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Marina Grossi, La Politica Bacolese Chiede Aiuto ad un’Indagata per Corruzione e Frode Fiscale

Freebacoli: Marina Grossi, La Politica Bacolese Chiede Aiuto ad un’Indagata per Corruzione e Frode Fiscale

domenica 28 novembre 2010

Marina Grossi, La Politica Bacolese Chiede Aiuto ad un’Indagata per Corruzione e Frode Fiscale

image Marina Grossi, Comune di Bacoli, Selex e politica locale: dopo le amorevoli avances di “inizio mandato”, giungono alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali le gravissime imputazioni di reati di “corruzione” e “frode fiscale” sui quali sta intensamente indagando la magistratura.

Era dallo scorso mese di giugno che, con accostamenti sempre più intensi e ripetitivi, la politica cittadina, dall’amministrazione a parti dell’opposizione, dal Pd al Pdl, intrecciava rapporti di tipo programmatico con la ing. Marina Grossi, responsabile della Selex e moglie di Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato della Finmeccanica.

Per lei il Partito Democratico, attraverso un documento firmato dal consigliere Franco Macillo (dipendente dello stabilimento Selex del Fusaro), proponeva lo scorso mese di giugno una mozione di solidarietà istituzionale per possibili indagini che, proprio sul suo conto, la magistratura stava portando occultamente avanti.

A lei, ed al marito (presidente di Finmeccanica), il primo cittadino bacolese inviava una nota di solidarietà.

Da lei, in qualità di amministratore della Selex, il Comune di Bacoli si è fatto finanziare un libro in cui si narra, con dovizia di particolari, la storia del nostro stemma comunale e del recupero della tela su cui è raffigurata il vecchio simbolo cittadino.

Sempre lei, durante una sorta di conferenza privatistica, inserita in un meeting internazionale organizzato proprio dalla sua Selex, in cui erano presenti soltanto rappresentanti comunali e dipendenti Selex, ha ospitato il Comune di Bacoli presentando, con il sindaco Ermanno Schiano, lo stemma cittadino.

Ed a lei, infine, lo stesso primo cittadino ha proposto, durante il galà sovracitato, di far parte del nuovo consorzio pubblico-privato, atto alla promozione ed anche valorizzazione del nostro immenso patrimonio archeologico.

Consorzio, sponsorizzato in lungo ed in largo, ove, per ciò che concerne l’aspetto “privatistico-imprenditoriale”, ad ora risultano essere presenti soltanto l’MBDA (guidato in passato proprio dalla Grossi) e la Selex (di cui Marina Grossi è, come già detto, amministratore delegato).

Ma, per meglio comprendere le dinamiche delle collaborazioni sovracitate, è opportuno entrare nel particolare di ognuna di esse.

image La sera del 24 giugno 2010 Franco Macillo, primo eletto tra le fila del Partito Democratico, legge una mozione  concernente la “Selex Sistemi Integrati” informando l’assise, dopo aver elencato una lunga serie di comunicati ufficiali diffusi da organizzazioni sindacali i quali, con maggior e minor pathos, sostengono la Grossi, che “dalla fine del mese scorso vari organi di informazione hanno ampiamente riportato la notizia che l’Amm.re Delegato della SELEX è informato sui fatti dalla Magistratura in ordine ad una vicenda di presunta distrazione di fondi neri all’estero. L’auspicio è che il lavoro della Magistratura vada avanti veloce affinché questa situazione non rechi alcuna ombra all’immagine di un’Azienda che dà all’Italia lustro anche all’estero e dà tanta occupazione anche a Bacoli”.

Durante la stessa assemblea pubblica anche il sindaco Schiano, a poche settimane dalla sua elezione, dà lettura al Consiglio di una nota di solidarietà del 22 giugno 2010 indirizzata al Presidente di Finmeccanica, ing. Pierferdinando Guarguaglini e all’Amministratore Delegato di SELEX, ing. Marina Grossi.

Un manifesto sostegno, fatto quand’ancora non erano risaputi i motivi di tale inchiesta, per il quale già all’epoca ebbi, in qualità di consigliere comunale, a manifestare le prime perplessità asserendo, così come riportato da apposito verbale, “di non comprendere perché il Comune debba dare vicinanza ad un soggetto che è indagato dalla Magistratura. Al più  ritengo che si possa dare vicinanza alla Magistratura affinché possa portare avanti il suo lavoro. Condivido, invece, la parte conclusiva della mozione concernente un incremento degli attuali livelli occupazionali da attingere dalle forze lavorative locali”.

La civica assise si concludeva così con l’approvazione di una deliberazione che così recita: “Fermo restando l’assoluto rispetto e la piena fiducia per il lavoro della Magistratura:
- Esprimere vicinanza istituzionale ai Lavoratori ed al Management della SELEX – SISTEMI INTEGRATI;
- Esprimere l’auspicio, nell’interesse primario della collettività, che la realtà produttiva in parola mantenga, anzi incrementi, gli attuali livelli occupazionali e competitivi internazionali, con un ancor maggiore coinvolgimento delle forze lavorative locali”.

