This page has moved to a new address.

Bando per il “Castelletto” di Baia, Il Comune Fa Causa Contro i Propri Interessi: Spesa una “Massa” di Euro per Guadagnare di Meno

Freebacoli: Bando per il “Castelletto” di Baia, Il Comune Fa Causa Contro i Propri Interessi: Spesa una “Massa” di Euro per Guadagnare di Meno

domenica 16 gennaio 2011

Bando per il “Castelletto” di Baia, Il Comune Fa Causa Contro i Propri Interessi: Spesa una “Massa” di Euro per Guadagnare di Meno

dwewefgwergfregergg Sembrerà incredibile ma oramai in questo paese nulla più rispecchia i lineari principi della normalità e della limpidezza: il Comune di Bacoli fa causa contro i propri interessi e aggrava ulteriormente le casse municipali.

Assume di giorno in giorno dei risvolti quanto mai surreali la vicenda che segue il bando pubblico per l’assegnazione del “Castelletto”, struttura sita a pochi passi dal Castello Aragonese di Baia e dallo stadio “Tony Chiovato”.

Immobile ristrutturato attraverso un congruo finanziamento erogato al Comune di Bacoli direttamente dalla Comunità Europea, attraverso il Por 2000/2006, pari a circa 400mila euro (100mila per l’area esterna e 266mila per gli interni), per la gestione del quale la passata amministrazione Coppola aveva pensato d’indire un bando ad evidenza pubblica, affisso all'Albo Pretorio in data 21.04.2009, che, passati mesi e commissariamenti, è stato concluso proprio nei primi mesi del nuovo esecutivo Schiano.

All’avviso per “la concessione servizi al turista nei locali sopracitati”, hanno preso parte ben 4 società (Crasc. Soc. Coop, Giudice Giacomo, De Virgilis Massimo, Di Meo Salvatore) le quali, nei tempi dovuti, hanno presentato la propria offerta economica, la documentazione amministrativa, ed il progetto concernente le modalità di gestione.

Il 10.06.2010 la Commissione aggiudicatrice constava l'integrità delle buste, dando lettura delle offerte economiche delle ditte partecipanti, ma rilevava che l'offerta economica del Sig. Di Meo Salvatore non era sottoscritta decidendo poi a maggioranza, e con il parere contrario di Raffaele Aragona (ex presidente del CIC), in data 29.06.2010, di escluderlo.

Per tale motivo, nonostante sia il programma di gestione del Castelletto che l’offerta economica proposta da quest’ultimo risultavano essere le migliori, la gara, con determinazione del 7.7.2010, veniva aggiudicata alla Crasc. Soc. Coop., che traeva indubbio vantaggio dalla decisione della Commissione.

Motivo dell’esclusione del Di Meo è stata quindi la mancata sottoscrizione di una dichiarazione prescritta dal bando, che però era inclusa in un plico controfirmato dall’interessato sui lembi di chiusura. A questo punto lo stesso escluso ha chiamato in causa il Comune di Bacoli dinanzi al Tar Campania il 27.07.2010 asserendo che sia la propria esclusione che la successiva aggiudicazione alla Crasc. Soc. Coop. risultava essere illegittime e, pertanto, richiedeva:

  • l'annullamento dei provvedimenti impugnati per illegittimità del provvedimento di esclusione di Di Meo per mancanza di sottoscrizione dell'offerta economica, nonché dalla conseguente illegittimità del provvedimento di aggiudicazione della gara in favore della Crasc. Soc. Coop. ;
  • il risarcimento dei danni;
  • la sospensione dei provvedimenti impugnati.

