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BENI ARCHEOLOGICI - Una mancata Opportunità di Sviluppo Economico per Bacoli - parla il Prof Gennaro di Fraia

Freebacoli: BENI ARCHEOLOGICI - Una mancata Opportunità di Sviluppo Economico per Bacoli - parla il Prof Gennaro di Fraia

sabato 25 febbraio 2012

BENI ARCHEOLOGICI - Una mancata Opportunità di Sviluppo Economico per Bacoli - parla il Prof Gennaro di Fraia

Si può ancora sperare in un turismo culturale?

La domanda sembra retorica, quasi ai limiti del buon gusto. La storia, il mito, i bei panorami, il lascito monumentale dell’età romana, il raro fenomeno naturale del bradisismo, il secondo Museo Archeologico della Campania, non sono riusciti ad attrarre i flussi turistici sperati.

Il cocktail vincente, presentato da politici ed Istituzioni, finanziato dalla Comunità Europea e reclamizzato dal Parco regionale dei Campi Flegrei, ha lasciato un amaro sapore in bocca. Non ha funzionato, visto che i potenziali clienti preferiscono scegliere altro.

Non sono stati creati nuovi posti di lavoro, l’indotto che poteva svilupparsi è rimasto nel limbo delle cose mai nate e la stessa Soprintendenza Archeologica è a corto di personale, né ha la possibilità di rimpiazzarlo. C’è la crisi, qui più forte che altrove, e ben lo sa il commercio locale che sperava in una boccata d’ossigeno. Aggiungiamo la disillusione dei giovani, privati di qualsiasi confortante prospettiva, ed avremo il quadro impietoso della realtà. E se vogliamo dare un altro colpetto all’ottimismo residuale, ammesso che ancora ci sia, pensiamo che i latitanti turisti stranieri risiedono in paesi prossimi alla recessione economica o già invischiati in essa.

Nessuna politica di Propaganda per pubblicizzare la Storia dei Nostri Monumenti

La partita è persa, ma come tutte le batoste ha almeno il merito di porci dinanzi ad un bivio: gettiamo la spugna o cerchiamo di capire cosa non ha funzionato?
Di certo non ha funzionato il marketing, la buona vecchia pubblicità, né è stata prestata la dovuta attenzione ai turisti dell’Est che includono, oltre ai soliti giapponesi, anche i russi e i cinesi. Il desiderio di rinnovare i fasti del Grand Tour dei secoli scorsi ha fatto dimenticare che il mondo e la cultura sono completamente cambiati e non riservano più molto spazio al Mito e alla Storia, relegando l’uno e l’altra nei giardini cintati delle Università. Chi va a Roma al Colosseo può provenire da qualsiasi parte del globo, e in generale conosce ben poco della storia romana. Non lo affascinano le finezze degli specialisti, le liste di date ed i mille e mille fatti racchiusi nei libri. Lo affascina il nome di Roma, il sapere che per vari secoli è stata una potenza mondiale ed ha lasciato resti grandiosi che vale la pena vedere. Tutto qui.

Il resto è un mix sapientemente dosato: qualche monumento in grado di attrarre i grandi numeri, pochi musei tra i tanti disponibili, le vie dello shopping più o meno lussuoso e una selezionata vetrina delle peculiarità che rendono il luogo diverso da ogni altro. Se preferiamo, un occhio attento al contenitore che valorizza e rende appetibile il contenuto.

E invece noi, che pure possediamo una cultura gastronomica per molti versi invidiabile, abbiamo servito paesaggi e monumenti in un servizio di piatti sporchi. Fidando troppo nell’azzurro del cielo e del mare, nel tepore del sole e nello specchietto per allodole rappresentato dai resti antichi, ci siamo disinteressati del resto, con i risultati che sappiamo. Colpa di un diffuso torpore, di una eccessiva delega ad Amministrazioni che sbrigano - male! – solo l’ordinario, di atavica tendenza ad attendere che le cose le facciano sempre gli altri? Possiamo trovare l’alibi che preferiamo, però in questo modo non caveremo mai un ragno dal buco.

Un' Amministrazione Comunale distratta e disinteressata alla risoluzione del problema

“Mancano i finanziamenti”, si ribatterà da più parti. Bene, almeno non si potrà più dilapidare invano quello che non c’è. Qui ci vogliono turisti forestieri e dato che non vengono, bisognerà andarli a rastrellare direttamente nei paesi d’origine.

