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Va in Spiaggia a Miseno ma Riceve una Multa di 1000 Euro: Comune e Lidi Militari Cancellano la Spiaggia Pubblica

Freebacoli: Va in Spiaggia a Miseno ma Riceve una Multa di 1000 Euro: Comune e Lidi Militari Cancellano la Spiaggia Pubblica

sabato 9 luglio 2011

Va in Spiaggia a Miseno ma Riceve una Multa di 1000 Euro: Comune e Lidi Militari Cancellano la Spiaggia Pubblica

image La Redazione di Freebacoli, in attesa di uno specifico articolo dedicato alla trattazione ed illustrazione delle ultime convenzioni stipulate tra il Comune di Bacoli ed i lidi militari, pubblica una lettera-documento in cui si raccontano le vicissitudini patite da un cittadino di Bacoli durante le scorsa estate (2010), presso l’arenile di Miseno e Miliscola.
Anche in quel caso, così come puntualmente avviene nel corso di quest’estate, furono le limitazioni e le imposizioni imposte dai patti bilaterali stipulati tra i lidi militari ed il Comune di Bacoli, a determinare una condizione di assoluto controsenso: Un cittadino libero, residente in Bacoli, fu sanzionato con un multa superiore a 1000 euro per aver, con la propria famiglia, “occupato” un lembo di spiaggia.
Da proprietario, in quanto cittadino, della spiaggia e del mare, fu trattato alla pari di un abusivo privo di alcun tipo di diritto. Scenario inquietante che potrebbe riproporsi, ed in parte già si propone anche in questi giorni, con modalità ancor più aspre e coercitive.
La libertà non è un bene acquisito automaticamente alla nascita ma, in quanto essenza preziosa, si conquista e si difende quotidianamente senza lasciare che la deriva privatistica e anti-popolare che caratterizza le nuove disposizioni amministrativo-militare, prenda il sopravvento.
Noi gente di mare, Defraudati del nostro territorio.