L’amministrazione, di riflesso e per garantire “la tutela dei diritti e degli interessi del Comune”, nominava quindi, con delibera di giunta sottoscritta dal sindaco Schiano e dal segretario comunale, come proprio difensore l’avvocato Valerio Barone, professionista di fiducia dell’Ente, spendendo una somma pari a 2.560 euro di fondi comunali. (Clicca Qui) 

zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz Dinanzi al Tar Campania il Comune di Bacoli, come d’altronde prevedibile, soccombe il 7.10.2010 con la pubblicazione di una sentenza che, così come accerta anche la pubblicazione della medesima presso il sito “Iusna.net” (portale che si propone quale strumento di aggiornamento giurisprudenziale completo e tempestivo, nonché come fonte di informazione giuridica, con attenzione alla cronaca giudiziaria) fa e farà giurisprudenza. (Clicca Qui)

Dalla stessa difatti si evince con chiarezza che la mancata sottoscrizione di una dichiarazione prescritta dal bando, inclusa nel plico contenente l’offerta, non può costituire causa di esclusione dalla gara atteso che, trovandosi il documento non sottoscritto nel plico controfirmato dall’interessato sui lembi di chiusura, non possono sussistere dubbi sulla provenienza della dichiarazione stessa. Inoltre, a corroborare la decisione del giudice, si evidenzia che: “a) nel bando di gara non è sanzionata a pena di esclusione l’ipotesi di offerta economica non sottoscritta; b) l’offerta economica è stata inserita in busta sigillata e controfirmata, con conseguente piena ed assoluta individuazione della sua provenienza”.

Infatti l’offerta economica è stata confezionata mediante inclusione in busta sigillata e controfirmata, a sua volta immessa in un plico sigillato e controfirmato recante le altre due buste relative alla documentazione amministrativa ed all’offerta tecnica.

Dunque, oltre al pagamento a carico del Comune di Bacoli (e quindi della collettività) del contributo unificato, il Tar Campania ha in pratica consegnato la gestione del Castelletto nelle mani del Di Meo, sottoscrivendo una sentenza che agevola la comunità bacolese e la commissione sotto più punti di vista:

  • il Comune è adesso coperto, nonostante la spesa di più di 3mila euro tra avvocato ed altro, anche da un atto giuridico che risolve i dubbi della Commissione;
  • la collettività paesana potrà quindi godere dell’offerta, valutata anche dalla Commissione prima dell’esclusione del Di Meo, migliore sia sotto il profilo economico (con introiti quindi superiori a quelli proposti da Crasc. Soc. Coop) che per ciò che concerne la gestione del bene il quale, per via di lentezze inspiegabili e nonostante i fondi utilizzati per la ristrutturazione, non è ancora valorizzato.

A questo punto però, mentre sarebbe quasi consequenziale un contro-ricorso da parte della Crasc. Soc. Coop, l’amministrazione di Bacoli decide di superarsi dando vita ad un’azione assurda e paradossale: decide di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. Ricorrere quindi contro se stessa e contro gli interessi cittadini, sostenendo implicitamente proprio Crasc che, forse compresa appieno l’impugnabilità della pronuncia del Tar, resta ancora silente.

Lo fa ascoltando un parere dell’avvocato Barone il quale, dopo aver perso al Tar intascando 2,500 euro, comunica all'Amministrazione che “... tale sentenza potrebbe essere validamente contestata in appello, in quanto la decisione del TAR non sembra in linea con l'orientamento giurisprudenziale secondo cui la sottoscrizione (apposta in calce) della offerta economica costituisce requisito non surrogabile di giuridica esistenza dell'offerta medesima (ex multis Cons.Sato, V, 7/11/2008, n. 5547). L'appello risulterebbe ulteriormente fondato qualora potesse rilevarsi l'incertezza della provenienza dal Di Meo della controfirma sui lembi di chiusura della busta contenente l'offerta economica (su cui il TAR ha motivato l'accoglimento del ricorso), in ragione della sua illeggibilità o difformità con altre sottoscrizioni contenute nella documentazione di gara”. (Clicca Qui)

In pratica d’ora in poi il Comune di Bacoli, che di per sé dovrebbe essere un arbitro super-partes, cerca in tutti i modi di ostacolare il Di Meo, avvantaggiando implicitamente Crasc, sostenendo un ricorso in cui ci si adopererà per rilevare “l'incertezza della provenienza dal Di Meo della controfirma sui lembi di chiusura della busta contenente l'offerta economica (su cui il TAR ha motivato l'accoglimento del ricorso), in ragione della sua illeggibilità o difformità con altre sottoscrizioni contenute nella documentazione di gara”.

image Una decisione che, oltre a prolungare ulteriormente i termini dell’assegnazione, accolla sulle spalle dei contribuenti bacolesi, e delle povere casse comunali, altri 8.818 euro da girare allo stesso avvocato di fiducia (che con i 2.500 euro del procedimento al Tar supera i 10mila euro di compenso).

