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Visita al Depuratore di Cuma, L’Impianto è Vecchio: “Qui Arrivano gli Scarichi Industriali da Giugliano” - VIDEO

Freebacoli: Visita al Depuratore di Cuma, L’Impianto è Vecchio: “Qui Arrivano gli Scarichi Industriali da Giugliano” - VIDEO

martedì 4 ottobre 2011

Visita al Depuratore di Cuma, L’Impianto è Vecchio: “Qui Arrivano gli Scarichi Industriali da Giugliano” - VIDEO

image La visita al Depuratore di Cuma del 4 ottobre 2011 è stata organizzata dal Consigliere Regionale del PD Antonio Amato, Presidente della Commissione Speciale Controllo Bonifiche Ambientali.
Siamo stati ricevuti dalla Direzione e dallo Staff Tecnico dell’impianto.
Erano presenti tra gli altri, (e mi scuso con coloro di cui mi sfugge il nome) oltre al suddetto Presidente Amato, alla Vice Presidente della Commissione, Mafalda Amente e alla D.ssa Bonito, il Sindaco di Bacoli, Dr. Ermanno Schiano, il Segretario Generale, Dr. Schiano, quasi tutto il Pd locale (Consiglieri Giampaolo, Macillo, Mancino e Salvatore Illiano), Antonio Ranieri per SEL, e Michele Amirante ed io, Alessandro Parisi, per alcuni Comitati di Bacoli.
Come Funziona il Depuratore di Cuma
Molto brevemente,per fornire soltanto il minimo di notizie tecniche necessarie, l’impianto di depurazione di Cuma è composto da:
- Primo sollevamento
- Grigliatura
- Dissabbiatura – disoleatura
- 8 sedimentatori primari
- Secondo sollevamento
- Ossidazione biologica – 14 vasche
- 8 sedimentatori secondari
- Disinfezione con ipoclorito
image  L’impianto è progettato per 1,8 milioni di abitanti equivalente, mentre ne serve 1,2 (cioè l’impianto, se funzionasse tutto e bene, potrebbe servire il 50% di utenze in più rispetto a quelle che serve attualmente) e può trattare una portata tra circa 3 e 12 metri cubi al secondo.
I fanghi vengono conferiti in impianti di trattamento di rifiuti speciali fuori Regione.
Attualmente sono in funzione 5 vasche su 8 di sedimentazione primaria e 4 su 8 di sedimentazione secondaria.
“L’Impianto potrebbe Essere a Norma” – Ecco i Problemi
A giudizio dei tecnici, se non ci sono problemi particolari, malgrado sia funzionante soltanto il 50% circa dei sedimentatori,l’impianto permette di garantire un trattamento quasi a norma. Ciò è dovuto ad un nuovo sistema nelle vasche di ossidazione, quasi totalmente installato, che permette un trattamento più efficace.
Quali sono allora i problemi dell’impianto e da cosa sono originati?
A detta dei tecnici:
  1.  Il primo problema è dovuto alla vetustà dell’impianto, costruito verso la fine degli anni 70 ed entrato in funzione nel 1982. Poiché i pezzi sono vecchi e la manutenzione non è costante, causa mancanza di risorse economiche (c’è una diatriba per inadempimenti tra Regione e Hydrogest, ditta che gestisce l’impianto, sfociata in un contenzioso ed in denunce penali a carico Hydrogest), il risultato finale conduce al fatto che, se un pezzo si rompe, l’impianto va in crisi o quantomeno rischia molto. Lo stesso succede in caso di pioggia di particolare intensità.
  2. Il secondo problema è che l’impianto è stato progettato per il trattamento di scarichi di utenze domestiche, mentre molto frequentemente si ritrovano in entrata anche sversamenti ILLECITI di tipo industriale.


Questi scarichi industriali, oltre ad essere intrinsecamente dannosi, vanno a compromettere il sistema di “fanghi attivi” che così non può più operare efficacemente e quindi la depurazione risulta compromessa. Poiché quello dei fanghi attivi è una sorta di “ecosistema” delicato, gli inquinanti industriali provocano un danno che si può protrarre per alcuni giorni.
Scarichi Industriali all’Interno del Depuratore: Arrivano da Giugliano
In particolare, i tecnici dell’impianto dicono che in passato hanno individuato sversamenti , da parte di produttori di alcol presenti nell’area ASI (Area Sviluppo Industriale) Giuglianese, di borlanda di melassa non trattata, diversamente da quanto prescritto per legge, e di aver fatto le necessarie denunce, ma che malgrado ciò tale sversamento, anche se in forma più dissimulata, esiste ancora.