La sera del 10 novembre, invece, intorno alle 19:30 la stessa Marina Grossi, dopo aver finanziato con la Selex un libro di memorie storiche della nostra città e poco dopo aver illustrato i successi ottenuti dalla sua azienda (facendo riferimenti anche ai nuovi appalti, su cui attualmente sta indagando la magistratura “vinti” agli aeroporti di Napoli e Palermo), asserisce che è, sarà, ed è sempre stato, obiettivo della Selex quello di tutelare e valorizzare lo spazio e gli ambienti in cui trovano sede i propri stabilimenti.

In tal senso è impensabile, anche solo fugacemente, non far riferimento allo stato di degrado in cui versa l’area circostante la Selex del Fusaro contraddistinta alle spalle da via Torre di Cappella (l’arteria stradale più fatiscente di Bacoli), al lato dalla Cooperativa Avino (sino a poche settimane fa ricettacolo di rifiuti pericolosi atti a rendere insalubre un “capannone” frequentato da una quarantina di lavoratori), e davanti da via Giulio Cesare (perennemente allagata in tempo di pioggia) e dall’amato lago Fusaro (devastato da un grave inquinamento).

image Ma, sempre in quella serata, il sindaco votato tra le fila del Popolo della Libertà, accoglie con piacere la collaborazione con la Selex annunciando, in pompa magna, la creazione di un “Consorzio Turistico” in cui alla presenza del Comune di Bacoli (insieme, così come auspicato da Schiano, a quello di Monte di Procida), e delle silenti associazioni, si dovrà affiancare il supporto del privato. Ecco quanto si evince da un Comunicato Stampa redatto dalla sua portavoce: “L’accordo Stato Regione prevede la costituzione di un soggetto giuridico, quale il Consorzio di promozione dei beni archeologici e culturali, per poter valorizzare con le altre realtà produttive il patrimonio storico del territorio”. Il Sindaco, Ermanno Schiano, lancia - a margine del workshop di Selex Sistemi Integrati "Dominating the Cyber Warfare" nella Sala Ostrichina - la proposta di una fondazione che coinvolga Comune, aziende e associazioni nella gestione dei beni monumentali. Già stamani il primo cittadino Schiano, dopo aver ricevuto ieri un riscontro positivo dall’amministratore delegato Selex, Marina Grossi, avvia le consultazioni con Mbda. L’invito ad aderire al Consorzio sarà presentato anche ai cantieri nautici di Baia e ad altre imprese, coinvolgendo quindi le associazioni e l’amministrazione di Monte di Procida con il Sindaco Francesco Paolo Iannuzzi; il Comune di Bacoli, cabina di regia del programma, ne riveste il ruolo di capofila “Il nostro progetto è in linea con il modello di “Responsabilità sociale di impresa” adottato da Finmeccanica – continua il Sindaco Schiano - la cui pietra miliare è costituita dalla particolare attenzione verso la salvaguardia e lo sviluppo della cultura; considerando peraltro quanto è accaduto a Pompei, dove è lampante il fallimento di un modello di gestione dei siti archeologici per le esigue risorse a disposizione delle Soprintendenze, che dovranno essere sempre organismi di tutela e controllo”. E costituendo il Consorzio, il primo cittadino di Bacoli offre così una risposta concreta alla difficile gestione dei beni archeologici”.

La serata del 9 si concludeva poi, per gli appassionati di arti culinarie, con una cena a lume di candela sulle sponde del lago Fusaro (a due passi dalla casina Vanvitelliana), in cui al fianco della Grossi sedevano numerosi esponenti consiliari di Pd e Pdl.

Di seguito, senza dilungarci ulteriormente, potrete costatare in maniera diffusa quale ruolo ha avuto e continua ad avere l’ing. Marina Grossi nell’inchiesta giudiziaria che coinvolge Finmeccanica ed  Enav.

Una serie di gravi imputazioni, giunte alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali a seguito delle quali nel prossimo consiglio comunale proporrò l’approvazione di una “contro-mozione” che vada a contrapporsi a quella approvata lo scorso 24 giugno e che possa essere d’aiuto per comprendere quale sarà l’atteggiamento della politica e dell’amministrazione locale in relazione a queste scottanti e gravi novità.

