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Tumori in Aumento, Bacoli al Secondo Posto in Campania: Perreca Interpella la Regione Veneto

Freebacoli: Tumori in Aumento, Bacoli al Secondo Posto in Campania: Perreca Interpella la Regione Veneto

venerdì 17 dicembre 2010

Tumori in Aumento, Bacoli al Secondo Posto in Campania: Perreca Interpella la Regione Veneto

image Un atto notificato al Presidente della Regione Veneta, Luca Zaia, affinché renda noto il piano di ritiro, a proprie cura e spese, di tutti i rifiuti tossici scaricati a Bacoli in via Castello nell’ex cava di pozzolana - provenienti dagli stabilimenti industriali di Venezia - affinché provveda alla bonifica, come ha affermato una sentenza del Tribunale di Venezia.

L’iniziativa è dell’avvocato Giacomo Perreca, ex consigliere comunale d’opposizione durante l’ultima amministrazione Coppola, che si sofferma nuovamente su una questione irrisolta.

“Purtroppo, da qualche anno, Bacoli è diventata nota anche per il forte inquinamento ambientale prodotto dai rifiuti tossici, scaricati in una cava situata tra il centro storico e il castello di Baia, provenienti da industrie venete - afferma Perreca - Peraltro in una relazione scientifica presentata ad aprile 2007 ai medici di tutto il mondo, l’Oms riferiva che il Comune di Bacoli sarebbe il secondo della Campania dopo quello di Acerra per aumento di malattie tumorali, causate dalla presenza dei rifiuti tossici della società Nuova Esa srl di Marcon in provincia di Venezia.

I fatti sono stati accertati dal Tribunale di Venezia con la sentenza del 7 febbraio 2008, resa nel procedimento penale a carico di sei persone.

Secondo il provvedimento “erano avviate a recupero presso l’ ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea, in località via Castello, partite di rifiuti derivanti da processi di metallurgia termica dell’alluminio e inidonee ad essere utilizzate ai fini di recupero presso l’impianto.

Il Mattino

ATTO DI INTERPELLO

 

L’avv. Giacomo Perreca, ……………………………………………………………, con studio in Bacoli (Na) ………………………………………,


ESPONE

image 1) L’esponente abita nella città di Bacoli (provincia di Napoli), conosciuta in tutto il mondo per le sue frazioni – Cuma, Baia, Capo Miseno, ecc. – che costituiscono le “Terre del Mito”: luoghi ricchi di storia, archeologia, bellezza paesaggistica, dove gli imperatori romani trascorrevano le vacanze (Baia, in parte sommersa, con il suo museo archeologico e l’imponente complesso termale, l’Antro della Sibilla, la Piscina Mirabile, le Centum Cellae, la Tomba di Agrippina).

2) Purtroppo, da qualche anno, Bacoli è diventata nota anche per il forte inquinamento ambientale, prodotto dai rifiuti tossici, scaricati in una cava situata tra il centro storico ed il Castello di Baia, provenienti da industrie venete.

3) In una relazione scientifica presentata ad aprile 2007 ai medici di tutto il mondo, l’O.M.S. riferiva che il Comune di Bacoli è il secondo comune della Regione Campania, dopo quello di Acerra, per aumento di malattie tumorali, causate dalla presenza dei rifiuti tossici della società Nuova Esa s.r.l. di Marcon (VENEZIA).

4) I fatti sono stati accertati dal tribunale di Venezia con sentenza n. 11 del 7 febbraio 2008, resa nel procedimento penale n. 6343/02 a carico di Giommi Gianni + 5.

5) Questa sentenza costituisce l’amaro epilogo di un procedimento giudiziario promosso a carico di diversi soggetti, ciascuno per la propria qualità e competenza di legale rappresentante, di responsabile commerciale, di responsabile tecnico, di direttore operativo dell’attività di gestione e miscelazione dei rifiuti, di responsabile delle movimentazioni dell’impianto NUOVA ESA s.r.l. di Venezia.

