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Rifiuti Tossici, I Lubrano Non Rispettano l’Ordinanza ma Il Comune Non Esegue i Lavori in Danno

Freebacoli: Rifiuti Tossici, I Lubrano Non Rispettano l’Ordinanza ma Il Comune Non Esegue i Lavori in Danno

domenica 26 giugno 2011

Rifiuti Tossici, I Lubrano Non Rispettano l’Ordinanza ma Il Comune Non Esegue i Lavori in Danno

image Tanto clamore, fastosi comunicati stampa, sorrisi tra le labbra ed una miriade di promesse e belle speranza: la Cava Lubrano non è ancora stata bonificata né, ad oggi, esiste un progetto per la rimozione dei rifiuti tossici scaricati e lavorati in loco.

I Lubrano non rispettano l’ordinanza diramata lo scorso mese di aprile dal sindaco Ermanno Schiano ed il Comune di Bacoli, quasi impassibile, si ritrova nuovamente con un pugno di mosche in mano, costernato da un’area che minaccia la salubrità dell’ambiente e la salute del popolo locale.

Era il 29 Aprile del 2003 quando, attraverso il sequestro probatorio della dottoressa Ribera, quale P.M. presso la Procura della Repubblica del tribunale di Napoli, si rilevava la presenza di rifiuti tossici presso la cava di Via Castello in Bacoli (NA), gestita dalla società Pozzolana Flegrea.

“I signori Lubrano Lobianco Vincenzo ed altri, con più azioni esecutive nel medesimo disegno criminoso realizzavano presso i siti di Bacoli e di Giugliano, discariche non autorizzate destinate allo smaltimento di rifiuti speciali consistenti in fanghi di provenienza industriale, terre e rocce, ceneri volatili, scaglie di alluminio e scaglie di ferro, nonchè rifiuti pericolosi di varia natura, non compatibili con i provvedimenti autorizzatori relativi ai predetti siti gestiti dalla società Pozzolana Flegrea s.r.l., nel sito di Bacoli non erano predisposti sistemi atti a separare i rifiuti dal suolo sottostante nè sistema di drenaggio e raccolta dei liquidi percolanti dai rifiuti, nè era adottata alcuna cautela per evitare che i macchinari per la tritovagliatura degli inerti consentissero l'emissione di polveri nell'aria(...)Inoltre nel sito di Bacoli – continua la relazione della dott.ssa Ribera - veniva effettuata illecitamente attività di triturazione e miscelazione di rifiuti contenenti creosoto (ovvero sostanze pericolose), veniva effettuata illecitamente attività di miscelazione di rifiuti, non accompagnati da alcuna documentazione analitica, rivelatisi poi quali contenenti altissime percentuali di cloruri e cromo”

Da altri atti giudiziari risulta che “la Pozzolana Flegrea provvedeva alla miscelazione con pozzolane di rifiuti allo stato di polvere e la miscela ottenuta veniva inviata a terzi per essere ultilizzata in attività edilizia”

Tali capi d’accusa venivano confermati dalla sentenza n.11 del 7/02/2008 resa dal Tribunale di Venezia.

imageDa allora il Comune di Bacoli si trincerava dietro un silenzio omertoso ed assordante, terminato soltanto il 18 aprile del 2008 quando l’ex consigliere indipendente Giacomo Perreca, a seguito di un anno di lotte intestine all’interno dell’assise, riusciva a far approvare all’unanimità una delibera con la quale, tra le altre cose, si obbligava il sindaco (all’epoca Antonio Coppola), di provvedere al dissequestro, alla bonifica ed alla riqualificazione del sito, spronando l’ente comunale a costituirsi parte civile nei processi relativi all’inquinamento della cava Lubrano.

Dalle parole, tra crisi di governo e commissariamenti, non si è poi mai passati ai fatti sin quando la nuova amministrazione, guidata da Ermanno Schiano, al grido: “Tuteleremo noi l’ambiente”, non decide di diramare lo scorso aprile un’ordinanza ad hoc ricca di belle speranze e di paletti vincolanti.