Consigliere Comunale del Comune di Bacoli
Josi Gerardo Della Ragione

– REPORT -

Finmeccanica: indagata Marina Grossi (Selex S.I.) e vertici Enav

image “Roma, 26 nov - I provvedimenti riguardano, oltre alle società coinvolte, anche i loro manager e sono stati disposti dai pubblici ministeri di Roma, Paolo Ielo e Rodolfo Sabelli, coordinati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolari delle indagini sugli appalti dell'Enav. Gli inquirenti ritengono che, nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav, siano state compiute delle sovrafatturazioni finalizzate alla creazione di fondi neri. In totale le persone indagate sono una decina. Sono almeno due le inchieste aperte dalla Procura di Roma sull'Enav, l'Ente di assistenza al volo, che vedevano Pugliesi già indagato per l'ipotesi di reato di falso in bilancio. La prima, quella condotta dal pm Emanuele Di Salvo, nasce dalla denuncia di un ex dipendete, Claudio Salvati, licenziato dall'Enav, in cui si metteva in discussione la stesura dei bilanci della societa'. La seconda inchiesta, più recente, alla quale si riferiscono le perquisizioni eseguite oggi, è affidata al pm Paolo Ielo e si sta sulle ipotesi di falso in bilancio e di reati tributari a partire del 2006 in poi. Le due inchieste si sovrappongono in parte con quella condotta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sull'ingresso dell'affarista Gennaro Mokbel in Digint, società partecipata al 49% da Finmeccanica. Anche qui si indaga infatti sui rapporti tra Pugliesi, Grossi e Lorenzo Cola, il consulente (attualmente agli arresti in carcere) che propose a Mokbel l'acquisto della Digint per riciclare il patrimonio illecito accumulato con le truffe telefoniche che avrebbero coinvolto anche, per gli anni dal 2003 al 2007, gli ex vertici di Fastweb e di Telecom Italia Sparkle.”

- PANORAMA -
Lady Finmeccanica: mi indagano ma io non lascio il timone

imageNegli archivi dei giornali su di lei non c’è quasi traccia. Le interviste si contano sulle dita di una mano. Ha 58 anni, è torinese, ingegnere elettronico, ed è la moglie di Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato della Finmeccanica, holding dell’aerospaziale e della difesa. Però dalla fine di maggio Marina Grossi, suo malgrado, è balzata agli onori delle cronache. A Roma, Napoli e Milano si indaga sulla Finmeccanica e su un’azienda del gruppo, la Selex Sistemi integrati, di cui Grossi è amministratore. Nella capitale s’ipotizzano il riciclaggio e la costituzione di fondi neri all’estero. Ma Guarguaglini e signora negano gli addebiti. E lui sporge anche denuncia per aggiotaggio sul titolo Finmeccanica. Grossi avrebbe dovuto essere ascoltata come testimone a Napoli, ma ha rinunciato per «impegni istituzionali». E ha fatto sapere ai dipendenti che non lascerà il timone. Che sia pronta a pugnare non è difficile crederlo. Dopo la laurea ha fatto il tecnico su una nave da guerra: erano tempi in cui il cinema italiano sfornava commedie sexy come La dottoressa preferisce i marinai. «L’esperienza non fu facile, ma bella» ha confessato Grossi. La disciplina ce l’ha nel sangue: figlia della Torino sabauda, aveva un nonno provveditore agli studi e un padre ingegnere. Frequentò l’università a Firenze e fra i docenti ebbe Ugo Tiberio, che nel 1940 realizzò il primo radar. Quasi una predestinazione per una manager esperta di sistemi difensivi. E offensivi. Grossi ha guidato la Mbda, il consorzio europeo dei missili, dagli Apache ai Mistral. La manager-amazzone, però, non ha mai trascurato la femminilità: tacco medio, perle, tailleur, chioma dorata sempre in ordine. Alla Selex ha voluto un asilo aziendale: testa marziale ma cuore di mamma. Ha conosciuto il marito quando fu assunta alle Officine Galileo, dove lui era il suo diretto superiore. «Con Pier Francesco fummo impressionati dalla sua efficienza» ricorda. Franco Bardelli, ex presidente della Galileo. Allora Guarguaglini e Grossi erano entrambi vedovi e innamorati del lavoro: scattò il feeling e il matrimonio. Oggi sono tra le coppie più potenti d’Italia e una delle meno paparazzate. A chi associa le sue fortune alla carriera del marito lei ribatte: «Essere sua moglie mi ha solo penalizzato». Come a dire: per lui è più difficile promuovermi. Insomma, una donna tutta casa e bottega, o forse solo bottega, visto che la residenza coincide con l’ufficio (motivi di sicurezza). Quando le strade professionali di Marina e Pier Francesco hanno rischiato di separarsi, data la delicatezza della materia maneggiata, Grossi scherzò: «Io e mio marito saremmo costretti a smettere di portare il lavoro a casa. O dovremmo comprare due casseforti per i nostri segreti». Rigorosamente militari. Oggi i magistrati sembrano più interessati, sempre che esistano, a quelli finanziari.

- IL FATTO -

Finmeccanica, indagati i vertici Enav. Berlusconi: “Suicida colpire forza del Paese”

