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Tagli alla Sepsa, Pendolari e Dipendenti Uniti a Difesa del Trasporto Pubblico - VIDEO

Freebacoli: Tagli alla Sepsa, Pendolari e Dipendenti Uniti a Difesa del Trasporto Pubblico - VIDEO

sabato 24 settembre 2011

Tagli alla Sepsa, Pendolari e Dipendenti Uniti a Difesa del Trasporto Pubblico - VIDEO

P1020978 Lo slittamento dei tagli ai treni non rassicura i pendolari flegrei: le azioni di protesta partono da Torregaveta.

Una trentina di cittadini, tra cui si evinceva anche la presenza di lavoratori Sepsa e semplici utenti, si sono riuniti presso lo spiazzale del degradato capolinea di provincia, contraddistinto anch’esso da strutture fatiscenti e disagi sia al trasporto pubblico su gomma che per quello su rotaie.

Diversi sono stati gli interventi dei presenti che attraverso striscioni, volantini e discorsi al megafono, hanno puntato dritto l’attenzione sull’inefficienza del servizio pubblico determinata dalla cattiva gestione del settore trasporti portata avanti sia dalla Regione Campania che dalla Sepsa.

Mala amministrazione che ha prodotto un buco di bilancio superiore ai 500 milioni di euro e che dovrà essere ripianato soltanto attraverso i tagli alle corse che inevitabilmente andranno a danneggiare la vasta utenza di pendolari che dall’hinterland raggiungono quotidianamente la metropoli napoletana per studio o per lavoro.

  • La Sensibilizzazione si Sposta anche ad Arco Felice e Pozzuoli

Terminato l’assembramento di Torregaveta i cittadini hanno poi deciso di spostarsi, utilizzando proprio la Cumana, da una stazione all’altra raggiungendo più punti dell’area flegrea. La seconda tappa è stata la stazione di Arco Felice dove gli stessi hanno lasciato sia uno striscione che decine di volantini consegnati sia a personale dipendente che ad altri pendolari.

Grossa è stata l’adesione e il consenso proprio dei dipendenti i quali hanno appoggiato le ragioni dei manifestanti, motivazioni che d’altronde sono alla base degli scioperi e delle manifestazioni che animano le lotte dei dipendenti del trasporto pubblico.

Ultima tappa è stata quella di Pozzuoli in cui, con le stesse modalità, i manifestanti hanno invitato i presenti ad aderire in massa al corteo di protesta che si terrà il 7 ottobre a Napoli che, partendo da piazza Dante, si recherà presso i palazzi della regione Campania, chiedendo a gran voce l’annullamento dei tagli alle corse e parallelamente una più equa e razionale spesa pubblica.

Altri momenti di sensibilizzazione sono stati svolti anche a Quarto e a Monteruscello con la diffusione di volantini e l’allestimento di dibattiti pubblici aperti agli interventi del personale stipendiato Sepsa. La mobilitazione continuerà già nella prossima settimana con la protesta delle ditte incaricate della pulizia di treni e stazioni. Personale non pagato dal mese di Agosto.

  • I Commenti dei Cittadini: “Non Paghiamo la Vostra Mala Politica”

“Il trasporto è un bene comune e per questo va tutelato in quanto elemento fondamentale della vita di ogni cittadino che, al pari di coloro che utilizzano le proprie autovetture, devono avere la possibilità di raggiungere i propri posti di lavoro e di studio. La battaglia contro i tagli è appena all’inizio”.

E’ chiaro il messaggio lanciato dal gruppo di cittadini presenti, in vista della manifestazione popolare del prossimo 7 ottobre. “Siamo presenti anche a Torregaveta per diffondere quello che è e che sarà un disagio collettivo a cui bisogna opporsi – asseriscono i promotori dell’iniziativa – non è infatti ammissibile che i costi della mala politica siano riversati su chi già vive quotidianamente i disagi di un servizio carente. La Sepsa, società pubblica, spesso viene gestita come un’azienda che punta al profitto senza tenere in considerazione le esigenze della collettività danneggiando i ceti sociali più deboli e realmente bisognosi della presenza dello Stato”.

  • I Dipendenti di Settore: “L’Unione fa la Forza”

Ma la mattinata è stata anche contraddistinta dalla presenza di un impiegato della società che, megafono alla mano, ha ringraziato i cittadini presenti: Anche noi viviamo gli stessi vostri disagi. C’è gente che non viene pagata da mesi e la maggior parte deve lavorare in condizioni di assoluto pericolo che mettono a repentaglio l’incolumità di loro stessi e dei passeggeri. L’unico modo per riuscire a superare questo stato di crisi è quello di unire le forze”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche uno dei partecipanti che ha puntato l’obiettivo sulla inadeguatezza dei treni: “I vagoni sono dei veri e propri catorci ed hanno un’età che va dai 15 ai 35 anni. Non capisco com’è possibile ritenere sicuri questi rottami”.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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4 Commenti:

Alle 24 settembre 2011 alle ore 19:54 , Anonymous lucio nappa ha detto...

fate bene memoria, se non ricordo male alcuni vagoni si avvicinano ai 50 anni, altro che 35

 
Alle 24 settembre 2011 alle ore 20:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

Fabrizio Sioux Grko
bellissima iniziativa e ottima protesta. è una problematica sentita che tocca tutti noi quotidianamente!

 
Alle 24 settembre 2011 alle ore 20:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carlo Sorrentino
bacoli è un paese unico, ma è anche unico nei trasporti e altro, ma se prima andavamo male figuriamoci adesso.

 
Alle 28 settembre 2011 alle ore 15:47 , Blogger Vincenzo ha detto...

Come prima cosa si devono tagliare, di oltre il 75 %, gli stipendi della gnavicata dirigenza, causa principale del colossale scatafascio visibile della societa

 

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