strade di Bacoli; continueranno ad esserci code chilometriche che bloccheranno Bacoli, considerando la già precaria situazione delle vie d'accesso al territorio bacolese.
Nonostante quanto sopra, penso che la soluzione per il problema sia prossima, sarà il territorio stesso di Bacoli che un po alla volta interropmperà i collegamenti terrestri (punta epitaffio frana ogni sei mesi, lo stesso scalandrone si sta dando da fare, rimane il povero arco felice vecchio...). Come tutti sanno che soldi per fare nuove strade, o per mettere in sicurezza quelle esistenti, non ci sono a meno che non vengano chiesti agli stessi bacolesi (immagino che gioia per la cittadinanza un'altra imposta). Insomma, in una situazione del genere serviranno a poco anche i ricorsi da parte degli avvocati.

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 12:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

altro che a Coppola, qualsiasi cosa si dovrà pagare, il conto sarà portato ai bacolesi.

 
Alle 20 settembre 2011 alle ore 13:15 , Anonymous Alfonso Russo ha detto...

I Bacolesi dovranno rimborsare ?
Mica sono loro i responsabili ?
Voi lo sapete chi sono i responsabili ?
Sembra quasi che qualcuno sia contento che il comune rischi il dissesto finanziario !
Bravo l' avvocato Mazzucchiello per "l’invio degli atti alla Corte dei Conti affinché a pagare siano personalmente i funzionari comunali responsabili e non la cittadinanza bacolese"
Questa sarebbe l' unica giustizia !

Alfonso Russo

 
Alle 21 settembre 2011 alle ore 11:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ercole Mirabella
Li ci sono ancora i responsabili dello sfascio del nostro paese...........................

 
Alle 4 ottobre 2011 alle ore 21:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano
per colpa di un MITOMANE di PASSAGGIO( fortunatamente) BACOLI riceve l' ennesima tegola in testa....come dire ' A COPP'A'CCUOTT ACQUA VLLUT' firmato:' e le stelle stanno a guardare.....'

 

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