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Bacoli Perde Ancora, Con la Salernitana Si Giocherà a Porte Chiuse: La Città Si Ribella: “Aprite lo Stadio”

Freebacoli: Bacoli Perde Ancora, Con la Salernitana Si Giocherà a Porte Chiuse: La Città Si Ribella: “Aprite lo Stadio”

mercoledì 19 ottobre 2011

Bacoli Perde Ancora, Con la Salernitana Si Giocherà a Porte Chiuse: La Città Si Ribella: “Aprite lo Stadio”

image Bacoli perde prima ancora di scendere in campo: la storica sfida contro il Salerno Calcio si giocherà a porte chiuse. Il Tony Chiovato di Baia sarà vietato anche alla cittadinanza bacolese.

Si giocherà senza il calore delle tifoserie campane l’attesissima sfida che vedrà difronte la Sibilla Bacoli ed il Salerno Calcio, società rinata dalle ceneri della Salerniatana 1919. Una decisone improvvisa che segnerà prima ancora del fischio d’inizio una tra le sfide di maggior blasone mai giocate dai biancoazzurri flegrei, approdati per la prima volta tra i Dilettanti meno di un decennio fa.

E forse, se si considera la storia e la caratura dei granata attualmente guidati dal presidente biancoceleste Claudio Lotito, la più importante mai giocata su suolo bacolese.

Un evento da trascrivere negli “Annali” della storia, condizionato da una serie di fattori i quali, intrecciandosi vicendevolmente, mortificano una popolazione che non può continuare a subire l’assenza politico-istituzionale del governo locale e le prepotenze di tifoserie ospiti che nulla hanno a che vedere con la compostezza di quella cittadina, da sempre contraddistintasi per la propria sportività.

I Disordini Creati dai Tifosi del Pomigliano

Ma onde comprendere al meglio l’assurdità del risultato attuale, è meglio soffermarsi sin da subito su quanto successo due settimane fa al Tony Chiovato di Baia. In campo, per il primo derby stagionale, si trovano difronte Sibilla e Pomigliano in una sfida caratterizzata dalla tensione tipica di chi, sia tra i flegrei che tra i vesuviani, vive un inizio di stagione ricco di sconfitte e patimenti.

Mezz’ora prima del fischio d’inizio il “Tony Chiovato”, piccolo stadio presente alle pendici del mastodontico Castello Aragonese, viene preso d’assalto da un’orda di vandali pomiglianesi che esigevano di entrare in gradinata senza pagare il biglietto d’ingresso. imageUna rivendicazione a cui seguirono, per più di venti minuti, momenti di grossa tensione scalfiti dal lancio di bombe carta, fumogeni e bottiglie di vetro scaraventate sia verso i supporter di casa che, in maniera ancor più pericolosa, contro le autovetture passanti nelle vicinanze dell’impianto baiese.

L’Assenza Ingiustificabile dei Carabinieri

Allo stadio, nonostante l’annunciato arrivo dei vesuviani, a difendere la legge e la tranquillità di chi vuol godere senza patemi la prestazione della propria squadra del cuore, vi erano soltanto pochi carabinieri della stazione locale, evidentemente incapaci di reprimere le scorribande ripetute di chi era giunto in città per scatenare l’inferno.

A riprova di ciò basti pensare che ad evitare il peggio furono i rappresentanti della società Security flegrea, vigilanza non armata con mansioni "al campo sportivo Tony Chiovato”, che di certo non avevano il compito di assicurare e vigilare sull’ordine pubblico. Senza il loro apporto si sarebbe di certo registrato un vero e proprio bollettino da guerra con tanto di scontri veementi e di feriti.

Evidente, in quel giorno, fu quindi l’assenza delle forze dell’ordine che con un’organizzazione idonea al momento avrebbero di certo spento sul nascere le azioni di guerriglia urbana inscenate dai trenta ultras del comprensorio napoletano, la cui pericolosità allontanò numerose famiglie dall’impianto sportivo e fece decidere ai responsabili societari lì presenti, di non far accedere nel settore a loro adibito i giovanissimi supporter della Sibilla (almeno una cinquantina) i quali furono costretti a tornare mestamente presso le proprie abitazioni.