Chiaro indirizzo politico, supportato da motivazioni del tutto oscure, il quale, secondo quanto asserito dalla Vox Populi, sarebbe da addebitare ad un possibile legame tra una società direttamente interessata dall’evolversi del Bando, ed un amministratore comunale il cui nome però, per ovvie ragioni e perché non supportato ancora da alcun riscontro, si ritiene opportuno non evidenziare in quest’articolo.

Unico dato certo, al momento ed a seguito dell’attenta analisi dei passaggi concorsuali e giuridici, è che chi governa la città, dopo aver appreso della sentenza del Tar, fa ricorso contro i propri interessi (e ci riferiamo ad interessi pubblici, senza prendere in esame possibili interessi privati) spendendo danaro pubblico per aggiudicare la gara a chi, palesemente, garantisce un introito inferiore, osteggiando cavillosamente chi la stessa Commissione aveva valutato come il migliore.

Spendere fior di quattrini per guadagnare di meno ed avvalersi di un progetto meno competitivo: sano sadomasochismo di chi, ancora una volta, danneggia l’intera comunità bacolese

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Etichette: ,

15 Commenti:

Alle 16 gennaio 2011 alle ore 17:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Nello studio Barone per chi non lo sapesse lavora la moglie del SEGRETARIO GENERALE se questa è trasparenza.........

 
Alle 16 gennaio 2011 alle ore 20:23 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Capuano

Gentili amici, per essere 'precisi'il sito in oggetto si chiama:castelletto ex aquedotto DI BACOLI e questo per essere precisi e non 'campanilisti. Come dire (Diamo a Cesare quel che e' di CESARE......)
Poi che il castelletto in questione e' ?Diventato una Massa':Abbiamo scoperto l'aria fritta!sic!Viva Baco

 
Alle 16 gennaio 2011 alle ore 20:29 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

Art. 323 codice penale (abuso d'ufficio)
Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, (...), OVVERO OMETTENDO DI ASTENERSI IN PRESENZA di un interesse proprio o DI UN PROSSIMO CONGIUNTO o negli altri casi previsti, intenzionalmente procura a sé o AD ALTRI UN INGIUSTO VANTAGGIO PATRIMONIALE ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno carattere di rilevante gravità.

 
Alle 16 gennaio 2011 alle ore 20:38 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

Vi occore, ora, la definizione di pubblico ufficiale per completare la comprensione del tipo di reato, contro la pubblica amministrazione, in argomento(l'abuso d'ufficio) e, soprattutto, di chi, potenzialmente, lo può commettere? Eccola:
Art. 357 codice penale (Nozione del pubblico ufficiale)
Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o AMMINISTRATIVA.
Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi, e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi.

 
Alle 16 gennaio 2011 alle ore 22:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

quello che mi meraviglia è che in questo paese le cosiddette notizie trasversali che nobili rappresentanti delle forze dell'ordine accingono da falsi e indegni delatori i quali o inrformano scorrettamente per depistaggio o fanno comodo agli stessi... tutte queste notizie che trovano riscontro non vengono comunicati per informativa alla procura della repubblica.
perchè, vedete l'unica immagine che mi suggerisce questa storia è quella di benigni nel film jonny stecchino che scippando la banana di mano al maresciallo...qui è tutto un magna magna.