La rabbia di un papà.
Quella mattina del 13 agosto 2010, speranzoso di godermi una sana giornata di ferie dopo un anno di duro lavoro, insieme al mio bimbo di due anni ed a mia moglie al quinto mese di gravidanza, non avrei mai immaginato che quel “bagno” mi sarebbe costato la modica cifra di euro 1.032,00 (chiaramente un’offerta da prendere al volo, poiché l’intero costo originario sarebbe addirittura di euro 3.098,00).
Capo Misero e le spiagge “militari” comunemente dette dell’”Esercito” e della “Marina”, erano, sono e spero che possano sempre essere la mia meta preferita per la balneazione. Io cittadino di Bacoli dalla nascita, così come lo erano i miei avi, da almeno tre generazioni, vissuto in un territorio circondato dal mare, quella mattina del 13 agosto 2010 sono stato defraudato dei miei diritti di godere e di far godere al mio figlio e a mia moglie, in evidente stato di gravidanza, un sospirato giorno di vacanza al mare, nella mia terra natia.
Una piccola premessa, ovvero il racconto di fatti noti a tutti i cittadini Bacolesi.
Le predette spiaggie dell’”Esercito” e della “Marina” sono da almeno trent’anni fruibili dai cittadini di Bacoli, e non, per la libera balneazione, sul tratto di spiaggia compreso tra la “corda” di perimetrazione delle concessioni dei predetti lidi, sino alla battigia.
Negli ultimi anni, all’incirca a decorrere dalla data dell’ordinanza del Comune di Bacoli n.192 del 20/06/2007, prot.15114, è noto a tutti che questa corda è stata posizionata sempre più prossima al mare, chiaramente al fine di portare dei posti in prima fila agli utenti privilegiati, spostando le aree di libera balneazione in due rispettive aree adiacenti ai confini dei predetti lidi militari; aree di poche centinaia di metri quadri, piccole ed in prossimità delle reti di confine, insomma, somiglianti a veri Lager, creando un contrasto netto di due categorie sociali: una privilegiata, all’interno dell’concessioni militari frequentata dagli aventi diritto (… diciamo) l’altra per lasciar vivere il proprio territorio ai poveri cittadini bacolesi.
Ed una precisazione
image il rispetto della fascia di transito di 5 metri dalla battigia stabilito dalla predetta ordinanza del Comune di Bacoli n.192 del 20/06/2007, prot.15114, dal Regolamento di Gestione del Demanio Marittimo del Comune di Bacoli e dalle vigenti normative in materia, è stato imposto, almeno dai predetti lidi, nel vivo della stagione balneare dell’anno 2010, ovvero verso la seconda metà di luglio dell’anno 2010;
- il “lido dell’Esercito”, ovvero del “Comando Militare Esercito Campania - Stabilimento Balneare Miseno”, come recita il cartello posto ai sensi del comma 5 dell’art.22 del vigente Regolamento di Gestione del Demanio Marittimo del Comune di Bacoli, nel vivo della stagione balneare dell’anno 2010, ovvero verso la seconda metà di luglio dello stesso anno, ha inoltre abolito le aree destinate alla libera balneazione, in virtù di una convenzione stipulata con il Sindaco del Comune di Bacoli ed una rappresentanza dei cittadini di Bacoli, contravvenendo alle disposizioni del vigente Regolamento di Gestione del Demanio Marittimo del Comune di Bacoli, artt.15 e 21 nonché, in particolare, all’art. 4 che al comma 1 recita: “In ogni ambito comunale, va riservata alla libera e gratuita fruizione una quota percentuale di arenile non inferiore al 20% della superficie complessiva della spiaggia esistente destinata alle finalità turistico-ricreative, evitando sequenze ininterrotte di aree in concessione”;
I fatti
Quel giorno, 13 agosto 2010, mi venne negata la disponibilità per la balneazione presso il “lido dell’Esercito”, per indisponibilità di ombrelloni (con base di colore rosso) preservati ai residenti (n.80 totali, di cui n.40 per ciascuna delle ex-aree adibite alla libera balneazione; io che sino a quella data non ero consapevole della presenza di tale limite prestabilito poiché non erano stati affissi avvisi a tal riguardo); pertanto, appreso che i tantissimi ombrelloni liberi con base di colore blu erano adibiti al solo personale militare, constatata l'impossibilità di accedere all'adiacente area di libera balneazione presso il “lido della Marina” (stanco oramai dei tanti metri, se non chilometri, fatti a piedi per parcheggiare l'auto e con tutte le note difficoltà che un genitore può avere per portare al mare un bambino piccolo con moglie "in attesa"), ritenuto di essere vittima di un presunto comportamento illegale da parte della gestione del "lido dell'Esercito" nel negare un comportamento di uso e consuetudine protrattosi sino a poco meno di venti giorni prima, commisi un reato.
Il reato
image Occupai con il mio lettino ed ombrellone una piccola area antistante la prima fila degli ombrelloni, con base di colore rosso, posta dal "lido dell'Esercito" a confine con l’area di libera balneazione dell'adiacente “lido della Marina”; reato immediatamente contestatomi dal personale del "lido dell'Esercito";
Chiesi allora esplicitamente, convinto di essere nel giusto, di essere denunciato all'autorità competente per stabilire quale delle parti fosse fuori legge; in seguito un carabiniere constatato che non vi erano problemi di ordine pubblico, contattava la locale Capitaneria di Porto di Baia alla quale chiesi la verifica della liceità del comportamento tenuto dal gestore del "lido dell'Esercito" a mezzo del proprio personale, circa il predetto numero limitato di ombrelloni e della soppressione delle aree per la libera balneazione;
La beffa
L'ufficiale verbalizzante mi informava di essere l'unica parte ad aver assunto un comportamento illegale e pertanto reo di aver violato un'ordinanza Sindacale, nonché una recente convenzione stipulata tra il Sindaco, il "lido dell'Esercito" ed ed una rappresentanza (nominata da chi ? e a quale titolo ?) dei cittadini di Bacoli;
La sanzione
A seguito dell’intervento di un funzionario dell’Ufficio Locale Marittimo di Baia, provvedevo all’immediata rimozione del mio lettino ed ombrellone (senza provocare danni ad alcuno) ciò nonostante ricevevo notifica del processo verbale, ai sensi dell’art.18 della Legge 24/11/1981 n.689, n.XXX/2010 di accertamento e di contestazione di infrazione, per aver violato l’articolo 4, lettera c) dell’Ordinanza del Comune di Bacoli n.192/2007, con irrogazione della relativa sanzione massima di € 3.098,00 e minima di € 1.032,00;
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Partecipa alla manifestazione in favore della spiaggia libera. Clicca QUI 
 
Si ripropone di seguito il continuo della lettera-documento, relativa alla sanzione:

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21 Commenti:

Alle 9 luglio 2011 alle ore 16:53 , Blogger Freebacoli ha detto...