L’Osservatorio: “Con la Salernitana a Porte Chiuse”

imageQuindici giorni dopo, con il nitido ricordo di quanto avvenuto in precedenza e tenuto conto delle richieste di biglietti giunte da Salerno che pare abbiano superato le mille unità, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive ha ben pensato di ritenere inidoneo alla sfida con il Salerno Calcio l’impianto di Baia, stabilendo di disputare il match addirittura a porte chiuse.

Un dogma privo di contradditorio che si è cercato di aggirare con opzioni non di certo esaltanti: giocare la sfida al sabato a Frattamaggiore o ad Aversa, privilegiando in tal modo il lauto incasso derivante dalla partita di cartello.

Chances non prese fattivamente in considerazione, che comunque avrebbero avuto il “dolo” di non prendere in considerazione un dato da cui è impossibile prescindere: la sfida con la nuova Salernitana, storica per un’intera città, deve essere giocata a Bacoli dinanzi al pubblico di fede biancoazzurra.

Una gara epica, se si vuole che realmente venga ricordata come tale, non può accantonare i reali valori che trasudano dallo sport inteso come nobile arte di agonismo e confronto la quale, in qualsiasi forma essa si presenti, appassiona migliaia di cittadini.

E’ come, tanto per porre un esempio non troppo lontano nel tempo, se si fosse deciso di far giocare Napoli - Bayern a Campobasso o, addirittura, in un San Paolo a porte chiuse. In quel caso a nulla sarebbero valse le magliette argentate o la musichetta Champions per consegnare alla sfida quella dignità e quell’emozione che solo la giusta cornice di pubblico può realmente attribuirle.

Una Città Privata di Impianti Sportivi: L’Emblema è Cuma

Ma la realtà, in questa terra apatica, è ben altra: una città di 30.000 abitanti, con un team in quarta categoria e un tempo munita di ben tre impianti calcistici (Bacoli Centro – Baia – Cuma), non ha ad oggi una struttura idonea per ospitare due/tre mila tifosi, con tanto di spalti e gradinate.

E ne è priva non perché abbia dovuto subire i postumi di un terremoto o le disgrazie di una tragica calamità naturale: non li possiede semplicemente perché è governata da una classe politica incapace e (questa volta sì) realmente inidonea a governare il territorio cittadino.

Cuma, in modo palese, ne è l’esempio più lampante.

Uno spazio enorme da un quinquennio abbandonato a se stesso senza che alle promesse avveniristiche siano seguiti atti concreti. Un ex campo di calcio, casa di centinaia di ragazzi di ogni età, stuprato dall’incuria ed attualmente sotterrato da una marea di sterpaglie, da spogliatoi abbattuti da atti vandalici, e addirittura dalla presenza di cumuli di materiale di risulta e spazzatura posta lì proprio dalla macchina comunale.

Da luogo di aggregazione a discarica semi-autorizzata.

Uno stato di cose umiliante se si spensa che furono proprio attuali amministratori comunali a non sfruttare al meglio, rimandandolo al mittente, un finanziamento da 1,5 miliardi di euro con cui si prevedeva di creare a Cuma un vero e proprio impianto polisportivo. I fondi sarebbero stati quelli di Italia ‘90 ma gli amministratori dell’epoca, in parte ancora presenti, alle “Notte Magiche” non accompagnarono la concretizzazione di progetti già approvati e finanziati.

Il Calcio è Solo un Esempio. Lo Sport a Bacoli Vive Tra Milla Difficoltà

image E il ragionamento in tal senso, aprendo una rapida parentesi anche ad altre realtà sportive presenti, attive e vincenti su e per il paese, non è di certo differente se si pensa alla pallavolo o al basket.

