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Nessun Ripensamento sulla Discarica del Castagnaro, Intervista al Commissario Vardè

Freebacoli: Nessun Ripensamento sulla Discarica del Castagnaro, Intervista al Commissario Vardè

domenica 26 febbraio 2012

Nessun Ripensamento sulla Discarica del Castagnaro, Intervista al Commissario Vardè

La Redazione di Freebacoli ripropone un'intervista al Commissario straordinario Vardè sulla discarica del Catagnaro pubblicata nella giornata di ieri sul Mattino a firma del giornalista Luigi Ciccarelli

Le proteste non fermeranno la discarica del Castagnaro qualora gli accertamenti tecnici confermeranno l'idoneità del sito. A dirlo è il commissario straordinario Annunziato Vardè.

Commissario si parla di un sopralluogo che i suoi uomini faranno lunedì al Castagnaro. Conferma?

Lunedì non ci sarà alcun sopralluogo. E' in programma ma la data non è stabilita. Gli accertamenti riguarderanno i carotaggi, ma non solo.

Cosa cambia nei suoi piani dopo l'impegno del governo di evitare la discarica?

Non mi è stato ancora comunicato nulla, quando sarà fatto vedremo se ci sono elementi che riguardano le mie competenze.

E dell'opposizione nel territorio terrà conto?
Se questo atteggiamento avesse valenza interdittiva, in partenza dovremmo rinunciare a qualsiasi impianto. Tra l'altro, il mio piano dà la possibilità di proporre alternative, ma proposte non sono arrivate. Nonostante ciò, valuteremo tutte le osservazioni. Chi protesta è contrario a prescindere, preso dalla sindrome Nimby. In realtà chiedono un ciclo che faccia a meno delle discariche, ovunque. Ho sempre detto che dobbiamo confrontarci sulla qualità del rifiuto. In programma abbiamo un sito dove non portare il tal quale, ma un rifiuto trattato secondo le più moderne teconologie, perchè così si elimina la pericolosità.

Quindi lei continua a ritenere che il compost fuori specifica non inquini?

Questo lo dicono i tecnici della materia ed io ne prendo atto

Ma altri tecnici come l'oncologo Antonio Marfella ritengono il contrario

A me non risultano caratteristiche del compost fuori specifica come quelle espresse da Marfella

Il Castagnaro è area a rischio idreogeologico. Questo vi fermerà?

I carotaggi si faranno anche per questo. Si valuterà la possibilità di prevedere opere che riducano il rischio, per mettere in sicurezza il sito.

Qual è la scadenza?

Il tempo stringe, le scadenze le da l'Europa. L'obiettivo è quello di evitare le sanzioni Ue ma anche di evitare il rischio di riavere i rifiuti in strada

Per quanti anni sarebbe in funzione il sito?

Quattro anni durante i quali si dovrà andare avanti con l'impiantistica e con l'aumento della raccolta differenziata. A seconda di ciò che si realizzerà, la situazione futura sarà diversa.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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10 Commenti:

Alle 26 febbraio 2012 alle ore 12:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mariarosaria Luongo

Ritengo che Vardè soffra di delirio di onnipotenza, quanto alla bontà dei tecnici a cui si affida vi giro quest'articolo a puro titolo informativo.
A proposito di cave e "compost fuori specifica"
(di Francesco Iacotucci da Terra)

Nel Consiglio Provinciale di Napoli interamente dedicato al tema rifiuti, il Presidente Cesaro ha ribadito che il piano della Provincia, nel breve periodo, c...onsiste nell’individuare delle cave dove poter sversare il materiale umido stabilizzato in uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti (Stir).

Su cosa si fonda la soluzione di collocare il materiale umido in uscita dagli Stir nelle cave, come se fosse semplice materiale di riempimento? Sul decreto 196/2010 in cui si legge che “i rifiuti aventi codice CER 19.05.03 (compost fuori specifica), previa autorizzazione regionale, possono essere impiegati quale materiale di ricomposizione ambientale per la copertura e risagomatura di cave abbandonate e dismesse, di discariche chiuse ed esaurite, ovvero quale materiale di copertura giornaliera per gli impianti di discarica in esercizio”.