Riferimenti normativi
- la predetta convenzione violava le disposizioni del vigente Regolamento di Gestione del Demanio Marittimo del Comune di Bacoli, artt.15 e 21 nonchè, in particolare, l’art. 4, che al comma 1 recita: “In ogni ambito comunale, va riservata alla libera e gratuita fruizione una quota percentuale di arenile non inferiore al 20% della superficie complessiva della spiaggia esistente destinata alle finalità turistico-ricreative, evitando sequenze ininterrotte di aree in concessione”, quest’utlimo trae indirizzo dall’art.1 comma 254 della Legge 27/12/2006, n. 296, nonchè dall’art.5 comma 5 del “Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio Marittimo nell’ambito territoriale della Regione Campania”;
- la citata Ordinanza del Comune di Bacoli n.192/2007, richiamata nel citato Processo Verbale, prevede i divieti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera c), ma non dispone una specifica sanzione a tale riguardo, ovvero l’infrazione commessa dal bagnante che posi l’ombrellone nello spazio non consentito; difatti visti i commi 2 e 4 dell’art. 6 dell’Ordinanza del Comune di Bacoli n.192/2007, risulta, che per il predetto Processo Verbale corrente è stata irrogata la sanzione prevista ai sensi del comma 1 dell’art.1164 del “CODICE DELLA NAVIGAZIONE - Titolo III - Delle contravvenzioni in particolare - Capo I - Delle contravvenzioni concernenti le disposizioni sui beni pubblici destinati alla navigazione”, il cui ambito d’applicazione esula dalla fattispecie del predetto processo verbale poiché recita: “Chiunque non osserva una disposizione di legge o regolamento, ovvero un provvedimento legalmente dato dall’autorità competente relativamente all’uso del demanio marittimo o aeronautico ovvero delle zone portuali della navigazione interna è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1032,00 ad euro 3.098,00”;
- eventualmente, sarebbe stato più appropriata la sanzione prevista al comma 2 dell’art.1164 del “CODICE DELLA NAVIGAZIONE, che recita: “Salvo che il fatto costItuisca reato o violazione della normatIva sulle aree marine protette, chi non osserva i divieti fissati con ordinanza dalla pubblica autorità in materia di uso del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative dalle quali esuli lo scopo di lucro, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 euro a 1.000 euro”,
- ma giusta, sarebbe stata la sanzione prevista dal comma 1 dell’art.7-bis del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 , il quale recita: “Salvo diversa disposizione di legge, per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti comunali e provinciali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro” mentre il comma 1-bis (successivamente introdotto dall'articolo 1-quater, comma 5, legge n. 116 del 2003) recita “La sanzione amministrativa di cui al comma 1 si applica anche alle violazioni alle ordinanze adottate dal sindaco e dal presidente della provincia sulla base di disposizioni di legge, ovvero di specifiche norme regolamentari“, nonché concessa la sanzione minima ai sensi dell’art.11 della Legge 24/11/1981 n.689 (stante le attenuanti relative a questioni di ordine pubblico, oper il sovraffollamento della piccola area liberamente fruibile posta a confine del comportamento pacifico e disponibile verso le autorità intervenute, dell’infrazione scarsamente delittuosa, nonché di una circostanza di “necessita”), INSOMMA GIUSTA SAREBBE STATA UNA MULTA DI SOLE 25,00 EURO, ma forse è stato un atto di forza, dimostrativo ,,,visto che se ne occupò persino il quotidiano “Il Mattino”;
- IN ULTIMO CIO’ CHE MI E’ SUCCESSO IL 13 AGOSTO 2010 E’ PROBABILMENTE ADDIRITTURA ILLEGITTIMO SE DATE UN’OCCHIATA A QUANTO SEGUE, INTEGRALMENTE RIPORTATO