Occorrono persone in grado di stringere accordi con i tour operators, che calchino le strade dell’Est e dell’Ovest, che siano in grado di portare materialmente a Bacoli due o tre centinaia di turisti esteri ogni fine settimana per almeno un semestre, giusto per non far arrugginire i pochi e inadeguati alberghi esistenti e dare un po’ di speranza alla cittadinanza, al commercio e all’artigianato.

Ma non accadrà nulla di tutto ciò, abituati come siamo a perderci in ciarle. Ogni giusta indignazione la sfoghiamo a parole, e tutto finisce lì. Alla fine manca sempre la volontà di aggregarci e chiedere qualcosa di concreto.

Concreto è chiedere al Comune di trovare un’intesa con la Soprintendenza, affinché il Museo nel Castello di Baia possa ospitare una Mostra di respiro internazionale, che per qualche tempo proietti il nome del paese oltre il ristretto ambito provinciale.

Concreto è ricordare ai nostri amministratori, qualora ce ne fosse bisogno, che oggi la Storia è su History Channel: promuovere il turismo significa finanziare almeno un paio di documentari degni di questo nome e al passo con gli standard attuali, con attori, ricostruzioni e fotografia d’alto livello.

Concreto è ricordare, all’Ente locale, che gli Scavi ed il Castello di Baia rappresentano la porta di Bacoli. Ma Bacoli centro, così com’è, non offre nulla di appetibile. I Giardini pubblici, mutilati delle palme, sono di una banalità assoluta, la pista ciclabile lungo il lago sembra una novella, interminabile fabbrica di San Pietro. Mancano adeguati spazi espositivi per gli artisti locali, che pure ci sono e non difettano di talento, e lo stesso vale per le migliori forme del nostro artigianato.

Investire sulle Moderne Tecnologie come Supporto e Ripresa dei Beni archeologici

Non c’è una sola Associazione che renda visibile il nostro passato attraverso la rievocazione storica. L’unico esperimento condotto in questo senso risale ad oltre quindici anni fa e non è stato mai stato ripreso. Abbiamo il Presepe vivente, ma ormai i Presepi viventi non si contano più.

Ammiriamo il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano e non abbiamo nulla di simile qui da noi, dimenticando che l’Homo sapiens si è mutato in Homo technologicus. Come vogliamo che le ossa scarnite dei nostri monumenti riprendano le loro antiche e vere sembianze e riescano ad affascinare gli stranieri? Come pretendiamo che la stupenda città sommersa di Baia possa essere apprezzata partendo dal poco che si intravede dal fondo di una barca di vetro?

La risposta è una sola: tecnologia. La stessa tecnologia che ci può restituire una pinacoteca virtuale, includente tutte le opere pittoriche dedicate al nostro paese, disseminate per il mondo ed ignote ai più. “Ma non sono originali!” sbotterà qualche purista. Infatti possono risultare migliori degli originali, belli finché volete, ma spesso penosamente piccoli. Provate ad immergervi in un dipinto ingrandito tridimensionalmente con le tecniche attuali e scoprirete perché è bello vivere in questo secolo anziché nel passato.

Creare nuovi punti da visitare a Bacoli (non chiedete troppo alle Cento Camerelle, alla Piscina Mirabile o alla tomba di Agrippina!), è una necessità ineludibile. Si deve far capire che il paese cerca di stare al passo col vento, e al tempo stesso intende proporre le sue tradizioni, i propri sapori e, ancor più, i prodotti dell’ingegno e dell’arte, della capacità e della passione dei suoi abitanti.

Ed ora, basta parlare. Bacoli è giunta, per molti versi, all’ultima spiaggia. Se i cittadini creeranno un movimento d’opinione, si potrà agire di concerto per muovere dei passi e costruire la speranza. Nel caso contrario, la domanda sarà una sola: “Quanto costa l’ombrellone?”. E qui, per carità di patria, metto punto.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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14 Commenti:

Alle 25 febbraio 2012 alle ore 18:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesco Scamardella Causa
io faccio parte della protezione civile "le aquile" di bacoli e vorremmo fare qualcosa per valorizzare questo immenso tesoro archeologico,ma abbiamo le mani legate!

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 19:12 , Anonymous MImmo TISEO ha detto...

Il problema sta anche nel creare l'accoglienza al di fuori dei "Santuari" che abbiamo e desideriamo mostrare. Avete mai guardato le condizioni pietose delle nostre strade o il degrado che contorna i Nostri Monumenti?? Altrove sanno ben presentare la "piccola pietra" di cui sono entrati in possesso e sanno costruirci intorno tante componenti che servono ad "accogliere" a "far rilassare" il turista !!! Questi, oltre a chiedere cultura, pretende, ed è anche normale, l'atmosfera rasserenante del tutto pulito ed in ordine !! Proviamo anche ad offrire questo, specie se i turisti sono Tedeschi, o Giapponesi, o Cinesi che pongono "l'ordine" su tutto !! Non sono certo cornici che si possono mettere dall'oggi al domani, ma il TURISMO è la Nostra Carta di Credito che, purtroppo, NON vogliamo o forse NON sappiamo più utilizzare !!

