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PARCO VANVITELLIANO, la lotta continua...

Freebacoli: PARCO VANVITELLIANO, la lotta continua...

venerdì 31 luglio 2009

PARCO VANVITELLIANO, la lotta continua...


Sabato 18/07 una notizia squarcia l’apatia estiva del Fusaro: dopo due anni e mezzo di presunti lavori, dopo continui rinvii e ritardi, senza avvisi, il parco Vanvitelliano ha riaperto al pubblico, con una novità di tutto rilievo: il Centro Ittico Campano, cui è affidata la gestione del complesso, ha imposto un ticket di un euro per i residenti, e il doppio per i non residenti, per entrare anche nel solo parco che, dalle proteste degli anni ’70 e ’80 sfociate nell’occupazione del 1978, è un bene pubblico ad uso gratuito di tutti i cittadini.

Sfruttati sul lavoro, vessati dalle tasse, costretti a sopportare disagi e disservizi d’ogni sorta, a sopportare lo squallido e corrotto spettacolo di quanti dirigono il loro paese, tra i cittadini parte inarrestabile un passaparola, e si formano gruppi spontanei che chiedono, come riportato nella lettera del 20/07 indirizzata ad Umberto Cimmino (commissario straordinario) e Raffaele Aragona (presidente del C.I.C.), “l’immediata abolizione di questo sopruso e l’ingresso gratuito per i residenti e non” in quanto “il parco è un bene pubblico destinato a tutti”. Mentre fuori l’ingresso principale del parco, i cittadini si costituiscono in un “presidio permanente” per “lanciare una vasta iniziativa di riappropriazione popolare”, mentre il commissario straordinario ordinava l’abolizione della gabella per residenti e non, senza alcun apparente motivo, il parco viene nuovamente chiuso.

Sebbene qualcuno pensasse (o sperasse) che la montante protesta fosse solo un fatto economico, e potesse rientrare con l’abolizione delle tariffe d’ingresso, la gente ha continuato a muoversi, autoconvocandosi in riunione martedì 21/07: ci si vuole vedere chiaro in questa faccenda, perché troppe contraddizioni e troppi interessi ne fanno, da anni, un “nerbo scoperto”. Senza elemosinare beneplaciti dal comune o dalla polizia, istituzioni entrambe sconosciute da queste parti, occupando spontaneamente marciapiedi e strade, distribuendo volantini alle macchine e chiamando all’appello amici e passanti, emarginando crumiri, piantagrane, disturbatori e gli immancabili politicanti avvoltoi, duecento cittadini hanno dimostrato di volersi riappropriare dei propri diritti e del proprio territorio, fregandosene delle intimidazioni di sgombero dei carabinieri intervenuti sul posto, ma continuando a discutere della situazione e del da farsi. Si discute, si approvano le disposizioni di Cimmino, ma i dubbi persistono: “perché il parco è nuovamente chiuso?” si domandano i più. La risposta arriva dall’ing. Giulio Verdino (consigliere d’amministrazione del CIC) che, dopo il solito quanto palloso monologo pietista sulla sua proba figura ed il suo indefesso e disinteressato impegno per i poveri e i deboli (…) con indifferente ed incurante sincerità, ammette che il parco è stato ri-chiuso in quanto mancano alcune autorizzazioni e necessitano ancora alcuni lavori di manutenzione. Incalzano le domande dei cittadini, cui Verdino affanna risposte, mentre la rabbia sale, poiché risulta sempre più palese e premeditata la “fregatura”: “e l’apertura di sabato e domenica?” “non autorizzata”… “e il fatto che la gente ha pagato per entrare in una struttura che in realtà era chiusa al pubblico?” “un nostro errore”… “e il fatto che vengono permessi servizi fotografici per matrimoni, dietro pagamento?” “non ne so niente”… “e quando riaprirà il parco?” “boh”…