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

A.G.C. 14 - Trasporti e Viabilità - Settore Demanio Marittimo - Navigazione - Porti, Aeroporti e Opere Marittime - Decreto dirigenziale n. 238 del 30 dicembre 2009 – Approvazione elenco delle aree demaniali marittime e del mare territoriale di preminente interesse nazionale, ai sensi dell'art.59, D.P.R. 24/07/1997, n. 616, e dell'art. 105, comma 2, lett. l), d.lgs. 31/03/1998, n. 112, ai fini della revisione del D.P.C.M. 21/12/1995.
VISTI
- l’art. 59, comma 1, d.P.R. 24/071977, n. 616, con cui lo Stato ha delegato alle Regioni, tra le altre, le funzioni amministrative sul litorale marittimo e sulle aree demaniali immediatamente prospicienti qualora la utilizzazione prevista avesse finalità turistiche e ricreative, mantenendo le funzioni in materia di navigazione marittima, di sicurezza nazionale e di polizia doganale. Con il successivo comma 2 è stato peraltro precisato che la delega non si applicava ai porti e alle aree di preminente interesse nazionale in relazione agli interessi della sicurezza dello Stato e alle esigenze della navigazione marittima, da identificare con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21/12/1995, con cui sono state individuate le aree demaniali marittime escluse dalla delega alle Regioni, contemplando aree demaniali marittime portuali e non portuali;
- l’art. 105, comma 2, lett. l), d. lgs. 03/03/1998, n. 112, come modificato dall’art. 9 della l. 16/03/2001, n. 88, ai sensi del quale sono altresì conferite alle Regioni le competenze amministrative afferenti il rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo nei porti di rilevanza regionale ed interregionale, a decorrere dal 1 gennaio 2002;
- il combinato disposto degli artt. 40, 41 e 42, d.lgs. 30/03/1999, n. 96 e del citato art. 105, comma 2, lettera l), d. lgs. n. 112/1998, secondo cui i Comuni esercitano le funzioni amministrative sul demanio marittimo, ad eccezione degli ambiti rientranti nei porti di rilevanza regionale ed interregionale;
- l’art. 6, comma 1, l. reg. 28/03/2003 n. 3, recante “Riforma del trasporto pubblico locale e sistemi di mobilità della Regione Campania” con cui sono state attribuite alla Regione le funzioni programmatorie ed amministrative in materia di reti, impianti e servizi marittimi, ivi compresi i porti di rilievo regionale ed interregionale.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:03 , Blogger Freebacoli ha detto...

PREMESSO CHE:
- in attuazione della suddetta normativa, di attuazione del cd. Federalismo amministrativo, le Capitanerie di Porto operanti sul territorio campano hanno trasmesso alla Regione Campania i loro fascicoli amministrativi relativi ai porti di rilevanza regionale, e gli uffici regionali del Settore Demanio marittimo hanno operato il trasferimento dei suoi fascicoli inerenti la gestione del demanio marittimo non portuale ai Comuni costieri territorialmente interessati;
- sono sorti numerosi conflitti tra le Regioni e lo Stato circa la vigenza del citato d.P.C.M. 21/12/1995 sulle aree rientranti in porti di rilevanza economica regionale ed interregionale, e nel 2003 la Regione Campania ha promosso ricorso per conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale avverso il provvedimento con cui il Ministero delle Infrastrutture e trasporti rivendicava la competenza statale nel rilascio delle concessioni sul demanio marittimo ricadente nelle aree di cui al d.P.C.M. 21/12/1995, ivi compresi i porti turistici;
- la competenza regionale sui porti di rilevanza regionale, compresi quelli a suo tempo inclusi nel citato d.P.C.M. 12/12/1995, è stata confermata più volte dalla Corte Costituzionale la quale, con le pronunce nn. 412/2008, 344/2007, 255/2007, 90/2006 (resa sul giudizio promosso dalla Regione Campania), 89/2006 e 322/2000, ha chiarito tra l’altro che “il nuovo sistema di riparto delle competenze, introdotto dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 … impedisce che possa attribuirsi attuale valenza all'inserimento dei porti turistici e commerciali, di rilevanza economica regionale ed interregionale, nel citato d.P.C.M. del 1995, ai fini del riparto delle
funzioni amministrative”;
- con delibera di Giunta regionale n. 1047 del 19/06/2008 è stato approvato un sintetico elenco ricognitivo dei porti ed approdi ubicati sul demanio marittimo gestito dalla Regione Campania, ai sensi dell’art. 6, l.reg. n. 3/2002, quale attività propedeutica ai fini della catalogazione richiesta dall’art. 8, l. reg. 26/07/2002, n. 15, “Legge finanziaria regionale per l’anno 2002”.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:03 , Blogger Freebacoli ha detto...