Si passa da palestre inadeguate (con spalti interdetti al pubblico) in cui squadre di volley sono costrette a capitolare a tavolino per via di tettoie da cui sgocciola acqua piovana in caso di maltempo; campi da tennis da un decennio impraticabili per via della presenza di rifiuti tossici; campi da basket all’aperto oscurati da una folta vegetazione spontanea e non utilizzati dal Comune da più di vent’anni; piste di pattinaggio non date in concessione; squadre di Canoa Club costrette ad allenarsi tra mille difficoltà a pochi metri da fondali marini ancora travagliati da lamiere e materiale pericoloso; etc etc.

Un’assenza desolante che, tornando al caso particolare, si palesa ancor di più se si pensa allo scarso “peso” politico istituzionale della nostra classe dirigente. Silenzio tombale, nell’attesa di un comunicato al vetriolo della società biancoazzurra, è stato sin ora professato sia dal sindaco Ermanno Schiano che dall’assessore allo Sport Michele Massa, inermi anche dinanzi all’evento calcistico più importante della quasi centenaria storia della Sibilla Calcio.

La Soluzione: Aprire lo Stadio o Non Giocare la Partita

imageEppure la soluzione, così come più volte avvenuto in diverse realtà italiane e nonostante le deficienze sopraelencate, è lì a portata di mano: permettere l’apertura dello stadio “Tony Chiovato” alla tifoseria di casa ponendo un limite alla vendita dei ticket per gli ospiti.

Il settore ospiti del “Chiovato” può ospitare duecento unità? Bene. Si metteranno in vendita duecento biglietti per i granata, dando così ai tifosi bacolesi l’opportunità di poter vivere l’emozione di una sfida indimenticabile.

Chiudere lo stadio alla passione di chi questo sport, così come il proprio paese, lo vive e lo ama, significherebbe castrare la vera essenza di questa realtà.

Se Sibilla Bacoli – Salerno Calcio si dovesse realmente disputare a porte chiuse allora sarà meglio non giocarla. Tanto, qualsiasi esso sia il risultato, ci ritroveremmo a commentare nient’altro che l’ennesima ed evitabile sconfitta sociale, politica e fondamentalmente sportiva.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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13 Commenti:

Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma come possono mai portar del bene queste persone se neanche il proprio lavoro sanno fare...tu hai mai visto un geometra che fa il progetto di una scuola nuova (A. GRAMSCI) e all'ingresso cosa trovi un pilastro. ma sai quanto se ne importano della partita, dico solo che sono rimasto molto male di questo accaduto anche perchè molti amici di salerno mi avevano chiesto se potevano venire a vedersi la partita nella nostra tifoseria..

 
Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Andrea Di Natale
pur ponendo un limite agli psiti c'era comunque il rischio che venissero tanti salernitani e dove li mettevi. Inoltre il Chiovato ha anche il problema di trovarsi a fronte strada

 
Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non è possibile privare una città di godere di un momento storico per la presenza di pubblico ospite. A Bacoli, per motivazioni elencate nell'articolo, esiste un campo di quelle dimensioni e il settore ospiti può contare solo 200 persone. Se non va bene, i salernitani restano a Salerno e se la vedono in piazza attraverso un maxi-schermo. La città di Bacoli al momento questo può ospitare.

 
Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Andrea Di Natale
L'ordine pubblico viene prima dello sport. Anke il Napoli paga l'assenza dei tisofi propri in diverse trasferte ed in serie A gli stadi hanno standard migliori

 
Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

E appunto. Ma non è mai capitato che per l'eccessiva richiesta di biglietti da parte dei supporter del Napoli, la squadra ospitante sia stata privata del proprio pubblico.

 
Alle 19 ottobre 2011 alle ore 22:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Andrea Di Natale
Io penso che il derby con il Pomigliano, ha fatto rianalizzare l'intero impianto al Cams ke penso abbia trovato è punti deboli/dolenti

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 01:09 , Anonymous ANDREA ha detto...

PER ME E' UN VERO PECCATO NON POTER VEDERE LA PARTITA, SAREI ANDATO ALLO STADIO DA SPORTIVO PER VEDERE NON SOLO LA SIBILLA, MA ANCHE UNO DEI MIEI IDOLI QUAL' E' BIANCOLINO!!! NON ASPETTAVO ALTRO... E INVECE...