imageUn’inchiesta su corruzione e frodi fiscali investe le aziende legate al gruppo Finmeccanica. Il presidente dell’Ente nazionale di controllo di assistenza al volo (Enav) Luigi Martini, l’amministratore delegato dell’ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati srl Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini risultano indagati dalla procura di Roma. L’identità degli indagati è emersa questa mattina, dopo le perquisizioni che i militari del Ros dei carabinieri e il Nucleo tributario della Guardia di finanza di Roma hanno eseguito nelle sedi di via Salaria dell’Enav e di numerose aziende che hanno avuto appalti con l’ente. Più precisamente, a finire nelle maglie dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo, sono otto aziende. Si tratta di imprese collegate a Finmeccanica che, però, allo stato attuale non viene chiamata in causa: Selex sistemi integrati srl; Print sistem srl; Arc Trade srl, Techno Sky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati, Renco Spa, Auxilium Trade srl. Al presidente Silvio Berlusconi che si è detto “preoccupato” dell’inchiesta, essendo “Finmeccanica un asset straordinario”, ha risposto a stretto giro il segretario dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Cascini: “E’ dovere delle istituzioni collaborare con la magistratura nella difficile azione di contrasto alla corruzione e non quello di attaccare le iniziative giudiziarie senza conoscerne motivazioni e contenuti”. ”La corruzione è uno dei mali principali del nostro paese – aggiunge Cascini – danneggia l’economia, deprime la concorrenza e allontana gli investitori stranieri”. A carico di Martini, Pugliesi e della Grossi sono ipotizzati una serie di reati fiscali. Ma c’è di più. Pugliesi e Grossi, moglie del presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Guarguaglini, sono indagati anche per corruzione. I pm della Procura di Roma ritengono che nell’ambito di una serie di appalti affidati dall’Enav siano state compiute “delle sovrafatturazioni” finalizzate alla creazioni di fondi neri. Il loro coinvolgimento è legato al ruolo esercitato in una delle società subappaltatrici di Selex Sistemi Integrati, la “Arc Trade”.  Gli investigatori attribuiscono a Cola e a Borgogni il ruolo di “motori” dell’assegnazione di lavori in subappalto da parte di Selex. Nel registro degli indagati compare Tommaso Di Lernia, responsabile della società Print Sistem. La precisazione sulla estraneità, allo stato attuale, del presidente di Finmeccanica Guarguaglini è soprattutto in riferimento al fatto che tra la decina di indagati compare innanzitutto la moglie. Le inchieste aperte sull’Enav sono almeno due. La prima nasce dalla denuncia di un ex dipendete in cui si metteva in discussione la stesura dei bilanci della società. I magistrati stanno valutando anche l’acquisizione, a dicembre del 2006, di Vitrociset (oggi Techno sky) da parte di Enav per circa 100 milioni di euro. La seconda inchiesta, più recente, alla quale si riferiscono le perquisizioni eseguite oggi, si basa sulle ipotesi di falso in bilancio e di reati tributari dal 2006 in poi. Le due inchieste si sovrappongono in parte con quella condotta sull’ingresso dell’affarista Gennaro Mokbel in Digint, società partecipata al 49% da Finmeccanica”.

- IL FATTO -

Finmeccanica, dopo Report il titolo va giù

image Giù del 2,3% in Piazza Affari in apertura. E poi giù, ancora, a metà mattinata, del 4%, segnando uno dei peggiori andamenti della giornata. Finmeccanica comincia la settimana in borsa accusando un duro colpo dopo la trasmissione di Milena Gabanelli, Report. La puntata di domenica sera era dedicata in gran parte all’inchiesta della Procura di Roma sull’azienda italiana di aeronautica e difesa e sulla Digint, la società lussemburghese utilizzata – secondo l’accusa  – per gestire i fondi neri. Ma “quanto può durare la coppia di vertice Guarguaglini-Marina Grossi?” dopo “le botte prese ieri su Raitre”, si chiede oggi Dagospia. Per Repubblica “cominciano giorni difficili”, anzi “neri”, mentre il Messagero pone una data cruciale, “il 22 novembre 2010. Cioè oggi”, perché la procura, Ros e Guardia di Finanza decideranno come agire dopo le dichiarazioni di due “collaboratori”.
Come riportano Corriere della Sera e Repubblica, venerdì sera Cola – ora detenuto per l’accusa di aver riciclato otto milioni e trecento mila euro nell’affare Digint – ha ricominciato a parlare, per la terza volta in meno di due mesi, rispondendo alle domande dei pm romani Giancarlo Capaldo, Giovanni Bombardieri e Rodolfo Sabelli. Lo ha fatto perché anche il commercialista Iannilli ha rilasciato informazioni agli inquirenti. Ha redatto un secondo memoriale, dopo il primo del 14 ottobre scorso, mentre il verbale dell’interrogatorio contiene informazioni ancora sconosciute e altre che confermano passaggi significativi dell’inchiesta. Dalle sue dichiarazioni risulta che Guarguaglini, che si è sempre detto estraneo alla vicenda, non poteva non conoscerlo bene . Già Iannilli aveva detto: “Cola era uomo di fiducia del presidente Guarguaglini per gli affari di Finmeccanica negli Usa”. Anche la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, a capo della Selex (controllata di Finmeccanica), non poteva non conoscerlo. Cola “era una sorta di amministratore di fatto”, scrive Repubblica. Per il collaboratore Iannelli, Cola “era stato affiancato, pure in mancanza di cariche formali, quale consigliere quasi ‘a tutela’ dell’ingegner Marina Grossi”. Alcune questioni su cui fare chiarezza sono i rapporti tra la Selex e l’Enav, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a cui lo Stato affida la gestione e il controllo del traffico aereo civile in Italia. Su questo punto e sulla gestione di rami dell’azienda e sul bilancio dell’ente per l’aviazione civile sta indagando il pm Paolo Ielo. L’Enav avrebbe assegnato a Selex appalti milionari, poi girati in subappalto a Technosky (a sua volta controllata da Enav) e poi a società “nate dal nulla” e in legame diretto con uomini di Enav e Finmeccanica. Risultato: i costi si alzano, aumentano le fatturazioni false per creare fondi neri e anche i guadagni illeciti per gli intermediari. Un altro esempio su come venivano creati fondi neri e guadagni illeciti è il caso dei “due anelli – come li chiama il Messaggero - della catena gerarchica di Finmeccanica e di Enav che ricondurrebbero direttamente all’ipotesi investigativa”, cioè “l’esistenza di appalti gonfiati ad hoc affidati a trattativa privata tra aziende di Stato talvolta consociate tra loro, al solo fine di creare fondi neri”. “L’ho già detto tante volte, e lo ripeto, non abbiamo alcun fondo nero”, ha detto l’ad di Finmeccanica Guarguaglini stamattina, a margine di una udienza al Quirinale per i cento anni di Assonime, l’associazione delle società per azioni, mentre le sue di azioni andavano giù. “Chissà se la procura di Roma avrà davvero voglia di affondare i colpi su Finmeccanica, – si interrogano a Dagospia – o se invece si sta solo preparando il campo a un brusco ribaltone dei vertici di piazza Montegrappa e poi tutti ‘amici’ come prima. Perché una cosa non è emersa dal Report di ieri sera: quanti parenti eccellenti ci sono in Finmeccanica e quanti giornalisti cechi-sordi-muti bazzicano in quel giro”.