PREMESSO INOLTRE CHE
- nel marzo 2004, in sede di Coordinamento interregionale è stata avviata con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un’attività di revisione del d.P.C.M. 21 dicembre 1995, con lo scopo di individuare univocamente le aree demaniali marittime di interesse statale e i porti di rilevanza economica regionale ed interregionale di competenza della Regione Campania, nonché aggiornare, più complessivamente, l’elenco relativo alle aree demaniali marittime di cui al citato d.P.C.M. 21/12/1995, talune delle quali ora di competenza comunale;
- con d.G.R. n. 2310 del 18/12/2004 la Regione Campania ha approvato lo schema di “Protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e trasporti e Regione Campania in ordine alla revisione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995”, con allegato elenco delle aree di interesse statale. Detto Protocollo è stato sottoscritto il 20/12/2004;
- a valle del sunnominato Protocollo, al fine di adeguare l’elenco delle aree demaniali marittime al mutato, preminente interesse nazionale, sia esso di difesa che di sicurezza che istituzionale militare, e che sono pertanto sottratte all’esercizio delle funzioni gestorie regionali e comunali, la Regione Campania ha svolto un’attività congiuntamente alle altre Amministrazioni statali interessate, quali in particolare l’Esercito italiano, l’Aeronautica militare, la Marina militare, l’Arma dei Carabinieri, le Capitanerie di Porto, l’Autorità portuale di Napoli, l’Autorità portuale di Salerno;
- il Settore Demanio marittimo ha altresì coinvolto i Comuni costieri interessati, al fine di verificare la congruità ed esattezza dei dati identificativi di detti beni, con particolare riferimento a dati catastali, ubicazione, superficie, poi formalizzati nel verbale di incontro del 27/03/2008;
- con nota prot. n. 1016114 del 03/12/2008 è stato fornito parere favorevole sul nuovo schema tipo di d.P.C.M., che andrà a modificare il più volte citato d.P.C.M. 21/12/1995 nella parte di interesse della Regione Campania;
- l’attività posta in essere dagli uffici periferici delle Forze armate e dal Settore Demanio marittimo si è protratta fino al novembre 2009.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:03 , Blogger Freebacoli ha detto...

RILEVATO CHE
- in data 01/12/2009 è stato sottoscritto, unitamente ai rappresentanti dell’Esercito italiano, dell’Aeronautica militare e della Direzione marittima di Napoli del Corpo delle Capitanerie di Porto un nuovo e definitivo elenco dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale esclusi dal conferimento delle funzioni dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali;
- la Marina militare, assente all’incontro, ha successivamente evidenziato la necessità di verificare la correttezza dei dati contenuti nell’elenco e ad essa relativi, rispetto alle sue precedenti missive.
A tutt’oggi, peraltro, nessuna ulteriore comunicazione è pervenuta da parte di detta P.A.;
- a seguito del consequenziale ed ulteriore esame posto in essere dal Settore Demanio marittimo, è effettivamente emersa la necessità di rettificare alcuni errori materiali presenti nel documento approvato in sede di incontro del 1° dicembre 2009;
- al fine di consentire alle Amministrazioni statali la predisposizione ed approvazione di un nuovo provvedimento di modifica del più volte citato d.P.C.M. 21 dicembre 1995, appare pertanto necessario approvare, per quanto di competenza regionale, l’elenco dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale esclusi dal conferimento delle funzioni dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali, su cui persiste l’interesse dello Stato;
- nell’eventualità in cui si dovessero apportare ulteriori correzioni o integrazioni, esse potranno essere contenute in un nuovo decreto dirigenziale regionale di modifica.
DECRETA
1. È approvato l’allegato elenco dei beni del demanio marittimo e del mare territoriale esclusi dal conferimento delle funzioni dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali.
2. Il presente decreto è inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Difesa,
all’Esercito italiano, all’Aeronautica militare, alla Marina militare, al Ministero delle Infrastrutture e trasporti, alla Direzione marittima di Napoli, all’Autorità portuale di Napoli, all’Autorità portuale di Salerno e ai Comuni costieri nel cui ambito territoriale insistono i beni di interesse statale indicati nell’elenco allegato.
3. Copia del presente decreto è altresì inviata al Settore Stampa e documentazione per la pubblicazione sul BURC e sul sito Web della Regione Campania.
Il Dirigente del Settore
Arch. Massimo Pinto



………MEDITATE GENTE ….MEDITATE GENTE !!!!