Siamo al 13 di aprile 2011 ed il primo cittadino (eletto l’anno prima) comunica che a seguito di istanza difensiva, il Tribunale di Napoli VI sez. pen., Presidente Dott. Aliperti, ha disposto, con il parere favorevole del Sost. Proc. della Repubblica di Napoli, dott.ssa M.C. Ribera, giusta provvedimento dell’08 aprile 2011, rif. P.P. 8235/06, il dissequestro della ex Cava Pozzolana sita in Bacoli, alla Via Castello n.20 di proprietà Eredi Lubrano (Ditta Pozzolana Flegrea srl) e che lo stesso è stato reso possibile ai fini della bonifica “condizionato – si cita testualmente – al controllo trisettimanale da parte dell’ARPAC delle procedure di bonifica”;

Pertanto ordinava alla ditta Pozzolana Flegrea srl, con sede in Bacoli, alla Via Castello n.20, in persona del legale rappresentante, Sig. Vincenzo Lubrano Lobianco, di porre in essere quanto necessario per avviare il procedimento di bonifica dell’area dell’ex Cava Pozzolana e ciò nel termine di 60 (sessanta) giorni decorrenti dalla data di esecuzione del dissequestro, eventualmente prorogabili, su istanza di parte, per una sola volta, unicamente per comprovate esigenze di natura tecnica ed operativa; predisponendo, previa immediata comunicazione all’ARPAC dell’avvenuto dissequestro, nel termine di 45 giorni apposito piano operativo di bonifica, da cui si evincano, obbligatoriamente, elementi quali la tracciabilità dei rifiuti rimossi con i relativi codici identificativi e siti di trasferenza; l’indicazione delle Ditte addette alla bonifica del sito e al trasporto dei rifiuti che dovranno essere in possesso dei requisiti; le attestazioni da parte delle Ditte della regolarità delle operazioni di smaltimento nel rispetto della vigente normativa e sotto la vigilanza della P.G. delegata nella fattispecie l’ARPAC;

image Quindi entro 60 giorni, dal 13 di aprile, dovevano cominciare i lavori di bonifica mentre, entro 45, i Lubrano dovevano presentare un progetto dettagliato.

I 60 giorni scadevano lo scorso 13 giugno, mentre i 45 terminavano il 29 maggio.

Ma alla data di oggi, 26 giugno 2011, non è ancora giunto neanche il progetto illustrante le modalità della bonifica e dell’inizio dei lavori non se ne ravvede neanche l’ombra più remota.

“I Lubrano non ci hanno ancora inviato alcun progetto, nonostante ci avevano rassicurato che entro il giorno 25 avrebbero espletato tutte le procedure di rito previste dall’ordinanza. Lunedì informeremo il Prefetto”, ha asserito il sindaco nel corso del Consiglio Comunale tenutosi ieri sera al Fusaro.

E intanto il tempo scorre via veloce.

A noi non resta che rileggere uno degli ultimi passaggi dell’ordinanza che, verso il termine, recita così: 

“Darsi atto che, in caso di inottemperanza alla presente ordinanza da parte del sopra costituito Legale Rappresentante della Ditta Pozzolana Flegrea srl, si procederà in danno della stessa, a norma dell’art.192, co.3 del richiamato D.Lgs.152/2006 e comunque a norma della vigente normativa;” che recita chiaramente: “Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate”.

Ma ad oggi gli unici a pagare, sono i cittadini di Bacoli. E non esclusivamente in termini monetari.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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13 Commenti:

Alle 26 giugno 2011 alle ore 14:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

In tutto ciò praticamente la colpa della mancata bonifica sarebbe del sindaco. Questo si evince leggendo il vostro articolo. Ancora una volta vi esorto a documentarvi bene circa le problematiche trattate. Con riferimento alla questione in oggetto sarebbe opportuno verificare cosa le leggi stabiliscono circa le bonifiche o il ripristino dello stato dei luoghi di siti inquinati con materiali pericolosi. Non credo che il comune possa fare molto se non sollecitare gli organi competenti. Anche volendo attribuire una competenza all'ente non capisco che tipo di atto possa essere adottato e quale contenuto lo stesso debba avere. Il tutto solo per ribadire un mio concetto e cioè che ognuno interpreta in modo diverso le problematiche, riconducendole a determinati ambiti solo per una questione di convenienza o per mero ostruzionismo politico. Si potrebbe continuare ancora ma non sempre mi va di scrivere ed esprimere concetti in quanto l'interlocutore non è aperto al dialogo ed al confronto.

L'ottimista...