Presi in giro per una “apertura fantasma” e un “ticket abusivo”, rottisi di ascoltare retorica e promesse, la gente dice basta: partono cori contro amministratori e dirigenti, pesanti contestazioni costringono l’ing. Verdino e gli altri infiltrati e lacchè ad allontanarsi, il traffico è bloccato dalla gente mentre si rimuovono dei cassonetti dell’immondizia posti da ignoti in mezzo alla strada, alcuni petardi sono lanciati nel parco senza però provocare alcun danno, alcuni ragazzi scavalcano e provano a scassinare i catenacci del cancello… Questa volta la gente è ostinata e “fa quadrato” intorno ad alcuni ragazzi che i carabinieri volevano portare in caserma: incidente chiuso, le forze dell’ordine valutano meglio mettersi in disparte… “Vogliamo tempi precisi e brevi per la riapertura del parco” urlano le persone, e qualora questi non vengano forniti o rispettati, i cittadini sono pronti a “far da sé” e c’è già chi prende un saldatore per fondere i chiavistelli ed aprire i cancelli d’ingresso…

Raffaele Aragona (presidente del CIC) e Francesco Escalona (presidente del parco regionale Campi Flegrei) sono contattati telefonicamente: gli si chiedono spiegazioni immediate e la convocazione “seduta stante” di un incontro coi cittadini, altrimenti, li si avvisa, “si assumeranno tutte le responsabilità di quanto potrà avvenire”. Passano le ore, ma un “nocciolo duro” di una cinquantina di persone non demorde e continua a “tenere viva la piazza” quando arriva la notizia: Aragona ha comunicato che il parco riaprirà in settimana, senza alcuna tariffa d’ingresso, e che i dettagli saranno concordati in un incontro con i delegati cittadini giovedì 23/07. Aragona, il tecnico, il professore, l’alto dirigente… questa volta incontrerà i semplici cittadini, dalla fronte sudata e dalle mani consumate del quotidiano lavoro: questa volta, “la fanno da padrone” non lui, ma i cittadini! La gente s’allontana, alcuni restano fino alla mezzanotte per fare valutazioni e pianificare il “da farsi” ma si respira un’ “aria diversa” che speriamo non passi fuggevole come al solito: come non accadeva da anni, la cittadinanza ha mostrato capacità di autorganizzazione, di resistenza, di lotta…

I risultati si sono visti subito: non appena la gente rifiuta compromessi, contesta le logiche dell’autorità, e comincia a sollevarsi e gestirsi autonomamente, questi cosiddetti nostri “rappresentanti” scendono subito a patti, la loro arroganza si trasforma in condiscendenza o, meglio, in timore… Una lezione da tenere a mente: la lotta paga sempre !

Michael Amirans.

5 Commenti:

Alle 31 luglio 2009 alle ore 22:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non siete mai contenti

 
Alle 31 luglio 2009 alle ore 23:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non siamo contenti di vedere ingiustizie e soprusi...di quello non lo saremo MAI

Josi Gerardo Della Ragione

 
Alle 1 agosto 2009 alle ore 10:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

BRAVO Josi, condivido nel metodo e nel merito ! Sara Lucci

 
Alle 1 agosto 2009 alle ore 11:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono convinta che il cambiamento deve avvenire in ognuno di noi...
Certo è la cosa più lenta e difficile: perchè richiede uno sforzo fare qualcosa piuttosto che non farla, e anche perchè spesso cambiando si ha paura di non ritrovare poi i vecchi punti di riferimento, sbagliati ma comodi.
Oggi i "politicanti" cominciano ad avere qualche difficoltà: ridono di meno, e dicono che non è facile ricoprire il ruolo istituzionale di rappresentante a vario titolo dei cittadini...
Certo che è una bella responsabilità! ...ma forse non lo sapevano quando sono stati investiti di tale delicato e fondamentale ruolo?

Se alcuni principi li abbiamo dimenticati, facciamo un ripasso, tutti:
"L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." - articolo 1 della Costituzione ...
Dina

 
Alle 1 agosto 2009 alle ore 18:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

Troppo grandi,chicchiere tante fatti nessuno.
Zappa e piccone.
Armando Della Ragione

 

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