- REPUBBLICA -

Enav, indagati presidente e ad. Perquisita anche Finmeccanica

image Il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'amministratore delegato dell'ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex Sistemi Integrati Marina Grossi sono tra la decina di persone iscritte sul registro degli indagati della procura di Roma. Inoltre dalle prime ore di stamani, militari del Ros dei carabinieri e del nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Roma stanno effettuando perquisizioni nelle sedi di Roma dell'Ente nazionale  di controllo di assistenza al volo e di numerose aziende che hanno avuto appalti dall'Enav. Sarebbero otto, collegate a Finmeccanica che allo stato attuale non viene chiamata in causa: Selex sistemi integrati srl; Print sistem srl; Arc Trade srl, Techno Sky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati, Renco Spa, Auxilium Trade srl. In corso anche la perquisizione dell'abitazione di Marina Grossi e del marito Guarguaglini. Con il decreto di perquisizione è stato notificato alla Grossi l'avviso per il reato di corruzione. Le contestazioni per Martini, Pugliesi e la Grossi - così come per altri - sono connesse ad una serie di reati fiscali. Gli inquirenti ritengono che nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav siano state compiute delle 'sovraffatturazioni' tese alla creazione di fondi neri. Gli inquirenti, secondo quanto si è appreso, avrebbero già trovato riscontri di denaro finiti proprio a Pugliesi. L'interessato è sicuro di dimostrare la sua estraneità. "Sono convinto  dice - che le Autorità inquirenti verificheranno la mia totale estraneità ai fatti contestati e la regolarità dell'operato mio e della Società". "A tal fine assicurerò la più ampia collaborazione alla magistratura, anche alla luce delle verifiche interne già da tempo effettuate, confidando in una rapida conclusione delle indagini che mi riguardano". La precisazione sulla estraneità, allo stato attuale, del presidente di Finmeccanica Guarguaglini è soprattutto in riferimento al fatto che tra la decina di indagati compare innanzitutto la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, responsabile dellla Selex. E tra i manager coinvolti nell'inchiesta c'è anche Lorenzo Borgogni, capo delle relazioni esterne di Finmeccanica e braccio destro da sempre del presidente e ad Guarguaglini. Anche l'abitazione e gli uffici di Borgogni sono stati sottoposti a perquisizione della Finanza. Si dice "preoccupato" Silvio Berlusconi rispondendo a chi gli chiede delle indagini su Finmeccanica: "Sì, perché Finmeccanica è un asset straordinario ha firmato un contratto con la Russia, mi auguro queste indagini portino a nulla come sono convinto. Considero suicida che il Paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del Paese".

- CORRIERE DELLA SERA -

Finmeccanica-Enav, bufera giudiziaria. Berlusconi : colpirle è un suicidio

image Perquisizioni e una decina di indagati, tra cui presidente e amministratore delegato di Enav: si trasforma in una bufera giudiziaria il filone d'inchiesta per corruzione e frode fiscale collegato alla vicenda Digint, società partecipata da Finmeccanica. All'alba, finanzieri e carabinieri del Ros sono entrati in aziende legate al gruppo Finmeccanica e nella sede dell'Enav di via Salaria a Roma per acquisire documentazione, così come disposto dalla procura della capitale. Le indagini riguardano gli appalti, in particolare quelli tra Selex Sistemi Integrati e l'Enav, oltre al controllo dei bilanci di numerose aziende del gruppo specializzato in sistemi di difesa. Tra gli indagati, il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'ad Guido Pugliesi, il manager di Finmeccanica Lorenzo Borgogni e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini.