 
Alle 16 gennaio 2011 alle ore 23:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

ROSA DI MARTINO

QUANDO SI VEDE CHE UN SINDACO, PER NEGLIGENZA, PER OPPORTUNISMO O PER COMPLICITA' NON FA UN ESAME ACCURATO DEI SUOI COLLABORATORI E TOLLERA O ADDIRITTURA PROMUOVE PERSONE MALVAGIE E MORALMENTE INAFFIDABILI A POSTI DI RESPONSABILITA', VUOL DIRE CHE E' INFERIORE AL SUO COMPITO E CHE E' DESTINATO INESORABILMENTE A CADERE !

DOPO 9 MESI DI INCONCLUDENTI PROMESSE E TRISTI COMPROMESSI SULLA PELLE DEI BACOLESI, ORA FINALMENTE TUTTI I NODI STANNO VENENDO AL PETTINE .....

 
Alle 17 gennaio 2011 alle ore 00:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

AI LAVORATORI
...A tutti

OGGETTO: DIGNITA’

Non esiste viaggi senza ritorno,si vive sempre anche annullandosi completamente perché nonostante tutto,anche dal più profondo buco di questa terra si intravede uno spiraglio.
La speranza, quella che tanta gente rimette nelle vostre mani,e la quale noi dobbiamo rimetterla in gioco.
Non si può più accettare questa logica del consentire tutto per sperare nel contentino,che la lunga fila
Dell’indecenza continua a preferire la mortificazione e non il diritto.
Ormai il tempo non può darci in dietro tutti i nostri errori, ma può ancora far si che si dia rispetto a chi su questa nave senza timone riesce a farla navigare nelle tempeste personali e clientelari ogni qualvolta che viene abbordata da pirati.
Noi ,solo noi abbiamo pagato e stiamo ancora pagando e chi sa cosa pagheremo ancora e cosa lasceremo in eredità con questo modo di fare!!!
ALLORA bisogna difendersi con tutte le forze,bisogna isolare le sigle sindacali quelli che con la partecipazione dei suoi ruffiani vogliono togliere ai lavoratori la unica e vera rappresentanza,ruffiani che reggono le sorti delle spartizioni degli incentivi assegnandoli come premi di fedeltà,e non come miglioramenti e qualità dei servizi.
Quello che è successo a Mirafiore , il grande ricatto,per tutti i lavoratori liberi deve essere l’ora della cancellazione in massa da questi cialtroni che si definiscono i difensori dei lavoratori,e che in verità sono loro che si proteggono con le nostre adesioni PER NON ANDARE A LAVORARE ,parola d’ordine DISDETTE!!!!
La prima garanzia dei diritti..,è che il diritto di parola scritta diventi parola viva ,fino a quando in un paese civile Un solo UOMO che senza colpa sua non riesce a esercitare dei diritti,fino a quando vi è qualcuno che non adempiendo ai doveri non trova nella responsabilità dello stato,della comunità organizzata chi lo aiuta io lo costringe,allora la strada è ancora lunga.
!!!!


R.S.U
Alain Sanfratello

 
Alle 17 gennaio 2011 alle ore 09:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

non votate, sono tutti ladri e puttanieri come il loro capo.

 
Alle 17 gennaio 2011 alle ore 20:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

geppy tu nn sai niente nemmeno in questo caso?...certo che ce ne vuole di fegato per restare inerti ai vostri posti mentre la città che dovreste governare cade letteralmente a pezzi, e questa sarebbe la nostra amministrazione?

 
Alle 18 gennaio 2011 alle ore 08:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

rosa di martino è gianluca schiano con la parrucca, come in "psycho" di hitchcock

 
Alle 18 gennaio 2011 alle ore 15:03 , Anonymous GIANLUCA SCHIANO ha detto...

Mi dispiace cretino ma, purtroppo per te, la cara e combattiva Rosa di Martino esiste ed è la moglie dell'amico Roberto Della Ragione.
La tua infelice uscita costituisce la palese dimostrazione che, purtroppo, a Bacoli, la mamma degli imbecilli e degli stolti è sempre incinta.....
Lo so che ti dispiace che ho degli estimatori che mi votano e che si battono, a spada tratta, per difendermi. Ti confesso che mi fa estremamente piacere che a te dispiaccia ma, "figlio mio", devi fartene una ragione o, altrimenti, va a finire che ti viene la cirrosi epatica......e questo, francamente, mi dispiacerebbe....

