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LA DIVINA VERGOGNA

Freebacoli: LA DIVINA VERGOGNA

sabato 18 aprile 2009

LA DIVINA VERGOGNA


Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai per una selva oscura
che la diritta via era smarrita…


Ah quanto a dir qual era è cosa dura,
esta selva selvaggia e aspra e forte,
che nel pensier rinnova la paura!”.

Agli inizi del Trecento Dante Alighieri scriveva una tra le opere più conosciute al mondo, donando gloria e lustro agli italiani passati, presenti e futuri. Un’ opera che ancor meglio di qualsiasi trattato o statuto è riuscita nell’ impresa di riunire l’ intera penisola tricolore.
Ai principi del XI secolo, l’ amministrazione baco lese è riuscita nell’ impresa di prendere per mano una tra le più ambite località turistiche dell’ epoca romana e di accompagnarla nel limbo infernale insieme alle altre peggiori città della regione Campania .
Dopo la situazione dei rifiuti tossici e l’ ignobile presenza di ingombranti situati all’ interno delle Terme Romane, la “Freebacoli corporation” è lieta di presentarvi…”La selva impazzita”. Ebbene si paesani, la selva baco lese è veramente ammattita e nessuno riesce a controllarla! Per le strade della nostra città sono sempre più copiose le erbacce che s’ innalzano senza limite, coprendo marciapiedi, strade e “parchi”. Infatti mentre la “selva oscura” invocata dal poeta fiorentino voleva soltanto essere un’ allusione al travaglio interiore di qualsiasi essere vivente, nel territorio della “Piscina Mirabilis” e del “Museo Archeologico di Baia” l’ erbaccia, (ovvero la selva imbufalita) che ci tiene compagnia durante ogni passeggiata, vuole soltanto essere una chiarissimo richiamo all’ allucinante degrado che ci attanaglia.
Per saperne di più, ci siamo diretti presso la sede del X settore ( “reparto” comunale incaricato per l’ opera di diserbamento”), nella quale alcuni dipendenti hanno affermato: “Conosciamo benissimo la situazione in cui versa Bacoli, ma purtroppo per un territorio così esteso abbiamo solo cinque responsabili addetti al servizio di diserbamento; ed evidentemente non sono sufficienti poiché si interessano periodicamente di determinate zone,( ad esempio in Via Poggio, via Torregaveta e le scalette di via Campi Elisi, nel pieno centro della “città”, l’ erbaccia la fa da padrona) tralasciandone altre” e ancora “credo che in questa situazione ci sia una sola soluzione; i cittadini dovrebbero scendere in strada e strappare le erbacce che sono dinanzi le proprie case, come si fa in America…”
Noi non stiamo qui a giudicare il lavoro dei cinque dipendenti addetti al diserbamento ( che non possono certamente coprire tutto il territorio) , ma crediamo che se l’ amministrazione comunale non ha le capacità o le possibilità di provvedere neppure a questo problema, decidendo di non decidere e restando ( per l’ ennesima volta) impassibile, allora non ci stupiremmo se un giorno Dante dovesse vederli correre dietro ad una bandieruola bianca, colpiti da una pioggia di sabbia abbattente. Non ci stupiremmo se il maestro Virgilio, vedendoli, dovesse affermare:

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa
"

Josi Gerardo Della Ragione

Conoscete altre zone in cui l’ erbaccia è “impazzita? Rispondete con un commento

1 Commenti:

Alle 19 aprile 2009 alle ore 19:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Solo 5 dipendenti per estirpare erbacce, ma altri 300 dipendenti che non so cosa facciano! Organizziamo una mostra di fotografie di zone invase dalle erbacce?

 

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