RISCONTRI - Gli inquirenti, secondo quanto si è appreso, avrebbero trovato riscontri di danaro finite a Pugliesi, al quale viene contestata l'ipotesi di reato di corruzione. Per Martini, Marina Grossi e i responsabili delle società subappaltatrici si procede per violazione dei reati tributari. In ambienti investigativi si sottolinea che l'indagine sugli appalti Enav e la vicenda della presunta attività di riciclaggio che sarebbe ruotata attorno all'acquisizione della società Digint, non sono collegate.

SOVRAFATTURAZIONI E FONDI NERI - L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo. Il nodo sono i soldi per vincere appalti e quelli sottratti al fisco. I pm della capitale ritengono infatti che nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav siano state messe in atto «sovrafatturazioni». Questa operazione avrebbe permesso la creazione di fondi neri. A Marina Grossi, amministratore delegato di Selex, vengono contestate false fatture per 10 milioni di euro ed è indagata anche per l'ipotesi di corruzione.

- IL MATTINO -

Inchiesta su Finmeccanica e Enav. Berlusconi: suicida colpire forza Paese

image ROMA (26 novembre) - Appalti sospetti, affidati senza gara pubblica, e sovrafatturazioni per la creazioni di fondi neri. L'Enav è nella bufera dopo che i suoi vertici, l'ad Guido Pugliesi e il presidente Luigi Martini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Pugliesi deve rispondere di corruzione: secondo quanto si apprende si sarebbero trovati riscontri di danaro a lui diretto. Un'indagine che si intreccia saldamente con quella su Finmeccanica, ovvero su una presunta attività di riciclaggio che ruota attorno all'acquisizione della società Digint da parte dell'imprenditore Gennaro Mokbel. Infatti nel registro degli indagati per gli appalti Enav compaiono altri due indagati eccellenti dell'affare Digint, l'ex consulente esterno di Finmeccanica Lorenzo Cola e il commercialista Marco Iannilli. E compare anche Marina Grossi, moglie del patron di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e ad di Selex Sistemi Integrati. Proprio indagando sugli affari della Selex i pm romani si sono imbattuti negli appalti sospetti di Enav, una decina in tutto, compresi i lavori per la torre di controllo dell'aeroporto di Napoli e per la sicurezza dello scalo di Palermo. Stamani raffica di perquisizioni in nove sedi di società da parte dei carabinieri del Ros e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza su ordine della Procura di Roma. Una giornata importante per l'inchiesta coordinata dal sostituto Procuratore, Giancarlo Capaldo, che punta ad accertare eventuali fatti di corruzione e frode fiscale. La lente degli investigatori si sofferma, in particolare, su una serie di appalti affidati dall'Enav su cui sarebbero state compiute delle 'sovraffatturazionì tese alla creazione di fondi neri. In totale sarebbero una decina gli indagati compresi i rappresentanti legali delle società Print Sistemi Srl, Arc Trade srl, Technosky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati spa, Renco spa e Auxilium-trade srl.
La maggior parte degli indagati sono accusati di violazione delle norme tributarie, compresa la moglie di Guarguaglini, indagata anche per corruzione. Ros e Fiamme Gialle hanno effettuato anche perquisizioni nella sede Finmeccanica.

- IL MATTINO -

Inchiesta Enav, nel mirino gli appalti per gli aeroporti di Napoli e Palermo

image ROMA (27 novembre) - Fare luce sugli appalti per i lavori sui sistemi di sicurezza nell'aeroporto Capodichino di Napoli e nello scalo Falcone-Borsellino di Palermo. Questo il cuore dell'inchiesta della Procura di Roma che vede indagati, tra gli altri, il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'ad dell'ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Nel mirino degli accertamenti dei pm romani dunque le commesse che Enav affidava, senza gara d'appalto, alla Selex Sistemi Integrati che poi subappaltava ad una serie di società per i lavori a Capodichino e allo scalo palermitano.
Per ogni intervento in questi due aeroporti si contano più appalti affidati e tra le carte sequestrate ieri, nel corso delle tante perquisizioni eseguite dagli uomini del Ros e da quelli del nucleo valutario della Guardia di Finanza, i magistrati stanno vagliando in queste ore proprio quelle relative agli appalti affidati da Enav a Selex e da Selex ad almeno sette società ieri interessate dalle perquisizioni (Print Sistemi Srl, Arc Trade srl, Technosky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati spa, Renco spa e Auxilium-trade srl).
Carte che i magistrati definiscono «interessanti e essenziali» non solo per ricostruire l'iter dell'affidamento dei lavori ma soprattutto per trovare riscontri alle sovrafatturazioni e alla creazioni di fondi neri.