image In particolare tra i capi di imputazione formulati a carico di Gimmi Gianni + altri - e rilevati dalla predetta sentenza - si legge per il capo di imputazione di cui al punto C – lettera h.: “avviavano a recupero presso una ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l., in località Via Castello nel Comune di Bacoli, oggetto di comunicazione di inizio attività gestione rifiuti in regime di procedure semplificate ai sensi del D.M. 5.2.1998, partite di rifiuti, identificate con CER “di comodo” 120201, derivanti in realtà da processi di metallurgia termica dell’alluminio ed inidonee ad essere utilizzate ai fini di recupero presso l’impianto”; per il capo di imputazione di cui al punto C – lettera ì.: “tra il 2002 e il 2003 avviavano a recupero presso una ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l., in località Via Castello nel Comune di Bacoli, oggetto di inizio attività di gestione rifiuti in regime di procedure semplificate ai sensi del D.M. 5.2.1998, INGENTI quantità non meglio identificate di rifiuti (formalmente contrassegnate per larga parte dai parametri 060503, 120101 e 17.0504) insuscettibili di essere ricevute dall’impianto, per la provenienza e le caratteristiche del materiale conferito…”; per il capo di imputazione di cui alla lettera N: nell’ambito della rete di collegamento e controllo instaurata dalla società sul territorio nazionale, al fine di conseguire i cospicui ingiusti profitti derivanti dall’abbattimento dei costi dovuti ordinariamente per lo smaltimento dei rifiuti presso siti all’uopo autorizzati e dall’evasione dell’ecotassa, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative, organizzavano, cedevano, ricevevano, trasportavano e, comunque, gestivano abusivamente ingentissimi quantitativi di rifiuti (in particolare terre e rocce contaminate provenienti da bonifiche di siti inquinati, e fanghi e rifiuti liquidi derivanti da processi industriali). Ed, invero, dopo aver ricevuto dai produttori o aver acquistato in regime di gara di appalto notevoli quantitativi di rifiuti, miscelavano indiscriminatamente tra loro partite eterogenee di rifiuti, anche pericolosi, di molteplice provenienza, stato fisico e tipologia, alterando e pregiudicando le possibilità di smaltimento delle partite di rifiuti originarie; attribuivano alle miscele ottenute codici CER “di comodo” ed omettevano artatamente di evidenziare i rifiuti contenuti nelle miscele, predisponevano falsa documentazione di trasporto e allegavano ai carichi certificazioni analitiche attestanti una composizione qualitativa dei rifiuti diversa da quella effettiva; infine, in attuazione di un unitario disegno criminoso, avviavano abusivamente ingentissimi quantitativi di rifiuti di diverse tipologie (complessivamente image quantificabili in decine di milioni di Kg) presso varie discariche…..tra cui l’ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. in località Via Castello nel Comune di Bacoli”; per il capo di imputazione di cui al punto P: “organizzavano all’interno dell’impianto …un’illecita attività di gestione dei rifiuti provenienti dai processi industriale e dalla bonifica dei siti inquinati, ricevendo ingenti quantitativi di materiale, miscelando indiscriminatamente tra loro partite eterogenee di rifiuti di molteplice provenienza, stato fisico e tipologia, predisponendo sistematicamente falsa documentazione di trasporto attestante una composizione qualitativa di rifiuti, anche pericolosi, diversa da quella effettiva con l’indicazione di codici CER “di comodo”, idonei ad avviare i rifiuti stessi presso discariche ed impianti non autorizzati a riceverli, infine reperendo in varie località del territorio nazionale siti adibiti a da adibire sistematicamente al riciclaggio abusivo dei rifiuti, tra cui…..l’ex cava di pozzolana gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l.”. Le circostanze di fatto a fondamento dei predetti capi di imputazione sono state accertate e provate nel corso del giudizio; ed infatti, nel corpo delle motivazioni della sentenza si legge: “risolte le questioni preliminari ed ammesse le prove, veniva svolta lunga ed accurata attività istruttoria, mediante l’acquisizione di documenti, l’escussione dei testimoni e consulenti tecnici introdotti dalle parti, l’esame dell’imputato Gottard Giuliano, …….”, nonché attraverso la consulenza tecnica del dott. Iacucci.

A pag. …. della sentenza il Tribunale di Venezia così recita: “Inoltre, i quantitativi di rifiuti gestiti nel modo suddetto da Nuova Esa, quantificabili nell’ordine di centinaia di milioni di chili, senza dubbio integrano la dimensione “ingente”……In proposito e per un più concreto dimensionamento del fenomeno, va citata la deposizione del teste Ardone, il quale ha quantificato in circa 200.000.000 di chilogrammi i rifiuti trattati dalla Nuova Esa nel corso di un solo anno (pag. 86 verbale stenotipico udienza 9.10.2007 “i rifiuti movimentati in un solo anno, quei famosi 200…….l’altra volta mi aveva chiesto di quantificarle un po’ visivamente…ho fatto un semplice calcolo, 200.000 tonnellate corrispondono più o meno a centocinquantamila metri cubi di rifiuti: considerando che un camion ne può portare 25…teoricamente 30…abbiamo più o meno qualcosa come 6.000 camion; considerando 6.000 camion e considerando che un camion è lungo più o meno, facciamo finta, 10 metri, abbiamo quindi 60 chilometri di camion che possiamo mettere uno di fianco all’altro. Quindi, se immaginiamo di mettere un camion attaccato all’altro, e mi sembra che il passante di Mestre siano più o meno 10 chilometri, riempiremo tutte e tre le corsie in andata e ritorno, con un camion attaccato all’altro.”)