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 19:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma lasciate che i ns ragazzi anche da volontari si occupino delle ns aree archeologiche, lasciateli lavorare, mettete a loro disposizione questi siti bellissimi e abbandonati, con le loro iniziative vedrete come il turista arriva...toglietevi un po di mezzo..fate spazio ai giovani ...andate via..la classe politica ha rovinato tutto...altro che ''re mida'' qui devastano tutto

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 20:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non dimentichiamoci, che questi beni archeologici, rientrano in un piano di finanziamento europeo, grazie al quale PAPPANO non poche persone ai piani alti! E permettiamo ancora che queste zone bellissime marciscano nel degrado...i romani si stanno rivoltando nelle tombe!!! MA AVETE CAPITO CHE A POMPEI CI STAVA LA COMUNE PLEBAGLIA DELLA SOCIETà DI QUELL'EPOCA...INVECE DALLE NOSTRE PARTI, CI STAVANO TUTTI GLI ESPONENTI DELL'ALTA SOCIETà ROMANA E GRECA!!! GENTE IMPORTANTE...e vedete cosa sono stati capace di creare sotto al Vesuvio...mentre quì da noi, vengono usati come contenitori di munnezz!!! che schifo

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 20:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Nessuno ha le mani legate! Tutti possiamo fare qualcosa...innanzitutto ci si potrebbe recare dalla Sig.ra Miniero Responsabile della Soprintendenza dei Campi Flegrei ( con particolarità Bacoli ) che ha gli uffici nel castello di baia...e chiederle di collaborare, con altre associazioni di giovani locali, in modo da incentivare il turismo e mantenere occupati i nostri ragazzi...SE UNA DI QUESTE MATTINE, VI RECATE AL CASTELLO, NOTATE LA PIù TOTALE DESOLAZIONE...NELLA BIGLIETTERIA ( quasi sempre chiusa ) c'è SEMPRE UN PANZUTO SIGNORE CHE NON Sà MANCO PARLARE L'ITALIANO, ESTETICAMENTE SQUALLIDO E MALEODORANTE...ma ca***! metteteci un giovane, di bell'aspetto, che parli almeno 2 lingue straniere...con tutti sti laureati che abbiamo! CHE VERGOGNA!!! vuless sapè, se qualche turista osa andarci per una visita guidata...chi trova?

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 20:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vorrei dare Bacoli in mano agli Americani per 10 anni...e vedere loro cosa farebbero con un territorio così splendido! Vergogna per i nostri due assessori MONICA carannante ( con delega ai beni culturali ) e GIUSEPPE scotto di vetta ( con delega al Turismo )Vorrei essere ricevuto da tutti e due e sapere cosa ca*** fanno dalla mattina alla sera seduti sulla loro comoda poltrona?!!? E poi non ne parliamo se uno vuole organizzare un piccolo evento, o una visita di gruppo...si scaricano il barile l'un con l'altro e ti mandano avanti e indietro...non sanno manco loro cosa e come fare...il comune ti manda alla capitaneria...la capitaneria ti manda alla soprintendenza...la soprintendenza ti manda al comune MA METTETEVI D'ACCORDO!!! VERGOGNATEVI E LEVATEVI DI MEZZO SE NON SIETE CAPACI!!!

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 21:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

E pensare che c'è gente che ce li invidia questi posti!!! Mamma mia che sperpetuo!!! Quante occasioni bruciate...ma io mi chiedo, il potere dei soldi è così forte e perverso da stravolgere completamente qualsiasi uomo? Io mi ricordo che parecchi di questi noti politicanti, si erano riempiti la bocca con "progetti innovativi e moderni per la valorizzazione dei Beni Archeologici" in periodo elettorale...e poi? Dove sono andate a finire tutte queste promesse? Ma che schifo! e pensare che ai Consigli Comunali ci sono certi consiglieri di maggioranza che non parlano mai...ma che diamine ci stanno a fare lì se non parlano? non propongono! Non si prestano! Nun fann nient...alcuni di loro non ho manco mai sentito la voce...