- LA REPUBBLICA - 

L'irresistibile ascesa di Lady Guarguaglini: così è diventata la Signora degli appalti

imageROMA – 28 Novembre - Ora che la tempesta è cominciata, e i guai del Gruppo hanno la faccia di Marina Grossi e della sua "Selex Sistemi integrati", di cui è amministratore delegato, in Finmeccanica le lingue si fanno biforcute, le fronde prendono coraggio. "La Signora" - così la chiamano in piazza Monte Grappa - conosce la nemesi dell'agiografia che si fa maldicenza, del sussiego che si fa irriverenza. Forse perché, qualcuno immagina che buttare a mare lei possa significare tenere in sella lui, il Presidente e marito Pierfrancesco Guarguaglini.
La storia della torinese d'acciaio che giovanissima si imbarca come ingegnere elettronico, che scala le gerarchie aziendali prima di diventare la moglie del Capo, le sue interviste celebrative di una vita di "eccellenza professionale" prima nel "Mbda", poi alle Officine Galileo, quindi all'Alenia Marconi System (poi "Selex"), diventano improvvisamente indizi del loro contrario.
E questo con un occhio agli atti dell'inchiesta della Procura di Roma, che tratteggia la "Signora" tutt'altro che indipendente nelle sue scelte, stretta come è tra Lorenzo Cola, il "consulente" che non deve bussare alla porta di Guarguaglini e che con lui comunica con un "telefono cellulare dedicato", e Lorenzo Borgogni, il capo delle Relazioni esterne di Finmeccanica che di Guarguaglini è da sempre l'alter ego. Quasi ne fosse sotto tutela. Comunque obbediente alle loro indicazioni che fanno di "Selex" il perno del Sistema  di corruzione degli appalti Enav. E dunque: fin dove poteva arrivare davvero l'autonomia della "Signora"? E dove, al contrario, diventava cruciale il peso dei "consigliori" del marito?

Se si deve stare a ciò che Cola racconta ai pubblici ministeri nei suoi ultimi interrogatori affrontati nel carcere di Rebibbia, la Grossi e la sua "Selex" "ereditano" nel rapporto con Enav un Sistema che li precede. "Il meccanismo delle sovrafatturazioni - dice Cola - era consolidato da tempo e serviva per creare fondi neri dai quali si attingevano soldi per manager e politici". Dunque, la "Signora" non deve fare altro che rendersene garante, lasciando che Cola e Borgogni, le appendici del marito, spiccino il lavoro sporco. Forse Cola dice la verità. Forse, e più probabilmente, la aggiusta a suo uso.
È sufficiente ascoltare Linda Lanzillotta, già ministro del secondo governo Prodi, oggi senatrice dell'Api e soprattutto consigliere di amministrazione dell'Enav, "in quota opposizione", dal 2003 al 2006, primo governo Berlusconi. Di quegli anni, ha un ricordo ancora nitido. A cominciare, dice, da "ciò che rapidamente mi fu chiaro". "Finmeccanica, attraverso Alenia Spazio e Alenia Marconi aveva predisposto per Enav il software per il controllo del traffico aereo. Con una peculiarità, che già da sola mi appariva incredibile. Enav di quel software non era diventato proprietario. Pagava cifre colossali di affitto e manutenzione".
C'è di più. Ricorda ancora la Lanzillotta: "Presto mi resi conto che non solo Enav dipendeva da Finmeccanica per la tecnologia, ma che la tecnologia si portava dietro, del tutto inopinatamente, il mattone. Mi spiego. Se c'erano da assegnare appalti edili negli aeroporti, ecco che veniva regolarmente scelta una società segnalata dal gruppo Finmeccanica. Come se per quella azienda l'esclusiva su un software dovesse significare anche quella sulla ristrutturazione di qualsiasi altro manufatto aeroportuale, come i bagni della torre di controllo di Malpensa. Se poi qualcuno, come la sottoscritta, insisteva nel mettersi di traverso, il problema veniva risolto con la segretezza degli affidamenti. Insomma, Enav procedeva a un'arbitraria attrazione delle opere edili nella segretezza normalmente assicurata alla fornitura delle tecnologie".
I ricordi della Lanzillotta consentono di correggere in parte le parole di Cola e di ridare una qualche centralità alla Signora e alla sua Selex. Autorizzano a pensare che Marina Grossi non erediti il Sistema, ma contribuisca a tenerlo a battesimo. Il 2003, infatti, anno in cui la Lanzillotta mette piede per la prima volta nel cda di Enav e del Sistema avvista, solitaria e inascoltata, l'architettura, è anche l'anno in cui i protagonisti principali di questo affaire guadagnano contemporaneamente il proscenio. In quel 2003, infatti, Guarguaglini è da nemmeno un anno stato nominato al vertice di Finmeccanica, Marina Grossi, che è in Alenia, ne diventa la moglie, Guido Pugliesi è diventato amministratore delegato di Enav. Cominciano le fortune di Lorenzo Borgogni e Lorenzo Cola. Una coincidenza?

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12 Commenti:

Alle 28 novembre 2010 alle ore 21:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

tutti a casa PDL e PDmenoelle!!!

