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"Repubblica" chiede segnalazioni sullo stato delle acque

Freebacoli: "Repubblica" chiede segnalazioni sullo stato delle acque

giovedì 16 luglio 2009

"Repubblica" chiede segnalazioni sullo stato delle acque

Continua la nostra rassegna stampa con un articolo di Repubblica sulle condizioni delle acque e sull'apertura delle indagini sul depuratore di Cuma.
Questo il link dove poter SEGNALARE LO STATO DELLE ACQUE, INVIANDO VIDEO E/O FILMATI!! ( http://napoli.repubblica.it/dettaglio/fuga-dall%C2%B4estate-nera-del-mare/1675239/1 )

La Procura indaga sul depuratore di Cuma. Le notizie di stampa e gli allarmi dei giorni scorsi hanno fatto scattare gli accertamenti che il procuratore aggiunto Aldo De Chiara e il pm Antonio D´Alessio, titolari del fascicolo, hanno delegato ai carabinieri. Per ora non ci sono indagati, le ipotesi di reato saranno formulate dopo i primi approfondimenti. Ma l´ufficio diretto dal procuratore Giandomenico Lepore è determinato a fare piena luce sul caso esploso anche a seguito dello sciopero dei lavoratori del depuratore, che il 17 e il 18 giugno hanno incrociato le braccia per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Le verifiche riguarderanno tutti gli aspetti della questione, dal funzionamento dell´impianto ai rapporti tra la società Hidrogest, che gestisce il depuratore, e la Regione Campania. Dunque nei prossimi giorni potrebbe essere acquisita la prima documentazione utile a circoscrivere lo spettro delle investigazioni.
Ma intanto la vicenda ha già segnato questo primo scorcio d´estate punteggiato quotidianamente da segnalazioni di mare sporco provenienti dal litorale flegreo, dall´isola d´Ischia e ora anche da zone ben più distanti come Capri. Esperti e addetti ai lavori parlano di psicosi. E i risultati delle analisi effettuate negli ultimi giorni sembrano rassicuranti: il direttore dell´Arpac, Luciano Capobianco, ricorda che i dati aggiornati al 7 luglio sono disponibili on line: «Per la balneabilità del mare flegreo non è cambiato niente, anche se il blocco del depuratore è stato un gesto delinquenziale». Il presidente dei balneatori della Confesercenti di Ischia, Giuseppe La Franca, dice che «i problemi del depuratore di Cuma stanno danneggiando la nostra immagine, ma è un controsenso perché da anni non avevamo acqua così pulita».
E c´è anche chi, come il titolare di un lido di Miliscola, Luciano Santini, assicura di aver bevuto l´acqua «davanti alle telecamere di una televisione privata». Ma la percezione dei bagnanti è molto diversa. Racconta ad esempio Francesca Ruggiero: «Sabato mattina ero con amici in gommone. Siamo partiti da Monte di Procida: l´acqua era marrone, non ho mai visto una cosa simile. Saliti sul gommone ci siamo coperti per evitare schizzi. C´erano schiuma e liquami dappertutto. E domenica, al rientro, sempre nei pressi del molo di Monte di Procida, un topo mi è passato fin quasi tra le gambe. Perché, mi chiedo, non viene messo il divieto di balneazione?», sottolinea Francesca, che ha anche promosso un´iniziativa in rete: «Ho costituito un gruppo su Facebook - dice - per una gara di nuoto in queste acque».
Segnalazioni di mare sporco arrivano anche da Capri (quindi in un´area non interessata dal depuratore) dove alcuni vacanzieri parlano di tratti di acqua solcata da scie di schiuma bianca e coperta da resti di rifiuti. Ma l´episodio forse più insolito, e preoccupante, viene raccontato da un cittadino, Raffaele Aiello, non riguarda il mare ma potrebbe ricondurre all´impianto di Cuma: «Vivo al parco Verde di via Madonna del Pantano a Licola: negli ultimi giorni in tutto il parco le auto erano macchiate: pensavamo fossero gli uccelli, ma ci siamo resi conto che erano escrementi umani. A questo punto - conclude Aiello - siamo pronti a rivolgerci all´Asl perché riteniamo che si tratti di una conseguenza dei problemi del depuratore».

Inviate le vostre segnalazioni sullo stato del mare in Campania, raccontateci quali acque avete trovato pulite e quali, invece, in condizioni pessime

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