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

scusate ma con questo papiello cosa vorreste ottenere??? sono anni che vado d'estate sulla spiaggia sia di miseno che di miliscola e non ho mai avuto problemi del genere in quanto o mi posizionavo sull'arenile riservato ai residenti del comune di bacoli, portandomi anche l'ombrellone, (vedi marina) oppure presso il lido aurora che purtroppo non viene sempre pulito o in altri punti di spiaggia che sono liberi ed affollati anche dai napoletani scostumati. Lo sanno tutti che nei 5 metri non è possibile bivaccare, ma purtroppo non siamo tutti civili. C'è chi vuole fare i propri comodi e poi urla quando viene sanzionato. Per quanto riguarda la poesia scritta in merito alla legge applicabile o alla sua interpretazione vi consiglio di cambiare lavoro in quanto già per la questione del ricorso al concorso vigili avete fatto brutte figure. Non potete pretendere di interpretare la legge o di esprimere pareri, chi siete??? siete esimi professori di diritto o eccellentissimi magistrati?????? qua già per il lavoro ci scotta la fronte poi vi metette pure voi a scimmiottare.
Tante belle cose a voi che null'altro avete da fare.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

che schifo!!!!!
sono andata una settimana al c.r.d.d. non ho pagato mai la stessa cifra.
un giorno si possono portare le sedioline ma solo a riva,il giorno dopo no!!
da cuma a miliscola per un bagno il tragitto è un odissea il sabato a la domenica se succede qualcosa non si può raggiungere l'ospedale se no in elicottero...
il residente deve avere diritti ben evidenti si deve vedere al differenza non tra i militari e residenti ma tra i residenti e non....la spiaggia è nostra noi paghiamo le tasse QUESTO DEVE ESSERE CHIARO!!! il comune deve prendersi la responsabilità di risolvere questo problema e i cittadini di imporsi e godere a pieno dei propri diritti......ciao luisa

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

Stefania Mambelli
bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 17:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

IL PARCHEGGIO DELLA MARINA E' DI EURO 3,50 E SENZA SCONTRINO FISCALE. MA LA GUARDIA DI FINANZA COSA FA'...E GLI ACCERTAMENTI COMUNALI PER LE GESTIONI PRIVATE?FORSE ORMAI E' SOLO NOTO UN FATTO, CHE IL POPOLO BACOLESE DEVE SOLO STARE ZITTO E SUBIRE TUTTO CI0' NELLA SUA TERRA.L'AMMINISTRAZIONE E TUTTI QUESTI PERSONAGGI,DEVONO E DOVRANNO ESSERE PERSEGUITI DALLA PROCURA FINCHE' NON FINISCE QUESTO REGGIME DI CLIENTELISMO,ABUSI DI POTERE, E FINTI NOBILI DI CUORE.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 19:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

la spiaggia di bacoli è dei bacolesi,non dei gestori delle spiaggie che si arricchiscono sulla nostra pelle.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 19:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

In quei fazzoletti di spiaggia che hanno concesso ai residenti,mi sembriamo chiusi come gli indiani nelle riserve.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 19:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antonio Grande
io non capisco perchè una spiaggia straordinariamente bella come quella di miseno debba essere gestita da privati o da militari (ma anche in questi lidi sono subentrati i privati) le potenzialità sarebbero enormi se il comune decidesse di gestirla direttamente senza considerare la creazione di VERI posti di lavoro e l'importante ritorno economico che ne riceverebbe l'intera zona.

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 20:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

TIcket Ticket Ticket Ticket Ticket
Si è tanto combattuto contro il ticket, unico mezzo che favoriva i Bacolesi a discapito degli imprenditori e affini che sfruttano il territorio Bacolese senza nulla ricambiare ai Bacolesi

Bacolesi una sola voce TICKET!!!!

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 20:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giuseppe Ardimento
l'italietta degli ombrelloni a pagamento... l'italietta delle concessioni date a chi pare a loro... l'italietta dei bagnini di palermo in divisa d'ordinanza che fanno rispettare l'"ordine pubblico"... l'italietta, insomma...