Tuttavia prima di tale operazione sono necessari tre tipi di controlli, a cui finora la Provincia non ha accennato: controllo del materiale, controllo del terreno da ricomporre, valutazione del tipo e quantità di miscelazione necessaria.

Il materiale umido in uscita dallo Stir è a tutti gli effetti (secondo il decreto Ronchi) un rifiuto, quindi dovrebbe per norma andare in una discarica (in uso). La possibilità di utilizzare tale materiale per la ricomposizione ambientale di cave è stata oggetto di studi negli ultimi venti anni, ed i risultati sono sempre vincolati da severi controlli di qualità sul prodotto utilizzato.

In particolare per definire il materiale umido come “compost fuori specifica”, esso deve rispondere a precisi criteri di qualità per esempio rispetto alle concentrazioni massime di metalli pesanti (nichel, cromo, cadmio etc) e di inerti (plastiche e vetri), un certo grado di umidità etc..

Una volta verificata la qualità del biostabilizzato, va verificata la compatibilità con il terreno/cava di destinazione, valutando: le caratteristiche chimiche del sito, la presenza di metalli pesanti , la vicinanza con corsi d’acqua o ad aree a riserva naturale.

Una volta caratterizzati il sito ed il materiale va studiato la giusta miscelazione del materiale biostabilizzato con altri materiali inerti (terre di coltivo e di sbancamento, altri materiali di recupero) allo scopo di far rientrare sempre nei limiti di legge il terreno ed il sottosuolo anche dopo la ricomposizione.

Ulteriore perplessità nasce dalla dichiarata intenzione di eseguire non superficiali ricomposizioni di cave, bensì veri e propri riempimenti con tale materiale

Studi come quello dell’Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) e quello della Regione Piemonte prendono in considerazione ricomposizioni per profondità limitate (1 metro circa), dichiarando che per profondità ulteriori i pericoli di inquinamento da metalli pesanti aumentano considerevolmente.

Il decreto 196 non è quindi l’uovo di Colombo: l’uso del biostabilizzato per ricomposizioni ambientali è estremamente vincolato dalla legge. Se non rispetta questi vincoli dovrà essere trattato come rifiuto tal quale e conferito in un’apposita discarica.

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 14:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antonio Damiano
vardé vaff..sei tu malato della sindrome discariche&inceneritori

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 14:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carolina Senza Bavaglio Izzo
Questo è un campione...giudica tu di cosa....

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 17:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

COMITATO CASTAGNARO


COMUNICATO STAMPA





Alla marcia di oggi dalla chiesa San Pietro e Paolo alla cava, eravamo in 3000.

A partecipare sono state tutte le parocchie dell'area Flegrea ed oltre ai cittadini anche L'On. Antonio Amato e il Sindaco Gianrusso con la sua giunta comunale.



Con questa marcia abbiamo ribadito l'assoluta contrarietà a ciò che l'On. Vardè vuole attuare.

Vogliamo che ci si renda conto di quanto sia una scelta irresponsabile e che non si può lasciare in mano a qualche oscuro funzionario il peso di una decisione grave ed isulsa.

Ribadiamo inoltre il diritto alla libertà di poter preservare il territorio in cui viviamo senza doverlo difendere continuamente da chi vuole deturparlo, da persone, quindi, senza scrupoli che giocano con la vita e la salute di cittadini onesti.

La marcia si è conclusa alla cava ed è terminata con una lunga preghiera di tutti i fedeli.