 
Alle 28 novembre 2010 alle ore 22:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Leggete questo articolo.......magari se qualcuno ha le fette di prosciutto agli occhi magri è la volta buona che le toglie...

 
Alle 28 novembre 2010 alle ore 23:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

josi sei un ragazzo coraggioso e mentre tanti cretinetti parlano, o tacciono, tu qualcosina da dire ce l'hai, davvero.
am

 
Alle 28 novembre 2010 alle ore 23:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

Adele Schiavo

Sono seriamente preoccupata per la mia città.Spero che si faccia al più presto chiarezza su tutta la vicenda.Non possiamo affidare i nostri beni più preziosi a persone indagate,che per carità potrebberoo anche risultare innocenti,ma tutto ciò ci impone di essere prudenti ed aspettare che la magistratura faccia il suo corso.Penso sia doveroso da parte nostra per il bene della nostra città.

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 00:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

adele...ma mo che fai .,..giustizialista di destra??? con josi ormai s'era capito ma te ????

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 08:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

ottimo lavoro hai sempre la mia solidarietà, pd di bacoli,rappresentato dal macillo di turno, vergognati......................oramai si è capito governo e "opposizione" (pd) a bacoli siete tutto una cosa.

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 11:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Cari lettori non temete perchè trà qualche giorno tutto verrà archiviato....E sapete perchè? giudici magistrati avvocati e chi più ne ha più ne metta si venderanno.... e tutto si risolverà....
ormai così funziona, la politica ci insegna ,vedi tutti gli ultimi indagati,stanno tutti li ad occupare la stessa poltrona di prima, qualcuno pure con qualke carica in più...Quindi dobbiamo solo rassegnarci, dietro le sbarre non ci finirà nessuno di loro....purtoppo...

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 15:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

bravo Josi, ottimo lavoro. da te ci sentiamo ben rappresentati.

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 16:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

che noia sentire qualche deficiente parlare di "giustizialismo"...
il giocondo consigliere macillo, subentrato all'ancora migliore geppino nella carica di "più amato del centrosinistra bacolese", ha razzolato i voti necessari ***** ** ****** chiese ***** come fossero marciapiedi, e ******* ********* sul luogo di lavoro, cioè la selenia.

la chiamo ancora così, perchè l'attuale assetto societario dell'azienda del fusaro, è ben altra cosa rispetto alla mitica fabbrica che ha contribuito, nel bene e nel male, a scrivere la storia sociale di bacoli negli ultimi 50 anni

perciò, 'mmacillo che non sei altro, queste patetiche (e peripatetiche) slinguate potresti anche evitarcele, se non altro per il rispetto della memoria di chi in fabbrica ci è cresciuto, vissuto, ed andato in pensione...la grossi è indagata ? se la veda con i magistrati, tu che minchia ne sai delle indagini, come ti permetti di parteggiare, che significa essere solidali, in questi frangenti ?
...poi dice che uno si butta a sinistra...torna da casini, o da rotondi, ti accoglierànno a braccia aperte...

gennaro ceronte (per gli amici, rino)

 
Alle 29 novembre 2010 alle ore 21:02 , Blogger antonino ha detto...

La cosa strana è che il gruppo PD si sia fatto trascinare dal consigliere Macillo (vero padrone della sezione di Bacoli)in una presa di posizione che è in netto contrasto con la linea di rispetto e attenzione nei confronti della magistratuta, che resta uno dei punti di forza di quel partito.
Posso comprendere i consiglieri neo eletti, cui non sono stati illustrati tutti i retroscena del passato; ma la dirigenza della sezione ed i consiglieri di durata ultradecennale non potevano (non doevvano) andare a rimorchio dell'unico consigliere direttamente interessato alla vicenda.
Oggi ci sivuole giustificare con la necessità di salvaguardare i posti di lavoro o le possibilità di sviluppo.
Io penso che posti di lavoro, possibilità di sviluppo non possono prescindere dal rispetto della legalità, mai e non possono diventare il cavallo di troia di cientelismo e carrierismo di chicchesia.

 
Alle 30 novembre 2010 alle ore 10:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

guardate questo link in cui in campagna elettorale il Signor Ermanno Schiano fa campagna elettorale appoggiato dal signor (onorevole?) Patriciello

http://www.youtube.com/watch?v=BGkd-fXzfw8

non vi soffermate tanto sul video numero uno...

guardate un po a chi siamo abituati ad evere come amici e come sostenitori...

certo che chi cammina con lo zoppo...

http://www.youtube.com/watch?v=Aa8zYUENRiI

 
Alle 1 dicembre 2010 alle ore 11:25 , Anonymous Vincenzo Assante ha detto...

non entro nel merito della complessa vicenda che sta purtroppo impegnando osservatori e cronisti di ben altro spessore, mi limito ad una banale considerazione: mi pare di assistere alla visione di una rappresentazione, in cui il comportamento dell'attore, che interpreta il ruolo di buffone riesce a trascinare tutto il cast nello sviluppo di una vicenda in cui nessuno ha studiato il copione.

 

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