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 08:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' SOPRATTUTTO LA DIRIGENZA CHE SI LAMENTA A RAGIONE PER IL MANCATO INCASSO DEL PUBBLICO SALERNITANO: UN DANNO DA 2.000 EURO. E FORSE DOMENICA NONOSTANTE IL NAPOLI E LA PIOGGIA UN CENTINAIO DI BACOLESI/MONTESI/PUTEOLANI SAREBBERO ANDATI AL CAMPO: E SONO ALTRI 1.000 EURO. TOTALE 3.000 EURO. TUTTO IL RESTO E' NOIA.

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 10:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

si il problema è l'incasso mancato
allora è meglio che sta città, con la sua squadra in testa, si affondi domani mattina
MERCENARI
10 euro per vedere la serie D
ma vergignatevi

c.p.

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 11:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano
l'avvenimento con una squadra di calcio di statura nazionale, solo x caso e pro tempore nella n/s categoria, dovrebbe impegnare tutte le forze e gli sforzi bacolesi; in primis le amm.ni, visto ke un avvenimento del genere avrebbe un ECCEZIONALE caduta pubblicitaria sul n/s territorio. certo ke la fragilita' della struttura, frettolosamente realizzata, nn ci aiuta molto : ma almeno TENTIAMOCI!!

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 17:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

In occasione della gara di domenica tra Sibilla e Salernitana noi ULTRAS BACOLI siamo rammaricati di non poter assistere e sostenere la nostra maglia nella partita più emozionante ed affascinante dell’intera stagione, come appunto quella con la Salernitana.
La partita più bella in questi 7 anni trascorsi di serie D
Purtroppo ancora una volta siamo costretti a pagare a caro prezzo il problema stadio.
Siamo sconcertati, in quanto negli anni addietro abbiamo giocato con squadre ugualmente contraddistinte da grosso blasone, che sono state supportate al “Tony Chiovato” di Baia dai rispettivi tifosi a seconda della capienza del settore ospiti
Ed è per questo che ci domandiamo perché non è possibile riproporre tutto questo anche Domenica e quali sono quindi i reali problemi che non ci permettono di essere vicini alla maglia che amiamo.
Purtroppo ancora una volta chi avrà la peggio e chi non avrà il piacere di vedere questa partita dal vivo saranno i tifosi, coloro che aspettavano il derby contro il Salerno da tempo
Vedere la Salernitana a Bacoli è un qualcosa di diverso, una sfida che si vive 7 giorni su 7
Siamo stufi, non può andare sempre così
A ciò si aggiunge il silenzio del Comune di Bacoli che non muove un sol dito per la risoluzione dell’ostacolo e non sa nemmeno che la Sibilla esiste, tra le poche realtà a donare dignità alla nostra città.
Ma nonostante le numerose difficoltà noi faremo di tutto affinché la nostra e amata Sibilla possa contare per tutti i 90 minuti del match contro i granata del meritato sostegno da parte della propria tifoseria.
Perché una partita senza pubblico, non ha senso di esistere.
AVANTI ULTRAS, UNICA PARTE SANA DI QUESTO CALCIO CHE NON CI APPARTIENE
Domenica aprite i cancelli del “Chiovato”, altrimenti li apriremo noi!
Forza Sibilla
Lotta e Vinci Insieme A Noi!

ULTRAS BACOLI

 
Alle 20 ottobre 2011 alle ore 19:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

viva gli indignati del calcio bacolese !

 
Alle 21 ottobre 2011 alle ore 19:19 , Anonymous angelo nero ha detto...

qualche anno fa in occasione di sibilla -paganese ,coppola in qualità di sindaco arrivò a contattare anche De laurentis per chiedergli l'utilizzo dello stadio san paolo , per assicurare la presenza dei bacolesi alla partita della sibilla!!!
adesso il sindaco schiano , il vicesindaco michele massa???? esistono???????
dimenticavo non stiamo in campagna elettorale!!!!!
vergognatevi pappo.i!!!!!!

 

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