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I responsabili del disastro ambientale

Freebacoli: I responsabili del disastro ambientale

mercoledì 15 luglio 2009

I responsabili del disastro ambientale


Riteniamo opportuno riportarvi stralci dell'articolo dell'avv.Gaetano Montefusco pubblicato sul sito ufficiale di Costa dei Sogni ( http://www.costadeisogni.it/cds/ ), associazione ambientalista che da anni si batte per il disinquinamento marino.

(...)
Un disastro ambientale antico e crescente
Per non andare troppo indietro nel tempo sarà sufficiente sottolineare che in quest'ultimo governo regionale si sono alternati in quattro anni ben tre assessori all'ambiente, Ugo De Flaviis, Luigi Nocera e, da qualche anno, Walter Ganapini. Ogni volta che si procede ad un cambio di guardia si smarrisce l'azione di continuità, che il Governatore Antonio Bassolino dovrebbe invece garantire alla giunta regionale che presiede, e si ricomincia da zero.
Il nuovo assessore critica il precedente, qualche volta - come nel caso di Ganapini - la critica investe l'intera azione del governo regionale in materia di ambiente. Le promesse si susseguono alle promesse ma tutto rimane però nel novero delle buone intenzioni (..)
Walter Ganapini

Ormai è trascorso abbondantemente oltre un anno dall'insediamento di Ganapini all'assessorato di Via De Gasperi e in tutto questo tempo la situazione della depurazione in tutta l'area nord di Napoli è clamorosamente peggiorata, in maniera netta ed evidente a tutti tranne che a lui, fino a diventare, in questi giorni, drammatica. Ed è diventata drammatica perché lui, sì proprio lui, che aveva ed ha l'obbligo di gestire i rapporti tra la Regione e l'Hydrogest spa, la concessionaria del servizio pubblico della depurazione, non si è reso conto che qualcosa non andava.
Se i dipendenti della Hydrogest in 31 mesi di lavoro alle dipendenze della nuova responsabile della depurazione hanno ricevuto spesso la retribuzione in ritardo e dopo ripetute proteste è evidente che prima o poi possono incrociare le braccia. E se i lavoratori incrociano le braccia chi li fa funzionare i depuratori?
Se in 31 mesi di lavoro della Hydrogest le condizioni del mare sono peggiorate al punto che persino Dino Di Palma (Per i tanti che non se ne sono mai accorti era Presidente della Provincia di Napoli fino a qualche mese fa) e il suo ingegnere Bruno Mazza si sono decisi a rifiutare il permesso per lo scarico delle acque del depuratore di Cuma a mare poteva venire il dubbio a chi si è assunto la massima carica regionale di responsabile dell'ambiente che qualcosa non andava? Se l'amministrazione provinciale vieta lo scarico dei reflui trattati dal depuratore a mare c'è o non c'è qualche problema?
(...) I Professori Universitari
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare (è il caso di dirlo) e i professori universitari non sempre hanno capacità operative. Qualcuno non sa che l'idea di dare la concessione ad un privato per depurare le acque di fogna è stata partorita dal Commissario Straordinario di Governo alla tutela delle acque.
(...) Sono ancora in molti ad ignorare che l'emergenza rifiuti e quella delle acque erano gestite fino a poco tempo fa da due Commissariati Straordinari dello Stato presieduti entrambi da Antonio Bassolino che si avvaleva di un altro professore universitario, Raffaele Vanoli, recentemente salito agli onori della cronaca giudiziaria.
Si può fare un calcolo su quanto hanno guadagnato, quanto cioè hanno messo nelle proprie tasche, tutti quelli che gestendo i commissariati – sia dei rifiuti solidi che reflui - hanno messo in ginocchio definitivamente la Campania portandola a soglie di povertà sconosciute?
La Procura della Repubblica di Napoli

Bisogna sempre attendere che si verifichino i drammi perché qualcuno alla Procura partenopea si accorga che l'inefficienza è spesso causa della violazione sistematica di norme?
Il processo contro la Fibe è partito solo quando la Campania e Napoli venivano sbattute sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo e perfino Al Jazeera, la TV del mondo arabo, per non parlare della BBC o delle televisioni tedesche e francesi, inviava nell'etere le immagini delle montagne di rifiuti che crescevano a Napoli e provincia.
Bisognerà attendere ancora una volta che la stampa internazionale evidenzi lo stato del nostro mare o che qualche epidemia esploda per individuare qualche responsabile dello stato pietoso in cui lo hanno ridotto?
Il 30 maggio 2005 veniva presentata da dodici cittadini, direttamente presso l'ufficio denunce della Procura, una denuncia-querela avente ad oggetto la violazione delle norme sul danno ambientale ai sensi dell'art. 635 c.p. e di quelle di cui al D.Lgs. n. 152/99.
La denuncia veniva protocollata col numero 2353/05 e mai qualcheduno si è preso cura di sentire neanche i denuncianti. Noi la pubblichiamo oggi qui, sul sito, per rendere noto agli associati di Costa dei Sogni il tenore dettagliato della denunzia e al contempo come talvolta rivolgersi alla Procura della Repubblica a Napoli è come abbaiare alla luna. (...)
I lavoratori della Hydrogest

Ora sotto accusa andranno probabilmente i dipendenti della Hydrogest e i dirigenti della società, i soggetti più esposti e, oserei dire, più deboli della filiera di responsabili della situazione in cui versa il mare. Come se l'inquinamento delle spiagge e dell'acqua marina fosse dipeso dall'episodio del tilt al depuratore di Cuma o fosse colpa dell'ultimo arrivato. Ma le omissioni ripetute da anni da parte dei pubblici amministratori e dei funzionari che si sono guadagnati prebende, parcelle ed emolumenti considerevoli da chi saranno sanzionate?
Sono anni che chiediamo una veloce soluzione tecnica (condotta sottomarina) per evitare sversamenti di reflui mal depurati sui piedi dei bagnanti e sulle spiagge dove giocano i bambini ma nessuno se ne cura. Se le soluzioni adottate dai tecnici e dai politici producono danni all'ambiente e alla salute chi paga? Gli operai che non percepiscono lo stipendio?
Gli inganni di Bassolino

L'assessore Luigi Nocera, dimessosi a seguito del processo per il quale il 19 giugno scorso è cominciata l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio presentata a maggio dal PM Francesco Curcio, diede incarico alla Sogesid spa, strumento in house del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , di predisporre il progetto per la posa in opera della condotta sottomarina a Cuma. La spesa è stata di 300.000 euro ma a seguito delle dimissioni di Nocera il progetto, redatto da una qualificata equipe guidata dal Prof. Giuseppe De Martino, è stato cestinato da Ganapini.
E Bassolino? Non sapeva del lavoro di Nocera e degli impegni presi durante la campagna elettorale per la sua riconferma a Governatore? Non sapeva che era stata promessa la posa in opera di tale importante mezzo di depurazione poco costoso ed altamente efficiente?(...)

A.

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