CHIEDIAMO

LA IMMEDIATA SOSPENSIONE DI OGNI ATTIVITA’ VOLTA ALLA REALIZZAZIONE DELLA DISCARICA DEL CASTAGANARO



CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALDORO RICEVA CON URGENZA UNA DELEGAZIONE DEL COMITATO



CHE LE ISTITUZIONI E I POLITICI CHE HANNO CONDIVISO E CONDIVIDONO IL NOSTRO NO ALLA DISCARICA DEL CASTAGNARO RIVOLGANO ANALOGO APPELLO AL PRESIDENTE CALDORO E FACCIANO PARTE DELLA DELEGAZIONE.



Fermiamo chi irresponsabilmente, senza tener conto di quanto é positivamente accaduto e senza rendersi conto delle conseguenze, vuole provocare con azioni improvvide e di forza le reazioni della comunità.

A chi giova rompere una sinergia positiva che si è messa in moto per imporre la discarica ad ogni costo?



Noi continuiamo a resistere per la tutela della salute di tutti gli abitanti dell’area flegrea e continuiamo nella mobilitazione:

lunedì 27 febbraio ore 8,30 visita alla cava del sindaco di Napoli Luigi De Magistris



lunedì 27 febbraio ore 18,00 fiaccolata con le parrocchie e l’amministrazione comunale di



Quarto dalla parrocchia Divin Maestro parteciperà padre Alex Zanotelli

Pozzuoli – Quarto, 26 febbraio 2012

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 21:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Paola Cipolletta
com'è ..non sono arrrivate proposte alternative a discariche?????? e prima di parlare di chi protesta... si andasse a fare un giro e una respirata a chiaiano,nelle discariche del vesuvio e a pianura... e mi astengo dall'aggiungere altro...

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 22:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tiziana Scamardella
Grazie alla segnalazione degli abitanti del Castagnaro abbiamo rinvenuto all'interno dell'area individuata dal Commissario Vardè dei nidi di uccellidi specie protetta. Nei prossimi giorni ci attiveremo per la loro identificazione. Si ipotizza la presenza di poiane, gufi, barbagianni,falchi pellegrini e civette. Vi giro il comunicato del WWf Campania inviatomi da Alessandro Gatto che siè impegnato a visitare la zona identificando le specie protette. Vi chiedo di far girare il comunicato stampa, grazie

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 22:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gianni Conte
Esiste una legge fisica che recita cosi': in natura nulla si crea e nulla si distrugge ed e' la legge della relativita' di Einstein pertanto l'Area del Castagnaro rappresenta per me dall'anno '86 un enorme Polmone di Verde dove insistono boschi,folta vegetazione,coltivazioni di vigneti,ma soprattutto la presenza massiccia di fauna,uccelli di variegate specie che allietano con il loro dolce ed armonico canto il risveglio di ogni Alba che nasce per tantissime famiglie,la mia compresa, una zona incontaminata che dal punto di vista ambientale,archeologico,geografico e' " Un Angolo di Paradiso " pertanto Noi Cittadini dell'Area Quarto-Flegreo "non consentiremo all'uomo Annunziato Varde', con la Sua insana,inqualificabile ed orribilante intenzione di distruggere quanto il creato con l'immane apporto dell'uomo si sia riusciti a rendere l'Area del Castagnaro un'Oasi di Pace e di assoluta tranquillita', un' Eco-Sistema in perfetto Equilibrio, e quindi manifesteremo compatti e fortemente coesi convergendo oggi pomeriggio alle ore 15.00 nei pressi della chiesa di S. Pietro e Paolo a Quarto contro la realizzazione della discarica del Castagnaro ne' altrove! L'invito e' di partecipare numerosi!