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 21:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bell'articolo...complimenti a Freebacoli! Però io mi chiedo sempre una cosa...ma in Consiglio Comunale, fra tutti quei punti vecchi, inutili e irrilevanti...perchè non vi hanno compreso anche questo argomento? Cioè ma può darsi che nessuno ne parla? Nessuno se ne fotte? Incredibile!!! Io andrei ad intervistare i nostri cari consiglieri riguardo alla storia di Bacoli e dei suoi monumenti...sfido chiunque a farlo...sicuramente non sapranno un ca***! Josi G. della Ragione...alle prossime elezioni, candidati come sindaco e fatti portavoce anche di questa problematica

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 21:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Quanti bei paroloni che ho letto...ci mancava il nostro caro Gennaro di Fraia che ci faceva la paternale...come se noi non lo sappiamo che servono le tecnologie!?! Quello il comune non ha i soldi per pagare i suoi dipendenti, figuriamoci per avviare un progetto simile...PER RISTABILIRE L'ORDINE A BACOLI, DEVE ESSERE ELETTO UN SINDACO SENZA PARTITO...UNO DEL POPOLO, CHE LO RAPPRESENTI VERAMENTE PERò!!! UNO CHE SPAZZI VIA TUTTI QUESTI PAPPONI di destra e di sinistra CHE NON FANNO ALTRO CHE PARLARE, PARLARE, PARLARE...solo fumo negli occhi, questa è genta che ha doppi e tripli lavori, gente che ha le case di proprietà ( abusive ) gente che sta bene coi denari NON SE NE FOTTONO NIENTE DI NOI...A BACOLI, SERVE UN SINDACO BACOLESE...MA BACOLESE VERO!!! NON COME IL CARO "Mò Veng!

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 21:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi è parso di capire che parte del problema, sia dovuto anche ai TOUR OPERATOR LOCALI che non sponsorizzano abbastanza, pacchetti turistici per Bacoli e dintorni. Ebbene, vorrei sottolineare che le Agenzie di Viaggio della nostra zona...non servono proprio, o quasi. La loro attività si incentra sulla vendita di biglietti ferroviari ed aerei...pubblicizzano molti pacchetti di crociere e viaggi all'estero...ma di marketing inter-nos...non ne vogliono sapere proprio...FOSSI IL SINDACO, FAREI MOLTE PRESSIONI SU QUESTE AGENZIE AFFINCHè PRODUCANO QUANTOMENO UNA PERCENTUALE MENSILE DI TURISTI STRANIERI CHE ARRIVANO A BACOLI...è arrivato il momento di pretendere anche da loro, una piccola parte e un pò di collaborazione...non colpevolizziamo sempre e solo gli Uffici Comunali

 
Alle 25 febbraio 2012 alle ore 22:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

invece di stare a commentare dietro ad un pc,organizziamo una forte protesta fatta da tutti i giovani disoccupati bacolesi e andiamo sotto al comune e occupiamolo fin quando nn faranno qualcosa per portare turismo e lavoro per i giovani che ormai vanno via tutti

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 01:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

non vi preoccupate per alcuni giovani ,ci pensano le mammine

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 11:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alessandro Parisi
Ottimo articolo pieno di spunti.
Voglio limitarmi però a solo due punti.
Il primo è un invito a tutti gli interessati a partecipare alle sedute, che sono pubbliche della Commissione che sta discutendo dello Statuto del Costituendo "Consorzio Per La Gestione Di Servizi Per La Promozione e Valorizzazione dei Beni Archeologici e Culturali dell'Area Flegrea". Ci sono state già due sedute in cui si è discusso di questo tema, la terza doveva tenersi mercoledì scorso alle 15.30 a Villa Cerillo, ma è saltata per la mancanza di numero legale. Bisogna consultare il sito del Comune per vedere quando ci sarà la prossima.

LA seconda è quella di pretendere il risanamento ambientale della nostra città. Se continuiamo ad avere spiagge che sono discariche. il Centro Ittico Campano nello stato che tutti purtroppo conosciamo, strade rotte, ecc. il turismo, che è una concreta possibilità, diventa invece un sogno.

Ritengo che tutto sommato, visto il gap che l'Italia sta accumulando in molti settori e considerato che l'Italia possiede oltre il 50% del Patrimonio Artistico-Culturale dell'intera Umanità, questo sarebbe un settore di potenzialità enormi e più facile di altri da sviluppare.

Il punto è sempre il solito, bisogna fare qualcosa, e sul serio, fatti, non parole vuote, come ad esempio si sta iniziando ora a fare con la lotta all'evasione.

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 14:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bisogna affidarsi al volontariato giovanile (ci sono un sacco di ragazze e ragazzi istruiti e volenterosi), mettere indicazioni ovunque in varie lingue a cominciare dal Mare Morto.

 

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