Il Tribunale di Venezia è giunto così a dichiarare Giommi Gianni, responsabile dei reati a lui ascritti sub. A,C,F,H,N,P,S, ossia anche per i capi di imputazione formulati al predetto punto C lettera h. e i., punto N e punto P, accertando, dunque, che l’imputato, aveva svolto l’attività di gestione illecita dei rifiuti, avvalendosi, tra l’altro, qual recapito finale, della discarica costituita dall’ex cava di pozzolana, gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. di Via Castello Bacoli.

image Se da un lato il Tribunale di Venezia, con la predetta sentenza, ha acclarato che i rifiuti tossici, anche industriali, provenienti dalla Nuova Esa s.r.l., venivano sversati ed occultati nella ex cava di pozzolana, gestita dalla Pozzolana Flegrea s.r.l. di Via Castello - Bacoli, dall’altro lato, dinanzi al Tribunale penale di Napoli, VI sezione - Collegio Pres. D’Aliberti, pende, per ovvie ragioni di competenza territoriale, il procedimento penale a carico di Attanasio + Lubrano Lobianco Vincenzo, quale rapp.te legale della S.r.l. Pozzolana Flegrea, ed altri, in cui verranno accertate le responsabilità penali dei titolari della Pozzolana Flegrea s.r.l., in merito all’illegittimo impiego della discarica (ex cava di pozzolana) nella gestione ed occultamento dei rifiuti tossici, nonché in merito al loro reimpiego, anche nell’edilizia, come tra l’altro confermato dal CTU, dott. Iacucci, nell’udienza del 16.11.2007, in cui il medesimo, ha illustrato, in aula al Tribunale di Napoli, le diapositive ritraenti i rifiuti tossici rinvenuti anche nella ex cava di pozzolana di Via Castello, poi sottoposta a sequestro probatorio, nonché un camion scoperto con miscele di pozzolana e rifiuti tossici.

6) La questione è stata trattata anche dal Consiglio Comunale di Bacoli con delibera n. 18 del 18.4.2008.


Per tutto quanto in premessa, l’avv. Giacomo Perreca, a mezzo di questo atto,

INTERPELLA la REGIONE VENETO

– in persona del Presidente pro tempore – dr. Luca Zaia – elett.te dom.to al Palazzo Balbi – Dorsoduro, 3901 – 30123 Venezia (VE), perché faccia conoscere all’istante, le sue intenzioni sul ritiro, a propria cura e spese, di tutti i rifiuti tossici scaricati a Bacoli in Via Castello nella ex cava di pozzolana, e provenienti dagli stabilimenti industriali di Venezia, e perché provveda a bonificare i luoghi inquinati della cava e limitrofi.

Resto in attesa di suo cortese cenno di riscontro.

Distinti saluti

Avv. Giacomo Perreca

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7 Commenti:

Alle 17 dicembre 2010 alle ore 20:16 , Anonymous Anonimo ha detto...

unico vero politico bacolese con i controcoglioni altro che quella manica di scemi che siede dietro i banchi del consiglio comunale,da anni mai nessun assessore alla salute ha mai fatto nulla per questa questione.1,10,100,1000 giacomo perreca come politici per bacoli
rosario arena

 
Alle 18 dicembre 2010 alle ore 09:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

giacomo vai avanti.
bisogna dare una lezione a questa gente che ha inquinato il nostro bellissimo territorio, la stessa che in ogni momento ci critica, ci rimprovera e cerca di darci delle lezioni di buon vivere.
almeno una volta,tramite te, facciamo sentire la nostra voce.

Ti saluto e ti auguro un buon natale e felice anno nuovo

Giuseppe Schiano lo Moriello

 
Alle 18 dicembre 2010 alle ore 10:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Avvocato Perreca!
Un impegno civico esemplare.
Ne abbiamo tanto bisogno nel nostro paese...non solo qui da noi, ma in tutta Italia (considerato ad esempio il comportamento scellerato della ditta veneta, disfattasi così facilmente dei suoi rifiuti tossici!).
In questo momento buio le persone come te lasciano viva ancora la speranza ...

 
Alle 18 dicembre 2010 alle ore 16:37 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bacoli, ultimo tra i paesi che attuano la differenziata, ma secondo in campania per tumori grazie anche a tutta questa merda dei rifiuti tossici!! ma quand'è che ci sveglieremo?!?! quando sarà tutto troppo tardi?!?!

 
Alle 18 dicembre 2010 alle ore 19:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tutto vero e bisogna far emergere la verità nell'interesse di tutti i cittadini. Salviamo la nostra salute, ma facciamo attenzione che questa situazione non possa far scaturire un'ulteriore occasione di guadagno per il nostro avvocato.

Luigi Della Ragione

 
Alle 20 dicembre 2010 alle ore 00:40 , Blogger Vincenzo ha detto...

Avvocato Perreca Giacomo, sei un grande !
ce ne fossero gente come te a Bacoli ad amministrare anziche i soliti inetti

 
Alle 26 marzo 2011 alle ore 07:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sei indagato-imputato in un processo penale? contatta con fiducia lo studio legale associato Papa al 327-5393982

 

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