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 22:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Terre Di Confine
COMUNICATO WWF NO ALLA DISCARICA NELLA CAVA DEL "CASTAGNARO" DI POZZUOLI!!!
Il WWF è e sarà sempre a fianco del popolo che ha maturato la consapevolezza collettiva
del grande imbroglio dei rifiuti in Campania. LE NOSTRE POPOLAZIONI HANNO
RAGGIUNTO UN GRADO DI CONOSCENZA E DI CONSAPEVOLEZZA APPROFONDITA DEL PROBLEMA E NON E' UNA SEMPLICE PROTESTA DI TIPO SINDROME NIMBY (NON NEL MIO GIARDINO) !!!
Basta con le discariche di rifiuti indifferenziati in tutta la Campania!!!
Ce lo impone l'Unione Europea !!!
Purtroppo commenta amaramente Alessandro Gatto, Presidente del WWF
Campania le Istituzioni continuano a non ascoltare le proposte del WWF. Sono
troppi decenni che in Campania si fa uso delle discariche di rifiuti
indifferenziati per provare a prolungare la vita politica di questo o
quell'amministratore di qualche breve periodo. Poi le discariche si colmano,
ed anche in fretta e ritorna "d'improvviso" l'emergenza. Ma nulla viene
all'improvviso in questo caso!!!
Se gli Amministratori pubblici continuano a "nascondere la polvere sotto
il tappeto", cioè in discarica, poi dovranno fare i conti con le esigenze
della popolazione e del territorio che gli si rivolta contro. E'; ovvio !!!
Sono circa trent'anni, invece, che continuiamo a ripetere la nostra
ricetta, basata su:
RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI (attraverso un piano strategico).
RACCOLTE DIFFERENZIATE SPINTE RIVOLTE AL RICICLAGGIO DELLA MATERIA. (con il sistema della raccolta "porta a porta").
COMPOSTAGGIO/BIOFERMENTAZIONE DEI RIFIUTI "ORGANICI" (costruire
rapidamente tutti gli impianti per il trattamento dei rifiuti organici, cioè la frazione cosiddetta umida).
TRATTAMENTO DELLE FRAZIONI RESIDUALI A FREDDO, CON METODI ALTERNATIVI AGLI INCENERITORI/GASSIFICATORI. (ad es. trattamento meccanico biologico e impiantistica simile, in ogni caso che lavori senza bruciare o gassificare nulla).
Ma, molto probabilmente, continuare su questa strada perversa serve a
qualcuno che continua a lucrare sull'affare mondezza" della Campania e chi
ne paga le conseguenze siamo sempre noi cittadini e l'ambiente.

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 22:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Veronica Conte
Noi continuiamo a resistere per la tutela della salute di tutti gli abitanti dell’area flegrea e continuiamo nella mobilitazione:

lunedì 27 febbraio ore 18,00 fiaccolata con le parrocchie e l’amministrazione comunale di

Quarto dalla parrocchia Divin Maestro parteciperà padre Alex Zanotelli

 
Alle 26 febbraio 2012 alle ore 22:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Pasquino Di Quarto
«A fronte dei dati acquisiti, dei sopralluoghi effettuati, delle audizioni realizzate chiediamo che venga stralciata dal Piano redatto dal Commissario Straordinario Vardè l’ipotesi di realizzare una discarica all’interno della cava dismessa in località Castagnaro » E’ la richiesta contenuta nell’ordine del giorno promosso dalla commissione regionale ecomafie e siti smaltimento rifiuti a firma del presidente Antonio Amato, e dei consiglieri Amente, Gabriele, Valiante, Sala, Consoli, De Flavis e Sommese

«La commissione che presiedo» afferma il Presidente Amato «ha realizzato un attento esame di tutti gli incartamenti. Siamo giunti alla conclusione bipartisan che la scelta di realizzare al Castagnaro una discarica per compost fuori specifica sia del tutto inopportuna, innanzitutto per i rischi idrogeologici e quindi per la totale assenza delle infrastrutture necessarie. Non possiamo essere d’accordo con il Commissario, perché a fronte di un rischio certificato di tale natura deve sempre prevalere il principio di precauzione. Nell’ordine del giorno presentato in consiglio regionale si punta il dito anche contro la mancanza delle infrastrutture necessarie [u][b]e su fondati allarmi sul possibile coinvolgimento della criminalità organizzata nella realizzazione di questa discarica e soprattutto delle opere accessorie necessarie

 

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