Altro inquinante trovato è lo zinco, molto probabilmente dovuto ad industrie che effettuano la zincatura e che illegalmente scaricano in fogna i loro scarti di lavorazione non trattati.

imageSempre a giudizio dei tecnici, non sono invece stati trovati altri metalli pesanti.
Va detto però che, mentre le analisi microbiologiche vengono effettuate quotidianamente dal laboratorio interno e controllate poi con analisi esterne (ovviamente meno frequenti), quelle per i contaminanti di tipo industriale, che NON dovrebbero essere presenti in ingresso, sono effettuate molto meno frequentemente e solo da laboratori esterni.
Come fatto notare da molti, tra cui dal Presidente Amato, dal Sindaco, da numerosi esponenti del PD e da me, il problema del “non perfetto” funzionamento o funzionamento “a rischio” dell’impianto anche quando riceve soltanto scarichi urbani, dipendendo esclusivamente dalle condizioni dell’impianto stesso, deve essere tenuto ben distinto dal problema degli scarichi industriali abusivi. Infatti per il secondo bisogna attivare il necessario controllo, affinché le industrie trattino in modo adeguato e legale i loro scarichi.
A tal riguardo, il Presidente Amato ha annunciato un suo pronto intervento per un sopralluogo presso il depuratore della Zona ASI di Giugliano al fine di fermare questo sversamento illegale.
Per quanto riguarda il primo problema, riversandosi il collettore di uscita a Cuma, e visto anche il suo “precario” funzionamento, il Sindaco Schiano faceva presente che esso va ad incidere, oltre che sulla costa, anche sul lago Fusaro ed il Presidente Amato si domandava se non si potesse migliorare la situazione con il sistema di condotte che scaricano al largo (5km dalla spiaggia) ed in profondità.
La Possibile Soluzione: Le Condotte Sottomarine
I tecnici hanno replicato che le condotte sono costose, che i fondali sono bassi e che le Autorità competenti, quali la Soprintendenza, sono restie a rilasciare parere favorevole.
imagePersonalmente ritengo però che, anche se il depuratore funzionasse benissimo, e non è così, sia assurdo che il suo collettore scarichi in un’area dichiarata SIC, Sito di Interesse Comunitario, ai piedi dell’incantevole e famosissima Acropoli di Cuma, su una spiaggia di dune e con una splendida foresta in cui sono stati spesi cospicui fondi della Comunità Europea .
 A mio giudizio le due cose dovrebbero essere non alternative, ma complementari: l’impianto deve funzionare bene ed il collettore non deve scaricare sulla spiaggia, bensì a mare aperto.
Infine, come ciliegina sulla torta, è da notare che l’Arpac ha provveduto ad installare, in questo come in altri impianti di trattamento, centraline per monitorare automaticamente i flussi in entrata ed in uscita ma, oltre a non essere ancora funzionanti (e avrebbero dovuto esserlo da anni), non si sa quali parametri dovrebbero esattamente controllare e se quindi servano davvero da supporto alle analisi che vengono ad oggi effettuate.
I Metalli Pesanti
Intanto il colore dell’acqua che esce, forse perché i canali non vengono puliti, appare poco rassicurante, anche se le analisi dicono che non ci sono problemi particolari.
Ed io mi domando, inoltre, da dove provengano allora i “metalloidi” ed i metalli pesanti riscontrati dalle analisi effettuate nel luglio 2009 a cura del Prof. De Vivo (Clicca Qui).
Penso che i nostri antenati, Greci e Romani, si sentano offesi nel vedere ciò che loro hanno saputo creare in quella zona e quello che la nostra generazione è stata capace di distruggere.
Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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4 Commenti:

Alle 4 ottobre 2011 alle ore 23:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma se sto depuratore già ha molti scarichi anomali, ma poi perchè fanno entrare anche tutte ste scorie radiottive vestite da politicanti? perchè non restano a municipio a fare il loro lavoro?

 
Alle 4 ottobre 2011 alle ore 23:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma la delegazione è andata anche alla Foce del Depuratore? No perchè se non è andata la cosa non ha alcun senso

Amico di amici

 
Alle 5 ottobre 2011 alle ore 09:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Viglione
ottimo lavoro

 
Alle 5 ottobre 2011 alle ore 10:11 , Anonymous Pino ha detto...

Ragazzi complimenti per il servizio!

Le centraline di rilevamento non funzionanti danno conferma di quanto detto qualche giorno fa: non fidiamoci dei risultati positivi sulla balneabilità dell'acqua che vengono sbandierati di tanto in tanto da certi enti!

 

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