 
Alle 9 luglio 2011 alle ore 22:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

lidi militari solo di fatto ....gestiti da cittadini bacolese arroganti
conte procolo

 
Alle 10 luglio 2011 alle ore 09:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Stefania Zaroli
è vergognoso.i cittadini sembrano i plebei confinati direttamente in acqua.che turismo vogliono...
cittadini ribellatevi.nn accettate.

 
Alle 10 luglio 2011 alle ore 11:09 , Blogger Freebacoli ha detto...

RIPRENDIAMOCI LE SPIAGGE

Il Litorale di Miseno e Miliscola è attualmente nelle mani di gestori privati che, con la complicità del Comune, non permettono il rispetto delle normative e dei diritti dei cittadini.

Tra lidi privati ed aree militari date in gestione ad imprenditori del territorio, l’ambita spiaggia che dal promontorio di Miseno giunge sino alla costa di Miliscola è stata praticamente sottratta al pubblico utilizzo per girarla, spesso a cifre e canoni irrisori, a gestori privati che, in alcuni casi sfruttano la propria concessione ben oltre i limiti consentiti dai contratti e dalla Legge.

Avere spiagge pubbliche è un diritto. Ogni cittadino deve avere la possibilità di usufruire della spiaggia e del mare, senza pagare somme esorbitanti.
Chi vuole, deve avere la possibilità di recarsi, ANCHE SENZA PAGARE NULLA, tra Miseno e Miliscola, con ombrellone e sedia sdraio portata da casa, e sistemarsi in spiaggia.

La nostra proposta, nel rispetto della legge, è quella di ripristinare gli spazi presenti sino a qualche anno fa in prossimità dei lidi militari di Miseno dove erano presenti vaste aree di spiaggia libera

VENERDI' 15 LUGLIO ORE 10:00
TUTTI AL MUNICIPIO PER DIFENDERE LA SPIAGGIA LIBERA

L'art. 4 del Regolamento sul Demanio del Comune di Bacoli recita

“In ogni ambito comunale, va riservata alla libera e gratuita fruizione una quota percentuale di arenile non inferiore al 20% della superficie complessiva della spiaggia esistente destinata alle finalità turistico-ricreative, evitando sequenze ininterrotte di aree in concessione”

La legge Finanziaria (l. 296/06) - Art. 1 comma 251 recita

obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione

VAI ALL'EVENTO FACEBOOK E AGGIUNGI LA TUA PRESENZA

 
Alle 10 luglio 2011 alle ore 13:22 , Blogger puteoli_s ha detto...

Mi Auguro che il 15 ci sara' una folta Rappresentanza cittadina , contro quest'Amministrazione che tutto dà, solo ai loro compagni, togliendo il restante al popolo() Sovrano hi hi hi hi.
Svegliarsi è il Motto di Lancillotto.

 
Alle 10 luglio 2011 alle ore 14:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

portate l'amministrazione in spiaggia....sul posto!!!!il lettino al crdd sul tagliandino che mi danno e quindi quello che viene dichiarato è segnato 4,00 euro io lo pàgo 5,00.
ma come vogliamo combattere i falsi bilanci se nessuno controlla questi gestori...quando gli ho chiesto xchè pagavo 5 anzichè 4 mi ha risposto che quando hanno stampato i biglietti non c'era ancora stato l'aumento della spazzatura e quindi è aumentato anche il biglietto.....e lo devo pagare io l'aumento!!!!!!e verrà mai dichiarato l'aumento del biglietto????? POVERA ITALIA

 
Alle 10 luglio 2011 alle ore 16:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Da Miseno a Baia un solo grido si alza:
TICKET TICKET TICKET
W il Ticket W Coppola

 
Alle 11 luglio 2011 alle ore 09:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

...a quel signore anonimo ...le cui ultime parole sono state ..."qua già per il lavoro ci scotta la fronte poi vi metette pure voi a scimmiottare.
Tante belle cose a voi che null'altro avete da fare." ...VERGOGNATI ...E'EVIDENTE CHE NON SEI UN "BORGHESE" ...QUALCUNO CONTROLLA LE "VOSTRE MAGAGNE" ....QUANTO ALLA FRONTE CHE SCOTTA ....MI CHIEDO SE VERAMENTE TU SAPPIA COSA SIGNIFICHI ....LAVORARE ....MA POI SE NON HAI TEMPO PERCHE' ...LEGGI I COMMENTI DI FREEBACOLI .....SEI FORSE IN ATTESA DI QUALCHE AVVISO DI GARANZIA ????
..

 

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