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 15:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesco Escalona
Se qualcuno pensa di "portarci a sperdere", sbagliava. Ormai la gente ha capito. Al prossimo Consiglio comunale se ne deve parlare... bravo Josi.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 15:04 , Blogger Freebacoli ha detto...

Diffondiamo al massimo queste notizie. E' pazzesco. Tanto frastuono per esaltare il nulla, profondo silenzio per raccontare scomode realtà.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 16:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma vi risulta che ci siano cose tenute nascoste dall'amministrazione? Cioè mi sembrate i salvatori della patria. Andate sbandierando ricorsi alla CC ed esposti in Procura quasi come se ci fossero gravissime illegalità. La politica non si fa attraverso un blog ma in altre sedi. Potresti beccarvi una denuncia, fate attenzione.


Il comitato.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 16:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il sindaco cosa doveva fare? l'ordinanza.
L'ha fatta
Il sindaco cosa deve fare se l'ordinanza non viene rispettata?
Agire in danno contro la ditta
L'ha fatto?
No, e lo doveva fare già 20 giorni fa.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 16:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

La politica attuale si fa nelle segrete stanze dei parititi per dividersi la pagnotta. La politica che combatte questo modo di fare, fa politica all'aperto, in modo trasparente, brava FreeBacoli che racconta la realtà dei fatti e non mollate

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 17:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Di Meo
non dimentichiamo poi che la famosa delibera 18 non prevede solo la bonifica della cava Lubrano ma anche altri punti, tra i più importanti il monitoraggio di tutto il territorio per verificare la presenza di altri rifiuti tossici e la creazione di un registro dei tumori. Tali attività si potevano fare senza aspettare nessun dissequestro.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 17:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

Pasquale Puglia
scusate una domanda da incompetente in materia, ma non è pericoloso andarli a rimuoverl dopo tanti anni ?i

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 17:44 , Blogger Freebacoli ha detto...

Ci sono ditte specializzate a farlo che hanno attrezzature adatte. La cosa pericolosa è che detto rifiuti continuino a restare lì senza che nessuno li muova

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 17:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mario Antonio Esposito
ALZATE LA VOCE, FATE CAPIRE CHE SIAMO DIVENTATI MAGGIORENNI IN GRADO D'INTENDERE E VOLERE. E VOGLIAMO, PER NOI; MA SOPRATTUTTO PER I FIGLI ED I FIGLI DEI FIGLI, POTER VIVERE IN AMBIENTI SANI. CHI S'E' ARRICCHITO FRAUDOLENTEMENTE, A DANNO DEI CITTADINI IGNARI, SIA SPOGLIATO DEL TUTTO. NON FERMATEVI!!

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 18:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Io non riesco a comprendere come "l'ottimista" e quel pseudo "comitato" (dietro il quale si nasconde un solo scagnozzo di "mo veng"), siano tanto stupidi oppure disonesti intellettualmente da non comprendere una questione così elementare che non ci vuole, certo, una laurea in legge per intenderla. Ma come, se c'è scritto cosa fare nella stessa ordinanza firmata da Ermanno "e quant'altro". BISOGNA AGIRE IN DANNO, CHE TRADOTTO IN PAROLE PIU' ELEMENTARI PER QUELL'IGNORANTE DELL'OTTIMISTA E DEL PSEUDO COMITATO, SIGNIFICA:
1) ASSEGNARE, ATTRAVERSO PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA ED IN ESITO AD UNA GARA D'APPALTO, L'INCARICO DI BONIFICARE IL SITO INQUINATO AD UN'AZIENDA SPECIALIZZATA NEL SETTORE;
2) RECUPERARE, ATTRAVERSO PROCEDURA D'INGIUNZIONE (DECRETO INGIUNTIVO), LA SOMMA CHE, FRATTANTO, IL COMUNE AVRA' DOVUTO ANTICIPARE ALL'AZIENDA UNA VOLTA TERMINATA LA DELICATA OPERAZIONE DI BONIFICA.
Tutto qui. Gli avvocati, poi, al Comune di Bacoli, non mancano: Segretario generale/studio Barone docet.

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 20:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

Lina Maione
Ormai le parole non bastano più...

 
Alle 27 giugno 2011 alle ore 00:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Maria Carmela Sammartino
Purtroppo se rimangono sempre gli stessi a gestire, non cambierà mai nulla; anzi staremo sempre peggio.

 

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