 
Alle 21 gennaio 2011 alle ore 12:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

deve essere saltato un mio post, forse ho sbagliato la procedura perchè mi stava schiattando il fegato...dalle troppe risate !

riepilogo sinteticamente : gianlocco&roberto, miscela comica esplosiva : che te ne fai di ciccio e franco ?!?

"...estimatori che si battono a spada tratta per difebdermi..." ah ah ah ah ah...basta, mi piscio sotto

 
Alle 21 gennaio 2011 alle ore 15:41 , Anonymous GIANLUCA SCHIANO ha detto...

Perchè non ti firmi? Hai paura, fifone?! Lo sai quelli come te, che si nascondono dietro l'anonimato, come si chiamano? Ecco: codardi, vili, pusillanimi, vigliacchi, pavidi.
Hai paura di affrontarmi a viso a aperto?
Temi di essere querelato?
Non ti preoccupare, per ora, non ci sono gli estremi.
Devi, tuttavia, ringraziare Josi e la redazione di Free Bacoli che non pubblica tutte le balordaggini che, di frequente, hai l'ardire di inviare.
Infatti, la redazione di Free Bacoli, censurando gran parte delle sciocchezze a sfondo diffamatorio che tu trasmetti dal tuo pc, di fatto, ti sta tutelando; immagina se alla redazione dovesse sfuggire, per una sola volta, la censura di una delle tante tue stupidaggini, a contenuto diffamatorio nei miei confronti, cosa ti accadrebbe?
Lo vuoi sapere?
Sarebbe inutile, in questa circostanza, nasconderti dietro l'anonimato; questa volta non ti servirebbe; te lo assicuro. Saresti stanato, attraverso il tuo indirizzo ip, dalla polizia postale, presso la quale presenterei, immediatamente, la querela per diffamzione e per ogni altro reato ravvisabile nella tua condotta lesiva della mia persona, della mia immagine, della mia reputazione, della mia dignità, della mia onorabilità, del mio nome.
Ti assicuro che ti toglierei anche il pc da dove scrivi tali baggianate!
Penso, altresì, di parlare anche a nome dell'amico Roberto Della Ragione.
Quindi, i risarcimenti, a seguito di costituzione di parte civile, salirebbero a due.
Ti consiglio, dunque, di stare molto attento, perchè in caso di una piccola disattenzione del tuo tutore (la redazione di Free Bacoli), tu, inconsapevole codardo, pagherai a caro prezzo le tue denigrazioni................

 
Alle 23 gennaio 2011 alle ore 09:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

...teribbbile!

 
Alle 10 marzo 2011 alle ore 22:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'UNICA COSA DAVVERO TERRIBILE A BACOLI (OLTRE ALLA VILTA' DEI SOLITI ANONIMI) E' IL TRISTE PALCOSCENICO DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI DOVE SI AGITANO MARIONETTE, DAVANTI AD UN FONDALE DI CARTAPESTA DIVENTATA DA TEMPO CARTA STRACCIA E QUINDI MONNEZZA POLITICA ............
UN TITANISMO VIRTUALE CHE LA CITTA' AVREBBE PREFERITO VEDERE ALL'OPERA NELLA VIVIBILITA' E NEI SERVIZI (ASSENTI) E NON QUANDO INVECE CI SI E' IMPANTANATI IN UN LASSISMO AVVELENATO, MENTRE NEL CIELO CUPO DI BACOLI ALEGGIANO TORBIDE INCHIESTE E OMBRE DI QUOTIDIANA ILLEGALITA' ...........

MENO MALE CHE MOLTO PRESTO SI FARA' LUCE SU QUESTI SCANDALI E TORNERA' LA TRASPARENZA .........

CHECCO75

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page